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OOH! ERA ORA! GRAZIE SINDACO MARINO!…per avere dimostrato che avevamo ragione noi a denunciare inadempienze ed inefficienze…

sindacoE dopo tanto tempo che non scrivevo più su questa pagina, stavolta non potevo esimermi. UN EVENTO ME LO IMPONE! Come ricorderete, è da settembre 2014 che la Società Roma Multiservizi SPA ha licenziato “48” , tra lavoratori e lavoratrici che si occupavano del verde pubblico (qui, un breve riepilogo )
Da agosto 2014, la vicenda è su tutti i tavoli istituzionali. La notte tra il 6 ed il 7 agosto 2014, fu votata, all’unanimità, una mozione in Assemblea Capitolina che impegnava  il Sindaco e la Giunta “ad avviare, nei confronti del personale di Roma Multiservizi S.p.A., precedentemente impiegato nell’appalto per la manutenzione del verde delle scuole statali, la procedura prevista dalla legge n. 147/2013, art. 1, commi 563, 564, 565 e 566, al fine di ricollocare i lavoratori in esubero, nell’ambito della medesima società ovvero presso altre società controllate da Roma Capitale”.
A settembre, purtroppo, i lavoratori sono stati licenziati (nonostante il Piano di Rientro, nel dettato relativo la “dismissione” della Multiservizi, indichi “l’attenzione rivolta alla salvaguardia dei livelli occupazionali”) e l’8 settembre 2014 il consigliere Gianluca Peciola, capogruppo di SEL in Campidoglio, a riguardo, presentava un’interrogazione. Il testo  interroga “il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere i motivi per cui non sia stata applicata la procedura prevista dalla legge 147/2013, in relazione alla ricollocazione dei lavoratori Multiservizi in esubero, presso le altre società controllate da Roma Capitale” (come indicato anche nella sopra citata mozione). Prima di commentare la risposta che il Sindaco ha dato a quest’interrogazione, guarda caso, il 12 marzo scorso…mentre con Augusto Fantini denunciavamo la sua totale assenza in tutta questa storia, durante un’intervista su “Ditelo a Roma Uno” … Ebbene, prima, ci tengo a sottolinare che i licenziati, si sono sentiti dire per parecchio tempo che la mobilità interaziendale prevista dalla Legge 147/2013 FORSE non era applicabile alle partecipate di secondo livello (superfluo dire che non è così)  e che si doveva interpellare l’Avvocatura…E se non fosse stato per una richiesta promossa dal Gruppo Capitolino M5S, visti i ritardi nel farlo da parte dell’Assessore all’Ambiente, oggi non avremmo quel parere e neanche l’ammissione delle colpe che il Sindaco ha involontariamente declamato nella sua risposta. Eh si!…perchè le conclusioni della risposta del Sindaco sono desolanti ed imbarazzanti allo stesso tempo:”…La mozione (del 6/7 agosto 2014 ndr) si limita ad impegnare il Sindaco e la Giunta ad “avviare” […] la procedura prevista dalla legge n. 147/2013; ebbene questo avvio presuppone, necessariamente una corposa istruttoria che prescinde dall’ipotetica fattibilità dell’operazione di per sé consentita – in via teorica- dalla normativa. In sostanza, la riallocazione in altre aziende del personale è influenzata dal verificarsi di tutta una serie di condizioni, specialmente fabbisogni di personale ed esigenze funzionali e organizzative di ciascuna società, concretamente accertate caso per caso ed espressamente imposte dalla stessa legge n. 147/2013.”.
IN VIA TEORICA”???????????? LA LEGGE LO PREVEDE È STATO IL COMUNE DI ROMA (cercatevi i responsabili!) CHE NON HA AVVIATO LE PROCEDURE PREVISTE IN TEMPI UTILI! La normativa è del 2013, i primi avvisi di licenziamento risalgono ad agosto 2013, con relativi periodi di Cassa Integrazione che si sono protratti fino al 2014. A febbraio 2014 c’è stata la conclamazione di quei licenziamenti che sono stati definitivamente imposti a settembre 2014…E IN UN ANNO DI TEMPO L’AMMINISTRAZIONE NON È RIUSCITA AD AVVIARE LA “CORPOSA ISTRUTTORIA”?????? VERGOGNATEVI!!!! Esiste un Dipartimento  precipuamente impegnato sulle “Partecipate”.Ma…Se questo è il modo di “monitorare”, indirizzare, etc. ..Stiamo tutti a rischio (noi che lavoriamo per le municipalizzate)…perchè quelle, poche, tutele previste ”in via teorica” dalle leggi vigenti neanche vengono predisposte!

