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Chi siamo. Chi sono. Multiservizi, riassunto.

Io sono entrata nell’USI, quasi vent’anni fa. Qando intorno a me si stava compiendo l’ennesimo scempio nel mondo del lavoro con uso e abuso di lavoratori LSU/LPU. Progetti partiti in tutta Italia come “lavori socialmente utili”, servivano a sopperire le carenze organiche delle pubbliche aministrazioni con manodopera qualificata pagata al minimo.
Grazie al sostegno dell’USI ed insieme a tanti compagni di viaggio, con cui abbiamo condiviso l’esperienza dell’Assemblea dei Lavoratori e delle lavoratrici “POLIS”, sono riuscita a firmare un protocollo di intesa con il Comune di Roma per l’assunzione di circa 700 persone, (una buona parte all’interno del Comune stesso, grazie alle loro prerogative professionali), l’altra parte (me compresa) presso aziende municipalizzate.
Oggi, come negli anni passati, mi ritrovo con l’USI a difendere i posti anche di chi lavora nelle municipalizzate. Una su tutte è la Roma Multiservizi SPA, tristemente nota per una gestione discriminante e discriminatoria del proprio personale ed oggi, parte integrante del Piano di Rientro, laddove ne è prevista la cessione delle quote di AMA SPA (che ne detiene il 51%).
Nel 2015 l’USI è stata parte attiva anche negli incontri istituzionali tenutisi a Palazzo Chigi (con il Sottosegretario De Vincenti) ed al Ministero del Lavoro (con il Capo di Gabinetto del Ministro Poletti).
In entrambe le occasioni si sono sostenute le proposte che partivano da una petizione tra lavoratori che prevedeva un assorbimento in AMA, ma l’USI ha sempre ribadito la necessità di re – internalizzare i servizi, poiché sarebbe la soluzione più conveniente per gli Enti Locali. Ricordiamo che il sottosegretario De Vincenti ribadì che la “gara a cinque lotti va avanti”, ma “ascoltare…è un buon costume istituzionale”. Ma aggiunse anche che  per il Governo è “prioritario il risanamento finanziario e morale di Roma”, e fu data, proprio in quell’occasione,  disponibilità ad ascoltare “alternative in grado di produrre più risparmi del bando di gara.”C’è infatti da garantire alla “collettività”, disse “… che il risanamento del Comune di Roma va avanti”.
In questo senso va la proposta sostenuta dalla stessa sindacA Raggi, come dichiarato dall’assessora Muraro già il 4/10 u.s., di acquisire le quote del “privato”. Sia nell’incontro con il Sottosegretario De vincenti che in quello con il Capo di Gabinetto di Poletti, fu promossa la richiesta di un “tavolo interistituzionale governativo e parti sociali” per definire piani di salvaguardia per tutti i lavoratori coinvolti, ma ad oggi non si ha alcuna notizia in tal senso.
Oggi insistiamo e resistiamo, con lavoratori e lavoratrici,  affinché venga interrotto una volta per tutte il sistema discriminante e discriminatorio di Multiservizi, confermato per l’ennesima volta venerdi 21/10 u.s, nella Commissione Ambiente dove, Multiservizi, per scongiurare i circa 60 licenziamenti di addetti nel verde, posti in mobilità , mentre l’azienda assumeva lavoratori a tempo determinato, ha proposto di passarli alle scuole, utilizzando un accordo con il dipartimento scuola di cui non conosciamo i particolari.
Dal 2015, l’USI ha organizzato scioperi e mobilitazioni con buone adesioni, nonostante i limiti imposti dall’azienda con i sindacati concertativi, i quali, oggi, dopo mesi di mobilitazione, si accorgono che molto è stato fatto ed ottenuto per merito dell’ USI  e si accodano frettolosamente alle nostre richieste, promuovendo un battage mediatico che rischia di confondere le idee.
Ma, noi, (io, l’USI e lavoratori e lavoratrici interessati), domani, 25/10,  saremo nuovamente in Campidoglio, dalle 14,  per ascoltare le risposte degli assessori Colomban e Muraro all’interrogazione di Valeria Baglio del PD…SIAMO CURIOSI…Guarda un po’…

I licenziati dalla Multiservizi occupano Campidoglio e il Sindaco Marino…intanto…

