Archivio mensile:Novembre 2009

Una nuova cultura del rifiuto

La notizia è del 25 novembre, divulgata dall’associazione dei medici per l’ambiente: è stato dimostrato che sono stati modificati dei testi scientifici, cioè tradotti volontariamente sbagliati, per avallare la tesi secondo cui gli inceneritori sarebbero innocui rispetto ai rischi sanitari.
Cito dal sito terranauta.it:

L’articolo è comparso sui Quaderni di Ingegneria Ambientale – Parte II “L’Impatto Sanitario” N. 45 pag. 54-55, 2007, e successivamente è stato ripreso in un documento ufficiale della “Regione Sicilia – Agenzia Regionale per i Rifiuti e per le Acque” sul “Recupero di energia dai rifiuti – Parte II”. L’autore cita il lavoro di Elliot P. et al (Elliot P., Shaddick G, Kleinschmidt I. Cancer incidence near municipal solid waste incinerators in Great Britain, British Journal of Cancer 1996, 73,702-710), nel seguente modo: “La conclusione degli Autori è che non è stata trovata alcuna evidenza di diversità di incidenza e mortalità per cancro nei 7.5 Km di raggio studiati ed in particolare nessun declino con la distanza dall’inceneritore per tutti i tumori…”.

Nel lavoro originale Elliot ha scritto: “Observed-expected ratios were tested for decline in risk with distance up to 7.5 km… Over the two stages of the study was a statistically significant (P<0.05) decline in risk with distance from incinerators for all cancers combined, stomach, colorectal, liver and lung cancer”, quindi esattamente il contrario di quanto riportato dall’autore.

Il livello di attenzione sulla questione degli inceneritori va tenuta non alta: altissima! Oltre alla questione sanitaria, va affrontata quella economica: è importante, ma non sufficiente, diffondere la cultura della raccolta differenziata porta a porta e le informazioni relativi ai pericoli. Io mi impegnerò affinché sia chiusa la discarica di Malagrotta, e rivista l’approvazione delle quattro linee di termovalorizzazione approvate dalla giunta Marrazzo.
Ma voglio introdurre una nuova cultura del rifiuto: il rifiuto è uno sbaglio nella progettazione di un oggetto. E’ folle distribuire prodotti con tre o quattro imballi. E’ folle riempire le discariche di pannolini per bimbi quando gli enti locali possono finanziare quelli riutilizzabili. Proporrò alla regione un piano di incentivi e disincentivi relativi alla produzione e gestione dei rifiuti, piano che voglio discutere con voi. Mandatemi le vostre proposte!