E’ anche per vedere rispettati questi diritti minimi e contro gli sciagurati tagli di Bilancio previsti dalla Giunta Marino che giovedi 19 marzo, prossimo, a partire dalle 16, saremo in piazza con le altre realtà Romane per partire in corteo tutti insieme.

I licenziati dalla Multiservizi occupano Campidoglio e il Sindaco Marino…intanto…

Qualcuno di voi, avrà avuto modo, in passato, di seguire altri licenziamenti effettuati dalla Roma Multiservizi SPA (Società partecipata da AMA al 51%). Ma i “48” licenziamenti in atto, hanno qualcosa di diverso: non dovevano essere proprio avviati. Voi direte “perchè”?…se una società ha degli esuberi…deve tutelarsi in qualche modo. Peccato che questa società veda, appunto attraverso AMA, la partecipazione di Roma Capitale. Al punto che, nel Piano di Rientro concordato con il Governo Renzi, il Sindaco e la sua Giunta abbiano previsto la dismissione totale di Multiservizi, previa la “salvaguardia dei livelli occupazionali” dei dipendenti. Inoltre va tenuto presente che la Legge 147 del 2013 ai commi dal 563 al 568 prevede la “mobilità interaziendale” per il personale eccedente. Poichè i 48 licenziati hanno gridato sin dall’inizio queste anomalie (io stessa ne ho fatto menzione la prima volta l’8 agosto scorso ad un tavolo allargato cui era presente anche l’Assessore all’Ambiente Estella Marino, oltre il coordinatore della maggioranza Capitolina, on. Fabrizio Panecaldo ed i consiglieri d’opposizione On. Alessandro Onorato per la Lista Marchini e l’On. Marcello De Vito del Movimento Cinquestelle). Ebbene, dopo l’anomala procedura di licenziamento avviata con degli sms di preavviso sui telefoni personali che è stata ratificata dalle lettere arrivate il 2 settembre, i lavoratori si sono ribellati. E si sono visti fare una serie di proposte oscene: da iniziali 15 ore a settimana (anche per chi ne faceva 40 e che significano 296 euro al mese…) alle attuali 30 ore per 12 mesi…dopo aver occupato la Sala delle Bandiere, prima e la Sala del Carroccio, poi (in Campidoglio) da martedi scorso a giovedi scorso. In mezzo, il faccia a faccia con il Sindaco Ignazio Marino che, anzichè recepire lo stato gravissimo della situazione (per cui il Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha scritto, chiedendo chiarimenti, al Gabinetto del Sindaco e per cui esiste un’interrogazione depositata in Senato e che ha come prima firmataria la senatrice Monica Casaletto) ha preferito prendersela con i “guardaportone”, Vigili Urbani che si occupano degli ingressi in Campidoglio. Peccato!! Forse dimentica che la strana prassi (che va contro il Regolamento, cosa per cui il Movimento Cinque Stelle Capitolino ha promosso una segnalazione anche alla Prefettura) che vige al momento, è che entrino ad assistere all’Assemblea Capitolina quei cittadini i cui nomi siano stati depositati dai consiglieri comunali all’Ufficio di Presidenza e che abbiano ricevuto il visto dalla stessa Presidenza. Dopodichè, quei nomi, arrivano ai guardaportone che ritirano il documento di identità e consegnano un passi. Per cui, insieme ai licenziati, voglio manifestare la mia solidarietà anche ai guardaportone, vittime, essi stessi, della mancata comunicazione che regna all’interno del Palazzo. Tutto ciò non accadrebbe se un Sindaco non avesse paura dei propri cittadini e lasciasse libero accesso per assistere all’Assemblea Capitolina, come richiesto anche dalla stessa senatrice Casaletto. Chiudo lasciandovi il comunicato fatto girare dai licenziati, una volta abbandonata l’occupazione della Sala del Carroccio, avendo ottenuto l’apertura di un Tavolo Tecnico che speriamo risolva quanto prima questa drammatica situazione. PS: siete tutti invitati alla riunione della Rete Municipalizzate Roma che si terrà mercoledi 15 ottobre, a partire dalle ore 18,30, presso la Camera del Lavoro Autorganizzata Roma sud est – Laboratorio Sociale Quarticciolo via Ostuni 9 – piazza del Quarticciolo.

