Giustizia per la strada

Dal Fatto Quotidiano di oggi sono venuta a conoscenza che domenica prossima (11 ottobre) ci sarà una manifestazione organizata dalla Fondazione ANIA per la sicurezza stradale.
Sarà una catena umana a terra, a formare una simbolica barriera di dissuasori umani in via dei Cerchi, a Circo Massimo, alle 9.30.
Solo la città di Roma vede 200 morti l’anno e, al di là dei problemi legati alla sicurezza vera e propria, carente ovunque, esistono i problemi legati alla giustizia.
I parenti delle vittime non conoscono giustizia, perchè non c’è un giusto processo. Anche questo dimostrato dall’accaduto relativo la morte di due ragazzi a Roma nel 2008: in primo grado il pirata viene condannato per “omicidio volontario”, cono dolo eventuale, in appello gli viene derubricato in “omicidio colposo“. Dimezzando, così, di fatto, la pena da dieci a cinque anni.
Come fa notare Il Fatto Quotidiano, in Parlamento è rimasta la proposta di legge che chiede la modifica dell’articolo 111 della Costituzione “sul giusto processo”. Chissà se iniziative come quella di domenica serviranno, oltre che a sollecitare le richieste relative alla sicurezza, a sollecitare anche le richieste relative alla giustizia

3 pensieri su “Giustizia per la strada

  1. Cara Serenetta Monti,
    c’è una cosa sul Giusto Processo, che in effetti non si dice quasi mai ….
    Lo sapete che più della metà degli addetti alla giurisdizione di primo grado, sono Magistrati ridotti ad una situazione di precariato permanente ?
    Anche se può sembrare strano, a fronte di Giudici in rapporto di impiego riconosciuto con lo Stato, esiste anche un’ampia fascia di “precari in nome del popolo italiano”, di cui non si parla proprio mai.
    Sono quelli chiamati a combattere la sfida della durata ragionevole dei processi; gli stessi Giudici che si occupano di istruire i procedimenti penali per lesioni, anche gravissime, determinate da comportmenti di guida colposa, e sono anche quelli che si curano delle cause di risarcimento da responsabilità civile automobilistica, fino ad un limite di 20.000 euro di valore.
    Come è sana legge del mondo del precariato, questi giudici sono a scadenza, e vengono periodicamente rinnovati con provvedimenti di proroga governativa.
    Solo che quest’anno, il decreto milleproroghe, avrebbero potuto chiamarlo “999 proroghe”, mancando quella, per l’appunto, dei giudici di pace in scadenza.
    Purtroppo non se ne è parlato molto, ma qualcuno è al corrente della fine che farebbero quei famosi processi per lesioni colpose ?
    Un saluto
    Claudio Fiorentino (Giudice di Pace)

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