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“..e quante morti ci vorranno perchè Egli sappia che troppe persone sono morte?… ”

Da quando ho conosciuto Salvatore Borsellino, ho imparato una cosa. Fondamentale. Fino a vent’anni fa, si usava il tritolo (o il Semtex – http://it.wikipedia.org/wiki/Semtex – come nel caso di Paolo Borsellino), oggi…l’italico genio ha prodotto nuovi metodi che vanno dalla diffamazione all’isolamento. Prima li si attacca per il lavoro che stanno svolgendo e poi li si isola…e si trova chi promuove procedimenti disciplinari al CSM. Lo abbiamo visto con Luigi de Magistris, per quale in pochi, lungimiranti e preveggenti, scendemmo in piazza già tra il 2007 ed il 2008. Il film si è ripetuto, poi in continuazione: Clementina Forleo, Gabriella Nuzzi, Apicella, Antonio Ingroia e Nino Di Matteo…E ora? Indovinate a chi tocca?…al GIP di Taranto: Patrizia Todisco, che si è presa la responsabilità di “interrompere la produzione” dell’ILVA di Taranto. Badate bene: “interrompere la produzione”. Da nessuna parte, in nessun dispositivo, ho letto che l’ILVA dovrà rimanere chiusa a vita. Si chiede venga messa a norma per evitare inquinamento ambientale e morti per tumore. Perchè il nostro deve essere l’unico Paese che invece di difendere i magistrati che, FINALMENTE, intervengono per impedire altre morti assurde (davvero abbiamo già dimenticato le sentenze per l’Eternit? O per la Tyssen Krupp?), li attacca??? Il Governo vuole impugnare la sentenza. Ma che Governo è questo? Nessuno li ha eletti. Stanno schiacciando gli Italiani con provvedimenti lacrime e sangue…che, guarda caso, se la prendono solo con le fasce più deboli.
Riporto integralmente l’appello e le firme di chi ha sentito il dovere di fare qualcosa…SEMPRE…e per i lavoratori, per i cittadini e per l’Ambiente…non per gli interessi del “Padrone”…: “Governo e padroni affossano il Testo Unico
Serve uno sciopero generale per difendere la sicurezza sul lavoro
Basta morti in nome del profitto
per una manifestazione nazionale a Taranto il 18 aprile
Dopo la manifestazione del 6 dicembre, in occasione dell´anniversario della strage della ThyssenKrupp (5000 in piazza a Torino) l´assemblea nazionale della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro lancia un altro appello: il 18 aprile tutti a Taranto!
Il 2009 si è aperto con il solito tragico ritmo di morti e infortuni sul lavoro con cui si erano chiusi gli anni precedenti e, in poco più di due mesi, siamo già a quasi cento morti e migliaia di infortuni. La crisi economica e la precarietà dilagante creano le condizioni di sempre maggiore ricattabilità e instabilità lavorativa che costringe i lavoratori ad accettare condizioni di sfruttamento sempre maggiori. Il governo Berlusconi pensa agli aiuti alle imprese ed alle banche, mentre per i lavoratori non si prevedono neanche i fondi minimi per attuare le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro o per salvaguardare i salari falcidiati dalla cassintegrazione.
Al contrario, gli attuali tentativi di cancellazione della contrattazione collettiva nazionale e del diritto di sciopero aumentano la condizione di insicurezza per centinaia di migliaia di lavoratori che, di fronte allo spettro della disoccupazione, si trovano a dover scegliere tra lavori sempre peggiori, meno tutelati e meno pagati oppure a fare la fame.
E´ positivo il fatto che nel processo contro la ThyssenKrupp in corso a Torino, nonostante l´ostruzionismo dei legali della multinazionale, i padroni siano imputati per omicidio volontario e gli operai vengano riconosciuti come parte civile. Ma nell´azione giuridica a tutela della salute sul lavoro gli strumenti a disposizione vengono ulteriormente spuntati dal governo e dai padroni.
Infatti, l´attuale esecutivo ed i suoi ministri stanno conducendo un attacco pesante anche alle più piccole conquiste ottenute nel d.lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008 (il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro). Con il decreto cosiddetto “Milleproroghe” sono state rinviate di mesi misure importanti come la valutazione dello stress sul lavoro, l´obbligo di assicurare una data certa al documento sulla valutazione dei rischi (e relative sanzioni), il divieto di effettuare visite mediche preventive prima di assumere un lavoratore (in violazione dello Statuto dei lavoratori) e l´obbligo di comunicazione all´Inail degli infortuni di durata superiore a un giorno.
Non solo. L´ultimo emendamento a questo decreto abolisce addirittura i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) nelle aziende con meno di 15 dipendenti e rinvia di una anno l´applicazione di ogni norma in settori a rischio come il trasporto aereo, marittimo e ferroviario!
E intanto vengono licenziati gli RLS da De Angelis a Pianeta, da Palumbo ai delegati dell´Ilva ….
Con l´aggravarsi di una crisi sempre più pesante per i lavoratori e in un clima di totale restaurazione filo-padronale, le aziende investiranno sempre di meno sulla sicurezza sul lavoro e sulle misure antinquinamento che da loro vengono viste come un mero “costo” su cui risparmiare. Così ai morti sul lavoro si aggiungono i morti per malattie professionali e quelle sul territorio da inquinamento
Di fronte a questo panorama non possiamo restare passivi, dobbiamo mobilitarci!
SABATO 18 APRILE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TARANTO
PER LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO,
CONTRO LA SALUTE NEGATA E LA PRECARIETA’
A Taranto perchè l’lILVA è la fabbrica con più morti sul lavoro d’Italia, perchè è la città simbolo con più infortuni, malattie professionali tumori, inquinamento e devastazione dell’ambiente.
Riva è il padrone con più profitti d´Italia. Il padrone più processato in Italia per omicidi bianchi, inquinamento, truffa ed estorsione, mobbing e per il lager della “palazzina LAF” (operai stipati otto ore al giorno in una palazzina fatiscente, senza lavorare, per spingerli a lasciare ogni tipo di attività sindacale o accettare il declassamento del proprio livello raggiunto dopo anni di duro lavoro).
Una manifestazione ancora una volta da costruire città per città, posto di lavoro per posto di lavoro, con la chiamata a raccolta dei lavoratori, degli RSU e degli RLS, dei sindacati di base e di classe, della FIOM e del resto della CGIL, delle organizzazioni sindacali nazionali e locali, delle associazioni familiari, ispettori, tecnici della prevenzione, medici, giuristi, intellettuali e artisti; con delegazioni di lavoratori metalmeccanici, chimici, edili, dei porti, delle ferrovie, degli appalti. Le rappresentanze delle vertenze simbolo come la Thyssen, Porto Marghera, Fincantieri, la ex-GoodYear, ecc…Con la costruzione unitaria della partecipazione operaia, popolare, associativa di Taranto e di tutta la Puglia.
Per uno sciopero generale sulla sicurezza sul lavoro.
Per il rafforzamento e l´elezione diretta degli RLS in ogni luogo di lavoro indipendentemente dalla sua dimensione.
Per l´estensione di tutti i diritti e le tutele minime ai lavoratori precari e a tutta la catena degli appalti e delle esternalizzazioni.
Contro la distruzione e per il rafforzamento del Testo Unico sulla Sicurezza.
Contro l´attacco alla contrattazione nazionale ed al diritto di sciopero.
Le adesioni vanno inviate a: manifestazione18aprile@gmail.com
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@domeus.it
Adesioni individuali aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Franca Caiolo, familiare vittima appalto ilva Taranto; Vita Franco, familiare del Direttivo dell’associazione 12 Giugno Taranto; Ciro ARGENTINO, RSU FIOM-Cgil Thyssenkrupp (Torino); Riccardo DE ANGELIS, RSU FLMU-CUB Telecom (Roma); Andrea FIORETTI, FLMU-CUB Gruppo Sirti (Roma); Riccardo Filesi, coord. cassintegrati Alitalia (Roma); Giuliano Micheli, CUB Trasporti Alitalia (Roma); Luca Climati, RSU RdB-CUB INPDAP (Roma); Fabrizio Cottini, FIOM-CGIL Sielte (Roma); Sante Marini, FIOM-CGIL Alcatel Alenia (Roma); Maurizio Bacchini, FIOM-CGIL Baxter S.p.A (Roma); Marina Citti, CGIL Menarini S.p.A. Pomezia (Roma); Alberto Madrigali rls comune di Pisa; Salvatore Bonavoglia rsu cobas scuola normale superiore Pisa; Tiziana Pocelli sportello caf cobas Pisa; Francesco Votano giornalista RAI 1 Roma; Danila Bellini, regista documentarista Roma; Samantha Di Persio autrice libro Morti Bianche; Massimiliano MURGO, RSU Alternativa Operaia/FLMU-CUB Marcegaglia Building, Sesto San Giovanni (Milano); Irene ROSSETTI, collettivo Lavoratori Comdata Torino; Daniela CORTESE, RSU Telecom Italia Sparkle (Roma), Resp. Lavoro Fed. di Roma del PRC; Egidio BERTOLOTTI, Regione Lombardia; Antonello TIDDIA, RSU Carbosulcis; Catia GALASSI, Gerardo GIANNONE, RSU FIAT Pomigliano d’Arco (Napoli); Alessandra VALENTINI, giornalista; Marco Rizzo Parlamentare Europeo-PdcI -segr naz PdCI; Stefano PENNACCHIETTI, RSU/RLS Ferrovie, RFI, Roma; Eugenio MIELI, Donato Davide FABBRI, Consigliere Federale Nazionale dei Verdi, Consigliere Comunale dei Verdi di Cesena (FC); Gualtiero ALUNNI Comitato Politico Nazionale PRC; Fernando Severini, ispett. Taranto inchieste ILVA; Rita URGESI, Caterina PASSIATORE, Luca PASSARO, Gianni AMORUSO, Giuseppina ATTIVISSIMO, Enzo VINCI e Maria Teresa MARINOSCI, ispettori del lavoro della Direzione prov.le di Taranto; Avv. Fausto SOGGIA nel processo contro Riva dell’ILVA, Foro di Taranto; Avv. Mario Soggia del Foro di Taranto; Fabio ZAYED, Fotografo, Roma; Federico GIUSTI, RSU Cobas, Comune di Pisa; Gianmaria VENTURI, RSA-RLS USI-AIT Coop. Sociale “29 Giugno”, appalto Università Roma 3; Roberto MARTELLI, RSA/RLS USI-AIT Coop Sociale Aspic, Roma; Marco VILLANI, RLS Banca Nazionale del Lavoro, Milano; Giggi DROMEDARI, Tecnico della Prevenzione, Delegato RSU Asl Rm G, Roma; Salvatore PALUMBO, operaio Fincantieri Palermo; Gesuina PILI impiegata, Nuoro; Francesco (Franceschino) NIEDDU impiegato, Nuoro; Luca Bosio resp comp L’Ernesto; Alessandro Marescotti, Ass. Peacelink; Giuseppe Moscato associazione Statte Futura, Alessandra Magrini, attricecontro Roma; Geni Sardo Coordinatrice dell’Area Lavoro e Società CGIL TS, Responsabile Coordinamento Donne Trieste; Pierpaolo Brovedani CGIL medici, Direttivo CGIL FP Trieste; Michele Gianbarba, presidente per la Costituente comunista del Molise; Roberto Pozzoli fotografo RC Novate milanese; Dott. Carucci coord. prov. Taranto Sindacato Medici Italiani; Franco Gentile segr. provinciale RC Taranto; Cosimo Borracino consigliere regionale Puglia; Anna Maria Bonifazi, associazione antimafia Libera, Taranto, Daniela Pichierri, lavoratrice Vestas Taranto; Giovanni Pompigna, RC Taranto; Tonino D’Angelo, Presidente nazionale Medicina Democratica; Movimento di lotta per la salute; Sergio Manes (editore); Anna Maria Barbieri segr. PdCI Taranto; Marco Rovelli, scrittore autore di “LAVORARE UCCIDE”; Avv. Stefano PALMISANO, patrocinante cause vittime ILVA di