Archivio mensile:Settembre 2011

FINE DELLA PAUSA ESTIVA…

Si avvicina la data del 10 settembre…quella della chiamata alla piazza arrivata da Beppe Grillo, come al solito, attraverso il suo blog…
Quasi quasi…sarebbe il caso di dire…S’E’ SVEJATOOOO!!! Era ora! Beppe Grillo si è ricordato che, oltre che scrivere su un blog, bisogna scendere in piazza per reclamare i propri diritti. ERA ORA!!!certo…l’ultima frase del post con cui lancia l’appuntamento è significativa “Non lasciatemi manganellare in solitudine. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.”. Forse gli è venuta in mente perchè il 3 luglio ha percepito in lontananza le manganellate ed i gas dei lacrimogeni, in Val di Susa…contro i No Tav e, forse, ha capito. Io, invece, non so più cosa pensare. Perchè io stessa avevo provato a sollecitare la sua attenzione per una manifestazione di piazza: per difendere e salvare le 350.000 firme (per cui,oggi, chiama l’appuntamento del 10 settembre) che avevamo raccolto con tanto sforzo e sudore in tutta Italia. Infatti, a settembre 2010, avevo inviato a Beppe, ad un componente del suo staff ed ad un altro ragazzo, firmatario della proposta di legge (che prima era anche uno dei componenti lo staff Grillo/Casaleggio) la mail che leggerete di seguito, in cui preannunciavo la mia iniziativa, con tanto di lettera al presidente del Senato, on. Schifani. Non posso lamentarmi dell’esito, visto che sono stata lasciata da sola, nonostante la supplica. Sono stata supportata da una sola persona: Francesca Polici, 20 anni e una grandissima voglia di riprendersi la dignità ed il futuro di questo paese. Io, vestita da pittima con una tenda rossa, risistemata per l’occasione e i celerini a chiedermi il perchè dell’iniziativa. Io non sono stata manganellata…Beppe, neanche tu lo sarai. Apprezzo, però, che ti sia reso conto che, per salvare la NOSTRA proposta di legge…fosse ora di scendere in piazza…Io mi ricordo ancora la tua faccia stupita, quando sei venuto, tu, a fare lo show della pittima a Roma: quando entrammo in piazza Montecitorio e trovammo i lavoratori dell’Eutelia che manifestavano. Ti girasti di scatto verso di me e dicesti:”Questa è opera tua!?”…con faccia preoccupata. E io ti dissi…”Magari”…nel senso che si…fosse stato per me, in quella piazza, quel giorno, oltre i lavoratori, massacrati, Eutelia, ci sarebbero dovuti essere disoccupati e precari di tutte le realtà. Invece eravamo sempre noi: gli stessi habituès. La piazza. La piazza non reagisce come il pubblico che ti vede sul palco. La piazza è una strana bestia. La devi conquistare, nel vero senso della parola. E non è facile. Ci vuole sudore e volontà. Ma, soprattutto, tanta capacità di ascoltarne il respiro. Ed io ho ascoltato anche i celerini quel giorno sotto il Senato, dove mi hai lasciata sola (la prova è persino nei verbali del Senato) a difendere le 350.000 firme. Sola e, forse, ridicola con la tenda rossa addosso. Ma convinta davvero di quel che facevo, tanto che, non solo i celerini non mi hanno manganellata, ma mi hanno ascoltata e si sono indignati, ricordandosi…che…alcuni tra loro…quell’8 settembre del 2007…avevano firmato la NOSTRA proposta di legge.
Beppe, sto decidendo se esserci il 10, sai?! Vorrei tu mi convincessi in altro modo…perchè da qui al 10 a Roma…hai voglia a manifestare dissenso contro le politiche scellerate di questo Governo! Per esempio, il 6, sciopererò, scendendo in piazza…ma non per appoggiare la piattaforma della CGIL…ma perchè come sindacalismo alternativo abbiamo tanti altri punti per cui scendere in piazza il 6…Beppe…io ho bisogno di qualcosa di diverso per tornare davanti a Montecitorio…Anzi…dentro: si…perchè credo che, stavolta, per convincermi…dovrete riuscire ad entrare dentro Montecitorio…ma tutti quanti sarete…e…allora arriverò…Altrimenti…aspetterò….le manifestazioni successive…fino ad ora ne ho fatte abbastanza…la mia assenza non si noterà.

