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Grazie di cuore a Salvatore Borsellino

Come votare per me:

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Non so da dove cominciare. Mi sto ancora riprendendo dall’emozione!
Io sapevo che Salvatore nutre per me stima e affetto ed io altrettanto per lui…ma mai e poi mai mi sarei aspettata riuscisse con un video a condensare ciò che sono io, lui, Sonia Alfano, le Agende Rosse, le nostre battaglie…la mia vita.
So di essere particolare, a volte vengo scambiata per una Giovanna d’Arco o una Don Chisciotte. E quando mi viene detto, è sempre in senso dispregiativo… Salvatore ha capito tutto di me. Da lui ho solo e sempre sentito parole di apprezzamento e di incoraggiamento.
E di affetto. Di sommo affetto. Potrei dire “amore”…se in questo periodo non si fosse abusato di questo termine. La conclusione del mio intervento a Nettuno il 23 ottobre 2009, già prendeva le basi dal termine “affetto”, perchè era stato Salvatore, il 19 luglio 2009 a imprimerlo sulla “mia”, personale agenda rossa…quella che io ho ribattezzato il mio manuale di Resistenza: “Alla mia compagna di lotta Serenetta in un bellissimo 19 luglio a Palermo, per un nuova RESISTENZA con tanto affetto”…E, a Nettuno, io dissi: “Io vorrei capiste la linea di questo movimento: è l’affetto. Non ci muove nient’altro. E’ l’amore per questo paese che deve tornare ad essere un paese fiero di essere tale. E’ l’amore per chi porta avanti sentimenti come quelli di Salvatore”. Parlavo del Movimento delle Agende Rosse. Un altro pezzo di vita, di cuore…e che difenderò sempre con tutte le mie forze. Nelle parole di Salvatore sento tutta la sua fiducia in me, nelle mie capacità. E spero davvero di essere all’altezza delle sue aspettative. Perchè sapere che ho intorno persone come lui, Sonia Alfano, Luigi de Magistris, Gioacchino Genchi ad accompagnarmi in questo nuovo, tortuoso percorso, per me è una gran certezza! Quando Salvatore chiama “disgraziata” la nostra società, lo fa a ragion veduta! in quale altra società si sarebbe dileggiata la figura di Paolo Borsellino? È proprio per quelle “armi” di cui parla Salvatore che ho deciso di candidarmi come indipendente: le armi del diritto, della Costituzione…della Società civile. Quelle pacifiche del cittadino. Si, perchè per me il consigliere regionale è innanzitutto cittadino! E se questo dettaglio non venisse dimenticato così spesso da chi ci governa…il nostro paese sarebbe davvero diverso. Ma io ci credo ancora!Grazie a persone come Salvatore ci credo ancora!…e se potrò…allora usero quelle armi per riportare dignità, fiducia e futuro alla Regione Lazio. E lo dico da un posto particolare (assessorato all’ambiente del Comune di Roma): da ieri sono in assemblea permanente con i lavoratori della Società Multiservizi di Roma, che stanno chiedendo di vedere recepite le loro richieste dal Sindaco Alemanno. Sono miei ex colleghi, sono una dirigente sindacale…non potevo mancare! È in nome di quella fiducia e di quel futuro in cui credo che sono convinta che il sindaco Alemanno vorrà dare un segnale significativo ai lavoratori e alla cittadinanza tutta: questi lavoratori sono fondamentali per gestire il verde pubblico…e la loro stabilizzazione, porterebbe un risparmio netto di 4/5 milioni di euro al Comune di Roma. Sono davvero fiduciosa.