Taranto e Petrolchimico di Brindisi; Chiaramaria Anastasia Avv. foro di Taranto, legale dell’associazione 12 giugno; Raffaele Trischitta, Segreteria Nazionale dello Snater; Francesco Fumarola, FLMU-CUB, Atesia (Roma); Lino Sturiale, segr.prov le PdCI Torino; per la Casa Editrice Zambon: Adriana Chiaia e Giuseppe Zambon; Marica Frustace e Miguel Jose’, Ferrara Gomez- comitato precari Edisu puglia Loria Danilo PRC Cinque frondi; Sandra Cangemi, giornalista, Milano; Riccardo Arena, RSU/RLS di Engineering Ingegneria Informatica di Roma; Roberto Vassallo RLS, FIOM Almaviva Finance Milano; Simone Giampaoli; Silvia Cortesi, FISAC CGIL MILANO; Sergio Ruggieri delegato R.l.s. FARAMACENTRO-JESI; Gualtiero (Walter) Caserta, assessore San Pietro in Casale (BO)Verdi per la Sinistra; Carmelo Inì Torino PRC-Responsabile Commissione Lavoro; Salvatore Bonadonna, pres. Collegio di garanzia del Prc; Paola Anello RSU scuola E. Setti Carraro Palermo Flcgil; Renato Caputo, docente, Roma; Mao Calliano segretario provinciale PdCI Torino; Maurizio Brotini coordinatore provinciale Lavoro Società CGIL Firenze; Danilo Borrelli esecutivo GC Roma; Claudio Ursella Resp. Organizzazione Fed. Roma PRC; Maurizio Perfetti RSU-FIOM Engineering Ing. Inf. di Roma; Riccardo Di Palma RDB Pubblico Impiego Borgomanero; Giuseppe Martelli Presidente USICONS; Claudio Petrelli Ispettore del Lavoro; Fabio di Valentino Tecnico della Prevenzione; Eugenio Trebbi RLS7RSU HP; Anna Maria Virgili Associazioni contro l’amianto; Franco Coppola pensionato PRC Roma; Michele Rubino Forlì; Francesco Maresca Comitato Direttivo CGIL Taranto-Rete 28 aprile; Simone Lops RSU FILCAMS CGIL Panorama Osti; Alessio Vittori CPF Roma; Stefano Paglia RSA Unicredit Roma; Stefania Iaccarino RSU Almaviva Contact; Daniela Colasanti RdB/CUB Enasarco; John Gilbert, Presidente Direttivo FLC-CGIL Toscana; Giorgio Riboldi AL Cobas-CUB Regione Lombardia; Maurizio Brotini coordinatore provinciale Lavoro Società CGIL Firenze; Danilo Borrelli esecutivo Giovani Comunisti Roma; Marco Trasciani segretario PRC aeroportuali-membro CPF Roma; Roberta Fantozzi resp. Naz PRC Lavoro-; Bruno Castria delegato sindacale appalto Arsenale Taranto; Giuseppe Gentile segreteria SLC-CGIL Firenze; Salvatore Piccinni, tecnico ASL Taranto dell’associazione12giugno-partecipazione convegnisti amianto: Fulvio Aurora- segr. naz AIEA lavoratori emigranti Eternit di Niederumen; Dott: Maurizio Portaluri medicina democratica; Ignazio Barbuto coord. Naz. Federazione intesa; Vito Totire AEA; Alessandro Perrone – Fiom Eaton Monfalcone; Andrea Belli, Prc Acilia; Ciro Risolo CPR Lazio Rifondazione Comunista; Alessandro Giardiello responsabile nazionale Prc dipartimento luoghi di lavoro; Domenico Calderoni RSU SAT/FIALTEL Telecom Italia S.p.A.; Rsu/Rls Snater Emilia Romagna: Massimiliano Burioli RSU-RLS, Massimo Dotti RSU-RLS, Ilario Succi Cimentini RSU-RLS, Luigi Mezzedimi RSU, Carmela Losco RSU, Maria Rita Salvaggio RSU; Gennaro Loffredo resp. naz. scuola e formazione PRC; Vito Basile cons.comunale PdCI Taranto; Ciannarella Gaetano Telecom Italia SpA; Aldo Infuso segretario cittadino PDCI Palermo; Cons. Ivano Peduzzi, Capogruppo Rifondazione Comunista/Sinistra Europea – Consiglio regionale del Lazio; Assessore Davide Nistri Comune di Taranto; Ass. Francesco Bardoscia Comune di Taranto; Riccardo Rossi RSU FLC CGIL Rete 28 aprile Enea Brindisi;-Marco Bazzoni, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze.-Germana Villetti,donna, dipendente della Regione Lazio; Pileggi Leopoldo di Correggio (RE) RLS e membro del Comitato Giuseppe Coletti; Riccardo Rossi RSU FLC CGIL rete 28 aprile Enea Brindisi; Giorgio Forti, di Medicina Democratica Milano;Anna Maria Virgili dei “Comitati e Associazioni contro l’amianto”; Doriana Goracci movimento donne; Michele Rizzi-Coordinatore regionale Puglia del Partito di Alternativa comunista; Giorgio Forti di Medicina Democratica Milano; Albani Valter delegato Fiom rsu-rls Officine Pietro Pilenga-Bergamo; Piergiorgio Tiboni segr. Naz. FMLU; Cefaro Luigi rls UTI Sparkle Roma; Giordano Roberto segr. FP Cgil Roma sud; Ilari Andrea PRC e RSU FLC Cgil; Benevento Manuela segr.FP CGIL Roma centro; Palumbo Giuseppe coord naz CGIL Ministero del lavoro; Giancarlo Ilari segr. circolo credito PRC Roma; Coni Tiziana circolo PRC Longo Roma; Rendina Elena INPDAP Roma; Anna Fedeli segr. regionale FLC-PRC Roma; Fabio Palmieri FIOM Roma nord-PRC Roma; Antonio Gentile coll. studentesco del Liceo Classico “G.Meli” di Palermo; Mauro Cimaschi Dir. Naz. PRC; Virginia De Cesare Esecutivo GC PRC Roma; Alessandro Mangiavacchi Circolo PRC Che Guevara Roma; Giuseppe Carroccia Segretario Federazione PRC di Roma; Claudio Di Cesare segr.circ PRC Pio La Torre Roma; Giorgio Cremaschi FIOM-R28A; Mattia Tampieri USI Ravenna; Gabriele Giustiniani Resp. Conoscenza Fed.di Roma del PRC;.Tonia Guerra consigliera PRC Provincia di Bari; Ugo BOGHETTA Responsabile Nazionale Dipartimento Lavoro PRC; Giuliano PENNACCHIO Dipartimento Nazionale Lavoro – Uff. Legislativo PRC; Maria Grazia DI SANTO Segreteria Dipartimento Nazionale Lavoro e Dipartimento Naz Trasporti PRC; Vito Meloni Dip.Naz.Sscuola PRCLOREDANA FRALEONE, RESPONSABILE NAZIONALE POLITICHE PER LA CONOSCENZA PRC-SE -DINA RIMAURO-MARA PLATONE, FRANCESCA VUOTTO- ANNA COTONEdell’uff. Segret. Politiche della conoscenza PRC-SE-STEFANIA BRAI, RESPONSABILE NAZ. CULTURA PRC-SE-FABIO de NARDIS, RESPONSABILE NAZ. UNIVERSITA’ E RICERCA PRC-Se-GENNARO LOFFREDO, RESPONSABILE NAZ. SCUOLA E FORMAZIONE PROF. PRC-SeElio Romano medico PRC Roma-Franco Pallone Resp.Dip. Casa e Welfare Fed. PRC di RomaAndrea Folchitto Coordinatore Giovani Comunisti di RomaRoberto Morea Segretario circolo PRC Trastevere Paolo Carrazza CPN PRCGiuseppe BUONPENSIERO RLS/RSU Arsenale Marina Militare Taranto
Adesioni collettive aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Associazione Legami d’acciaio operai e familiari ThyssenKrupp Torino; Assemblea Lavoratori Autoconvocati; Confederazione Cobas Taranto; Slai-cobas per il sindacato di classe; Comitato “5 aprile”, Roma; Confederazione Cobas, Pisa; lavoratori Coop sociali Ravenna; Sinistra Critica; Medicina Democratica Brindisi; Comitato di quartiere PaoloVI Taranto; PdCI Taranto; Rifondazione comunista Taranto; PRC Brindisi, Associazione antimafia Libera, Taranto; Comitato di quartiere città vecchia Taranto; l’assemblea regionale lavoratori SMA Puglia; Redazione del periodico “Lavoro e salute”; Coordinamento lavoratori e lavoratrici del terzo settore di Roma; Circolo PRC TLC (Roma); Unione Sindacale Italiana USI, nazionale e Federazione di Roma; Collettivo Lavoratori Comdata; FMLU-Cub Torino; Sindacato Lavoratori in Lotta per il Sindacato di Classe; lavoratori Istituto tumori Milano; SLAI Cobas Azienda Ospedaliera “Monaldi” di Napoli; Comitato No-Expo, Milano; Piattaforma Comunista; Proletari Comunisti; L’altra Lombardia – SU LA TESTA; Ravenna Viva; Rete antifascista Perugia, Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario; Associazione “Spot the Difference”; Teatro delle Ceneri, Bologna; Coordinamento milanese di solidarietà “dalla parte dei lavoratori”; Rete Nazionale RLS; Associazione Culturale Lineacinque, Molfetta (BA); Federazione Autisti Operai della regione Veneto, PRIMOMAGGIO Foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati; Costituente comunista Molise; Red Block Ravenna; Collettivo Comunista (marxista-leninista) Nuoro; Red Block Palermo; Rete femminista e lesbiche Sommosse, Perugia; Coordinamento donne Trieste; Centro Culturale e delle Edizioni “La Città del Sole”; Snater-TLC; rivista Guardare Avanti! Edizioni Lavoro Liberato; Arci Taranto; presidio Permanente No Discariche Grottaglie-San Marzano TA; A. Gramsci dei comunisti italiani di Rho (MI), PRC Geymonat Milano;PRC “Fratelli Cervi” di Ponte Mammolo Roma; il Network per i diritti globali di Barletta; Comitato precari Edisu Puglia; FedUdine USI AIT; Redaz Periodico Lavoro e Salute Torino; Coop. Owen Monteiasi (Taranto); CSOA Cloro Rosso Taranto; Collettivo “Iqbal Masih” di Lecce; Prc Sez. Pajetta Taranto; Associazione Tamburi 9 luglio 1960 Taranto; gli operai di Alternativa Sindacale della Fiat-SATA di Melfi; Circolo FS PRC di Roma; USI AIT Di Verbania e di Milano; Rete 28 aprile CGIL-Taranto; Circolo aeroportuale PRC Roma; Contramianto Aea nazionale; Cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona; RSU FLAICA-CUB Auchan di Casalbertone (Roma); Associazione culturale “Indipendente” Veneto; gruppo di lavoro tutela dei diritti dei lavoratori della Val Basento ex esposti amianto AIEA Vba; Prc Acilia Pio la Torre; segreteria regionale SNATER Emilia Romagna; i cobas Inpdap; Associazione Marxista Unità Comunista; Movimento Campano per la Costituente Comunista; cittadinanza attiva Pulsano (TA);Rete 28 aprile CGIL Puglia; Comitato Madri per Roma Città Aperta di Roma; Comitato Giuseppe Coletti; Comitati e Associazioni contro l’amianto; Centro Occupato Autogestito T28 via dei Transiti 28 Milano; Partito di Alternativa comunista Puglia-Associazione Babele Grottaglie TA; Collettivo autonomo antifascista di Seriate-Bg; CUB nazionale; Circolo Operaio Jonico Taranto; Fiom Trieste (segretario generale Antonio Saulle); F. P Trieste (segretario Generale Marino Sossi); Area Progrmmatica Lavoro e societa’ Trieste (coord. Geni Sardo); 28 aprile Trieste (coord. Marco Gregori); AIL Taranto (Associazione Italiana per le Leucemie); Partito Comunista dei Lavoratori; SdL intercategoriale coordinamento nazionale; _Cub Federazione campana- comitato no centrale di modugno bari-
Appello locale
Costruiamo per il 18 aprile a Taranto una grande manifestazione nazionale contro i morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento,
per il lavoro contro cassintegrazione, precarietà, licenziamenti.
La Rete nazionale per la sicurezza dei posti di lavoro, formata da operai, delegati, Rls, familiari, organizzazioni sindacali e politiche, comitati per la salute, ispettori, medici, giuristi, artisti, ecc., per fermare quella che è una vera e propria guerra contro i lavoratori dato che provoca 1400 morti ed un milione di feriti l’anno, all’interno delle mobilitazioni contro queste stragi ha indetto e promosso a Taranto per il 18 aprile una seconda manifestazione nazionale (dopo quella del 6 dicembre 08 a Torino ad un anno dei morti della Thyssen). L’individuazione del nostro territorio per questa mobilitazione non è ovviamente casuale, dato che siamo ai primi posti in Italia, e non solo, nel combinato fra morti e feriti sul lavoro, morti e malattie da lavoro (basti pensare all’amianto) e morti e malati da inquinamento industriale. I numeri in questo senso sono agghiaccianti.
Crediamo che questo territorio debba cogliere questa nuova occasione per rialzare la testa e invertire la rotta.