La mia settimana coi lavoratori

Dire che è stata una settimana intensa non rende l’idea. E’ iniziata con la conferenza stampa di presentazione della mia candidatura da indipendende.
E già l’emozione di quella giornata avrebbe steso chiunque! Il giorno dopo sono andata al Processo della Umbria
Olii
, volevo stare vicino a Lorena Coletti. Mercoledi giornata di “solo” lavoro. Giovedi, assemblee sindacali come se piovesse. Riunioni organizzative a seguire. E solidarietà con i lavoratori dell’Eutelia sotto Palazzo
Chigi.
Sono, infatti, fuggita da un incontro cui mi trovavo per raggiungere i lavoratori che avevano giustamente bloccato via del Corso. Mentre ero lì, venivo informata anche sui lavoratori dell’ALCOA che, dopo un po’ di tafferugli con la polizia, hanno, comunque, portato a casa un risultato: il ritiro della Cassaintegrazione.
Sono rimasta il più possibile con i lavoratori, ma dovevo scappare alle 21: avevo una cena con due persone molto importanti: Angelina e Gianluca Manca, la mamma ed il fratello di Attilio Manca, l’urologo trovato morto nella sua casa di Viterbo e sulla cui morte i familiari continuano a pretendere verità, visto che è probabile sia stato ucciso per avere curato (inconsapevolmente) Bernardo Provenzano.
Finita la cena, sono tornata dai lavoratori Eutelia, ancora in via del Corso. Mentre ero lì è scesa la delegazione trattante con gli aggiornamenti degli impegni di Letta. Onestamente, come ho detto a molti dei lavoratori presenti, io avrei mantenuto il presidio fino ache non si fosse portato a casa un reale impegno e non delle semplici indicazioni. Tant’ è che ieri mattina (purtroppo non sono andata perchè avevo un incontro come RSU nella mia azienda), non hanno ricevuto notizie differenti dalla notte trascorsa.
Sempre ieri, si è tenuta la manifestazione “IO SCELGO UN FUTURO DI LEGALITÀ”. organizzata dal Comune di Viterbo in collaborazione con I GRILLI DEL PIGNETO.
Ho raggiunto tardi gli amici, ma in tempo per vedere interventi interessanti che metterò a breve a vostra disposizione, perchè la cosa bella è stata che mentre in una sala (quella dove si teneva la manifestazione) si chiedeva legalità, nella sala accanto si svolgeva un accalorato consiglio comunale…in cui presentava le proprie dimissioni un assessore del Comune di Viterbo, inquisito.
Per fortuna, l’assessore alle politiche giovanili, Daniele Sabatini, pur appartenendo alla stessa coalizione, ha dimostrato di essere diverso volendo organizzare l’iniziativa. Persone come l’assessore Sabatini, dimostrano che il seme del bene, se c’è, non marcisce.
Per chiudere questa settimana, già bella movimentata, oggi pomeriggio sono andata all’incontro sull’amianto che si è tenuto a Tor dè Schiavi e di cui vi avevo già parlato, perchè sarebbe stato occasione per rivedere anche Dante de Angelis, il ferroviere licenziato e reintegrato da poco.
Posso dirmi davvero distrutta, ma felice. Tra mille peripezie, perdendo giorni di ferie (che potrei utilizzare per andarmene alle Terme a rilassarmi), stancandomi da morire, perchè comunque tutti i giorni la mia sveglia suona alle sei, io questa settimana l’ho passata accanto a chi ha bisogno di tutti noi: precari, disoccupati, familiari delle vittime decedute sul lavoro e familiari delle vittime della mafia.
Con molti di loro, ormai, c’è un rapporto di amicizia. Quello che vorrei tutti insieme offrissimo perchè di una cosa sono sicura: il nostro amore verso gli altri è, ormai, legato solo alla convenienza.
Nessuno fa più niente per niente. Invece, solo aiutandoci a vicenda, potremo cambiare DAVVERO le cose in questo paese.