Io ringrazio voi

Antonio…un ragazzo come tanti…anzi, come pochi. Si, è un ragazzo, ma è uno di quei meravigliosi ragazzi che il Popolo delle Agende Rosse mi ha fatto conoscere! Uno di quei ragazzi che si accolla le spese per girare mezza Italia per andare a fare quadrato intorno a Sonia Alfano, Salvatore Borsellino, Gioacchino Genchi, Luigi de Magistris, i magistrati coraggiosi, i familiari delle vittime della mafia, i terremotati dè L’Aquila. C’è una battaglia, Antonio c’è. E con lui tanti ragazzi che hanno riscoperto dei valori. Riscoperto…perchè guardandosi in giro è difficile pensare che esistano valori…Non elencherò i cattivi esempi cui quotidianamente siamo sottoposti…No…oggi voglio pensare che l’Italia sia fatta dai ragazzi come Antonio. Un ragazzo che già aveva scritto una canzone, commovente, per Sonia Alfano e Beppe Alfano (http://www.youtube.com/watch?v=rWCURNnyAEQ) ed una per il Popolo delle Agende Rosse(http://www.youtube.com/watch?v=YfvFKxX0Hz0).
Oggi pubblico il video della sua dichiarazione a chi, in qualche modo, gli da la forza di continuare a combattere.
La musica, ha un potere straordinario. Ma Antonio trova delle parole che hanno un potere straordinario…”Io senza di voi, non camminerei a testa alta, non avrei l’orgoglio di portare avanti una battaglia…”…Quante volte l’ho pensato…Prima lo pensavo dei grandi uomini e delle grandi donne del passato…li vivevo come miei esempi da emulare. Non da seguire. Da emulare. Poi, l’ho pensato guardando grandi uomini e grandi donne del presente…ed alcuni li ho già nominati poche righe fa.
Ora…lo penso dei ragazzi come Antonio.
Quei ragazzi a cui non voglio lasciare l’Italia così. Quei ragazzi che non voglio costringere ad andare all’estero, per avere una possibilità di sperare e credere nel proprio futuro. Quei ragazzi che hanno pianto con me, dietro lo striscione che abbiamo aperto sotto il palco del Popolo Viola, dopo averlo fatto sfilare uniti e compatti(http://files.meetup.com/1521956/5-12-2009%20Roma%20No-B%20day%20Liana%20O.jpg). Io, Antonio, lo dico a te ed a quei ragazzi…”io senza di voi”…infatti, sono io che ringrazio voi…Non cedete!Finchè avrò fiato per farlo, urlerò per me e per chi non è capace di farlo. Fatelo anche voi! Non vi girate mai dall’altra parte se vedete davanti a voi un’ingiustizia. Non consentite a nessuno di calpestare le vostre idee, le vostre speranze i vostri sogni. E fino a che voi ci sarete io ci sarò! Insieme…solo insieme ce la possiamo fare a restituire dignità al futuro del nostro paese!

