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Le mie battaglie per il Lazio

Nel Lazio alcune vicende non trovano spazio nelle discussioni del Consiglio Regionale e dei media, se non quando i comitati civici, testardamente, impongono al potere di occuparsene.
Ho incontrato, in questi anni, tante persone che non hanno voce, che sono ignorate o sbeffeggiate.
Voglio citarne alcune che conosco bene perché tanti amici dei comitati mi chiedono di farmi loro portavoce.
Oggi ne ricordo tre di cui ho già parlato, tre casi emblematici che dimostrano la necessità di nuove soluzioni, nuove parole, nuovi concetti di ambiente, salute e lavoro. Ieri e lunedì mi sono arrivate decine di altre segnalazioni. Nei prossimi giorni metterò un area dedicata sul blog per raccogliere le vostre segnalazioni e i vostri commenti.

CENTRALE ENEL DI CIVITAVECCHIA. La prima battaglia in assoluto che ho sposato, conosciuta grazie ai meetup, è stata quella dei NO COKE di Tarquinia, contro la riconversione a carbone della Centrale ENEL di Civitavecchia.
L’ho sposata perché avevo visto anche la trasmissione di Annozero dove i NO COKE spiegavano le loro ragioni.
Sono rimasta colpita da un passaggio in particolare che, a parer mio, basterebbe da solo a convincere chiunque a non volere una centrale a carbone “pulito”…si perchè è stato detto anche questo: “carbone pulito”. MAH?! Leggi il post “La battaglia dei No Coke per la salute

DISCARICA DI MALAGROTTA. La Direttiva Europea sulle discariche (1999/31/CE) prescrive in maniera del tutto inequivocabile che le vecchie discariche, che non siano state ancora adeguate alla normativa comunitaria, con la realizzazione di un piano completo di riassetto o adeguamento devono essere chiuse!
Nel caso di Malagrotta, a Roma, come per le altre discariche, la data ultima per la messa a norma sarebbe dovuta essere il 16 luglio 2009. Leggi il post “La discarica di Malagrotta va chiusa

EUTELIA: E’ successo a Roma un fatto per cui ancora ho i conati di vomito: la mia solidarietà va ai lavoratori Eutelia, che ho avuto modo anche di incontrare il giorno che Beppe Grillo portò la “Pittima” a Montecitorio. Mi sentii dire da Beppe “l’hai organizzata tu” e si riferiva alla manifestazione dei lavoratori Eutelia che già da tempo stavano cercando di difendere il proprio posto di lavoro dalle manovre economiche di personaggi come Samuele Landi. Leggi il post Vigilantes Mercenari.

Potete inviare le vostre proposte come commento a questo post o tramite questa pagina.

Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
    Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
    Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

    Articolo Uno: la Repubblica fondata sul lavoro

    Oggi è stata una grande giornata per la giustizia italiana, per il lavoro, per la sicurezza sul lavoro! Dante de Angelis, macchinista licenziato per avere denunciato carenze, E’ STATO REINTEGRATO! Aspettiamo la sentenza per vedere se gli verranno dati anche tutti gli arretrati, ma i suoi avvocati sono scesi con un sorriso radioso e hanno detto che sarà una “bella sentenza“: all’insegna del rispetto della “libertà d’espressione delle proprie opinioni” che, in un momento storico come questo, è bene ricordare!
    Io sono stata al presidio sotto il Tribunale di Roma. Nell’attesa della decisione del giudice, si sono succeduti interventi al megafono. Circa 200 persone hanno dimostrato, con la loro presenza, affetto e solidarietà a Dante. E quando è arrivata la notizia del reintegro, un urlo liberatorio ed applausi hanno riempito Viale Giulio Cesare. Sceso Dante gli siamo saltati tutti addosso per abbracciarlo. Ho visto gente (me compresa… ma per me era scontato) in lacrime. E’ stato un momento incredibile.
    Sciolto il presidio, mi sono letta le agenzie con le dichiarazioni di Bersani: “Il mio primo gesto da segretario sarà quello di occuparmi del lavoro e della precarietà, credo che abbiamo bisogno di riportare la politica ai fondamentali“.
    Mi piace la definizione di “fondamentali”, ma a chi è riferita? Alle persone? Ai lavoratori? Ai valori?
    Perchè c’è tanta confusione sotto questo cielo…
    Io non posso dimenticare ciò che accadde il 20 giugno 2007, quando partecipai, grazie all’ospitalità dei NO COKE di Tarquinia, ad un incontro presso il Ministero dello Svilupo Economico, proprio sotto la gestione Bersani. Come dimenticare la proverbiale disponibilità ed apertura dell’allora ministro ad inceneritori e centrali a carbone? Certo, di posti di lavoro ne danno tanti! Mi ricordo il “suo” sottosegretario decantare le doti di un impianto in Veneto, a carbone, peccato che Greenpeace non fosse della stessa opinione.
    Come intende affrontare il mondo del lavoro, dei precari, il neo segretario Bersani, se quando era ministro promuoveva impianti che le persone le uccidono? La vicenda di Dante è emblematica: dobbiamo sostenere chi, come Dante, difende, non solo il posto di lavoro, ma la salute e la sicurezza di chi lavora e di chi lo circonda. Io sono per la difesa e la lotta per un posto di lavoro che tuteli tutti: lavoratori e cittadini semplici. Il segretario Bersani?