Lavoro e dignità

Forse risulterò monotona, ma la battaglia per la sicurezza sul lavoro fa ormai parte del mio dna. E devo ringraziare la mia sigla sindacale che, quotidianamente, mi consente di mantenere alta l’attenzione dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati.
Non sempre è vero che il problema è non avere il lavoro: a volte, chi lo ha, per mantenerlo, dimentica il precetto fondamentale di quando veniamo messi al mondo: salvaguardare la vita che ci viene concessa.
E’ il caso di ANTHONY FORSYTHE: giovane morto sui binari, con un contratto di apprendistato. Quel giorno Anthony aveva già lavorato 11 ore, eppure è tornato quando è stato chiamato per un turno extra, perché aveva paura di non vedersi rinnovato il contratto.
Ieri, a Spoleto, nell’aula di Tribunale dove si è svolta l’udienza dell’Umbria Olii, c’era anche la sorella di Anthony, a testimoniare la sua vicinanza ai familiari di quegli operai morti il 25 novembre 2006 nell’esplosione di una cisterna. Sono passati già 3 anni eppure questo processo era ancora alle fasi preliminari. Grazie agli éscamotages messi in atto dalla difesa di Giorgio del Papa, all’epoca dell’esplosione, amministratore unico di Umbria Olii. Giorgio del Papa è riuscito ad essere il precursore di una nuova scuola: nel luglio 2008 è riuscito a scioccare tutti con la sua proposta innovativa: chiese ai familiari delle vittime un rissarcimento di 35 milioni di euro, ritenendosi parte lesa. Ha chiesto anche la ricusazione del magistrato.
Ma, ieri, in aula, qualcosa è successo: ero lì quando il magistrato ha fissato la prossima udienza a brevissima scadenza, il 15 dicembre alle 10,30.
Qualcosa sta cambiando e se non riescono le grandi sigle sindacali a tutelare i lavoratori, mantenendoli in vita, speriamo riesca a difenderli da morti un magistrato a cui stanno tagliando le ali: questo governo, così attento e vicino ai bisogni della gente, ha, infatti approvato il decreto correttivo 106/2009 che favorisce gli imprenditori e vede sempre più svilita la dignità del lavoratore. Pericolosi articoli che vedono l’avallo della firma del Presidente Napolitano, sanciscono la piena libertà degli imprenditori di sfuggire alle proprie responsabilità.
Io non smetterò mai di gridare per chi non ha il coraggio di farlo. E spero saremo sempre di più. Ieri erano in tanti vicini ai familiari di Giuseppe Coletti, Vladimir Thode, Tullio Mottini e Maurizio Manili, morti carbonizzati per portare uno stipendio a casa.
E’ ora di ripensare davvero al lavoro e alla sicurezza sul lavoro. Vi invito tutti a partecipare alla manifestazione nazionale, promossa dalla Rete Nazionale Sicurezza sul Lavoro che si terrà a Torino il 10 dicembre, in coincidenza con l’inizio del processo contro l’Eternit.
E, aspettando il 10 dicembre, siete tutti invitati a partecipare all’iniziativa “PERICOLO AMIANTO” che si terrà il 28 novembre a Roma, a partire dalle 17, 30, presso “CASA DEL POPOLO DI TOR DE’ SCHIAVI”, in via Castelforte, 4. Occasione in cui vedremo la partecipazione di Dante de Angelis, il macchinista licenziato per le sue denunce e recentemente reintegrato dal Tribunale di Roma. L’iniziativa è stata promossa da: Comitato 5 Aprile nodo romano Rete Nazionale Sicurezza sul Lavoro, Casa del Popolo di Tor dè Schiavi, Associazione Giuristi Democratici.

Comincia l’avventura

Strani scherzi gioca l’emozione!
Oggi è stato un grande giorno per me: è stata ufficialmente presentata la mia candidatura, indipendente in Italia dei Valori, come consigliere alla Regione Lazio per le prossime regionali 2010. Eppure, se non avessi rivisto il mio video non mi sarei ricordata cosa ho detto nel mio intervento.
Potrei ripetere a memoria le emozionanti parole d’apertura del senatore Stefano Pedica, che davano l’abbrivio alla mia avventura. Ma non vi avrei mai potuto ripetere quel che ho detto io.
Mi succede sempre: io intervengo. Dove è necessario intervengo. Ma, finito l’intervento, dimentico quel che ho detto. Vorrei farmi spiegare da qualche medico se è una patologia o è normale?! Io l’attribusco all’emozione. Fatto sta che, da oggi, inizia davvero la mia avventura: correre come candidata indipendente in IDV per le prossime Regionali 2010. Ed oggi ho avuto l’onore di vedere presentata la mia candidatura dal Presidente Antonio Di Pietro in persona e da una persona a cui sono affezionata, da ormai due anni: l’attuale europarlamentare Sonia Alfano, anche lei eletta grazie ad una candidatura indipendente. E’ stata una vera sorpresa, invece, la partecipazione ed il sostegno del senatore Pancho Pardi il quale ha voluto ricordare l’episodio in cui mi ha conosciuta.
E’ stata una bella esperienza ricevere tali attestati di stima. Presto vedrete i video integrali.
E’ stato un bel momento, ma d’ora in poi si lavora! Aspetto le vostre proposte. Aspetto mi invitiate: voglio vedere Roma e Provincia in tutta la loro estensione. Nel frattempo continuo a fare quel che mi viene meglio: essere presente dove serve. Domani, infatti, sarò in Umbria a Spoleto: davanti al Tribunale di Spoleto.
Inizia il Processo alla Umbria Olii. Voglio stare vicina ai familiari delle vittime di quella strage.

Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
    Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
    Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

    C’è tanto altro

    In una giornata come questa (a Roma c’è un sole meraviglioso) in cui Il Fatto Quotidiano ha pubblicato dettagli piccanti dei resoconti della D’Addario…io ho vomitato.
    Sono cresciuta in mezzo a pittori, poeti e critici teatrali perchè i miei genitori erano anch’essi artisti. Mio padre diplomato all’Accademia di Belle Arti di Liegi e mia mamma allieva di Turcato. E, forse, ho una visione della vita particolare. Il nudo dentro casa mia era vissuto come un’espressione della natura esattamente come un mazzo di fiori. Non sono mai stata una bacchettona ed ho sempre rispettato le scelte sessuali di tutti.
    Ma in questa settimana le mie libere associazioni mentali sono state messe a dura prova da una serie di accadimenti. E il resoconto dettagliato della D’Addario è stata solo la ciliegina sulla torta. Ho paura di chiudermi e di guardare il mondo con altri occhi. E non voglio. Io vorrei lasciare qualcosa di bello alle mie nipoti, per ora non ho figli, quindi lavoro per quelli degli altri… ma quello che è successo in questi giorni fa vacillare le mie certezze.
    Voglio dire due parole di solidarietà a Brenda. La voglio salutare perchè non meritava la fine che ha fatto. Nessuno lo merita!
    Brenda è entrata prepotentemente nella vita quotidiana di ognuno di noi a causa alla vicenda Marrazzo. E tutti a commentare le pruderies di Marrazzo e di “tutti quelli come lui, che “perchè andranno a trans?” “…ma che c’hanno stì trans?”.
    Avessi sentito qualcuno parlare dell’altra faccia della medaglia: la vita dei trans. Credo lo abbia fatto, tanto per cambiare, solo IL FATTO.
    Eppure loro SONO! ESISTONO! Spesso vivono accanto a noi e fanno la spesa con noi, ma sempre tutti pronti a prenderli in giro.
    Io ricordo che ero piccola, quando un’antesignana di loro “lavorava” nel mio quartiere e in virtù dell’approccio famigliare alla vita, ricordo mia mamma venire consultata da MIMMO, detto Paolina, per la ricetta dell’arrosto.
    Mia madre era una persona splendida. Parlava con tutti. Sempre. Temo di aver preso da lei il mio scilinguagnolo.
    Ma ricordo anche il resto del quartiere, so quanta gente rideva quando passava “Paolina”. Io non sarò mai così. Per me esistono solo persone. Non esistono uomini, donne, gay, lesbiche, trans… ma PERSONE!
    E come tali vanno rispettate. Abbiamo tutti pari dignità, anche se qualcuno spesso lo dimentica.
    Voglio salutare Brenda con il video di oggi. “TAKE THIS WALTZ” di Leonard Cohen. Canzone elaborata da una poesia tradotta in inglese di Federico Garcia Lorca. Lo faccio per restituire un po’ di poesia a queste nostre vite massacrate dagli eventi quotidiani. Voglio che le miei nipotine conoscano altro oltre le pruderies di Marrazzo e i dettagli delle notti di Berlusconi/D’Addario. C’è tanto altro e io combatto per quello.

    Acqua: il mio impegno alla regione Lazio

    L’acqua è un bene pubblico. L’acqua è la vita. La vita! Non si può dare in gestione ai privati.
    Un’azienda che vende un prodotto ha come obiettivo il profitto; una società quotata in borsa ha come suoi referenti gli azionisti, non i propri utenti.
    Il decreto Ronchi, approvato con voto di fiducia in Parlamento, impone agli enti locali di vendere la gestione dell’acqua ai privati. Il business dell’acqua in Italia è calcolato in almeno 8 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, per la sola gestione. Sarà un disastro.
    La legge regionale del Lazio 26/1998 istituisce il Garante del servizio idrico integrato, che produce rapporti semestrali. L’ultimo pubblicato si riferisce al secondo semestre del 2008: 56 pagine piene di tecnicismi e di tabelle illeggibili perché scannerizzate male. Non ci siamo.
    Ora facciamo due cose, una la faccio io e una la fate voi. Vi chiedo di mandare tutte le vostre proposte per il monitoraggio e la gestione dei servizi idrici.
    Io, come prima cosa, mi impegnerò nel referendum abrogativo di questa legge aberrante. Secondo, mi impegno a rendere pubblici e fruibili tutti i dati relativi alla gestione e ai costi dell’acqua. Inoltre, il Garante, attraverso la segreteria Tecnico Operativa, ha anche i compiti di controllo e determinazione della tariffa idrica e del rispetto dei patti contrattuali da parte del Gestore. Io mi opporrò in ogni modo a qualsiasi aumento delle tariffe idriche.