Io vado a votare

Comunque vada, molte sono le cose che ricorderò di questa campagna elettorale. Mi era successo già nel 2008, quando sono stata candidata a sindaco di Roma per la Lista Civica “Amici Beppe Grillo Roma”, e ora mi è ri-successo. Un cammino costellato di meravigliosi incontri, alcuni davvero inaspettati ma resisi poi fondamentali.
Quanto vorrei soffermarmi a raccontarvi che bella sensazione tresmette vedere persone sacrificare il proprio tempo per dedicarlo alla causa. Vorrei descrivervi ogni piccolo sacrificio cui i singoli si stanno sottoponendo per ragigungere l’obiettivo.
Ma non ce ne sarebbe il tempo. Queste per la Regione Lazio, sono elezioni veramente anomale: il clima che si è creato a seguito della confusione legata alla mancata presenza della lista PDL sulla scheda elettorale mi ha dato tanto da pensare. Ne ho sentita di gente scontenta in queste settimane di attività sul campo. Oppure ho sentito persone confuse.
Insomma “ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginavi…“. Eppure, nonostante tutto, nonostante lo sconforto altrui, nonostante la confusione, la rabbia, l’incertezza, la voglia di non fare più nulla e lasciarsi andare in balìa di chi il potere se lo tiene stretto,,,io sono convinta che queste elezioni daranno risultati impensati.
Mi spaventa l’astensionismo, questo si. Le persone sono arrivate a cottura e non hanno neanche voglia di uscire da casa per andare a votare MA NON E’ IL MOMENTO!Non è il momento di lasciare campo libero! E’ vero, io, nel 2008, non ho votato per le politiche e la Provincia e allora come adesso c’era la Lista IDV, ma non me la sono sentita di fare l’analfabeta: mettere solo una “ics” su un simbolo e non poter scegliere, con nome e cognome, il mio candidato. Le elezioni politiche ci hanno scippato la possibilità di votare davvero. Ma le regionali no! Alle regionali: IO POSSO SCEGLIERE ANCORA LA PERSONA e sono convinta che TUTTI dovremmo farlo. Se davvero si vuole dare un segnale politico, non è con l’astensione ora che si riuscirà a farlo. Io credo che il vero segnale politico sia andare a votare tutti, per tutti. Ovvero, non votare i vecchi dinosauri della politica ma dare spazio ai giovani o anche solo agli ultimi delle liste presentate. Per garantirci il diritto al voto, con la Costituzione, in molti, hanno versato sangue: io non voglio sputare sul loro sangue. Vi invito calorosamente ad andare a votare…e lo faccio con le parole di Claudia, che, se non si offende, voglio chiamare “nonna web”. Claudia ha 71 anni e mi ha scritto tramite il blog e le sue parole mi hanno commossa… forse non sono prontissima per l’agone politico se ancora mi commuovo così facilmente: “Voglio darti del tu perche’ ho 71 anni e ti considero una nipote e voglio dirti che ti votero’ perche’ sei in gamba e mi sembri anche una persona con delle belle idee e pulite,cose introvabili quasi in questo tempo. Mi dispiace che la tv non dia visibilita’ a te e alle tue idee , ma sappiamo gia’ come funziona il sistema. Tu sei candidata alla regione, o mi sbaglio, chiariscimi le idee per favore e dovunque sarai avrai il mio voto, di mio marito e di mia figlia.. In bocca al lupo per te e per noi. PS tanto per la cronaca sono romanista dalla nascita o quasi dai campetti del testaccio in cui andavo con mio padre, ma allora lo sport era una cosa vera ora i soldi hanno distrutto tutto. Chi ha cominciato strapagando giocatori e allenatori? Sara’ il mio chiodo fisso, ma anche qui il solito ….. ha distrutto tutto, dove passa sembra Attila e inoltre porta anche iella”.
Claudia mi ha anche fatto sorridere oltre che commuovermi, ma mi ha fatto capire la confusione che regna intorno alle elezioni: io sono candidata come consigliere alla Regione Lazio, sulla Provincia di Roma (significa che tutti i comuni della Provincia di Roma possono scrivere il mio cognome sulla scheda). Vi ricordo che alle regionali la preferenza è una e non tre come alle europee. Chiunque avesse dubbi sulle modalità di espressione del voto è pregato di non vergognarsi e domandare. Io ci sono… non ci faccio!

