Archivio mensile:Gennaio 2010

Smemorati

Avrei voglia di parlare della Giornata delle Memoria. Avrei voglia di dire che il mondo, con la seconda guerra mondiale, ha visto i più atroci crimini che potesse vedere.
Vorrei dire che milioni di ebrei hanno pagato le follie di un solo uomo.
Vorrei dire che certe cose non dovrebbero ripetersi. Per questo commemoriamo la Giornata della Memoria: perchè siamo consapevoli che certi orrori non si debbano compiere, che la guerra è ingiusta, che siamo tutti uguali…
Ma mi guardo intorno…e mi passa la voglia di dire tutto questo…perchè anche se commemoriamo pomposamente la Giornata della Memoria…in realtà…abbiamo la memoria corta…molto corta…e ripetiamo gli stessi identici errori/orrori!

http://it.wikipedia.org/wiki/Attentati_dell%2711_settembre_2001http://it.wikipedia.org/wiki/Attentati_dell%2711_settembre_2001

http://www.pmli.it/puliziaetnicabalcani.htm
http://www.infopal.it/leggi.php?id=13147
http://www.canisciolti.info/news_dettaglio.php?id=17204
http://www.arcigay.it/ancora-aggressione-contro-gay-roma
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/09_ottobre_21/viaggio_montalto_castro_capponi-1601901526310.shtml
http://blog.panorama.it/mondo/2009/10/16/morire-di-lavoro-quella-catena-di-suicidi-alla-france-telecom/
http://www.arengario.net/citt/citt107.html
http://bastamortesullavoro.blogspot.com/

Che fine hanno fatto le polveri sottili della metro?

Sono tanti anni, ormai, che mi interesso di sicurezza sui posti di lavoro e un po’ meno che mi interesso anche di ambiente e salute pubblica.
Ebbene, mi era sfuggito un allarme lanciato quasi due anni fa e che riguarda la metropolitana di Roma. Ho visionato il verbale della IV Commissione Consiliare Permanente del Comune di Roma, relativo la seduta del 23.9.2009: sono rimasta esterrefatta. Dal verbale emerge un quadro assai particolare relativo l’ambiente di lavoro dei macchinisti della metropolitana (“ma anche”…come diceva qualcuno prima di me…di altri lavoratori impegnati nelle gallerie della metropolitana di Roma e degli utenti stessi).
All’ordine del giorno di tale seduta si vede al primo punto “esame degli atti”, al secondo “audizione Uffici e Sindacati sul tema del contrasto dell’inquinamento ambientale all’interno delle gallerie” e le immancabili “varie ed eventuali”. Aprì la seduta l’intervento del consigliere De Luca che spiegò la necessità di effettuare un’audizione che affrontasse il tema della salvaguardia della salute dei lavoratori “che operano all’interno delle gallerie della Metro” che “degli utenti”. Chiese, pertanto, di conosocere la situazione e se fossero stati eseguiti monitoraggi all’interno delle gallerie. A tali quesiti rispose il dott. Lucisano (per METRO spa), specificando che le sue competenze riguardavano tutela, vigilanza e sicurezza dei dipendenti della società METRO e dell’utenza. Aggiunse che dalle indagini effettuate scaturirono delle “criticità ambientali che hanno indotto il suo servizio ad attivarsi per risolverle, attraverso una serie di attività”. Ora, però, si arriva alla parte interessante. Il signor Di Lisio, prende la parola in quanto rappresentante del sindacato ORSA ed evidenzia che la sua organizzazione sindacale sono due anni che pone questo problema. Informa la commissione che ci sono due studi dell’Università di Tor Vergata (uno dell’85 e uno del 2000). A seguito dello studio del 2000, “nel 2001 è stato prodotto un documento, dove sono stati evidenziati dati preoccupanti in merito alla presenza… di polveri sottili. A questo punto il sig. Di Lisio riferisce che “da tempo si sta cercando di conoscere l’entità del problema e i dati ufficiali delle misurazioni, ma ad oggi, non c’è stato riscontro di tale richiesta”. Va aggiunto a tutto ciò un documento della società che produce la sabbia silicea, usata nelle gallerie…” che avverte di impiegare con cautela la suddetta sabbia perchè provoca danni alla salute. E qui mi fermo nell’analisi di questo interessante verbale.
Credo, valga la pena andare a fondo a questa vicenda perchè molto risalto fu dato dai media nel marzo 2008, quando persino i vigilantes della metropolitana insorsero, visto che fanno turni di almeno 4 ore al giorno infognati là sotto ed ai quali fu impedito di mettere delle mascherine…invocando il “procurato allarme”. I bagliori della cronaca li raggiunse la CAF (Construcciones Y Auxiliar de Ferrocarriles), la ditta dei nuovi treni della metro A perchè con un dossier evidenziò che i guasti che si stavano verificando derivavano dalle “troppe polveri.
La polvere insieme al grasso e all’acqua forma una massa che si accumula a poco a poco sulle apparecchiature”(Messaggero Cronaca di Roma del 18/3/2008). Mettiamoci una limitata ventilazione…e il coktail micidiale è servito. Ora, visto che sono una cittadina informata, ma curiosa, passo alle richieste: credo sia giunto il momento che il Comune dia risposte precise ai quesiti che il sindacato ORSA ha presentato in quell’audizione, ma non contenta di questo. Mi attiverò in prima persona chiedendo l’accesso agli atti. Le Commissioni Consiliari sono, infatti pubbliche, i verbali pure. Desumo che lo siano tutti gli atti allegati ai verbali. Pertanto, già oggi, promuoverò richiesta per ottenere gli allegati a tale verbale, in particolare la nota informativa depositata dal dr. Lucisano relativa le analisi ambientali effettuate nelle gallerie della Metro A e B nel periodo giugno luglio 2008. Con la salute non si scherza! vi ricordo che tra il 2004 ed il 2008 le polevri sottili hanno provocato più di 8000 decessi nelle grandi città italiane.

