Acqua: il mio impegno alla regione Lazio

L’acqua è un bene pubblico. L’acqua è la vita. La vita! Non si può dare in gestione ai privati.
Un’azienda che vende un prodotto ha come obiettivo il profitto; una società quotata in borsa ha come suoi referenti gli azionisti, non i propri utenti.
Il decreto Ronchi, approvato con voto di fiducia in Parlamento, impone agli enti locali di vendere la gestione dell’acqua ai privati. Il business dell’acqua in Italia è calcolato in almeno 8 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, per la sola gestione. Sarà un disastro.
La legge regionale del Lazio 26/1998 istituisce il Garante del servizio idrico integrato, che produce rapporti semestrali. L’ultimo pubblicato si riferisce al secondo semestre del 2008: 56 pagine piene di tecnicismi e di tabelle illeggibili perché scannerizzate male. Non ci siamo.
Ora facciamo due cose, una la faccio io e una la fate voi. Vi chiedo di mandare tutte le vostre proposte per il monitoraggio e la gestione dei servizi idrici.
Io, come prima cosa, mi impegnerò nel referendum abrogativo di questa legge aberrante. Secondo, mi impegno a rendere pubblici e fruibili tutti i dati relativi alla gestione e ai costi dell’acqua. Inoltre, il Garante, attraverso la segreteria Tecnico Operativa, ha anche i compiti di controllo e determinazione della tariffa idrica e del rispetto dei patti contrattuali da parte del Gestore. Io mi opporrò in ogni modo a qualsiasi aumento delle tariffe idriche.

Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

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    Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
    Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
    Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

    2 pensieri su “Acqua: il mio impegno alla regione Lazio

    1. DA CHE MONDO E’ MONDO L’ACQUA E’ STATA, E’ E DOVRA ESSERE X SEMPRE UNO DEI POCHI BENI PUBBLICI, NON XKE’ IL SIOR (FACCIA DI M…A) DI BERLUSCONI HA DECISO DI PRIVATIZZARLA E I DEFICIENTI DI PARLAMENTARI HANNO VOTATO A FAVORE, SPERIAMO CHE ALMENO I SENATORI SI FACCIANO FURBI E NON DELUDANO LA MAGGIOR PARTE DI NOI POVERI TAPINI CHE SIAMO GIA’ STRACARICHI DI TASSE!!!

    2. Condivido pienamente…un’azienda deve prima di tutto far quadrare i conti e generare profitto,senza tener molto in considerazione i propri utenti(se non nella misura in cui utenti scontenti=pochi utenti=poche entrate)ed è vergognoso che beni primari come l’acqua seguano questa politica economica.Una società che amministra l’acqua deve esser disposta ad andare anche in perdita(ma questo non vuol dire sprecare soldi,vuol dire amministrarli bene e se non c’è alternativa andare in perdita)pur di fare ciò che è utile per la propria utenza…

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