Qualcuno di voi, avrà avuto modo, in passato, di seguire altri licenziamenti effettuati dalla Roma Multiservizi SPA (Società partecipata da AMA al 51%). Ma i “48” licenziamenti in atto, hanno qualcosa di diverso: non dovevano essere proprio avviati. Voi direte “perchè”?…se una società ha degli esuberi…deve tutelarsi in qualche modo. Peccato che questa società veda, appunto attraverso AMA, la partecipazione di Roma Capitale. Al punto che, nel Piano di Rientro concordato con il Governo Renzi, il Sindaco e la sua Giunta abbiano previsto la dismissione totale di Multiservizi, previa la “salvaguardia dei livelli occupazionali” dei dipendenti. Inoltre va tenuto presente che la Legge 147 del 2013 ai commi dal 563 al 568 prevede la “mobilità interaziendale” per il personale eccedente. Poichè i 48 licenziati hanno gridato sin dall’inizio queste anomalie (io stessa ne ho fatto menzione la prima volta l’8 agosto scorso ad un tavolo allargato cui era presente anche l’Assessore all’Ambiente Estella Marino, oltre il coordinatore della maggioranza Capitolina, on. Fabrizio Panecaldo ed i consiglieri d’opposizione On. Alessandro Onorato per la Lista Marchini e l’On. Marcello De Vito del Movimento Cinquestelle). Ebbene, dopo l’anomala procedura di licenziamento avviata con degli sms di preavviso sui telefoni personali che è stata ratificata dalle lettere arrivate il 2 settembre, i lavoratori si sono ribellati. E si sono visti fare una serie di proposte oscene: da iniziali 15 ore a settimana (anche per chi ne faceva 40 e che significano 296 euro al mese…) alle attuali 30 ore per 12 mesi…dopo aver occupato la Sala delle Bandiere, prima e la Sala del Carroccio, poi (in Campidoglio) da martedi scorso a giovedi scorso. In mezzo, il faccia a faccia con il Sindaco Ignazio Marino che, anzichè recepire lo stato gravissimo della situazione (per cui il Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha scritto, chiedendo chiarimenti, al Gabinetto del Sindaco e per cui esiste un’interrogazione depositata in Senato e che ha come prima firmataria la senatrice Monica Casaletto) ha preferito prendersela con i “guardaportone”, Vigili Urbani che si occupano degli ingressi in Campidoglio. Peccato!! Forse dimentica che la strana prassi (che va contro il Regolamento, cosa per cui il Movimento Cinque Stelle Capitolino ha promosso una segnalazione anche alla Prefettura) che vige al momento, è che entrino ad assistere all’Assemblea Capitolina quei cittadini i cui nomi siano stati depositati dai consiglieri comunali all’Ufficio di Presidenza e che abbiano ricevuto il visto dalla stessa Presidenza. Dopodichè, quei nomi, arrivano ai guardaportone che ritirano il documento di identità e consegnano un passi. Per cui, insieme ai licenziati, voglio manifestare la mia solidarietà anche ai guardaportone, vittime, essi stessi, della mancata comunicazione che regna all’interno del Palazzo. Tutto ciò non accadrebbe se un Sindaco non avesse paura dei propri cittadini e lasciasse libero accesso per assistere all’Assemblea Capitolina, come richiesto anche dalla stessa senatrice Casaletto. Chiudo lasciandovi il comunicato fatto girare dai licenziati, una volta abbandonata l’occupazione della Sala del Carroccio, avendo ottenuto l’apertura di un Tavolo Tecnico che speriamo risolva quanto prima questa drammatica situazione. PS: siete tutti invitati alla riunione della Rete Municipalizzate Roma che si terrà mercoledi 15 ottobre, a partire dalle ore 18,30, presso la Camera del Lavoro Autorganizzata Roma sud est – Laboratorio Sociale Quarticciolo via Ostuni 9 – piazza del Quarticciolo.

COMUNICATO: LICENZIATI DELLA MULTISERVIZI LASCIANO L’OCCUPAZIONE DEL CAMPIDOGLIO.