La Legge di Murphy

Ho deciso, per oggi, di darmi allo svago. L’altro ieri ho partecipato ad un’Assemblea della Rete Nazionale Sicurezza sul Lavoro e mi è rimasto il magone tutto il giorno.
Succede ogni volta che vengo a diretto contatto con le realtà del resto di Italia sul tema lavoro e sicurezza sul lavoro e mi sento profondamente impotente nonostante l’impegno quotidiano che ci metto.
E, ormai, mi urtano i moniti e le parole di conforto alle famiglie da parte delle più alte cariche dello Stato… quanto vorrei che qualcuno si decidesse a comparire all’improvviso nei cantieri e vedere quanti poveri extracomunitari senza nessun dispositivo di protezione individuale scappano. Quanto vorrei che qualcuno si facesse una passeggiata lungo i binari delle ferrovie e vedesse in che condizioni lavorano gli operai…tanto che l’ultimo è morto circa tre settimane fa. Vedetevi il film “Paul, Mick e gli altri”, di Ken Loach..è così anche da noi!
Ecco, perchè oggi ho deciso di darmi allo svago. Ho bisogno di staccare un po’ la spina, perchè ho deciso che da domani non darò tregua.
Ormai, la campagna elettorale è iniziata a tutti gli effetti, nonostante manchi un mese al deposito delle liste. Allora sapete che vi dico? Corriamo! Corriamo insieme! Intanto…divagatevi con me…che per tirarmi su il morale mi sono ripresa in mano “La Legge di Murphy”: “Se qualcosa può andar male, lo farà”. Seguita dai suoi corollari: ” 1) Niente è facile come sembra; 2)Tutto richiede più tempo di quanto si pensi; 3)Se c’è una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà la prima a farlo; 4) Se si prevedono quattro possibili modi in cui qualcosa può andar male, e si prevengono, immediatamente se ne rivelerà un quinto; 5) Lasciate a se stesse, le cose tendono a andare di male in peggio; 6) Non ci si può metter a fare qualcosa senza che qualcos’altro non vada fatto prima; 7) Ogni soluzione genera nuovi problemi; 8) I cretini sono sempre più ingegnosi delle precauzioni che si prendono per impedirgli di nuocere; 9)Per quanto nascosta sia una pecca, la natura riuscirà sempre a scovarla; 10)Madre Natura è una puttana.”
Vado a finire il ripasso della Legge di Murphy…preparatevi…perchè non resterò con le mani in mano… Continua la lettura di La Legge di Murphy