Da troppo tempo e per troppo tempo abbiamo assistito ed assistiamo su questi drammatici problemi a vergognosi balletti ed ipocrite compatibilità fatte sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini. Tranne lodevolissime, ma rare eccezioni, nelle istituzioni, nella politica, nei sindacati, nella magistratura, nei mezzi di informazione, tutti sono stati e sono proni nei confronti dei poteri forti rappresentati da Ilva, ma anche da Eni, Cementir, ecc., che hanno utilizzato l’ignobile ricatto occupazionale per imporre in fabbrica il lavoro in ogni condizione e all’intero territorio la produzione al di sopra della vita umana.
Con la manifestazione facciamo una scelta di parte senza mediazioni o infingimenti: o si sta con i lavoratori e la popolazione, o si sta con chi provoca morti, feriti, malattie ed inquinamento in nome del dio denaro e del dio profitto.
Questa manifestazione è diversa perchè pone al centro la fabbrica e i lavoratori come protagonisti di questa battaglia. La manifestazione è contro la flessibilità oraria e lavorativa, la precarietà lavorativa, la dilagante cassintegrazione, i salari da fame, il ricatto occupazionale, la totale inapplicazione delle norme sulla sicurezza e per la tutela ambientale per gli interessi e i profitti di pochi a discapito della vita dignitosa, della sicurezza lavorativa ed ambientale, della salute di molti.
Il comitato promotore e la manifestazione è aperta all’adesione e alla partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali e politiche, dei delegati ed Rls, associazioni ambientaliste, intellettuali e personalità delle istituzioni e del mondo della cultura e dell’informazione e a tutte le strutture organizzate, associative ed ai singoli cittadini.
Tutti insieme vogliamo che la manifestazione del 18 aprile sia costruita in fabbrica e fuori, casa per casa, quartiere per quartiere, paese per paese; tutti sono chiamati a partecipare con le proprie bandiere e il proprio portato politico e culturale, la pari dignità di tutti i soggetti, associati e singoli, che si battono senza se e senza ma per la salute e la sicurezza sui posti di lavoro e nei territori, per avere più lavoro e meno inquinamento , contro la precarietà del lavoro e della vita e contro la logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo e della terra.
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
e-mail: bastamortesullavoro@domeus.it
Il Comitato cittadino promotore – manifestazione 18 aprile
per adesioni, informazioni, materiali:
manifestazione18aprile@gmail.com
info per Taranto: tel 3471102638 – 3387043878 – 3384981720
Adesioni locali aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Franca Caliolo – moglie dell’operaio appalto ilva morto il 18 aprile 2006
Vita Franco del Direttivo dell’associazione 12 giugno- familiari vittime Ilva
L’assemblea regionale pugliese del Patto di Base (Cub-RdB, SDL Interc., Confederazione COBAS)
Dott. Angelo Carucci – segretario provinciale Sindacato Medici Italiani
Giuseppe Moscato- dell’Associazione Statte futura
Gruppo ispettori del lavoro Taranto- iscritti a diverse organizzazioni sindacali, Fernando Severini- ispett. Taranto inchieste ILVA – Rita URGESI, Caterina PASSIATORE, Luca PASSARO, Gianni AMORUSO, Giuseppina ATTIVISSIMO, Enzo VINCI, Maria Teresa MARINOSCI; a
Avv. Fausto SOGGIA, legale nel processo contro Riva dell’ILVA – Foro di Taranto;
Avvocato Mario Soggia- foro di Taranto;
Comitato di quartiere Paolo VI
Slai cobas per il sindacato di classe
Confederazione cobas
Alessandro Marescotti, presidente Peacelink
Cosimo Borracino, consigliere Pdci – Regione Puglia
Franco Gentile segretario provinciale Rifondazione comunista
Gruppo operai Ilva Fiom – elenco nominativo
Giovanni Pompigna, RC Taranto
Daniela Pichierri, lavoratrice Vestas Taranto
Chiaramaria Anastasia, Avv. foro di Taranto- legale ass. familiari 12 giugno
Ciro Manigrasso, Componente della Segr. Prov.le del P. d. C. I. di Taranto
Associazione antimafia Libera- Taranto
Gigi Pulpito RSU Arsenale Taranto
gruppo lavoratori Arsenale Taranto
Arci Taranto
Sinistra critica
Rifondazione Comunista,
Partito dei Comunisti Italiani
Proletari comunisti
Anna Maria Barbieri segr. Prov.le Taranto del PdCI
Coop. Owen Monteiasi (Taranto);
CSOA Cloro Rosso Taranto
Collettivo “Iqbal Masih” di Lecce;
PRC Sez. Pajetta Taranto;
Associazione Tamburi 9 luglio 1960 Taranto;
Francesco Maresca Comitato Direttivo CGIL Taranto-Rete 28 aprile
Bruno Castria- delegato sindacale appalti Arsenale Taranto
Rete 28 aprile CGIL-Taranto
Comitato di quartiere città Vekkia, Presidio Permanente No Discariche, Associazione 12 giugno familiari vittime dell’ilva confermano la presenza alla manifestazione del 18 Aprile 2009;
Contramianto Aea Taranto
Salvatore Piccinni tecnico ASL Taranto;
l’assemblea regionale lavoratori SMA Puglia;
Vito Basile- consigliere comunale PdCI Taranto;
cittadinanza attiva Pulsano (TA)
Davide Nistri Comune di Taranto;
Ass. Francesco Bardoscia Comune di Taranto;
Riccardo Rossi RSU FLC CGIL Rete 28 aprile Enea Brindisi
Associazione Babele Grottaglie TA
Circolo Operaio Jonico – Taranto
Associazione Italiana per le Leucemie (AIL)- Taranto
Giuseppe BUONPENSIERO RLS/RSU Arsenale Marina Militare Taranto”
Il corteo partì dal rione Tamburi, a nord della citta’, collegato alla Città Vecchia dal Ponte di pietra. E’ il quartiere di Taranto che vive l’invadente presenza dell’industria siderurgica. Dirigemmo verso la Città Vecchia… fu come attraversare una città fantasma. Non conoscevo Taranto, ma il primo pensiero è stato: ” liabbiamo lasciati soli”. C’erano case sigillate, perchè semicrollate…con i locali a livello strada utilizzati per attività commerciali. Siamo passati davanti il castello Aragonese, abbiamo attraversato il Ponte di Pietra Sant’Egidio per concludere su piazza Giuseppe Garibaldi, dove si sono susseguite le testimonianze dei famigliari delle vittime sui luoghi di lavoro, dei comitati promotori e dei licenziati…
Qui, un po’ di foto della manifestazione: http://fotoalbum.alice.it/snatersparkle/manifestazione-sicu/img0190.html .
Da quando sono entrata nell’U.S.I. – Unione Sindacale Italiana, ne ho viste di situazioni in cui i lavoratori non parlano perchè ricattabili…ma sempre soggetti a rischi di cui, magari, non sono neanche consapevoli.
Non voglio fare l’elenco…anche perchè credo  basti leggere bene quanto è successo a L’Aquila…per capire quai e quanti ricatti devono esserci stati dietro la costruzione di quegli edifici…che sarebbero dovuti essere antisismici…con la sabbia come inerte!…Ma ci basti anche  vedere questi dati relativi l’Ilva, ricavati da un post di Francesca Mannocchi: “Solo qualche dato: l’Ilva è di proprietà di Emilio Riva, il padrone più processato in Italia per morti ‘bianche’, inquinamento, truffa ed estorsione e per il ‘lager della palazzina LAF’ (operai stipati otto ore al giorno in un edificio fatiscente senza lavorare per spingerli a lasciare l’attività sindacale o accettare il declassamento della propria posizione dopo anni di lavoro). All’Ilva dalla metà degli anni Novanta sono morte 44 persone, a dicembre dell’anno scorso i cassaintegrati sono diventati più di 4000 su un totale di 12 mila operai; al contempo l’ILVA produce il 92% della diossina italiana e l’8,8% di quella europea. In dieci anni  leucemie, mielomi e linfomi sono aumentati del 30-40%.” ( http://radiocittaperta.it/content/view/1139/9/ )
Io spero solo in una cosa: che ci svegliamo!Noi italiani dobbiamo svegliarci!sono convinta che ognuno di noi abbia un parente morto o infortunato sul lavoro…o magari che ha manifestato un tumore…che solo tra 50 anni sapremo essere provocato dall’amianto (come a Casale Monferrato) o dal benzo(a)pirene (come nel rione Tamburi di Taranto). Sveglia!
P.S.: Domani, 17 agosto 2012 (http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/08/15/news/il_17_un_grande_corteo_a_sostegno_dei_pm_il_comitato_delle_donne_ci_saremo-40985626/),  ci sarà un corteo a sostegno dei lavoratori e del GIP Patrizia Todisco…sotto attacco…per aver svolto il suo lavoro. Se il ministro Cancelleri si fosse svegliata prima…insieme a tanti suoi predecessori…oggi la nostra economia non sarebbe “a rischio” (http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=543221&IDCategoria=2685). E per concludere…mi chiedo…Ma perchè mi stupisco ancora?…questo è il Paese in cui il prof. Di Bella fu, praticamente, cacciato, denigrato, deriso…da un Ministro della Sanità…che aqncora siede in Parlamento…e che promise che non vrebbe mai fatto passare la cura Di Bella…e oggi…lo IEO (http://www.you-ng.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=2931:veronesi-si-arrende-a-di-bella-somatostatina-efficace-contro-il-cancro&Itemid=63)…e Veronesi in primis, lo hanno dovuto ammettere: Di bella aveva ragione…quante vite avrebbe potuto salvare o, più semplicemente renderne più dignitosa la fine, quel vecchietto con i baffi?…Io non credo di volere più QUEST’Italia…
Da quando ho conosciuto Salvatore Borsellino, ho imparato una cosa. Fondamentale. Fino a vent’anni fa, si usava il tritolo (o il Semtex come nel caso di Paolo Borsellino), per eliminare quei fastidiosi magistrati che andavano a caccia della verità…per fare giustizia. Oggi…l’italico genio ha prodotto nuovi metodi che vanno dalla diffamazione all’isolamento. Prima li si attacca per il lavoro che stanno svolgendo e poi li si isola…e si trova chi promuove procedimenti disciplinari al CSM. Lo abbiamo visto con Luigi de Magistris, per quale in pochi, lungimiranti e preveggenti, scendemmo in piazza già tra il 2007 ed il 2008. Il film si è ripetuto, poi in continuazione: Forleo, Nuzzi, Apicella (ovviamente non il cantore di Arcore…),  Ingroia e  Di Matteo…E ora? Indovinate a chi tocca?…al GIP di Taranto: Patrizia Todisco, che si è presa la responsabilità di “interrompere la produzione” dell’ILVA di Taranto. Badate bene: “interrompere la produzione”. Da nessuna parte, in nessun dispositivo, ho letto che l’ILVA dovrà rimanere chiusa a vita. Si chiede venga messa a norma per evitare inquinamento ambientale e morti per tumore. Perchè il nostro deve essere l’unico Paese che invece di difendere i magistrati che, FINALMENTE, intervengono per impedire altre morti assurde (davvero abbiamo già dimenticato le sentenze per l’Eternit? O per la Tyssen Krupp?), li attacca??? Il Governo vuole impugnare la sentenza. Ma che Governo è questo? Nessuno li ha eletti. Stanno schiacciando gli Italiani con provvedimenti lacrime e sangue…che, guarda caso, se la prendono solo con le fasce più deboli e pretendono di prevaricare la Magistratura!
Riporto integralmente l’appello e le firme di chi ha sentito il dovere di fare qualcosa…SEMPRE…e per i lavoratori, per i cittadini e per l’Ambiente…E non…AL MOMENTO OPPORTUNO… per gli interessi del “Padrone”…Era il 2009…:
Governo e padroni affossano il Testo Unico
Serve uno sciopero generale per difendere la sicurezza sul lavoro
Basta morti in nome del profitto
per una manifestazione nazionale a Taranto il 18 aprile