COMUNICATO: LICENZIATI DELLA MULTISERVIZI LASCIANO L’OCCUPAZIONE DEL CAMPIDOGLIO.

” Siamo usciti perche’ rispettiamo l’impegno che fino ad oggi hanno mostrato tutti i
consiglieri che supportano la nostra battaglia” A parlare e’ Augusto Fantini
uno dei licenziati che in questi giorni e’ rimasto in Campidoglio . Prosegue ”
Ieri, al termine del Consiglio il Presidente d ‘Aula, ha chiesto ai capigruppo
se  avessero voluto incontrare i lavoratori in occupazione . Ma l’incontro non
ci e’ stato.  In serata  e’ venuta la consigliera Azuni dicendoci che la
prossima settimana verra’ avviato il tavolo tecnico con l’Assessore Estella
Marino che verra’ seguito anche dalla consigliera Tiburzi . In questo primo
passaggio la consigliera Azuni fara’ da intermediario con il dr Fucito. Ci
attendiamo che il nostro reintegro venga effettuato in tempi rapidi, vista
l’unanimita’ di intenti della forze politiche. Aspettiamo anche la risposta del
Gabinetto del Sindaco alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sui nostri
licenziamenti. In ultimo, vogliamo ringraziare On. Giorgia Meloni per esserci
venuta a portare la sua solidarieta’ e disponibilita’ e la Senatrice Casaletto,
prima firmataria di un’interrogazione sulla nostra vicenda  : aspettiamo le
risposte dei ministri competenti. in tutto cio’, resta lo sconforto di non aver
ottenuto l’incontro con il Sindaco nonostante lo avesse detto lui in prima
persona .

Promesse da Marino? NO! DA MARINAIO!