Sulla strada di Beppe Alfano

8 gennaio 2010, Barcellona Pozzo di Gotto (ME), Commemorazione di Beppe Alfano. Io c’ero.
Tanto per cambiare, ho deciso di andare e non stare a guardare a distanza.
Ho affrontato un viaggio in pullman con i ragazzi di Italia dei Valori di Roma che sono riusciti a coordinare con Federica Menciotti dell’esecutivo romano una miscela di partecipanti raccolti in tappe differenti da Roma alla Calabria.
E’ stata una bella esperienza. Il viaggio in pullman, con le chiacchiere, le risate dei ragazzi, le prese in giro, i commenti politici e, di nuovo, la Salerno Reggio Calabria…la terza volta in due giorni… Avrebbe provato chiunque, eppure, come Dio ha voluto, sono arrivata in Sicilia. La prima volta che prendevo il traghetto a VIlla San Giovanni, un vento bellissimo sul ponte del traghetto e tanta emozione per la voglia di stare vicino alla famiglia Alfano. Diciassette anni passati alla ricerca di verità e giustizia e Sonia Alfano, la figlia più grande di Beppe, che ha girato tutta Italia per portare la propria testimonianza.
Abbiamo avuto un’accoglienza incredibile: la famiglia Alfano ti fa sentire parte della loro famiglia e non puoi non sentire le loro emozioni.
Sonia, coinvolge sempre, ma stavolta c’erano tutti: la mamma, Mimma, una piccola, grande donna. I due fratelli Chicco e Fulvio, completamente diversi l’uno dall’altro, ma due persone spettacolari.
Voglio darvi un’altra cronaca di questa giornata… i commenti sugli interventi saranno ovunque in Rete, ma non so in quanti vi diranno l’abbraccio che Sonia ha dato ad ognuno di noi quando siamo arrivati. Non credo sia possibile immaginare il peso che porta nel cuore questa famiglia, la consapevolezza di non avere l’appoggio di tutti i barcellonesi in queste battaglie, anzi!
Eppure, sono la dolce tenacia e la consapevolezza di un obiettivo da raggiungere, le doti principali di tutta la famiglia Alfano. Non si sono mai arresi. Con l’ausilio dell’avvocato Fabio Repici, sono riusciti a far condannare l’esecutore materiale dell’uccisione di Beppe Alfano, ma c’è tanta strada da fare ancora e loro non si arrendono. Sono sempre di più gli incontri in cui sento parlare anche Chicco Alfano (vedi quello di San GIovanni in Fiore) e sono convinta che l’Italia tutta abbia bisogno di sentire queste testimonianze. Ma l’Italia tutta deve fare la propria parte: stare vicino a questi familiari delle vittiime di mafia e isolare i mafiosi.
Le parole di Angelina Manca sono quelle che hanno colpito di più il mio cuore, perchè hanno sintetizzato in un’unica frase chi è Sonia Alfano e cosa è riuscita a fare in 17 anni…
Ha parlato di un seme messo a germogliare e che ora sta dando i suoi frutti, quel seme è l’amore per la giusizia e la verità che Sonia sempre infonde attraverso i suoi incontri, i frutti, siamo tutti noi! Tutti quelli che dopo averla conosciuta, incontrata, sentita parlare hanno deciso di non stare più fermi, zitti. Hanno deciso di mettersi in gioco. A chi me lo avesse detto due anni fa non avrei mai creduto. In una settimana, ho fatto centinaia di chilometri per combattere la mafia. Non mi bastava il mio impegno nel mondo del lavoro, eppure ho trovato la forza per farlo nella forza del messaggio di Sonia Alfano. E ci sarò sempre… puntuale come una cambiale in scadenza si diceva una volta…