Dopo la manifestazione del 6 dicembre, in occasione dell´anniversario della strage della ThyssenKrupp (5000 in piazza a Torino) l´assemblea nazionale della Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro lancia un altro appello: il 18 aprile tutti a Taranto!
Il 2009 si è aperto con il solito tragico ritmo di morti e infortuni sul lavoro con cui si erano chiusi gli anni precedenti e, in poco più di due mesi, siamo già a quasi cento morti e migliaia di infortuni. La crisi economica e la precarietà dilagante creano le condizioni di sempre maggiore ricattabilità e instabilità lavorativa che costringe i lavoratori ad accettare condizioni di sfruttamento sempre maggiori. Il governo Berlusconi pensa agli aiuti alle imprese ed alle banche, mentre per i lavoratori non si prevedono neanche i fondi minimi per attuare le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro o per salvaguardare i salari falcidiati dalla cassintegrazione.
Al contrario, gli attuali tentativi di cancellazione della contrattazione collettiva nazionale e del diritto di sciopero aumentano la condizione di insicurezza per centinaia di migliaia di lavoratori che, di fronte allo spettro della disoccupazione, si trovano a dover scegliere tra lavori sempre peggiori, meno tutelati e meno pagati oppure a fare la fame.
E´ positivo il fatto che nel processo contro la ThyssenKrupp in corso a Torino, nonostante l´ostruzionismo dei legali della multinazionale, i padroni siano imputati per omicidio volontario e gli operai vengano riconosciuti come parte civile. Ma nell´azione giuridica a tutela della salute sul lavoro gli strumenti a disposizione vengono ulteriormente spuntati dal governo e dai padroni.
Infatti, l´attuale esecutivo ed i suoi ministri stanno conducendo un attacco pesante anche alle più piccole conquiste ottenute nel d.lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008 (il Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro). Con il decreto cosiddetto “Milleproroghe” sono state rinviate di mesi misure importanti come la valutazione dello stress sul lavoro, l´obbligo di assicurare una data certa al documento sulla valutazione dei rischi (e relative sanzioni), il divieto di effettuare visite mediche preventive prima di assumere un lavoratore (in violazione dello Statuto dei lavoratori) e l´obbligo di comunicazione all´Inail degli infortuni di durata superiore a un giorno.
Non solo. L´ultimo emendamento a questo decreto abolisce addirittura i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS) nelle aziende con meno di 15 dipendenti e rinvia di una anno l´applicazione di ogni norma in settori a rischio come il trasporto aereo, marittimo e ferroviario!
E intanto vengono licenziati gli RLS da De Angelis a Pianeta, da Palumbo ai delegati dell´Ilva ….
Con l´aggravarsi di una crisi sempre più pesante per i lavoratori e in un clima di totale restaurazione filo-padronale, le aziende investiranno sempre di meno sulla sicurezza sul lavoro e sulle misure antinquinamento che da loro vengono viste come un mero “costo” su cui risparmiare. Così ai morti sul lavoro si aggiungono i morti per malattie professionali e quelle sul territorio da inquinamento
Di fronte a questo panorama non possiamo restare passivi, dobbiamo mobilitarci!
SABATO 18 APRILE
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TARANTO
PER LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO,
CONTRO LA SALUTE NEGATA E LA PRECARIETA’
A Taranto perchè l’lILVA è la fabbrica con più morti sul lavoro d’Italia, perchè è la città simbolo con più infortuni, malattie professionali tumori, inquinamento e devastazione dell’ambiente.
Riva è il padrone con più profitti d´Italia. Il padrone più processato in Italia per omicidi bianchi, inquinamento, truffa ed estorsione, mobbing e per il lager della “palazzina LAF” (operai stipati otto ore al giorno in una palazzina fatiscente, senza lavorare, per spingerli a lasciare ogni tipo di attività sindacale o accettare il declassamento del proprio livello raggiunto dopo anni di duro lavoro).
Una manifestazione ancora una volta da costruire città per città, posto di lavoro per posto di lavoro, con la chiamata a raccolta dei lavoratori, degli RSU e degli RLS, dei sindacati di base e di classe, della FIOM e del resto della CGIL, delle organizzazioni sindacali nazionali e locali, delle associazioni familiari, ispettori, tecnici della prevenzione, medici, giuristi, intellettuali e artisti; con delegazioni di lavoratori metalmeccanici, chimici, edili, dei porti, delle ferrovie, degli appalti. Le rappresentanze delle vertenze simbolo come la Thyssen, Porto Marghera, Fincantieri, la ex-GoodYear, ecc…Con la costruzione unitaria della partecipazione operaia, popolare, associativa di Taranto e di tutta la Puglia.
Per uno sciopero generale sulla sicurezza sul lavoro.
Per il rafforzamento e l´elezione diretta degli RLS in ogni luogo di lavoro indipendentemente dalla sua dimensione.
Per l´estensione di tutti i diritti e le tutele minime ai lavoratori precari e a tutta la catena degli appalti e delle esternalizzazioni.
Contro la distruzione e per il rafforzamento del Testo Unico sulla Sicurezza.
Contro l´attacco alla contrattazione nazionale ed al diritto di sciopero.
Le adesioni vanno inviate a: manifestazione18aprile@gmail.com
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
bastamortesullavoro@domeus.it
Adesioni individuali aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Franca Caiolo, familiare vittima appalto ilva Taranto; Vita Franco, familiare del Direttivo dell’associazione 12 Giugno Taranto; Ciro ARGENTINO, RSU FIOM-Cgil Thyssenkrupp (Torino); Riccardo DE ANGELIS, RSU FLMU-CUB Telecom (Roma); Andrea FIORETTI, FLMU-CUB Gruppo Sirti (Roma); Riccardo Filesi, coord. cassintegrati Alitalia (Roma); Giuliano Micheli, CUB Trasporti Alitalia (Roma); Luca Climati, RSU RdB-CUB INPDAP (Roma); Fabrizio Cottini, FIOM-CGIL Sielte (Roma); Sante Marini, FIOM-CGIL Alcatel Alenia (Roma); Maurizio Bacchini, FIOM-CGIL Baxter S.p.A (Roma); Marina Citti, CGIL Menarini S.p.A. Pomezia (Roma); Alberto Madrigali rls comune di Pisa; Salvatore Bonavoglia rsu cobas scuola normale superiore Pisa; Tiziana Pocelli sportello caf cobas Pisa; Francesco Votano giornalista RAI 1 Roma; Danila Bellini, regista documentarista Roma; Samantha Di Persio autrice libro Morti Bianche; Massimiliano MURGO, RSU Alternativa Operaia/FLMU-CUB Marcegaglia Building, Sesto San Giovanni (Milano); Irene ROSSETTI, collettivo Lavoratori Comdata Torino; Daniela CORTESE, RSU Telecom Italia Sparkle (Roma), Resp. Lavoro Fed. di Roma del PRC; Egidio BERTOLOTTI, Regione Lombardia; Antonello TIDDIA, RSU Carbosulcis; Catia GALASSI, Gerardo GIANNONE, RSU FIAT Pomigliano d’Arco (Napoli); Alessandra VALENTINI, giornalista; Marco Rizzo Parlamentare Europeo-PdcI -segr naz PdCI; Stefano PENNACCHIETTI, RSU/RLS Ferrovie, RFI, Roma; Eugenio MIELI, Donato Davide FABBRI, Consigliere Federale Nazionale dei Verdi, Consigliere Comunale dei Verdi di Cesena (FC); Gualtiero ALUNNI Comitato Politico Nazionale PRC; Fernando Severini, ispett. Taranto inchieste ILVA; Rita URGESI, Caterina PASSIATORE, Luca PASSARO, Gianni AMORUSO, Giuseppina ATTIVISSIMO, Enzo VINCI e Maria Teresa MARINOSCI, ispettori del lavoro della Direzione prov.le di Taranto; Avv. Fausto SOGGIA nel processo contro Riva dell’ILVA, Foro di Taranto; Avv. Mario Soggia del Foro di Taranto; Fabio ZAYED, Fotografo, Roma; Federico GIUSTI, RSU Cobas, Comune di Pisa; Gianmaria VENTURI, RSA-RLS USI-AIT Coop. Sociale “29 Giugno”, appalto Università Roma 3; Roberto MARTELLI, RSA/RLS USI-AIT Coop Sociale Aspic, Roma; Marco VILLANI, RLS Banca Nazionale del Lavoro, Milano; Giggi DROMEDARI, Tecnico della Prevenzione, Delegato RSU Asl Rm G, Roma; Salvatore PALUMBO, operaio Fincantieri Palermo; Gesuina PILI impiegata, Nuoro; Francesco (Franceschino) NIEDDU impiegato, Nuoro; Luca Bosio resp comp L’Ernesto; Alessandro Marescotti, Ass. Peacelink; Giuseppe Moscato associazione Statte Futura, Alessandra Magrini, attricecontro Roma; Geni Sardo Coordinatrice dell’Area Lavoro e Società CGIL TS, Responsabile Coordinamento Donne Trieste; Pierpaolo Brovedani CGIL medici, Direttivo CGIL FP Trieste; Michele Gianbarba, presidente per la Costituente comunista del Molise; Roberto Pozzoli fotografo RC Novate milanese; Dott. Carucci coord. prov. Taranto Sindacato Medici Italiani; Franco Gentile segr. provinciale RC Taranto; Cosimo Borracino consigliere regionale Puglia; Anna Maria Bonifazi, associazione antimafia Libera, Taranto, Daniela Pichierri, lavoratrice Vestas Taranto; Giovanni Pompigna, RC Taranto; Tonino D’Angelo, Presidente nazionale Medicina Democratica; Movimento di lotta per la salute; Sergio Manes (editore); Anna Maria Barbieri segr. PdCI Taranto; Marco Rovelli, scrittore autore di “LAVORARE UCCIDE”; Avv. Stefano PALMISANO, patrocinante cause vittime ILVA di Taranto e Petrolchimico di Brindisi; Chiaramaria Anastasia Avv. foro di Taranto, legale dell’associazione 12 giugno; Raffaele Trischitta, Segreteria Nazionale dello Snater; Francesco Fumarola, FLMU-CUB, Atesia (Roma); Lino Sturiale, segr.prov le PdCI Torino; per la Casa Editrice Zambon: Adriana Chiaia e Giuseppe Zambon; Marica Frustace e Miguel Jose’, Ferrara Gomez- comitato precari Edisu puglia Loria Danilo PRC Cinque frondi; Sandra Cangemi, giornalista, Milano; Riccardo Arena, RSU/RLS di Engineering Ingegneria Informatica di Roma; Roberto