Quanti di voi leggono queste righe sono cittadini Romani?…Ebbene…soprattutto noi Romani, ricordiamo molto bene la campagna elettorale del candidato sindaco senatore Ignazio Marino. Mesi passati a tranquillizzare dipendenti capitolini e delle società municipalizzate che nessun posto di lavoro si sarebbe perduto…Promesse elettorali che, per l’ennesima volta, vengono disattese. Non solo ai dipendenti capitolini è stata riservata la sorpresa tutta agostana (una volta le porcate di agosto venivano fatte passare solo in Parlamento…invece l’ex senatore, oggi sindaco, ha esportato l’usanza anche a Roma) di vedere un contratto “unilaterale” (prego i civilisti di spiegarmi cosa sia un contratto unilaterale, perché a me sembra proprio un ossimoro legale) che, di fatto, cancella un terzo dello stipendio di parte dei dipendenti…Ma ora si parte con i licenziamenti nelle municipalizzate…
La Società Roma Multiservizi S.P.A., nonostante la tenacia con cui alcuni soggetti istituzionali cerchino di dimenticare la partecipazione del Comune di Roma attraverso AMA SPA (ricordiamo, infatti, che il 51% del pacchetto azionario è di AMA…A sua volta 100% Comune di Roma…a voi le conclusioni)… resta una “MUNICIPALIZZATA” del Comune di Roma. Altrimenti, non avrebbbe neanche trovato collocazione nel famoso Piano di Riequilibrio, richiesto dal “Salva Roma”, dove se ne prevede la dismissione.  Ebbene,  dopo che l’8 agosto u.s. si è tenuto un tavolo allargato cui hanno preso parte sigle sindacali confederali ed autorganizzate ed a cui era presente la nuova dirigenza Multiservizi,  ed in rappresentanza della Giunta Capitolina, l’Assessora Estella Marino, oggi ci troviamo di fronte a 51 sms di licenziamento. Già! la nuova frontiera del lavoro: ti avviso con un sms che ti devo licenziare. Che amarezza! E pensare che al tavolo dell’8 agosto, davanti al coordinatore della maggioranza Capitolina, on. Fabrizio Panecaldo e ai consiglieri d’opposizione on. Alessandro Onorato (Lista Marchini) e on. Marcello De Vito (Movimento Cinque Stelle) era stato preso l’impegno di congelare la pratica degli sms. Il testo di quelli inviati ieri è il seguente:”Con riferimento alla procedura di mobilità ex legge 223/91 avviata in data 17 febbraio 2014 ed avente ad oggetto n. 52 dipendenti addetti alla manutenzione delle aree verdi degli edifici ad uso scolastico, Ella compreso, La invitiamo nuovamente  presso la sede aziendale, Mercoledi 27 o Giovedi 28 Agosto 2014, dalle ore 10 alle ore 16, al fine di prospettarle una proposta di ricollocazione volta alla conservazione del posto di lavoro; dovendole ricordare, infine, che, ove take proposta non venga da Ella accettata, l’azienda non potrà in altro modo garantirle la continuità del rapporto di lavoro. ROMAMULTISERVIZI SPA. “. Superfluo dire che i conti non tornano in tutta questa storia…A me, per esempio, sembra strano che i lavoratori cui arriva la proposta di contratti a 15 ore siano gli stessi a cui, ORA,vengono chieste ore di straordinario presso le strutture cimiteriali…Con, ovviamente…aggravi economici per la comunità…essendo lavori in regime di “straordinario”…
Caro sindaco Marino…quanto mi sarebbe piaciuto avessi mantenuto gli impegni presi nei confronti dei lavoratori delle municipalizzate…invece ti sei sperticato in promesse elettorali…da marinaio…Ma sei ancora in tempo: martedi 2 settembre si terrà una commissione Controllo Garanzia e Trasparenza in via delle Vergini, 18 su Roma Multiservizi S.P.A…Fai congelare le procedure di licenziamento e vieni in commissione anche tu a sentire cos’ha da dire la dirigenza di una delle tue municipalizzate…Io ci sarò perchè sono una cittadina che vuole sapere…TU?

Salva Roma?…direi proprio di no…

I primi effetti del Salva Roma si sono fatti sentire …con quanto accaduto presso FARMACAP,  con episodi gravi che hanno visto anche l’identificazione da parte della Polizia di RSA dell’USI Unione Sindacale Italiana e di altre sigle che avevano cercato di ottenere chiarimenti all’ormai ex Direttore generale, il 14 marzo scorso, ultimo giorno utile prima del commissariamento attualmente in atto per questa società. Di seguito la nota mandata proprio dall’USI per chiedere un intervento immediato a tutela degli utenti della teleassistenza ed i lavoratori che se ne occupano. Lavoratori che non hanno dato la disponibilità a telefonare a casa degli assistiti per comunicare loro che il servizio dal Primo aprile si sarebbe dovuto interrompere per mancanza di fondi…

OGGETTO: INTERVENTO INTEGRATIVO A NOTA RSA USI Farmacap del 14 marzo 2014, a lettera firmata dal personale del 14/3/2014 (allegate), da parte di SEGR. INTERCATEGORIALE USI, su RICHIESTA SOSPENSIONE TELE SERVIZI AD ANZIANI FRAGILI.

RICHIESTA PROVVEDIMENTI FINALIZZATI A PROSECUZIONE DAL 1° APRILE 2014 SERVIZI ALLA CITTADINANZA, PROSECUZIONE CONTINUITA’ LAVORATIVA E GARANZIA OCCUPAZIONALE PERSONALE UTILIZZATO, CONFERMA DATA 7 APRILE 2014 INCONTRO CON COMMISSARIO STRAORDINARIO DOTT. ALVARO CON SINDACATI E RSA.