Il granello di sabbia

Il 5 gennaio ho iniziato l’anno delle manifestazioni. infatti, la prima delle manifestazioni del 2010 è stata proprio il 5 a San Giovanni in Fiore (CS).
Ci son partita alle 5 di mattina, in macchina con un’amica “resistente” per raggiungere in tempo il suolo calabrese. E sono davvero felice di averlo fatto! La fatica è stata ripagata: innanzitutto, sono tornata in Calabria dopo più di 20 anni e ho constatato che la Salerno Reggio Calabria non cambia mai, purtroppo! Ma quella terra mi affascina sempre. Passare per la Sila, vedere tutto quel verde e tutti i colori invernali insieme, giallo, rosso, verde spento, immensi alberi senza una foglia, ma macchiati di bianco perchè c’era stata una spolverata di neve. Beh, l’emozione è iniziata così.
Le motivazioni della manifestazioni erano chiare: la societtà civile era chiamata a difendere l’Abbazia di San Giovanni in Fiore.
Lo scrittore Emiliano Morrone, sta seguendo questa battaglia da sempre. Ha scritto anche “La Società sparente” con Francesco Saverio Alessio. Un libro scomodo. Un libro che porta nomi, date. Fatti. Un libro che come unico risultato ha prodotto per gli autori un clima di ostilità nella propria terra. Quella terra che stanno tentando di difendere con le unghie e con i denti dai potentati.
San Giovanni in Fiore ha un triste primato: in rapporto al numero degli abitanti è la capitale europea della disoccupazione e dell’emigrazione.
Allora mi chiedo: perchè i cittadini tutti non si sono sentiti chiamati in causa a difendere un bene così prezioso come l’Abbazia? Come ho detto in una delle mie brevi interlocuzioni, se l’Abbazia venisse risconsegnata ai cittadini, finalmente restaurata e fruibile come BENE CULTURALE, ripartirebbe quel settore dell’economia, il turismo legato alla cultura, di cui tanto avrebbe bisogno San Giovanni in Fiore.
Come sapete, io lavoro per Zètema, la società del Comune di Roma, che, proprio per il Comune, si occupa di Beni Culturali. Ebbene, so quanto indotto ci sia dietro i Beni Culturali.
E’ vergognoso che una cittadina che ha un’unica risorsa, venga tenuta sotto scacco dagli interessi di pochi, o semplicemente dalle furberie dei pochi. Bene ha fatto Chicco Alfano a proporre lo scioglimento del Comune!e’ ora di sentire di nuovo quel “fresco profumo di libertà”. Il silenzio uccide. E’ ora di alzare la voce.
Io continuerò anche domani. Parteciperò, infatti, alla commemorazione della morte di Beppe Alfano, a Barcellona Pozzo di Gotto, il giornalista ucciso dalla mafia, perchè non stava in silenzio. Faceva il suo lavoro:informava. E lo faceva per la sua terra, per i suoi figli (Sonia, Chicco e Fulvio). Ma lo faceva soprattutto perchè credeva in quei valori che ogni giorno di più cercano di allontanare da ognuno di noi: onestà, legalità, verità e giustizia.
Tante persone mi chiedono perchè lo faccio? Cosa? Spostarmi da Roma per andare a dare il mio sostegno o anche solo a fare presenza lontano da Roma?
Me lo chiedono perchè ora sono candidata indipendente, alla Regione Lazio, nelle liste IDV.
Non c’è una risposta sola, la prima è che l’ho sempre fatto. Ho sempre pensato che l’Italia, l’Europa, il Mondo, il nostro pianeta non siano fatti a camere stagne. Ho sempre pensato che “il battito di una farfalla” in una parte del mondo possa provocare un terremoto dall’altra.
Per cui, non mi sembra così strano andare a difendere idee in cui credo su Roma anche in altre parti. Se avessi avuto la possibilità sarei anche partita con la Ghaza Freedom March, ma lì davvero cominciano a subentrare problemi di lavoro (anche nel 2009 sono riuscita a carbonizzare le mie ferie, per partecipare alle iniziative cui tengo, il che equivale a dire che non ho fatto vacanze…).
Vi dico tutto questo perchè spero, domani, 8 gennaio, di vedere la Sicillia bella sedersi nella sala della commemorazione e non quella Sicilia che infama chi, faticosamente, cerca di riportare dignità, verità e giustizia.
Io ci sarò perchè credo davvero che quelle terre dove la mafia tutto ha e tutto controlla, con il drammatico sistema del “do ut des”, ti faccio lavorare ma tu, e tutti a dirsi grazie a vicenda “beh, quelle terre rinasceranno”. Le persone comprenderanno e il sistema si spaccherà. Il granello di sabbia negli ingranaggi fa molti danni… e qui, stiamo diventando tanti granelli…