Vassallo RLS, FIOM Almaviva Finance Milano; Simone Giampaoli; Silvia Cortesi, FISAC CGIL MILANO; Sergio Ruggieri delegato R.l.s. FARAMACENTRO-JESI; Gualtiero (Walter) Caserta, assessore San Pietro in Casale (BO)Verdi per la Sinistra; Carmelo Inì Torino PRC-Responsabile Commissione Lavoro; Salvatore Bonadonna, pres. Collegio di garanzia del Prc; Paola Anello RSU scuola E. Setti Carraro Palermo Flcgil; Renato Caputo, docente, Roma; Mao Calliano segretario provinciale PdCI Torino; Maurizio Brotini coordinatore provinciale Lavoro Società CGIL Firenze; Danilo Borrelli esecutivo GC Roma; Claudio Ursella Resp. Organizzazione Fed. Roma PRC; Maurizio Perfetti RSU-FIOM Engineering Ing. Inf. di Roma; Riccardo Di Palma RDB Pubblico Impiego Borgomanero; Giuseppe Martelli Presidente USICONS; Claudio Petrelli Ispettore del Lavoro; Fabio di Valentino Tecnico della Prevenzione; Eugenio Trebbi RLS7RSU HP; Anna Maria Virgili Associazioni contro l’amianto; Franco Coppola pensionato PRC Roma; Michele Rubino Forlì; Francesco Maresca Comitato Direttivo CGIL Taranto-Rete 28 aprile; Simone Lops RSU FILCAMS CGIL Panorama Osti; Alessio Vittori CPF Roma; Stefano Paglia RSA Unicredit Roma; Stefania Iaccarino RSU Almaviva Contact; Daniela Colasanti RdB/CUB Enasarco; John Gilbert, Presidente Direttivo FLC-CGIL Toscana; Giorgio Riboldi AL Cobas-CUB Regione Lombardia; Maurizio Brotini coordinatore provinciale Lavoro Società CGIL Firenze; Danilo Borrelli esecutivo Giovani Comunisti Roma; Marco Trasciani segretario PRC aeroportuali-membro CPF Roma; Roberta Fantozzi resp. Naz PRC Lavoro-; Bruno Castria delegato sindacale appalto Arsenale Taranto; Giuseppe Gentile segreteria SLC-CGIL Firenze; Salvatore Piccinni, tecnico ASL Taranto dell’associazione12giugno-partecipazione convegnisti amianto: Fulvio Aurora- segr. naz AIEA lavoratori emigranti Eternit di Niederumen; Dott: Maurizio Portaluri medicina democratica; Ignazio Barbuto coord. Naz. Federazione intesa; Vito Totire AEA; Alessandro Perrone – Fiom Eaton Monfalcone; Andrea Belli, Prc Acilia; Ciro Risolo CPR Lazio Rifondazione Comunista; Alessandro Giardiello responsabile nazionale Prc dipartimento luoghi di lavoro; Domenico Calderoni RSU SAT/FIALTEL Telecom Italia S.p.A.; Rsu/Rls Snater Emilia Romagna: Massimiliano Burioli RSU-RLS, Massimo Dotti RSU-RLS, Ilario Succi Cimentini RSU-RLS, Luigi Mezzedimi RSU, Carmela Losco RSU, Maria Rita Salvaggio RSU; Gennaro Loffredo resp. naz. scuola e formazione PRC; Vito Basile cons.comunale PdCI Taranto; Ciannarella Gaetano Telecom Italia SpA; Aldo Infuso segretario cittadino PDCI Palermo; Cons. Ivano Peduzzi, Capogruppo Rifondazione Comunista/Sinistra Europea – Consiglio regionale del Lazio; Assessore Davide Nistri Comune di Taranto; Ass. Francesco Bardoscia Comune di Taranto; Riccardo Rossi RSU FLC CGIL Rete 28 aprile Enea Brindisi;-Marco Bazzoni, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze.-Germana Villetti,donna, dipendente della Regione Lazio; Pileggi Leopoldo di Correggio (RE) RLS e membro del Comitato Giuseppe Coletti; Riccardo Rossi RSU FLC CGIL rete 28 aprile Enea Brindisi; Giorgio Forti, di Medicina Democratica Milano;Anna Maria Virgili dei “Comitati e Associazioni contro l’amianto”; Doriana Goracci movimento donne; Michele Rizzi-Coordinatore regionale Puglia del Partito di Alternativa comunista; Giorgio Forti di Medicina Democratica Milano; Albani Valter delegato Fiom rsu-rls Officine Pietro Pilenga-Bergamo; Piergiorgio Tiboni segr. Naz. FMLU; Cefaro Luigi rls UTI Sparkle Roma; Giordano Roberto segr. FP Cgil Roma sud; Ilari Andrea PRC e RSU FLC Cgil; Benevento Manuela segr.FP CGIL Roma centro; Palumbo Giuseppe coord naz CGIL Ministero del lavoro; Giancarlo Ilari segr. circolo credito PRC Roma; Coni Tiziana circolo PRC Longo Roma; Rendina Elena INPDAP Roma; Anna Fedeli segr. regionale FLC-PRC Roma; Fabio Palmieri FIOM Roma nord-PRC Roma; Antonio Gentile coll. studentesco del Liceo Classico “G.Meli” di Palermo; Mauro Cimaschi Dir. Naz. PRC; Virginia De Cesare Esecutivo GC PRC Roma; Alessandro Mangiavacchi Circolo PRC Che Guevara Roma; Giuseppe Carroccia Segretario Federazione PRC di Roma; Claudio Di Cesare segr.circ PRC Pio La Torre Roma; Giorgio Cremaschi FIOM-R28A; Mattia Tampieri USI Ravenna; Gabriele Giustiniani Resp. Conoscenza Fed.di Roma del PRC;.Tonia Guerra consigliera PRC Provincia di Bari; Ugo BOGHETTA Responsabile Nazionale Dipartimento Lavoro PRC; Giuliano PENNACCHIO Dipartimento Nazionale Lavoro – Uff. Legislativo PRC; Maria Grazia DI SANTO Segreteria Dipartimento Nazionale Lavoro e Dipartimento Naz Trasporti PRC; Vito Meloni Dip.Naz.Sscuola PRCLOREDANA FRALEONE, RESPONSABILE NAZIONALE POLITICHE PER LA CONOSCENZA PRC-SE -DINA RIMAURO-MARA PLATONE, FRANCESCA VUOTTO- ANNA COTONEdell’uff. Segret. Politiche della conoscenza PRC-SE-STEFANIA BRAI, RESPONSABILE NAZ. CULTURA PRC-SE-FABIO de NARDIS, RESPONSABILE NAZ. UNIVERSITA’ E RICERCA PRC-Se-GENNARO LOFFREDO, RESPONSABILE NAZ. SCUOLA E FORMAZIONE PROF. PRC-SeElio Romano medico PRC Roma-Franco Pallone Resp.Dip. Casa e Welfare Fed. PRC di RomaAndrea Folchitto Coordinatore Giovani Comunisti di RomaRoberto Morea Segretario circolo PRC Trastevere Paolo Carrazza CPN PRCGiuseppe BUONPENSIERO RLS/RSU Arsenale Marina Militare Taranto
Adesioni collettive aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Associazione Legami d’acciaio operai e familiari ThyssenKrupp Torino; Assemblea Lavoratori Autoconvocati; Confederazione Cobas Taranto; Slai-cobas per il sindacato di classe; Comitato “5 aprile”, Roma; Confederazione Cobas, Pisa; lavoratori Coop sociali Ravenna; Sinistra Critica; Medicina Democratica Brindisi; Comitato di quartiere PaoloVI Taranto; PdCI Taranto; Rifondazione comunista Taranto; PRC Brindisi, Associazione antimafia Libera, Taranto; Comitato di quartiere città vecchia Taranto; l’assemblea regionale lavoratori SMA Puglia; Redazione del periodico “Lavoro e salute”; Coordinamento lavoratori e lavoratrici del terzo settore di Roma; Circolo PRC TLC (Roma); Unione Sindacale Italiana USI, nazionale e Federazione di Roma; Collettivo Lavoratori Comdata; FMLU-Cub Torino; Sindacato Lavoratori in Lotta per il Sindacato di Classe; lavoratori Istituto tumori Milano; SLAI Cobas Azienda Ospedaliera “Monaldi” di Napoli; Comitato No-Expo, Milano; Piattaforma Comunista; Proletari Comunisti; L’altra Lombardia – SU LA TESTA; Ravenna Viva; Rete antifascista Perugia, Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario; Associazione “Spot the Difference”; Teatro delle Ceneri, Bologna; Coordinamento milanese di solidarietà “dalla parte dei lavoratori”; Rete Nazionale RLS; Associazione Culturale Lineacinque, Molfetta (BA); Federazione Autisti Operai della regione Veneto, PRIMOMAGGIO Foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati; Costituente comunista Molise; Red Block Ravenna; Collettivo Comunista (marxista-leninista) Nuoro; Red Block Palermo; Rete femminista e lesbiche Sommosse, Perugia; Coordinamento donne Trieste; Centro Culturale e delle Edizioni “La Città del Sole”; Snater-TLC; rivista Guardare Avanti! Edizioni Lavoro Liberato; Arci Taranto; presidio Permanente No Discariche Grottaglie-San Marzano TA; A. Gramsci dei comunisti italiani di Rho (MI), PRC Geymonat Milano;PRC “Fratelli Cervi” di Ponte Mammolo Roma; il Network per i diritti globali di Barletta; Comitato precari Edisu Puglia; FedUdine USI AIT; Redaz Periodico Lavoro e Salute Torino; Coop. Owen Monteiasi (Taranto); CSOA Cloro Rosso Taranto; Collettivo “Iqbal Masih” di Lecce; Prc Sez. Pajetta Taranto; Associazione Tamburi 9 luglio 1960 Taranto; gli operai di Alternativa Sindacale della Fiat-SATA di Melfi; Circolo FS PRC di Roma; USI AIT Di Verbania e di Milano; Rete 28 aprile CGIL-Taranto; Circolo aeroportuale PRC Roma; Contramianto Aea nazionale; Cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona; RSU FLAICA-CUB Auchan di Casalbertone (Roma); Associazione culturale “Indipendente” Veneto; gruppo di lavoro tutela dei diritti dei lavoratori della Val Basento ex esposti amianto AIEA Vba; Prc Acilia Pio la Torre; segreteria regionale SNATER Emilia Romagna; i cobas Inpdap; Associazione Marxista Unità Comunista; Movimento Campano per la Costituente Comunista; cittadinanza attiva Pulsano (TA);Rete 28 aprile CGIL Puglia; Comitato Madri per Roma Città Aperta di Roma; Comitato Giuseppe Coletti; Comitati e Associazioni contro l’amianto; Centro Occupato Autogestito T28 via dei Transiti 28 Milano; Partito di Alternativa comunista Puglia-Associazione Babele Grottaglie TA; Collettivo autonomo antifascista di Seriate-Bg; CUB nazionale; Circolo Operaio Jonico Taranto; Fiom Trieste (segretario generale Antonio Saulle); F. P Trieste (segretario Generale Marino Sossi); Area Progrmmatica Lavoro e societa’ Trieste (coord. Geni Sardo); 28 aprile Trieste (coord. Marco Gregori); AIL Taranto (Associazione Italiana per le Leucemie); Partito Comunista dei Lavoratori; SdL intercategoriale coordinamento nazionale; _Cub Federazione campana- comitato no centrale di modugno bari-
Appello locale
Costruiamo per il 18 aprile a Taranto una grande manifestazione nazionale contro i morti sul lavoro, da lavoro e da inquinamento,
per il lavoro contro cassintegrazione, precarietà, licenziamenti.