RICHIESTA NUOVA CONVOCAZIONE CCCCPP CONGIUNTA PO. SOCIALI E BILANCIO, SU SITUAZIONE AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP.

La Unione Sindacale Italiana in sigla USI, legalmente costituita e operante con propria RSA ex art. 19 S.L. nuova formulazione, con la presente sostiene e conferma il contenuto delle note allegate e facenti parte integrante, inoltrate in data 14 marzo 2014 dalla RSA USI interna, nonché dalle dichiarazioni sottoscritte dal personale in servizio presso le attività dei “tele servizi”.

In particolare, oltre alla tutela e salvaguardia occupazionale, salariale e di continuità lavorativa dei dipendenti, che si aggiunge a quella del resto del personale della Farmacap utilizzato nelle farmacie comunali, asilo nido, pulizie e amministrazione, si richiede formalmente la predisposizione di atti e provvedimenti finalizzati a GARANTIRE DAL 1° APRILE 2014, LA CONTINUAZIONE DEI SERVIZI ALLA CITTADINANZA E AGLI ANZIANI FRAGILI, confermando la indisponibilità del personale utilizzato a rendersi complice di una interruzione di servizio pubblico, che sia lesiva e dannosa per il benessere psicofisico e la tutela, svolta in 12 anni di attività, di questa fascia di utenza.

Si richiede ai soggetti istituzionali a vario titolo competenti, di adoperarsi per garantire, nelle more delle procedure di definizione del futuro dell’azienda nel suo complesso, la prosecuzione dei servizi erogati comunque alla cittadinanza, nonché contestualmente, si richiede una nuova convocazione con carattere di urgenza, delle CCCCPP Bilancio e Pol. Sociali aperta a Dirigenti e direttori dei Dipartimenti interessati, Assessorati, dirigenza aziendale e OO.SS. con rispettive RSA, ulteriore e di aggiornamento di quella svolta in data 18/2/2014, per fare il punto della situazione ed evitare contraccolpi negativi che portino ulteriore disagio e danno ai dipendenti dell’azienda e all’utenza beneficiaria dei servizi e attività erogati dalla Farmacap, soggetti che non possono subire conseguenze di atti e condotte, che non hanno certo determinato a creare, per la situazione in atto.

Si richiede inoltre al Dott. Franco Alvaro, n.q. di Commissario straordinario alla Farmacap, di inviare a mezzo fax (per Usi 06 77201444), la formalizzazione delle richieste già avanzate dalle RSA interne, per l’incontro previsto per il giorno 7 Aprile 2014.

Si ringrazia per l’attenzione, si resta in attesa di riscontro e di preciso e possibilmente univoco orientamento di Roma Capitale in merito alla situazione dei servizi di Telesoccorso, Telecompagnia, Telemonitoraggio e di Tele assistenza, nonché degli altri servizi –attività svolti dalla Farmacap, anche in ordine allo sblocco di finanziamenti e coperture economiche per proseguire le attività e i servizi alla cittadinanza, ci si dichiara disponibili al confronto e alla ricerca di tutte le soluzioni possibili, senza però che questo possa comportare ulteriori fattori di disagio, rischio o pericolo all’utenza e a chi lavora per erogare tali servizi-attività. Distinti saluti

Per UNIONE SINDACALE ITALIANA USI e Rsa-Rls Usi interna Farmacap

Prof. Giuseppe Martelli (cell. 339 5001537) Segr. Intercategoriale prov.

Dr. Roberto Martelli (usiait1@virgilio.it) segreteria generale

 