Desiderata

Pochi anni fa mi sono comprata un libro che è diventato parte di me. Un libro che ha contribuito a tirare su la Serenetta di oggi. Vagavo in libreria come mi capita solo quando sono, veramente, in pace con me stessa e mi ciondolo da un settore all’altro, alla ricerca di qualcosa che mi chiami.
E così è stato: “Mezzanotte e cinque a Bhopal” di Dominique Lapierre e Javier Moro mi ha chiamata. Non conoscevo gli autori, ammetto la mia ignoranza di allora, ma ricordavo cosa era accaduto a Bhopal e non ho dovuto pensarci per prenderlo.
La mia vita è cambiata. Avevo già le mie idee sul mondo del lavoro, sulla sicurezza sul lavoro, sul rispetto per l’ambiente che ci circonda, su politiche economiche dissennate…e quel libro me le ha esaltate, portandomi a pensare “MAI PIÙ!!!”.
Vi dico questo, perché è di ieri la notizia che in India sono morti due ricercatori in un incendio scoppiato in un laboratorio chimico del Centro di Ricerche Atomiche Bhabha (Barc).
I miei neuroni, provati dall’essere faticosamente, arrivati a fine anno si sono messi in moto e ho cominciato a pensare agli standard di sicurezza e ai processi lavorativi e ai sistemi. Poi sono passata a domandarmi se ci sia una reale necessità di questi laboratori. Se si perchè. E perchè non ci sono altrettanti laboratori per esplorare le frontiere delle rinnovabili? Per non parlare del fatto che certi laboratori fanno ricerche finalizzate all’industria degli armamenti.
E poi, i miei processi mentali mi hanno riportata in Italia, nel Lazio, dove, secondo Bonelli sono state individuate due aree per la costruzione delle centrali nucleari: Borgo Sabotino (LT) e Montalto di Castro (VT).
Credo, ormai, si sia capito come la pensi sul nucleare… NO! E BASTA!
Allora, eccomi a farvi gli auguri per il 2010, con il primo dei miei propositi per la Regione LAZIO: NO AL NUCLEARE SENZA SE E SENZA MA, FORSE MA FORSE, EPPURE, ETC!!!
Lavoriamo tutti sulle rinnovabili e basta sentir parlare di locations che verranno tenute segrete per decreto! Rispettiamo i territori, le comunità e i loro desiderata. A proposito di desiderata, vorrei salutarvi, lasciandovi un regalo. Al di là dell’augurio che questo 2010 sia foriero solo di cose belle…che riusciremo ad ottenere con il nostro impegno!

“DESIDERATA”:

Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio. Finché è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone. Di’ la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare. Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito. Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te. Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti. Conserva l’interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo. Sii te stesso. Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico riguardo all’amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è
perenne come l’erba. Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall’età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza. Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l’improvvisa sfortuna. Ma non tormentarti con l’immaginazione. Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. Tu sei figlio dell’universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l’universo ti si stia schiudendo come dovrebbe. Perciò sii in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque
siano le tue lotte e le tue aspirazioni, conserva la pace con la tua anima pur nella rumorosa confusione della vita. Con tutti i suoi inganni, i lavori ingrati e i sogni infranti, è ancora un mondo stupendo. Fai attenzione. Cerca di essere felice.( TROVATA NELL’ANTICA CHIESA DI SAN PAOLO – BALTIMORA, DATATA 1692 – traduzione di Enrico Orofino).