La Rete nazionale per la sicurezza dei posti di lavoro, formata da operai, delegati, Rls, familiari, organizzazioni sindacali e politiche, comitati per la salute, ispettori, medici, giuristi, artisti, ecc., per fermare quella che è una vera e propria guerra contro i lavoratori dato che provoca 1400 morti ed un milione di feriti l’anno, all’interno delle mobilitazioni contro queste stragi ha indetto e promosso a Taranto per il 18 aprile una seconda manifestazione nazionale (dopo quella del 6 dicembre 08 a Torino ad un anno dei morti della Thyssen). L’individuazione del nostro territorio per questa mobilitazione non è ovviamente casuale, dato che siamo ai primi posti in Italia, e non solo, nel combinato fra morti e feriti sul lavoro, morti e malattie da lavoro (basti pensare all’amianto) e morti e malati da inquinamento industriale. I numeri in questo senso sono agghiaccianti.
Crediamo che questo territorio debba cogliere questa nuova occasione per rialzare la testa e invertire la rotta.
Da troppo tempo e per troppo tempo abbiamo assistito ed assistiamo su questi drammatici problemi a vergognosi balletti ed ipocrite compatibilità fatte sulla pelle dei lavoratori e dei cittadini. Tranne lodevolissime, ma rare eccezioni, nelle istituzioni, nella politica, nei sindacati, nella magistratura, nei mezzi di informazione, tutti sono stati e sono proni nei confronti dei poteri forti rappresentati da Ilva, ma anche da Eni, Cementir, ecc., che hanno utilizzato l’ignobile ricatto occupazionale per imporre in fabbrica il lavoro in ogni condizione e all’intero territorio la produzione al di sopra della vita umana.
Con la manifestazione facciamo una scelta di parte senza mediazioni o infingimenti: o si sta con i lavoratori e la popolazione, o si sta con chi provoca morti, feriti, malattie ed inquinamento in nome del dio denaro e del dio profitto.
Questa manifestazione è diversa perchè pone al centro la fabbrica e i lavoratori come protagonisti di questa battaglia. La manifestazione è contro la flessibilità oraria e lavorativa, la precarietà lavorativa, la dilagante cassintegrazione, i salari da fame, il ricatto occupazionale, la totale inapplicazione delle norme sulla sicurezza e per la tutela ambientale per gli interessi e i profitti di pochi a discapito della vita dignitosa, della sicurezza lavorativa ed ambientale, della salute di molti.
Il comitato promotore e la manifestazione è aperta all’adesione e alla partecipazione di tutte le organizzazioni sindacali e politiche, dei delegati ed Rls, associazioni ambientaliste, intellettuali e personalità delle istituzioni e del mondo della cultura e dell’informazione e a tutte le strutture organizzate, associative ed ai singoli cittadini.
Tutti insieme vogliamo che la manifestazione del 18 aprile sia costruita in fabbrica e fuori, casa per casa, quartiere per quartiere, paese per paese; tutti sono chiamati a partecipare con le proprie bandiere e il proprio portato politico e culturale, la pari dignità di tutti i soggetti, associati e singoli, che si battono senza se e senza ma per la salute e la sicurezza sui posti di lavoro e nei territori, per avere più lavoro e meno inquinamento , contro la precarietà del lavoro e della vita e contro la logica del profitto e dello sfruttamento dell’uomo e della terra.
Rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro
e-mail: bastamortesullavoro@domeus.it
Il Comitato cittadino promotore – manifestazione 18 aprile
per adesioni, informazioni, materiali:
manifestazione18aprile@gmail.com
info per Taranto: tel 3471102638 – 3387043878 – 3384981720
Adesioni locali aggiornate al 2.04.09, nell’ordine in cui sono pervenute
Franca Caliolo – moglie dell’operaio appalto ilva morto il 18 aprile 2006
Vita Franco del Direttivo dell’associazione 12 giugno- familiari vittime Ilva
L’assemblea regionale pugliese del Patto di Base (Cub-RdB, SDL Interc., Confederazione COBAS)
Dott. Angelo Carucci – segretario provinciale Sindacato Medici Italiani
Giuseppe Moscato- dell’Associazione Statte futura
Gruppo ispettori del lavoro Taranto- iscritti a diverse organizzazioni sindacali, Fernando Severini- ispett. Taranto inchieste ILVA – Rita URGESI, Caterina PASSIATORE, Luca PASSARO, Gianni AMORUSO, Giuseppina ATTIVISSIMO, Enzo VINCI, Maria Teresa MARINOSCI; a
Avv. Fausto SOGGIA, legale nel processo contro Riva dell’ILVA – Foro di Taranto;
Avvocato Mario Soggia- foro di Taranto;
Comitato di quartiere Paolo VI
Slai cobas per il sindacato di classe
Confederazione cobas
Alessandro Marescotti, presidente Peacelink
Cosimo Borracino, consigliere Pdci – Regione Puglia
Franco Gentile segretario provinciale Rifondazione comunista
Gruppo operai Ilva Fiom – elenco nominativo
Giovanni Pompigna, RC Taranto
Daniela Pichierri, lavoratrice Vestas Taranto
Chiaramaria Anastasia, Avv. foro di Taranto- legale ass. familiari 12 giugno
Ciro Manigrasso, Componente della Segr. Prov.le del P. d. C. I. di Taranto
Associazione antimafia Libera- Taranto
Gigi Pulpito RSU Arsenale Taranto
gruppo lavoratori Arsenale Taranto
Arci Taranto
Sinistra critica
Rifondazione Comunista,
Partito dei Comunisti Italiani
Proletari comunisti
Anna Maria Barbieri segr. Prov.le Taranto del PdCI
Coop. Owen Monteiasi (Taranto);
CSOA Cloro Rosso Taranto
Collettivo “Iqbal Masih” di Lecce;
PRC Sez. Pajetta Taranto;
Associazione Tamburi 9 luglio 1960 Taranto;
Francesco Maresca Comitato Direttivo CGIL Taranto-Rete 28 aprile
Bruno Castria- delegato sindacale appalti Arsenale Taranto
Rete 28 aprile CGIL-Taranto
Comitato di quartiere città Vekkia, Presidio Permanente No Discariche, Associazione 12 giugno familiari vittime dell’ilva confermano la presenza alla manifestazione del 18 Aprile 2009;
Contramianto Aea Taranto
Salvatore Piccinni tecnico ASL Taranto;
l’assemblea regionale lavoratori SMA Puglia;
Vito Basile- consigliere comunale PdCI Taranto;
cittadinanza attiva Pulsano (TA)
Davide Nistri Comune di Taranto;
Ass. Francesco Bardoscia Comune di Taranto;
Riccardo Rossi RSU FLC CGIL Rete 28 aprile Enea Brindisi
Associazione Babele Grottaglie TA
Circolo Operaio Jonico – Taranto
Associazione Italiana per le Leucemie (AIL)- Taranto
Giuseppe BUONPENSIERO RLS/RSU Arsenale Marina Militare Taranto”
Io c’ero…Il corteo partì dal rione Tamburi, a nord della citta’, collegato alla Città Vecchia dal Ponte di pietra. E’ il quartiere di Taranto che vive l’invadente presenza dell’industria siderurgica. Dirigemmo verso la Città Vecchia… fu come attraversare una città fantasma. Non conoscevo Taranto, ma il primo pensiero fu: ” li abbiamo lasciati soli”. C’erano case sigillate, perchè semicrollate…con i locali a livello strada utilizzati per attività commerciali. Passammo davanti al castello Aragonese, attraversammo il Ponte di Pietra Sant’Egidio per concludere su piazza Giuseppe Garibaldi, dove si susseguirono le testimonianze dei famigliari delle vittime sui luoghi di lavoro, dei comitati promotori e dei licenziati…
Qui, un po’ di foto della manifestazione .
Da quando sono entrata nell’U.S.I. – Unione Sindacale Italiana, ne ho viste di situazioni in cui i lavoratori non parlano perchè ricattabili…ma che restano sempre soggetti a rischi di cui, magari, non sono neanche consapevoli.
Non voglio fare l’elenco…anche perchè credo  basti leggere bene quanto è successo a L’Aquila…per capire quali e quanti ricatti devono esserci stati dietro la costruzione di quegli edifici…che sarebbero dovuti essere antisismici…con la sabbia come inerte!…Ma ci basti anche  vedere questi dati relativi l’Ilva, ricavati da un post di Francesca Mannocchi: “Solo qualche dato: l’Ilva è di proprietà di Emilio Riva, il padrone più processato in Italia per morti ‘bianche’, inquinamento, truffa ed estorsione e per il ‘lager della palazzina LAF’ (operai stipati otto ore al giorno in un edificio fatiscente senza lavorare per spingerli a lasciare l’attività sindacale o accettare il declassamento della propria posizione dopo anni di lavoro). All’Ilva dalla metà degli anni Novanta sono morte 44 persone, a dicembre dell’anno scorso i cassaintegrati sono diventati più di 4000 su un totale di 12 mila operai; al contempo l’ILVA produce il 92% della diossina italiana e l’8,8% di quella europea. In dieci anni  leucemie, mielomi e linfomi sono aumentati del 30-40%.”
Io spero solo in una cosa: che ci svegliamo!Noi italiani dobbiamo svegliarci!sono convinta che ognuno di noi abbia un parente morto o infortunato sul lavoro…o magari che ha manifestato un tumore…che solo tra 50 anni sapremo essere provocato dall’amianto (come a Casale Monferrato) o dal benzo(a)pirene (come nel rione Tamburi di Taranto). Sveglia!
P.S.: Domani, 17 agosto 2012,  ci sarà un corteo a sostegno dei lavoratori e del GIP Patrizia Todisco…sotto attacco…per aver svolto il suo lavoro. Se il ministro Cancellieri si fosse interessata prima…insieme a tanti suoi predecessori…oggi la nostra economia non sarebbe da considerare  “a rischio” a fronte di una scelta che riguarda sicurezza, salute e tutela ambiente. E per concludere…mi chiedo…Ma perchè mi stupisco ancora?!…questo è il Paese in cui il prof. Di Bella fu, praticamente, cacciato, denigrato, deriso dalla comunità scientifica …e quasi perseguitato da un Ministro della Sanità...che ancora siede in Parlamento…e oggi…lo IEO …e Veronesi in primis, lo hanno dovuto ammettere: Di bella aveva ragione…quante vite avrebbe potuto salvare o, più semplicemente renderne più dignitosa la fine, quel vecchietto con i baffi?…Io non credo di volere più QUEST’Italia…
“…e quante morti ci vorranno perchè Egli sappia che troppe persone sono morte?…La risposta soffia nel vento…”