“Salva Roma” e Assemblea USI Unione Sindacale Italiana a Zètema

Oggi pubblico il comunicato sindacale che ho fatto girare tra i miei colleghi e le mie colleghe, dopo l’approvazione al Senato del decreto “Salva Roma”, con tanto di “emendamento Santini”. Mi sono vista costretta a puntualizzare alcune cose, perché, precedentemente, alcune dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino , avevano tranquillizzato lavoratori e lavoratrici Zetema.
Ebbene, il fatto che un sindaco si impegni a difendere una società, non significa che sia davvero nelle condizioni di farlo. Voglio, infatti, ricordare che Roma Capitale sta sull’orlo del default, che se non viene definitivamente liberato dalla Camera il Decreto Salva Roma con la pioggia di milioni che dovrebbero far respirare la Capitale…il commissariamento e le nuove elezioni sarebbero garantite. Che significa questo a fronte dell’approvazione dell’emendamento Santini?
L’ho spiegato nel mio comunicato…con cui esorto colleghe/i a partecipare all’assemblea dell’USI Unione Sindacale Italiana, di domani 25/2  presso Civita, piazza Venzia, 11, a partire dalle ore 13.
Fermo restando…che se pure il Sindaco riuscisse a “salvare” Zetema…che significa?,..che le altre società partecipate potrebbero chiudere come se niente fosse…per fare cassa?…Direi di no!…Direi che siamo pronti a contrastare questa politica di tagli fatti sempre dal basso…Noi la crisi (la loro!) non la paghiamo!
Ora però vi lascio al discorso che tutti i politici dovrebbero fare…e mettere in pratica…Quello del Presidente dell’Uruguay, PEPE MUJICA, all’Assemblea dell’ONU nel 2012, in Brasile. Buona visione.
 

Comunicato sindacale per affissione e divulgazione ai sensi della L.300/70 ex art. 25.

 “IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI?”…L’USI DICE NO!

 In molti si sono sentiti rasserenati dalle dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino, relativamente l’importanza di Zètema: “L’attività di Zètema è importantissima in una città come Roma… Per questo faremo tutto quanto possibile a tutela dei lavoratori di Zètema, di concerto con il Consiglio comunale e i sindacati”.

Io no. Perché? Eppure sono una lavoratrice come tutti voi. Ebbene, io credo…e non sono la sola, che i sindaci cambiano e le leggi restano. E le norme nazionali che si stanno approvando non ci aiutano a stare “sereni”. Ieri, 20/2, è passato al Senato il Decreto Salva Roma, al cui interno è stato votato l’emendamento “Santini”, rivisitato più volte, tanto che alla fine è stato votato il “testo 4”. Ebbene io tutte queste rassicurazioni non le vedo. Nel testo approvato leggiamo di misure che prevedono anche “…la dismissione o la messa in liquidazione delle società partecipate che non risultino avere come fine sociale attività di servizio pubblico…ove necessario per proseguire il riequilibrio finanziario del Comune”.

Ecco! Vi state sentendo meglio? Perché non leggiamo che le società partecipate si vendono punto e basta? Io no! Ricordiamoci che il Comune di Roma, oltre il mega debito, deve ancora approvare il Bilancio. Bilancio che, nella Previsione, ha allarmato persino il dr. Ruberti. Il quale ha confermato nell’ultimo tavolo RSU che, se vengono rispettati i tagli previsti nel “previsionale” che si aggirano intorno al 30%, le conseguenze potrebbero essere anche licenziamenti. I conti sono presto fatti: tagliare 30% equivale a circa 2/300 lavoratori. Ma noi sentiamoci tranquilli: l’emendamento Santini è passato in  veste soft! Ora, però, il “Salva Roma”  torna alla Camera dei Deputati …e lì dovremo esserci!

Vi aggiungo anche un’altra chicca: dalla Task force messa su da Cottarelli, arriva, come suggerimento mirato alla spending review, anche un’ipotesi di incentivo per quegli Enti Locali che “liquidino” le società non di pubblico interesse.

E ora? vi sentite tranquilli? Io no! Per questo vi rinnovo l’invito a partecipare all’assemblea di TUTTI/E lavoratori e lavoratrici Zètema, indetta dall’USI Unione Sindacale Italiana per il 25/2 p.v. presso la sala di Civita in Piazza Venezia, 11 dalle ore 13 alle ore 16.

Discuteremo e decideremo INSIEME le future iniziative!

Mi dispiace dirvelo…ma non è come diceva Pangloss nel Candido di Voltaire:”…questo è il migliore dei mondi possibili”. No, non lo è…ma noi possiamo evitare che altri lo rendano anche peggiore!

