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Cambierà…?

Uno dei miei film preferiti è “Mio cugino Vincenzo“. Una splendida Marisa Tomei e un meraviglioso Joe Pesci ti fanno passare il tempo tra una risata e l’altra sul tema drammatico della pena di morte (per cui un altro film commovente ed appassionante è “La parola ai giurati“, con Henry Fonda che riesce a far capire alla giuria che non tutto quadra sullo svolgimento del processo, tanto da invocare il ragionevole dubbio) al cui rischio sono esposti due giovani accusati di omicidio. Una commedia che scorre via velocemente e ti da da riflettere su quanto possa essere assurdo decidere sulla vita di qualcuno (tollero l’ergastolo…ma sono ASSOLUTAMENTE contraria alla pena di morte ovunque venga applicata!)…senza poter davvero avere la certezza matematica della colpevolezza. La storia dell’uomo è disseminata di errori giudiziari. Uno su tutti, Sacco e Vanzetti che hanno pagato con la loro vita le loro idee anarchiche. In “Mio cugino Vincenzo”, uno dei due ragazzi accusati, Billy, ha per cugino Vincenzo (Joe Pesci) che si è laureato, in carcere, in giursprudenza e non essendoci possibilità economiche per avvocati altisonanti, è costretto a chiamare in emergenza proprio “lui”… il cugino Vincenzo. Il quale si presenta con un look improponibile, da tamarro americano, accompagnato dalla sua bella ed appariscente fidanzata, Mona Lisa Vito (Marisa Tomei). Una donna che dietro la sua bellezza custodisce acume, carattere, ma soprattutto è un’esperta di macchine e di meccanica. E sarà questa sua preparazione a dare la chiave di volta per l’assoluzione dei due ragazzi. Tutto questo preambolo perchè…la storia si ripete…E la realtà supera la fantasia: come nel caso dei due fucilieri del Reggimento San Marco accusati dal Governo Indiano, e anche dalla Procura di Roma di avere ucciso due pescatori indiani…in acque internazionali. Sin dall’inizio, questa vicenda ha evidenziato la triste debolezza del Governo Italiano che ha sempre tenuto un profilo basso, in un caso in cui…coinvolti due cittadini italiani (prima che militari)…ci si è fatti turlupinare in tutti i modi. Primo su tutti…consentendo l’ingresso in acque indiane dell’Enrica Lexie, la petroliera su cui i due fucilieri del Reggimento San Marco, prestavano servizio di difesa dagli attacchi di pirateria, facendole, quindi abbandonare…le acque internazionali . Vorrei fare una premessa…non trovo corretto che i petrolieri…già danarosi…per usare un eufemismo…a difesa delle loro petroliere, usino i nostri militari…piuttosto che agenzie private…Ma, detto questo…una volta che il danno è fatto almeno difendiamo i nostri connazionali prima che vengano anticipatamente condannati dalle autorità indiane! Sono persino a rischio di pena di morte…prevista in India, per questo tipo di reato. Fino ad oggi è successo di tutto…ma l’ultimo episodio è in linea con il film “Mio cugino Vincenzo”…Se non avesse osservato attentamente i filmati mostrati da TG1 e TG2, il perito giudiziario Luigi Di Stefano (noto per le perizie sul disastro di Ustica), proprio come Marisa Tomei nel film…il nostro Governo avrebbe tranquillamente accettato il falsato documento (http://qn.quotidiano.net/primo_piano/2012/04/19/699550-cosi_hanno_falsificato_documento.shtml) delle autorità indiane? con le incongruenze sin dall’inizio, persino sul calibro dei proiettili, sul tipo di fucile (si assegnato al Reggimento San Marco…ma non in possesso dei due fucilieri sulla Lexie)…ancora stiamo aspettando? Il nostro è veramente il Paese delle Meraviglie…come cittadina italiana…comincio a pensare che sia meglio non affacciarsi all’estero…tutto ci scivola addosso: Sandra Mariani la turista…liberata dopo 14 mesi dal suo rapimento, Franco Lamolinara, ostaggio ucciso in Nigeria, nel blitz delle forze britanniche, la pacifista Rossella Urru, ancora in mano ai rapitori (e un Governo di nuovo caduto in fallo quando sono circolate le voci sulla sua liberazione), Vittorio Arrigoni, volontario e attivista per i diritti umani, ucciso a Ghaza e, in ultimo, i due fucilieri praticamente condannati prima dell’esito delle indagini. Certo che se poi penso…che tanto non ci sono soldi per progettare viaggi all’estero…mi dico…ah beh…”non c’è problema non corro nessun rischio…Tranne…quello di dover pensare a salvarmi direttamente in casa mia”…perchè con lo stupro quotidiano che i nostri diritti stanno subendo…anche stare qui…In Italia…mi spaventa…ma allora…Ci sarà una soluzione per ritrovare una perduta dignità, per ridare speranza a questo povero Paese, a questa povera Patria…e per guardare avanti con più fiducia e rinnovato amore per il nostro territorio?