Napolitano non è il mio Presidente

Eccomi! Eccoci! E’ notte… eppure non mi fa strano stare qui davanti a Montecitorio a manifestare disprezzo e vergogni. Ci son quasi abituata: l’ultima volta, poche settimane fa per difendere i lavoratori ALCOA, oggi per tutta l’Italia.
Non accade spesso che, mentre sei a cena, distratto, ti ritrovi a dover scattare dal tavolo, pagare in fretta perché il Presidente della Repubblica, proprio lui che è il “Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale” (ART.83 della Costituzione Italiana), ha firmato un decreto, in fretta e furia, nottetempo, quasi alla chetichella.
Beppe Grillo lo aveva soprannominato Morfeo, intendendo dire che era un Presidente dormiente. Io trovo che questo soprannome non sia più appropriato o quanto meno superato dagli eventi. La velocità con cui il nostro ringalluzzito Presidente ha firmato un decreto per salvare ESCLUSIVAMENTE le liste PDL di Lazio e Lombardia ha dello spettacolare… e dell’angosciante. Oggi sono al termine della due giorni di piazza che mi sono sparata per tentare di difendere, ancora, tenacemente con tutte le mie forze, questa nostra Costituzione.
Ne ho viste e sentite tante, ma solo una persona o due non hanno perso di vista la reale situazione: siamo tutti bravi a puntare l’indice su questo Governo che ha impacchettato il decreto, ma noi li conosciamo bene, lo sapevamo che lo avrebbero fatto. Per me niente di nuovo. La cosa che, invece, mi fa impazzire di rabbia è l’ENNESIMA FIRMA DEL PRESIDENTE! Vi ricordate per il Lodo Alfano? Il Presidente aveva firmato e io avevo scritto un post anche all’epoca.
Oggi, in Piazza Navona, ho sentito più di una persona (anche dal palco) parlare preoccupata del fatto che il Presidente avesse firmato perché minacciato, perché le parole del ministro La Russa, che ben facevano intendere la possibilità di tumulti di piazza o, addirittura, la visita del Presidente del Consiglio, avessero influito su di lui tanto da costringerlo alla firma. AIUTO! Credo di poter dire con le parole di Tabucchi “un’altra legge vergogna…e Napolitano la firma…una catena di smontaggio della Costituzione. Per me Napolitano non è garante della Costituzione…”. Ebbene, neanche due ore dopo la firma del Presidente, Sonia Alfano, oggi europarlamentare, era già in piazza Montecitorio. Ed io ho potuto ascoltare dal vivo le parole che voi udrete nel video che ho postato. Con Sonia Alfano abbiamo condiviso altri momenti a difesa della Costituzione. Uno su tutti, il 28 gennaio 2009.
Poco più di un anno dopo, il grido di dolore che si alzava da quella piazza, il grido di “RESISTENZA”, lanciato da quella piazza da Salvatore Borsellino, ecco, proprio quel grido si è trasformato in rabbia e sta dilagando. In 100 eravamo nottetempo tra Quirinale e Montecitorio. In più di 1000 poche ore dopo davanti Montecitorio. Nel primo pomeriggio di sabato, abbiamo riempito la piazza del Pantheon. A neanche 24 ore dalla chiamata abbiamo riempito piazza Navona. E non ci fermeremo. Non possiamo farlo. Sabato mattina ho detto dalla scaletta improvvisata a Montecitorio che mi vedevo costretta ad ammettere che questo Governo mi sta insegnando la disobbedienza civile, perché è stato sdoganato un meraviglioso principio di prevalenza del diritto soggettivo. Come riportato dal Fatto di domenica. Mi sono lanciata in una sorta di parallelismo: proverò a prendere l’autobus senza biglietto e, laddove incontrassi il controllore, ovviamente, mi appellerò al mio diritto di viaggiare, prevalente sulla formalità di timbrare il biglietto che potrei sempre timbrare successivamente con decreto interpretativo “salva diritto di viaggiare”.
Io credo ancora nel nostro paese, nel nostro popolo, nella nostra Costituzione ed è per questo che voglio lasciarvi con una meravigliosa poesia di Paul Eluard e pensando alle persone che hanno versato tanto sangue in nome della libertà. Non lascerò che il loro sangue sia stato versato invano.

Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome

Su tutte le pagine lette

Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome

Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome

Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome

Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome

Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome

Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome

Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome

Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome

Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome

Sui sentieri ridestati

Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome

Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome

Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome

Sul mio cane goloso e tenero

Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome

Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome

Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome

Sui vetri degli stupori

Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome

Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome

Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome

Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome

E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.