    Loro non molleranno, io nemmeno!

    Da quando ho conosciuto di persona Beppe Grillo molte cose nella mia vita sono cambiate. Di sicuro, se già prima ero attiva su dei fronti di lotta, dopo averlo visto per andare a depositare, insieme al resto del Comitato Promotore, la proposta di Legge “Parlamento Pulito“, i miei fronti di lotta si sono ampliati.
    Sono partita da Giovanna d’Arco nelle realtà del precariato e della sicurezza ul lavoro e mi sono ritrovata in piazza con i NO COKE di Tarquinia, per salvare ambiente e salute e i ragazzi di AMMAZZATECITUTTI, per difendere l’allora giudice Luigi de Magistris e per ripristinare la legalità. Per non parlare del sudore versato per il primo vday e per la candidatura a sindaco di Roma.
    Insomma, un turbinio di eventi che mi ha fatto conoscere molto bene il mondo dei meetup. Un mondo variegato, in cui ho molti amici: tutti quelli che ho ritrovato domenica scorsa, 4 ottobre, al Teatro Smeraldo a Milano, dove Beppe ha presentato la “creatura”, il MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE.
    Un movimento fluido che non ha referenti ma tanti attivisti che hanno un gran merito: essere portatori sani di INFORMAZIONE! Quella vera e tutti i giorni.
    E grazie alle informazioni raccolte da tutti che Beppe Grillo ha potuto dare anche dei punti programmatici, in cui mi riconosco, esattamente come dopo Firenze.
    Beppe ha un gran merito: accende la miccia. Sta al cittadino consapevole mantenere accesa la fiamma della vita: una vita fatta di rispetto delle regole, di Costituzione, di diritti, di doveri, di lavoro, di salute, di ambiente. Quella fiamma che giorno dopo giorno qualcuno cerca di spengere per renderci un gregge di pecore assuefatto ad Escort e furbetti del quartierino che reiscono a farsi le leggi ad personam ed il cittadino lobotomizzato applaude.
    Io ringrazierò sempre Beppe perché anche se mi ha rovinato la vita riempiendola di impegni extra, mi ha fornito tante di quelle informazioni utili a combattere.
    E visto che loro non molleranno mai…io nemmeno!

    La battaglia dei No Coke per la salute

    Il primo aprile 2007 ho scoperto l’esistenza dei meetup di Beppe Grillo. La prima battaglia in assoluto che ho sposato, conosciuta grazie ai meetup, è stata quella dei NO COKE di Tarquinia, contro la riconversione a carbone della Centrale ENEL di Civitavecchia.
    L’ho sposata perchè avevo visto anche la trasmissione di Annozero dove i NO COKE spiegavano le loro ragioni.
    Sono rimasta colpita da un passaggio in particolare che, a parer mio, basterebbe da solo a convincere chiunque a non volere una centrale a carbone “pulito”…si perchè è stato detto anche questo: “carbone pulito”. MAH?! Ebbene, il passaggio a cui mi riferisco riguardava gli agricoltori della zona:

    “(…) si consiglia la conversione agricola in coltivazione agricole no-food (…)”

    E certo! Fino a ieri coltivavo zucchine per i miei figli e per il mercato agricolo…ora passo ai fiori perchè se continuo a far mangiare le mie zucchine al carbone, forse qualche daanno alla salute lo produco!
    Ecco, da quel momento io sono diventata una NO COKE! Adoro il gruppo di Tarquinia che si è esposto a tutela di tutta la Regione Lazio, non solo dell’alto Lazio. Hanno urlato in tutti i modi che le polveri sottili arriveranno a Roma producendo smog e morte… eppure l’ENEL è lì, con la sua falsa informazione con l’illusione del mantenimento del posti di lavoro per chi sta dentro la Centrale.
    Chissà se hanno spiegato ai loro addetti anche i danni prodotti dalla combustione del carbone per chi ci lavora?! Chissà come hanno spiegato le morti bianche avvenute in questi anni dentro l’impianto? Chissà quanto ancora dovremo aspettare prima di essere rispettati ed ascoltati davvero come cittadini?
    Io non lo so. Non posso prevederlo. Purtroppo…
    Ma so cosa posso fare nel mio piccolo: stare con i NO COKE! divulgare le loro battaglie e le loro informazioni. Ecco perchè invito tutti coloro che potranno a dare un contributo all’iniziativa di sostegno per l’acquisto di una centralina per il monitoraggio dell’aria: http://www.cittadiniliberi.blogspot.com/.
    La battaglia dei NO COKE è LA BATTAGLIA: la salute innanzitutto!