La mia “giornata particolare”

Quella di oggi è stata davvero una “giornata particolare”, anche se diversa dall’originale: ho ritrovato la mia città. Oggi non ho visto Roma con gli occhi di chi sta vivendo un triste cambiamento: non ho visto il bollettino di guerra degli aggrediti, fossero immigrati, donne o gay. Oggi ho visto un meraviglioso, immenso serpentone colorato attraversare Roma. 200.000 persone almeno che, a guardarle, erano di tutte le etnie e di tutti i colori ma, in realtà, erano una sola cosa: UMANITA’!
La manifestazione antirazzista è stata meravigliosa: dove mi giravo incontravo solo volti sorridenti, gruppi che ballavano, slogan contro il razzismo. Ho visto, persino, io appassionata di arti marziali, due ragazzi esibirsi in alcune tecniche di capoeira. Insomma, oggi l’UMANITA’ c’era.
Quella stessa UMANITA’ che Antonio Pasquale Pedace, un anno fa, ha tentato di difendere e ora è davanti un Tribunale accusato di “lesioni e resistenza a pubblico ufficiale”, solo per aver chiesto a degli agenti di “trattare dignitosamente” dei ragazzi eritrei durante un’operazione di polizia.
Quella stessa UMANITA’ che un Governo scellerato e reazionario vuole riportare indietro di secoli, aizzando divisioni, costringendo al bisogno e alla guerra tra poveri.
Io non ci sto. E non ci stanno neanche i 200.000 che oggi hanno attraversato Roma…e sono sicura che non ci sta neanche chi, in questo momento, legge le mie righe. Cercate di non cadere in quelle facili frasi per cui “non c’è lavoro per gli italiani, perchè dovremmo far entrare i clandestini o altri immigrati?”
Cercate di pensare ai nostri antenati, è servito anche a noi fuggire da questo paese e di questo passo, rischimao di dover ripetere l’esodo.
Oggi ho sentito più volte, dai microfoni, dai megafoni della manifestazione le parole “fratelli e sorelle”. Quanto vorrei che da domani ognuno di noi capisse, guardando un immigrato, un gay, un trans che davanti ha un fratello o una sorella. Se tutti imparassimo a guardarci allo stesso modo non esisterebbero razzismi. Esisterebbero solo fratelli e sorelle, cittadini del mondo. UMANITA’.

4 pensieri su “La mia “giornata particolare”

  1. ciao serenetta…un commento rapido:
    ero poco più che bambino quando, pensando a città, regioni, nazioni e continenti mi veniva da pensare qualcosa del tipo “ma non sarebbe normale se tutto il mondo fosse un’unico grande paese”…utopie infantili, senz’altro…ma è quello che mi è venuto in mente leggendo il tuo pezzo

    un saluto

    paolo (tuo ‘twitter’s follower)

  2. grazie Serenetta,.parole meravigliose, che hanno permesso di vivere, anche per chi non era presente, un momento di conivisione e unione.
    Fratelli e sorelle la pace e l’ugualianza sia con noi e sopratutto pervada gli animi di chi, senza alcun ritegno, incita alll’odio e alll’intolleranza.
    Ciao Gabiella, tua sorella

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