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La Roma Multiservizi società di primo livello di Roma Capitale?… SI PUO FARE!!

Ricapitoliamo, soprattutto per chi non sapesse neanche di cosa stiamo parlando. Roma Capitale, come tutti gli Enti Locali, possiede della società municipalizzate (erogano servizi per conto dell’Ente che ne detiene le azioni). Queste società si definiscono di primo livello se le azioni sono al 100% detenute dall’Ente, di secondo livello laddove le quote sono in partecipazione con privati.   L’AMA è la società che si occupa dei rifiuti ed è 100% comunale, peró…detiene il 51% di Roma Multiservizi (il restante 49% è di Manutencoop). Negli anni, con l’USI, siamo più volte intervenuti per cercare di ottenere trasparenza sugli appalti ed il rispetto dei diritti dei lavoratori che, nel tempo, hanno subito, ingiuste procedure di licenziamento. Non ultimo il caso eclatante avvenuto durante la Giunta Marino dei “48 del verde”. Oggi siamo ad un bivio: da una parte il Piano di Rientro concordato nella famosa cabina di regia della Giunta Marino con il ministro Madia (e che prevede la dismissione delle quote detenute da AMA in Multiservizi, come, peraltro stigmatizzato nella delibera 13/2015) e dall’altra una gara “a cinque lotti”, meglio nota con il nome di “Global Service” perché racchiude più servizi del settore scolastico, che scade il 10 novembre prossimo. Ebbene, se da un lato c’è un baratro predisposto dal Governo Renzi…che, però, ha previsto anche la salvaguardia dei livelli occupazionali per i lavoratori della Multiservizi…dall’altro c’è un ostacolo da rimuovere il prima possibile perché si possa trasformare la Roma Multiservizi in una società di “primo livello” : sospendere la gara del “Global Service” in “autotutela”. Eh si, perche in una commissione ambiente particolarmente partecipata dai lavoratroi della Multiservizi, il 4 ottobre scorso, l’Assessora Muraro, per conto della Sindaca Raggi, esprimeva, a chiare lettere, la volontà di fare questo passaggio: trasformazione in società di primo livello. D’altronde, anche l’ormai ex assessore al bilancio, Minenna, si era espresso in tal senso, tracciando le prime linee guida. Certo, ascoltare nella Commissione il Presidente Torreti, evidenziare la necessità di un secondo giro di verifica da parte della “due diligence” (esterna!) per verificare lo stato del valore sul mercato di Multiservizi, mi ha fatta rabbrividire…Altri soldi pubblici impegnati in queste verifiche…dopo soli due anni dall’ultima. Ma tant’è! L’impegno della Sindaca c’è. Lavoratori e lavoratrici vigilano sotto l’occhio attento dell’USI che ha sempre avuto un corretto approccio alla politica, mai come apparato burocratico, ma sempre e solo come lavoratori. Non abbiamo mai illuso i lavoratori, ma ci siamo mossi per ottenere i pronunciamenti ufficiali nelle sedi competenti e opportune. Siamo convinti della necessità di creare una “famiglia” (una nuova Roma Multiservizi) UNITA, dove il lavoro viene redistribuito in modo tale che lavorino tutti e tutte, senza figli e figliastri o il nepotismo di una volta, incancrenitosi nel tempo.
ACQUISIRE LE QUOTE DI ROMA MULTISERVIZI, RIMASTE ORA AL PRIVATO, FACENDOLA TORNARE TUTTA A GESTIONE PUBBLICA SOTTO IL TOTALE CONTROLLO COMUNALE, ANCHE SECONDO IL NUOVO TESTO UNICO SULLE PARTECIPATE IN VIGORE DAL 23 SETTEMBRE 2016, VUOL DIRE, IN CONCRETO, TUTELARE TUTTI QUELLI CHE LAVORANO A ROMA MULTISERVIZI!
In tal modo, lavoratori e lavoratrici sarebbero, finalmente, svincolati, da una logica separatista che li vuole parcellizzati (e indeboliti!) e si ridarebbe, alla gestione pubblica, la possibilità di formulare un piano di ri-organizzazione del lavoro (più equo e razionale rispetto al passato) e della negoziazione più utile anche con altre pubbliche amministrazioni, per esempio quelle statali…
Questo è il nostro modo di lottare, agendo sempre dal basso, attraverso l’autorganizzazione, senza padrini o padroni.
E continueremo a farlo anche il prossimo 18 ottobre che si terrà un’altra commissione Ambiente dedicata ad affidamenti specifici di Roma Multiservizi, in scadenza, con relativo, ennesimo rischio di licenziamenti.