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Vecchi precari, nuovi precari

Certo che agli occhi di qualcuno posso sembrare veramente un animale strano!
Dovrei stare a fare campagna elettorale per le regionali nel Lazio e, un giorno si e un giorno no, mi trovo in piazza a manifestare per tematiche apparentemente lontane dalla regione Lazio. Martedi, per esempio, ho raggiunto i Giovani di IdV Roma, in piazza Montecitorio, dove erano andati in solidarietà con gli operai dell’ALCOA.
A questo punto direte? embhè? quelli sò sardi che c’entrano con noi del Lazio? C’entrano, c’entrano…e lo sapete chi ci ha dato la dimostrazione che c’entrano più di quel che pensiamo??? I lavoratori dell’Eutelia!
Eh già! Futuri precari (ALCOA), sostenuti da attuali precari (EUTELIA).
Quando nel pomeriggio sono arrivata ho trovato una situazione parecchio rumorosa: latte suonate con bastoni, caschetti di protezione sbattuti ritmicamente a terra, sui sanpietrini, fischietti, trombe da stadio e, ciliegina sulla torta, mortaretti a più non posso. Si, perchè sa Iddio quanti se ne sò portati dalla Sardegna, visto che la sera alle 22,30 ancora stavano a sparà!
Insomma, ferme restando le sacrosante istanze per cui questi lavoratori sono tornati a manifestare, è successa una cosa davvero bella: in una delle giornate più fredde dell’anno, io ho visto la dignitosa solidarietà della disperazione.
Verso sera, sono arrivati i lavoratori dell’EUTELIA, accompagnati dalle Brigte di Solidarietà Attiva che hanno portato cibo caldo ai lavoratori ALCOA e tutti insieme al freddo, si sono scaldati con un bicchiere di vino :-)
Dentro al palazzo, sicuramente, non è arrivato il segnale…la classe operaia si sta riunendo. Oltre le sigle sindacali, oltre le differenze professionali, oltre i confini regionali.
Serpeggia il malessere: le persone che non arrivano più alla fine del mese e che vedono barcollare quell’ultimo baluardo di sicurezza che è il lavoro…si stanno alzando. Si stanno svegliando dal torpore, dal nord al sud…e, purtroppo, crescerà…E lo so per un motivo semplice: questo governo non è in grado di rispondere alle richieste dei cittadini. Questo Governo sa solo attaccare, sa solo parcellizzare, sa solo anteporre, al rispetto della vita umana, il rispetto per il Dio denaro. Ne è la dimostrazione la privatizzazione delle Forza Armate (DIFESA SPA). Al prossimo 2 giugno, aspettiamoci durante la parata, tra la brigata Sassari e i militari della Folgore, lo stacchetto musicale per vendere le pentole.
I bersaglieri saranno costretti a correre solo con scarpe da ginnastica griffate e le donne dell’esercito sicuramente dovranno sfilare in minigonna – è una questione di immagine e marketing – come per tutte le altre aziende.
Questo non è il mio paese. Rivoglio il mio paese! Ridatemi la Costituzione, l’articolo 1, i primi 12 articoli, i fondamenti!
Rivoglio la mia dignità di cittadino che ha diritto a un lavoro, a una casa, a essere rispettato, a essere tutelato. Basta con questa politica dell’apparenza, della facciata…torniamo alla sostanza!!!

La mia settimana coi lavoratori

Dire che è stata una settimana intensa non rende l’idea. E’ iniziata con la conferenza stampa di presentazione della mia candidatura da indipendende.
E già l’emozione di quella giornata avrebbe steso chiunque! Il giorno dopo sono andata al Processo della Umbria
Olii
, volevo stare vicino a Lorena Coletti. Mercoledi giornata di “solo” lavoro. Giovedi, assemblee sindacali come se piovesse. Riunioni organizzative a seguire. E solidarietà con i lavoratori dell’Eutelia sotto Palazzo
Chigi.
Sono, infatti, fuggita da un incontro cui mi trovavo per raggiungere i lavoratori che avevano giustamente bloccato via del Corso. Mentre ero lì, venivo informata anche sui lavoratori dell’ALCOA che, dopo un po’ di tafferugli con la polizia, hanno, comunque, portato a casa un risultato: il ritiro della Cassaintegrazione.
Sono rimasta il più possibile con i lavoratori, ma dovevo scappare alle 21: avevo una cena con due persone molto importanti: Angelina e Gianluca Manca, la mamma ed il fratello di Attilio Manca, l’urologo trovato morto nella sua casa di Viterbo e sulla cui morte i familiari continuano a pretendere verità, visto che è probabile sia stato ucciso per avere curato (inconsapevolmente) Bernardo Provenzano.
Finita la cena, sono tornata dai lavoratori Eutelia, ancora in via del Corso. Mentre ero lì è scesa la delegazione trattante con gli aggiornamenti degli impegni di Letta. Onestamente, come ho detto a molti dei lavoratori presenti, io avrei mantenuto il presidio fino ache non si fosse portato a casa un reale impegno e non delle semplici indicazioni. Tant’ è che ieri mattina (purtroppo non sono andata perchè avevo un incontro come RSU nella mia azienda), non hanno ricevuto notizie differenti dalla notte trascorsa.
Sempre ieri, si è tenuta la manifestazione “IO SCELGO UN FUTURO DI LEGALITÀ”. organizzata dal Comune di Viterbo in collaborazione con I GRILLI DEL PIGNETO.
Ho raggiunto tardi gli amici, ma in tempo per vedere interventi interessanti che metterò a breve a vostra disposizione, perchè la cosa bella è stata che mentre in una sala (quella dove si teneva la manifestazione) si chiedeva legalità, nella sala accanto si svolgeva un accalorato consiglio comunale…in cui presentava le proprie dimissioni un assessore del Comune di Viterbo, inquisito.
Per fortuna, l’assessore alle politiche giovanili, Daniele Sabatini, pur appartenendo alla stessa coalizione, ha dimostrato di essere diverso volendo organizzare l’iniziativa. Persone come l’assessore Sabatini, dimostrano che il seme del bene, se c’è, non marcisce.
Per chiudere questa settimana, già bella movimentata, oggi pomeriggio sono andata all’incontro sull’amianto che si è tenuto a Tor dè Schiavi e di cui vi avevo già parlato, perchè sarebbe stato occasione per rivedere anche Dante de Angelis, il ferroviere licenziato e reintegrato da poco.
Posso dirmi davvero distrutta, ma felice. Tra mille peripezie, perdendo giorni di ferie (che potrei utilizzare per andarmene alle Terme a rilassarmi), stancandomi da morire, perchè comunque tutti i giorni la mia sveglia suona alle sei, io questa settimana l’ho passata accanto a chi ha bisogno di tutti noi: precari, disoccupati, familiari delle vittime decedute sul lavoro e familiari delle vittime della mafia.
Con molti di loro, ormai, c’è un rapporto di amicizia. Quello che vorrei tutti insieme offrissimo perchè di una cosa sono sicura: il nostro amore verso gli altri è, ormai, legato solo alla convenienza.
Nessuno fa più niente per niente. Invece, solo aiutandoci a vicenda, potremo cambiare DAVVERO le cose in questo paese.