 L’unica battaglia persa è quella che non si combatte!  Serenetta Monti (RSU/USI)

Per info: Serenetta Monti:  serenettam@gmail.com

Giuseppe Martelli : 339/5001537; alex_950@yahoo.it

 
 

https://www.serenettamonti.it

Sosteniamo Sonia Alfano

Sonia Alfano, eletta con Italia dei Valori come indipendente al Parlamento Europeo, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere di calendarizzare una discussione sul “caso Italia” e in particolare sulla legge Alfano.
Ha chiesto l’appoggio dei suoi colleghi, compresi quelli del Partito Democratico, che però latitano. Solo l’on. Crocetta ha aderito.
Una mia amica ha inviato a Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino una lettera – che sono quasi sicura rimarrà senza risposta – per chiedere conto di questo comportamento.
Il Partito Democratico, come dice Marco Travaglio, non è uguale al PdL: è complementare. Sosteniamo Sonia nella sua avventura europea, diffondiamo la lettera di Beatrice!

Gentilissimi

Pierluigi Bersani – responsabile del Dipartimento Economia e membro del coordinamento nazionale del Partito Democratico –
Dario Franceschini – segretario nazionale del Partito Democratico, nonchè componente della Commissione parlamentare Unione Europea, membro della delegazione italiana presso il Consiglio d’Europa e l’Unione dell’Europa Occidentale –
Senatore Ignazio Marino – membro della Commissione igiene e sanità e Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale – scrivo la seguente lettera aperta a seguito della perplessità manifestata da Sonia Alfano, neo-eletta deputata al Parlamento europeo, riguardo alla presentazione del 16 Luglio scorso, dell’interrogazione parlamentare con la quale ella chiedeva l’intervento dell’Europa, in merito alla richiesta di abolizione del Lodo Alfano – dell’On. Angelino Alfano omonimo, ma non parente – legge dichiarata incostituzionale, che legittima privilegi di immunità legale, alle più alte cariche dello Stato.
La ricezione degli appoggi auspicati da Sonia Alfano è insufficiente per una così importante battaglia, che se non condivisa dalle forze dell’opposizione, rischia di divenire “carta straccia”.
Mi rivolgo a Voi come Candidati alle prossime elezioni della segreteria del PD e come uomini, che avete deciso di dedicare la vostra vita alla politica; per un Paese in cui certamente credete e per la salvaguardia del quale sicuramente intendete battervi

Personalmente a Lei Bersani, dico che.

“Io so che il meglio che il PD aveva da dire agli italiani non lo ha ancora detto.

E so anche che sta cercando di dare una risposta alla domanda: perché il Pd ha deluso le aspettative che aveva suscitato, perdendo voti, invece di allargare i consensi in tutte le direzioni?

Lei pensa sia successo soprattutto perché, dopo aver invocato la partecipazione popolare alle Primarie ed aver ottenuto la risposta formidabile di quasi quattro milioni di cittadini, non siete riusciti a costruire una organizzazione plurale e aperta in grado di coinvolgerli.

E fino a quando le oligarchie economiche potranno tenere in scacco le istituzioni della democrazia, impedendo di ritrovare l’orgoglio della tradizione e affrontare con coraggio la strada dell’innovazione la crisi di legalità in Italia, continuerà ad erodere le basi dell’organizzazione civile.

Perché la Legalità o è per tutti, oppure non è Legalità.

Lei crede che la legge debba essere uguale per tutti: per i ricchi e per i poveri, per gli italiani e per gli stranieri, per i giudici e per i politici, per chi è famoso e per chi non lo è.

Ed è anche molto chiaro sul fatto che non c’è un Pd in cui confluire. C’è invece un vasto campo di forze di sinistra, riformiste, laiche e ambientaliste che ha cominciato ad unificarsi e alle quali è giusto guardare con attenzione, così come a tutte quelle forze di opposizione che incarnano valori importanti.”

Inoltre, gentilissimo Franceschini:

“Noi democratici pensiamo prima di tutto alle prossime generazioni. Avere il coraggio di proporre correttivi ai modelli economici e sociali, mettendo in campo una gerarchia di valori alternativa e proiettata sul futuro. Questa deve essere la nostra sfida ed il nostro principale campo di gioco, si chiama Europa.