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      Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
      Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
      Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

      Fresco profumo di libertà

      Ma tu guarda la Rete che ti combina. Io mi ci ritrovo in mezzo, non so bene neanche perchè. Anzi lo so: non so rimanere ferma a guardare mentre qualcuno rovina questo Paese!
      Nel 2007 mi sono ritrovata proiettata in trincea a difendere de Magistris, sotto al CSM con un manipolo di pazzi scriteriati che speravano di fare muro alle scelleratezze di un ministro della giustizia, oggi inquisito (nonché parlamentare europeo).
      Speravamo che il nostro sostegno facesse rimanere de Magistris al suo posto. Invece, siamo stati costretti a portarlo in Europa per consentirgli di continuare a fare qualcosa per il nostro Paese. E lo sta facendo. Egregiamente.
      Ebbene, grazie a quei primi sit in promossi con i ragazzi di AMMAZZATECITUTTI ho conosciuto un altro mondo. Ho conosciuto Sonia Alfano. Ancora me la ricordo mentre con una mano teneva lo striscione e con l’altra il microfono del megafono.
      Potrei scandirvi le frasi che disse, perchè le ricordo tutte! Ricordo ancora cosa ho pensato! “Oh!! Tosta questa!”. Il mio rispetto per chi era Beppe Alfano, mi faceva guardare Sonia e, poi, suo fratello Chicco, da una certa distanza. Loro, hanno immediatamente accorciato questa distanza, e non smetterò mai di ringraziarli per averlo fatto.
      Stesse occasioni. Chi ti vedo per la prima volta? Emiliano Morrone: ho visto questo capellone simpatico girare su piazza Indipendenza, non sapevo chi fosse. Ora gli voglio un gran bene per quello che fa quotidianamente, con la tranquillatà che lo contraddistingue.
      E poi, nei mesi a venire, quanti di voi ho conosciuto in questo percorso?! Ci siamo ritrovati in piazza, ed eravamo di più: siamo cresciuti insieme.
      Abbiamo difeso Gioacchino Genchi, il giudice Apicella, recentemente Antonio Ingroia.
      Sempre noi. Sempre di più. Tanto che ora siamo il POPOLO DELLE AGENDE ROSSE. Tanto che ora c’è chi ha creato una bellissima canzone, toccante.
      Oggi, vi dedico questa canzone, perchè si possa riflettere tutti sull’importanza di crescere insieme e andare avanti insieme se l’obiettivo è comune. E io credo che qui abbiamo un solo, fondamentale, obiettivo in questo momento storico: ripulire il Paese per ridare un futuro a noi tutti. Siamo noi l’ultima speranza per noi stesso. I giovani sono la mia prima preoccupazione… cosa stiamo lasciando loro?
      Allora lavoriamo tutti insieme… “Guarda questa piazza, guarda quanta gente quanta rabbia…”. Siamo tanti ora e tutti ricordiamo le parole di Paolo Borsellino: “Ho sempre accettato più che il rischio, la condizione, quali sono le conseguenze del lavoro che faccio, del luogo dove lo faccio e vorrei dire anche di come lo faccio. Tutti noi
      abbiamo il dovere morale di continuarlo a fare senza lasciarci condizionare dalla sensazione o financo dalla certezza che tutto questo può costarci caro”.

      Scaricate l’mp3 della canzone del Popolo delle Agende Rosse. Fatela girare, ascoltatela col vostro iPod, mandatela agli amici, condividetela su eMule! (Se non riuscite a scaricare il file, fate clic destro sul link e selezionate “Salva con nome”).

      Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

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        Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
        Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
        Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”