MA SOBRIAMENTE…JATEVENNE!!!

Dal 2007, con la sentenza n. 27966, la Cassazione ha decretato che dire “vaffanculo” pubblicamente non è offensivo…almeno a livello penale…Ma nel 2010…ha sparigliato nuovamente le carte…Fatta questa premessa…ora parliamo…Per esempio…di una parata…militare…Quella del 2 giugno…2012. Nel 2010… avevo preso le distanze dal Presidente Napolitano…Oggi non mi pento affatto delle mie parole dell’epoca. Non ci siamo. Non ci siamo proprio: la parata si fa…ma sobriamente…Mentre tutta l’Italia chiede che venga sospesa per consentire di devolvere i fondi alle popolazioni terremotate dell’Emilia…che, probabilmente, durante il passaggio delle Frecce Tricolore non potranno sospirare pensando all’unità del Paese…visto che staranno da soli a ballare, all’ennesima scossa, strumentale o no,  sulle macerie delle proprie case. Il Presidente è lo stesso che ha nominato il tecnico Monti (NON MI E’ PARENTE!!) per salvare il Paese…quel tecnico che nomina un Ministro (Di Paola) che prevede un taglio (di personale…non di armamenti) nelle Forze Armate di 40.000 “esoldati“. Uhmmm…fammi pensare…chissà con che umore sfileranno quei militari oggi…sapendo che magari l’anno prossimo verranno gentilmente rimandati a casa…perchè…per loro…la riforma Fornero dei pensionamenti tardivi non c’è…siamo rimasti alle Baby pensioni…Eppure…qualcuno che “resiste” c’è…: I Vigili del Fuoco, sindacalizzati…con USB (Unione Sindacale di Base) chiedono di non sfilare…ma di andare ad offrire la loro professionalità alle popolazioni terremotate…Ovviamente la parata si fa…Sobriamente…Grazie signor Presidente…adesso si che mi sento più Italiana!! E i rimborsi elettorali??? Giovanni Favia del “Cinque Stelle” ha provato a chiedere ai colleghi tutti del consiglio Regionale (EMILIA-ROMAGNA) di devolvere la rata che si pagherà a luglio del 2012 dei rimborsi elettorali alle popolazioni colpite dal terremoto…Bocciato!!!Sarebbe stato troppo chiedere S O L I D A R I E T A’ (e non solo sobrietà) vera…e non a parole?…il dato meraviglioso da registrare riguarda IDV…dissociati a livello locale rispetto le indicazioni del loro Presidente…In Consiglio Regionale votano contro…mentre il loro Presidente dichiara a mezzo stampa che i rimborsi elettorali vanno devoluti ai terremotati…Ma perchè non si mettono d’accordo prima su una linea politica da portare avanti a livello locale e nazionale? ma?! E devo dire che anche questo atteggiamento va ringraziato…mi sento sempre più Italiana…In ultimo…l’apoteosi dell’italianità mediocre…l’ho scoperta da poco…: LE DIMISSIONI, INDOTTE, DEL COLONNELLO DELLA GUARDIA DI FINANZA UMBERTO RAPETTI. Colpevole…di saper fare bene il suo lavoro. Da quando ho conosciuto Salvatore Borsellino, ho imparato che gli uomini che servono fedelmente lo Stato…ritenuti pericolosi dallo Stato stesso…da quella parte deviata di Stato…non vengono più fatti saltare con il tritolo…Vengono messi all’angolo, a volte alla berlina…infamati e costretti a lasciare lavori che portavano avanti egregiamente nell’interesse della collettività. Lo abbiamo visto con Luigi de Magistris, con Clementina Forleo, con Gabriella Nuzzi, con Luigi Apicella ed infine con Gioacchino Genchi…destituito! Umberto Rapetti ha avuto l’unica colpa, probabilmente, di ficcare il naso dove non avrebbe dovuto…ma era il suo lavoro…noi Italiani…quelli sobri davvero…ma tutto l’anno…(perchè a fine mese ci arriviamo con una laurea in matematica ed una in economia e commercio per far quadrare i bilanci famigliari)…ebbene quel lavoro per cui noi lo pagavamo…lo ha portato a doversi, mestamente, dimettere. Colonnello, se avessero dato retta alle Sue indagini, alle Sue sanzioni…ora questo Paese non starebbe alla frutta…perchè 98 MILIARDI di euro…a questo Stato in ginocchio avrebbero fatto davvero comodo…Ma è meglio continuare a far inginocchiare le classi più povere…che infierire sulle povere lobbyes…del gioco d’azzardo…Eh si…questa è proprio un’Italia sobria…Un’Italia da cui, per la prima volta, sento il desiderio di andarmene…Ma è un attimo. Poi ci ripenso…e mi dico che non sono io quella che dovrebbe andare via. Ma sono loro che dovrebbero essere cacciati via, essere mandati a…AH NO!…non posso…la Cassazione ha le idee confuse a riguardo…Va beh, avete capito…JATEVENNE!!!