Noi crediamo che dalla crisi possa uscire un’Italia, che proprio attraversando le difficoltà ,riscopre i valori fondanti della solidarietà, delle comunità locali, dell’essere una nazione.

Una nazione che tutela gli interessi ma solo se rispettano i valori. Perché rispettare un valore è spesso il modo migliore per difendere un interesse.

Bisogna recuperare fiducia dimostrando con i fatti che siamo in grado di far rispettare l’ordine pubblico, contrastando ogni forma di illegalità per evitare che l’impunità di pochi comporti la criminalizzazione di tutti.

Fare l’opposizione insieme con altri partiti, individuare battaglie comuni, in Parlamento e nel Paese, sui contenuti dell’azione di governo, sarà il terreno migliore per sperimentare la possibilità di formare una alleanza coesa e credibile. Fare l’opposizione. Parliamo troppo poco di questo. Eppure questo oggi è il nostro compito principale.

Occorre recidere con decisione i rapporti, ancora esistenti, fra mafia e politica.

Nell’immediato la nostra priorità sul fronte sicurezza deve essere la lotta al ddl intercettazioni, che indebolirebbe in modo grave tutta l’attività investigativa.

Contrastare il governo non è antiberlusconismo.

Un riformista alza la voce e batte i pugni sul tavolo quando un capo del governo attacca la stampa libera e il diritto di cronaca, quando intimidisce imprenditori e editori, quando offende le istituzioni internazionali, colpevoli solo di dire la verità.”

Infine, Senatore Marino, aggiungo che:

“Siamo una grande nazione di cittadini che vivono ogni giorno milioni di storie, fatte di lavoro, passione e creatività. Donne e uomini che si impegnano a migliorare il proprio avvenire e che oggi alla politica chiedono soprattutto una prospettiva di speranza, insieme alla capacità di restituire visione e senso del futuro

Denunciare le cose che non vanno, le ingiustizie, i soprusi.

Dare risposte ai cambiamenti in atto nella società. Un Paese che non discrimini nessuno dei suoi cittadini e che sia aperto a coloro che da tutto il mondo portano qui le proprie speranze per il futuro, le proprie capacità, il proprio contributo alla crescita e alla prosperità delle nostre comunità.

Un Paese dove la giustizia sia efficiente, rapida e uguale per tutti. Un Paese in cui viga la certezza della pena e che rispetti la dignità dei detenuti. Un Paese libero dal cancro della criminalità organizzata, dal fardello dell’evasione fiscale, dalla corruzione, dall’inquinamento e dai rifiuti.

La giustizia penale in Italia non è né equa né funzionale. L’altro numero di processi conclusi con prescrizione del reato per decorrenza dei termini e la lentezza insostenibile delle sentenze sono una palese manifestazione di resa da parte della giustizia e, in ultima analisi, dello Stato, con effetti negativi per tutti: per il reo e per chi è innocente, per la vittima come per l’opinione pubblica, per i giudici e per l’organizzazione amministrativa della giustizia.

Una corretta amministrazione della giustizia penale non è nella severità delle pene, ma nella certezza della loro applicazione, dopo un processo rapido e che offra al cittadino tutte le garanzie, formali e sostanziali, di una democrazia liberale matura e della nostra altissima civiltà giuridica

Completare l’Europa, superando la falsa contrapposizione tra rafforzamento dell’Unione e perdita di sovranità nazionale: l’Europa è l’unico modo per noi tutti di recuperare peso reale e capacità di azione nello scenario globale.”

Le avrete sicuramente riconosciute: sono tutte parole vostre. Estrapolate e decontestualizzate dalla vostra rispettiva mozione di candidatura alla segreteria del PD.

Esprimevano al meglio il significato ed il valore che avrebbe l’appoggio che Vi chiedo, ma siamo in tanti, credetemi!

Sostenere Sonia Alfano e lavorare per l’abolizione del Lodo Alfano, sarebbe un mirabile gesto per la salvaguardia della Legalità di questo Paese, nella convinzione che Tutti abbiamo gli stessi diritti e doveri.

Con rispetto, Beatrice Andolina – 43 anni, precaria.