Paul Eluard

Sonia Alfano sostiene Serenetta Monti

Ho conosciuto Sonia Alfano sotto il CSM, quando insieme manifestavamo per Luigi de Magistris. Abbiamo combattuto tante battaglie insieme e tante ne dovremo ancora combattere. Oggi Sonia sostiene la mia candidatura indipendente, e di questo la ringrazio di cuore. Uno dei motivi per cui mi candido è portare le nostre battaglie di legalità, le richieste di verità e giustizia, le grida di rabbia delle Agende Rosse nella Regione Lazio.
Ne parleremo domani sera a Nettuno, all’incontro “Mafia e Politica: Rapporto Perverso o Patto di Ferro?

Parole nel silenzio

Per l’ennesima volta mi sono presa i cazziatoni di chi vive la campagna elettorale accanto a me. Perchè? Perchè ho osato abbandonare la Regione Lazio per 36 ore, pur di partecipare all’evento “Parole nel silenzioche si è tenuto ieri sera a Torino, presso il Teatro Crocetta dell’Ateneo Salesiano. Ma non sono pentita! Un evento ideato, creato e curato da studenti universitari. Un momento di giovani, per giovani. Quegli stessi giovani a cui penso che non stiamo lasciando un futuro. Quegli stessi giovani subissati quotidianamente dalle false informazioni di “Scodinzolini”, alias Minzolini che dovrebbe essere un direttore di un telegiornale e che non conosce la differenza tra “assolto” e “prescritto”…e quasi beatifica il condannato Mills. Quegli stessi giovani che, proprio ieri sera…mi hanno dato una lezione di vita! Evviva! Sono tornata a Roma con una marcia in più, grazie a loro! Se ci sono ancora giovani capaci di credere in certe parole, allora qualcosa lo possiamo ancora fare! Mi riferisco a Giovanni, il ragazzo che ha aperto la serata: avrebbe dovuto recitare un testo scritto da lui, e ci è riuscito in buona parte. Poi l’emozione ha avuto la meglio ma è ripartito. E’ ripartito ed ha condiviso con tutti noi le parole scritte da lui. Ve le riporto integralmente, ma considerate che le più importanti per me sono alla fine. Se dei ragazzi di 20 anni che pur avendo un mondo arido intorno sono capaci di pronunciare parole come “AMORE” con gli occhi luminosi e aperti verso il futuro, se ragazzi di 20 anni, lontani dalla loro terra per poter studiare, pensano alla loro terra e le dedicano parole di speranza per dare VOCE alle PAROLE… allora si, ce la possiamo fare! Tutti insieme ce la possiamo fare. Ce la dobbiamo fare! Dobbiamo riprenderci la nostra terra, il nostro Paese, la nostra dignità. Giovanni, permettimi di dedicare la tua poesia a Giuseppe Gatì, un altro ragazzo che ci ha riportato amore per la nostra terra. Per la tua terra: la Sicilia. Ma per me la Sicilia è la Lombardia. La Calabria è il Piemonte. La Puglia è la Liguria… siamo Italia. Siamo Italiani… non dimentichiamolo mai! Siamo fratelli, sorelle d’Italia. Non permettiamo più all’Antistato di rubarci la nostra dignità. Riprendiamoci il nostro futuro.

E QUANDO L’AMORE VINCERA’ L’INDIFFERENZA
ALLORA NON CI SARA’ PIU’ SILENZIO
E DAREMO VOCE ALLE NOSTRE PAROLE”.

Grazie Giovanni, Grazie Mauro Poggio, Grazie ragazzi. E un grazie ai salesiani che hanno saputo dimostrare una lungimiranza fuori dal comune ospitando quello che sarebbe potuto essere un evento scomodo per le tematiche trattate. Insieme ci riprenderemo questo paese! Grazie alla preside Carfora, perchè costantemente prova a levare ragazzi dalla strada. Grazie al giudice Caselli per tutto quel che ha fatto, quel che fa e quel che farà. L’ultimo ringraziamento va agli amici di sempre: Sonia Alfano e Salvatore Borsellino…uniti dal dolore…e dalla rabbia…ogni giorno ci insegnano a lottare per avere verità e giustizia.