Di seguito la lettera inviata a Beppe Grillo ed al suo staff, citata nel post.

“Ciao a tutti. Vi scrivo perchè, solo leggendo il Fatto, la settimana
scorsa, ho scoperto che la Proposta “PARLAMENTO PULITO” è a rischio
scadenza. Come saprete le campagne elettorali non hanno cambiato il
mio sistema di vita e sono sempre in prima linea. Domenica scorsa ero
a Venezia a seguire la Festa dell’Informazione organizzata da Gava e
dal Meetup…ed ho vissuto a caldo le reazioni all’aggressione subita
per essersi avvicinati al raduno leghista con le bandiere tricolore,
come ho segnalato anche sul mio blog.
Beppe, settimana scorsa, ti avevo cercato e mi hai fatto rispondere
che mi avresti richiamata. Immagino le cose che hai da fare e non mi
aspettavo di essere richiamata presto…nè io voglio essere pressante,
ma non ho potuto aspettare.
I giochi di questa politica mi danno sempre la nausea…e, poichè ho
creduto davvero nella proposta di legge di iniziativa popolare, non
posso stare con le mani in mano.
Ieri, quindi, sono andata alla Questura di Roma e mi sono fatta
rilasciare il nulla osta per un sit- in al Senato per “sollecitare il
Presidente del Senato, on. Schifani, relativamente la mancata
discussione sulla proposta di legge “PARLAMENTO PULITO” le cui 350.000
firme giacciono in Senato”, ti allego il nulla osta.
Inizialmente avevo chiesto solo per me il permesso, poi, ho esteso a
10 persone…nella speranza di reclutare gli altri romani che hanno
messo la loro firma per il deposito in Cassazione. Nonostante non
abbia rapporti con alcuni, non significa che dimentichi che quel
percorso è comune.
Chiederò la presenza dei giornalisti, io andrò vestita da pittima…io
non dimentico… il sit-in è solo di un paio d’ore (dalle 18 alle
20)…tanto per iniziare…L’idea è quella di sostare definitivamente
(terminato l’orario di lavoro) davanti al Senato armata di sacco a
pelo…tanto lì ci sono anche dei portici…neanche serve la
tenda…finchè il clima regge così…e visto che ho superato la prova
dei sampietrini romani dormendo in piazza Montecitorio con i precari
della scuola.
Beppe…non ti dirò che il momento è critico…perchè lo sai…ti dico
che se tu dessi la copertura del tuo blog a questa
iniziativa…avrebbe un senso diverso…io, da parte mia…ti
dico…che sono partita…non mi tiro indietro e non mi fermo. Ho
finito ore di permesso e ferie per andare alle diverse manifestazioni
di quest’anno. L’ho fatto con il cuore e non mi pesa…ma questo
significa che devo cambiare la mia modalità di protesta…e iniziare a
protestare con la mia presenza notturna in piazza…visto che di
giorno lavoro. Vorrà dire che, per l’ennesima volta…sarò una
pioniera…Non mi vergogno di sicuro di dormire in piazza per chiedere
che venga rispettato un diritto. Anche perchè, diciamoci la
verità…mandare a fanculo 350000 firme è vergognoso…soprattutto per
il sudore che abbiamo versato per raccoglierle secondo legge…e non
andando a copiare…E se…questa storia servirà per dire che c’è
bisogno di rafforzare lo strumento della Proposta di Legge di
Iniziativa Popolare…almeno…ne sarà valsa la pena davvero. Conto
sulla risposta di qualcuno di voi. So che Marco non lavora più in
Casaleggio, ma c’era lui con te in Senato, c’è il suo nome accanto al
tuo sul resoconto stenografico della seduta della Commissione in cui
sei intervenuto. Ho ritenuto giusto coinvolgere subito lui. Qualunque
cosa decidiate, a me andrà bene. Io verrò a Cesena per rivedere un po’
di gente. Se ci sarà modo vi saluterò lì. Un abbraccio dalla prima
linea. Elmetto in testa. Serenetta.”