Cara Cecilia Sala

Cara, piccola, Cecilia,
chi ti scrive è la leonessa madre che, da quando ti ha conosciuta, ti vede come una cucciola da accompagnare.
Ci siamo conosciute a Pomigliano, a luglio.
Ricordo ancora quando, nel calore rovente di una sala in cui le emozioni avevano raggiunto livelli estremi, mi sei venuta incontro dicendomi che eri di Roma e volevi “fare qualcosa”. Ci siamo scambiate i numeri di telefono. Ti sei avvicinata ai Grilli del Pigneto e poi un uragano di eventi e ti ho vista sempre in piazza. Ti ho vista persino l’8 luglio all’Alpheus a stupire Marco Travaglio che lanciava il nuovo giornale e tu eri andata per dare un mano. Con Sonia Alfano e Salvatore Borsellino ti abbiamo fatto salire, intervento non previsto, sul palco di piazza Navona. Che emozione! La cucciola comincia a ruggire!
Quattordici anni! Nessuno ci crede!
Ma cosa sei?
Io, però, ti capisco: a 14 anni già stavo alle manifestazioni per la pace, quando c’era Reagan presidente.
Mi sono ritrovata nella Pantera, un altro movimento studentesco.
E oggi sono qui, che mi rivedo in te… e ascolto le tue parole a Annozero e mi dico “non ci sono ancora riuscita. Ancora non posso consegnare questo mondo a ragazzi come Cecilia”. Non possiamo lasciarvi questo.
Ed ecco perchè, da domani, sarò più forte di prima nell’urlare che è tempo di cambiare! E’ tempo di uscire dalle tane! E’ tempo di alzare la testa!
Io non ho figli. Non ancora, ma se li avessi, cara, piccola Cecilia, vorrei che fossero come te. Attenti a ciò che li circonda e non solo presi dalle ubriacature televisive.
Cecilia, io ti ho vista ridere. Sei fresca come una rosa. Non sei nata vecchia solo perchè ti interessi di ciò che ti circonda o addirittura di ciò che è passato.
La tua passione per la richiesta di chiarezza sull’agenda rossa di Paolo Borsellino dovrebbe essere un insegnamento per tutti quegli adulti che, in questi anni, hanno preferito far finta di niente.
Domani ci vedrà ancora insieme, intanto, io spero di cominciare a vedere altri quattordicenni come te frequentare le nostre manifestazioni.
Di mio posso solo dire che continuerò a fare di tutto per rendere migliore, ogni giorno di più, questo mondo.
Grazie Cecilia, per avermi dato altra energia! Buon lavoro!

6 pensieri su “Cara Cecilia Sala

  1. Sono stata tua insegnante alla scuola Giardinieri.Ti ricordi di me?Mi piacerebbe risentirti e farti tutti i miei complimenti per come sei riuscita a realizzare i tuoi progetti…Ti sto vedendo,ora,a rai3 e ahimè sul pericolo di una guerra che pare inevitabile!Ti abbraccio affettuosamente .Gabriella

  2. Ho tre nipotine: una dell’età di Cecilia, due più piccole. Le adoro per come sono: un concentrato di amore universale…Però…non adoro il mondo che si troveranno per un motivo semplice: questo mondo non è pronto a ricevere l’amore dei nostri bambini…non lo capirebbe. Siamo noi che dobbiamo fare in modo di cambiare le cose…perchè i bambini, di oggi, adulti domani…possano portare integro il loro zaino d’amore…donandolo a questo mondo che ci ospita…sovvertendo l’ordine dei fattori…mettendo pace, amore, altruismo al primo posto…ed all’ultimo…l’interesse economico o individuale. Cecilia…che tu possa essere un faro per tutti noi…la voce del bimbo che grida “il re è nudo”…e sveglia tutti…:-)…io, la leonessa madre, sarò al tuo fianco.

  3. Cara Serenetta,
    se solo un decimo degli abiatanti di questo paese facessero la metà di quello che tu fai quotidianamente per regalarmi un domani migliore, il mio paese sarebbe quasi perfetto. Purtoppo, cara Leonessa madre, le persone come te sono piu’ uniche che rare, non dimenticherò mai come mi sia cambiata la vita da quel giorno a Pomigliano! Siete la mia seconda famiglia e non mi stancherò mai di dirvi GRAZIE!!!
    Un bacione,
    Cecilia.

  4. Immagino conosciate la favole del Re nudo, che vanitoso decide di farsi fare un vestito da due sarti imbroglioni, che può essere visto solo da persone molto intelligenti e colte. La sua sorpresa sarà quella del commento di un bambino, che bocca della verità urla alla folla: ” .. guardate il Re è nudo!”. Ovviamente lì capisce di essere stato truffato dai due avidi finti sarti e tutti scoppiano a ridere. Beh! Io penso che tu Cecilia possa essere quel bambino, che rompe l’omertà del popolo che si vergognava ad ammettere di non vedere alcun vestito dando prova della propria deficienza ed ignoranza. Spero che tutti dalle tue parole apprrendino quanto sia importante ottenere finalmente la verità dagli imbrogli storici, al fine di migliorare e cambiare il futuro di voi giovanissimi. Grazie Cecilia per la tua tenacia e grinta e grazie anche ai tuoi genitori che hanno capito di non condizionarti, seguendoti senza interferire.

  5. Fa piacere sapere che alcune nuove generazioni (dio, sono passati dieci anni da quando ne avevo 14 e non ricordo neanche un caso simile dalle mie parti! eravamo tutti narcotizzati!) che non si lasciano rincoglionire dalla televisione, dai grandi fratelli e, nello specifico, che non sognano di fare le veline ma vogliono giustizia, verità. Persone che sono cresciute anche solo per propria forza di volontà all’ombra di valori più alti piuttosto che all’ombra di quel pupazzetto di carta che è Silvio Berlusconi.

    Ciao Sere!

  6. Cecilia Sala. La speranza che diventa fisica.
    Questa piccola donna è una forza della natura credo inarrestabile. Semplicemente stupenda.
    Io ho due bimbe di 10 e 8 anni. Ho fatto vedere loro gli interventi di Cecilia. E loro in silenzio estasiato sono state a sentirla.
    Mi associo al tuo scritto per lei e prometto come te, di fare quanto mi è possibile per cercar di rendere questo mondo un pochino più pulito.
    Buona Vita Serenetta. E buona vita a Cecilia.

    Girasole di Giugno

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