Le parole non nascono dal rumore.
Le parole nascono nel silenzio.
Le parole nascono nel silenzio della nostra casa, fatta
Di studio, divertimento, gioia, dolore e amicizia
E che custodisce i nostri giorni.
Le parole nascono nel silenzio della  nostra camera.
A ciascuno la propria.
Che da il buongiorno e la buonanotte.
Che conosce i nostri segreti e le nostre paure.
Nella quale studiamo, nella quale sogniamo il nostro il nostro futuro.
Nella quale impariamo a vivere.
Le parole nascono nel silenzio del nostro cuore.
Organo vitale per eccellenza.
Ed ultimo baluardo del nostro essere.
Nel quale risiede il tesoro  di ciascun uomo.
E’ L’AMORE CHE CI RENDE UOMINI
E’ L’AMORE CHE CI DA LA FORZA PER VIVERE
CHE NON CI RENDE UNO QUALUNQUE
E’ L’AMORE CHE CI DA LA FORZA PER VIVERE
Le parole nascono nel silenzio di ognuno di noi.
Che lotta ogni giorno.
Contro il rumore di chi crede di sapere tutto.
Ma che tutto non sa.
Perché prima di conoscere il resto,
per capire il resto,
bisogna perdersi nei meandri di se stessi.
E QUANDO L’AMORE VINCERA’ L’INDIFFERENZA
ALLORA NON CI SARA’ PIU’ SILENZIO
E DAREMO VOCE ALLE NOSTRE PAROLE

“LE PAROLE NEL SILENZIO”…DEDICATO ALLA MIA TERRA (Giovanni- Ateneo Salesiano)

Il Team Ferrari e le elezioni regionali

Questo mio post vuole essere una sorta di lettera aperta alla Ferrari. Ferrari intesa non solo come Consiglio di Amministrazione, ma come simbolo di uno sport intenso quale quello delle corse automobilistiche.
Negli anni addietro, quelli di Enzo Ferrari, ho seguito i Gran Premi di Formula Uno, sempre con pathos…d’altronde le competizioni internazionali, tirano fuori il patriottismo da tutti noi.
Peccato non riuscire ad avere lo stesso pathos anche in altre occasioni, non sportive…ma pur sempre patriottiche…tipo la difesa della Costituzione.
Oggi, sono un po’ scorata e non metto più il mio pathos nelle corse automobilistiche
o per seguire la mia squadra del cuore: la Roma. Mi informo dei risultati il giorno dopo e se è andata bene sono contenta, se è andata male…me ne “strainciccio” perchè ho, comunque, cose più serie da fare. E sono proprio queste cose serie che mi hanno inchiodata a guardare l’immagine del manifesto elettorale che ha realizzato Samuele Piccolo, già consigliere comunale a Roma: una meravigliosa e fiammante Ferrari spicca persino dal suo sito a testimonianza che il GP di Formula Uno che vogliono organizzare a Roma nella zona dell’XI municipio, sia una sorta di panacea per il rilancio del mercato e del lavoro sulla piazza romana.
Mi chiedo, però, prescindendo dalla mia posizione contraria a questo scellerato progetto urbanistico che, come al solito, non ha tenuto conto delle rimostranze dei comitati cittadini (i quali tendono a salvaguardare le aree verdi rimaste nella zona e ad evitare stravoglimenti urbanistici) se il Team Ferrari sia consapevole che la propria immagine venga rivenduta (oserei dire SVENDUTA) in campagna elettorale.
E’ una domanda semplice la mia, perchè, se il Team è consapevole, allora devo pensare che la politica sia entrata con tutto il suo splendore anche in uno sport come la Formula Uno e che la Ferrari abbia fatto la sua “scelta di campo”. Viceversa, così non fosse…beh, credo sarebbe il caso che qualcuno chieda la rimozione di quei manifesti sulla città di Roma… e dal sito dell’onorevole Piccolo.