Luigi de Magistris sostiene Serenetta Monti

E’ stato emozionante davvero, per me, ascoltare le parole di stima che Luigi de Magistris mi ha riservato in questo video.
Ne è passato di tempo da quando quell’8 ottobre 2007 ero in piazza, prima davanti al CSM e poi in piazza Esedra, per portare la mia solidarietà a Luigi de Magistris che stava subendo la caccia alle streghe che lo avrebbe, in seguito, costretto a dismettere la toga per trovare altri strumenti per poter continuare la sue lotta per la verità e la giustizia.
Ne è passato di tempo, da quando lo chiamavo “dottor de Magistris“. Grazie alla sua candidatura da indipendente nelle liste di Italia dei Valori io e Luigi ci siamo incontrati più volte, in diverse occasioni, in varie parti di Italia. Immagino che all’inizio abbia fatto anche fatica a focalizzare chi fossi, visto che, in realtà non sono altro che una persona come tante che ha creduto nella sua candidatura… però, Luigi, ha sempre avuto una risposta cortese alle domande che gli ponevo o alle richieste che gli facevo. Deve anche avermi scambiata per matta quando gli ho proposto un’occasione di festa da condividere con Sonia Alfano per la loro elezione. Festa riuscitissima in quel di Maccarese, in provincia di Roma, grazie ai Grilli del Pigneto.
Di tempo sembra esserne passato davvero tanto, invece non sono neanche tre anni. Eppure di strada ne è stata fatta e, ora, sono io la candidata indipendente, in Lazio, e mi ritrovo ad ascoltare parole di stima da parte di una persona che stimo davvero per tutto quel che ha fatto, quel che sta facendo e quello che, sono sicura, continuerà a fare. Grazie Luigi!

Serenetta Monti candidata alla regione Lazio

Ho deciso di accettare la proposta di Italia dei Valori a candidarmi come indipendente alle prossime elezioni regionali del Lazio, che si terranno a fine marzo 2010.
Quest’estate ho ricevuto una telefonata dal coordinatore del partito nel Lazio, il senatore Stefano Pedica, che mi voleva incontrare per parlare dell’intenzione di una mia candidatura alle regionali discussa con il Presidente Antonio Di Pietro.
Sono andata all’incontro: mi è stato detto che Italia dei Valori intendeva proseguire sulla strada del coinvolgimento della società civile iniziata con le candidature di Sonia Alfano e Luigi de Magistris alle europee. Per il Lazio Sonia Alfano e Stefano Pedica hanno indicato me come possibile candidata a consigliere regionale.
La mia storia parla per me e spiega la mia decisione di accettare. Ho sempre lottato, come rappresentante di un sindacato autorganizzato, per i diritti dei lavoratori; non ho perso un’occasione per gridare la voglia di legalità e concordo con Antonio Di Pietro quando dice che per cambiare questo Paese servono sia l’impegno civile dei cittadini che quello all’interno delle istituzioni. E’ con questo spirito che ho condotto il mio impegno sindacale, ho organizzato e partecipato alle manifestazioni per de Magistris, ho contribuito a organizzare i V-Day e, vincendo le primarie dell’associazione, sono stata candidata sindaco per gli Amici di Beppe Grillo l’anno scorso. E’ con questo spirito che insieme al Popolo delle Agende Rosse presto la mia voce a Salvatore Borsellino per gridare la richiesta di verità sulle stragi del 1992 e 1993.
Insomma: non voglio avere etichette, se non quella della candidata indipendente. Voglio poter ascoltare tutti, anche per non avere debiti di riconoscenza verso qualcuno.
Nei prossimi giorni pubblicherò quelli che saranno i miei impegni. Vi anticipo che:

  • voglio portare nel consiglio regionale un presidio di quelle battaglie di respiro nazionale che hanno determinanti riflessi anche sulla vita dei laziali;
  • voglio costringere la Regione ad affrontare alcune specifiche vicende del Lazio che i cittadini conoscono bene ma che sono ignorate (per connivenze, opportunità o interessi) dalle istituzioni;
  • voglio coinvolgere tutti i cittadini nella proposta delle soluzioni di gestione della Regione, prima delle elezioni e, soprattutto, se dovessi essere eletta.

Dovrò convincere molte persone a scrivere “Serenetta Monti” sulla scheda elettorale, senza che rimangano poi deluse. Avrò bisogno dell’aiuto di tutti quelli che condividono quello che ho appena scritto potendo garantire, in cambio, solo l’impegno a portare questi valori nel consiglio regionale del Lazio. Spero che sarete in tanti!

Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
    Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
    Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

    Luigi e Sonia, avanti tutta!

    La scorsa settimana, ho ascoltato molto attentamente Antonio Di Pietro, ribadire al convegno di Napoli, la sua stima a Luigi de Magistris e l’ho sentito sbeffeggiare certa parte della stampa che, comunque, all’indomani avrebbe sicuramente scritto “frattura in IDV”.
    E così è stato. Di Pietro come Cassandra.
    Ebbene, oggi, scopro che qualcuno che ce l’ha con de Magistris in Italia dei Valori c’è: il capogruppo alla Camera Donadi.
    Sul Corriere della Sera di oggi è uscita un’intervista piccata di Donadi, in risposta ad una grandiosa intervista di de Magistris sull’Espresso di questa settimana, tanto che è intitolata “Da Strasburgo con furore“. Un passaggio in particolare mi è piaciuto: a domanda “C’è una tesi: lei vuole prendere il posto di Di Pietro e gli fa la fronda. Silvana Mura, fedelissima dipietrista, ha detto che, anche solo per questioni di età, sarà lei il successore.
    Però deve stare calmo”. Sapete cosa ha risposto Luigi de Magistris? “Io calmo non sono. Si è detto: de Magistris ha lanciato l’opa sul partito. Figuariamoci. Però, se qualcuno si era illuso che avrei fatto il parlamentare europeo e basta, beh, se lo può proprio scordare, perchè io non mi calmo. Anzi, il mio impegno sarà sempre più forte. Non di cacciare Antonio Di Pietro, ma di far crescere l’IDV. Vorrei che il partito capisse che sono una risorsa, che sto dando l’anima, che per questo, vedo la mia famiglia solo la domenica…”.
    Ecco, a me, che in campagna elettorale ho sudato per sostenere le candidature indipendenti di Sonia Alfano e Luigi de Magistris, queste parole mi inorgogliscono! Tra i 415.646 voti di Luigi de Magistris c’è anche il mio! E gliel’ho dato, a lui come a Sonia Alfano, perchè “infiltrassero” il virus della gente onesta in un partito con grandi potenzialità, ma con situazioni estreme da sistemare, cauterizzare.
    La società civile difenderà il proprio voto: noi siamo diversi. Non siamo stanchi e non siamo delusi. Sonia e Luigi ogni giorno dimostrano con il loro impegno, lontani dalle loro famiglie, che il nostro voto non è buttato.

    Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

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      Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
      Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
      Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

      Nessuno tocchi Antonio Ingroia

      Ci risiamo. Ieri e oggi Antonio Ingroia è stato oggetto di attacchi da parte della stampa di regime e di quella di Stato. Minzolini ha iniziato il suo editoriale parlando di presunti programmi politici del magistrato, per concludere che è necessario tutelare la politica dalla magistratura. Filippo Facci è arrivato a chiederne le dimissioni.
      E’ evidente che si sta cercando di sabotare il suo lavoro, come si è fatto con Luigi de Magistris.
      Come ha detto lo stesso Ingroia, ripetendo le parole di Paolo Borsellino, i magistrati senza un movimento culturale diffuso possono poco contro la mafia e, a questo punto, le mafie che governano più o meno legittimamente questo Paese.
      Per quello che posso, anche io voglio contribuire: inviate una mail alla redazione del TG1 compilando con il vostro nome e indirizzo email (sotto, il testo che verrà inviato)

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        “Gentile Redazione,

        l’editoriale di Augusto Minzolini di lunedì 9 novembre 2009, nell’edizione delle 20.00, è iniziato con un riferimento alle parole del magistrato Antonio Ingroia pronunciate sabato scorso, nell’ambito di un convegno su etica e politica tenutosi a Napoli.
        E’ evidente che il direttore abbia iniziato, nei confronti di Ingroia, un’operazione simile a quella che ha portato all’illegale rimozione di Luigi de Magistris dal suo incarico. Un’operazione doppiamente spregiudicata: utilizzare il principale telegiornale nazionale per dare l’assist al governo di turno per completare quella che lo stesso Ingroia ha definito “soluzione finale” nell’ambito dell’emergenza democratica di cui è vittima il nostro Paese, e contemporaneamente per cercare di isolare un magistrato che sta indagando sui fatti dei primi anni Novanta. E’ semplicemente vergognoso.
        La società civile non permetterà l’isolamento dei magistrati, tutti i magistrati, che stanno facendo luce sugli eventi che portarono alla nascita, nel sangue, della Seconda Repubblica. Noi stiamo con Antonio Ingroia e con tutti i suoi colleghi.”

        Il virus

        Da quando Sonia Alfano e Luigi de Magistris sono stati eletti al Parlamento Europeo nelle liste di Italia dei Valori, il partito ha iniziato un processo di assestamento. In Italia dei Valori, come ha documentato Micromega, c’erano dei problemi che dovevano essere risolti. Ora, come scrive anche lo stesso Di Pietro sul suo blog, questi problemi stanno cominciando a essere risolti. Cominciano a essere date alcune risposte che da tempo la società civile chiedeva, come la posizione del partito sull’acqua pubblica e sugli inceneritori. Tutto questo non poteva essere più rimandato: l’8% alle europee e il successo di Sonia e Luigi ha dimostrato che Italia dei Valori ha buone prospettive, ma solo se si apre alla società civile e assorbe da essa le migliori soluzioni ai problemi dei cittadini.
        Luigi e Sonia sono come un virus che, grazie anche al sostegno di Beppe Grillo, siamo riusciti a inoculare nel Sistema, nella politica italiana, che aveva bisogno di una scossa vera. Il loro lavoro deve essere sostenuto da tutti quelli che credono sia possibile riappropriarci di questo nostro Paese, a partire dalla verità sulle stragi di Stato degli anni Novanta.
        Tutti dobbiamo contribuire, ciascuno con le sue capacità e possibilità: alzando un’agenda rossa, organizzando un incontro, partecipando a una manifestazione, tenendo il fiato sul collo a una classe dirigente ormai fuori dalla storia e lontano dalla gente e che ha ormai i giorni contati.