” Siamo usciti perche’ rispettiamo l’impegno che fino ad oggi hanno mostrato tutti i
consiglieri che supportano la nostra battaglia” A parlare e’ Augusto Fantini
uno dei licenziati che in questi giorni e’ rimasto in Campidoglio . Prosegue ”
Ieri, al termine del Consiglio il Presidente d ‘Aula, ha chiesto ai capigruppo
se  avessero voluto incontrare i lavoratori in occupazione . Ma l’incontro non
ci e’ stato.  In serata  e’ venuta la consigliera Azuni dicendoci che la
prossima settimana verra’ avviato il tavolo tecnico con l’Assessore Estella
Marino che verra’ seguito anche dalla consigliera Tiburzi . In questo primo
passaggio la consigliera Azuni fara’ da intermediario con il dr Fucito. Ci
attendiamo che il nostro reintegro venga effettuato in tempi rapidi, vista
l’unanimita’ di intenti della forze politiche. Aspettiamo anche la risposta del
Gabinetto del Sindaco alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sui nostri
licenziamenti. In ultimo, vogliamo ringraziare On. Giorgia Meloni per esserci
venuta a portare la sua solidarieta’ e disponibilita’ e la Senatrice Casaletto,
prima firmataria di un’interrogazione sulla nostra vicenda  : aspettiamo le
risposte dei ministri competenti. in tutto cio’, resta lo sconforto di non aver
ottenuto l’incontro con il Sindaco nonostante lo avesse detto lui in prima
persona .

Gli effetti della politica delle parole…inglesi…

Molti di voi sanno che come lavoratrice iscritta all’USI Unione Sindacale Italiana, sono anche diventata RSU nella società in cui lavoro (che è una delle aziende “partecipate” di Roma Capitale al 100%): Zètema Progetto Cultura srl. In questa veste partecipo ai tavoli di trattativa sindacale assieme alle altre RSU ed ai delegati delle segreterie delle Organizzazioni Confederali (CGIL, CISL e UIL e UGL). Spesse volte sono in posizione di opposizione. Forse dipende dal fatto che la mia è una sigla con più di cento anni di storia sulle spalle legati all’Autorganizzazione sin dalla nascita. Essere autorganizzati ed avere un’autonomia di pensiero slegata dalle logiche di appartenenza a questo o quel partito fa si che io sia sempre libera di scegliere SOLO ED ESCLUSIVAMENTE nell’interesse dei lavoratori e delle lavoratrici come agire. In virtù di queste prerogative, recentemente avevo inviato una missiva urgente all’amministratore Delegato (attualmente riveste anche la carica di Presidente, come da dettato della “Spending Review”) in cui segnalavo la necessità di avere informazioni urgenti in merito i locali presso cui, da circa 15 anni, il Comune di Roma (oggi Roma Capitale) tiene attivo il servizio INCONTRAGIOVANI “FORI”(prima noto come INFORMAGIOVANI). Cos’è sucesso che mi ha spinta a chiedere verifiche urgenti? che “qualcuno” si è dimenticato di dire che, vista la necessità di Roma Capitale di ridurre i costi …visto che la sede di L.go Corrado Ricci vedeva la corresponsione di un congruo affitto annuale a privato…vista la normale scadenza di un contratto di locazione…a luglio i locali si sarebbero dovuti riconsegnare alla legittima proprietaria. Quando dico “qualcuno”…è perchè non saprei chi individuare come primo anello debole di una catena che si spezza senza considerare l’importanza del legame. In 15 anni di attività il servizio ha creato un tessuto sociale di relazioni con giovani e meno giovani che ha un carattere di eccellenza. Il servizio stesso è un’eccellenza in tutta Europa…Io non credo che a Parigi si sposti da un giorno all’altro un servizio così…Sarebbe un po’ come spostare un pronto soccorso dal giorno alla notte…il ferito grave arriva e trova la freccia…”scusate ci trovate a quest’altro indirizzo”. Se queste sono le premesse dell’applicazione della “spending review” perchè siamo in piena “austherity” e l’assemblea capitolina non può neanche mettere bocca nel “piano di rientro” di cui dovrà esclusivamente ascoltarne la presentazione…beh…scusate ma io preferisco fare la campanilista e chiamare le cose con il loro nome: approssimazione. Cosa costava avvisare nel momento in cui si era concordata la dismissione dei locali? in modo da predisporre con tutta calma il trasloco  e la ricollocazione del servizio? invece di aspettare la segnalazione di una organizzazione sindacale allertata da lavoratori e lavoratrici? La politica del risparmio ci vede tutti favorevoli…ma bisogna anche predisporre tutti i piani con criterio. Quanti altri contratti d’affitto di Roma Capitale riguardano locali in cui OGGI si prestano servizi anche essenziali? Preoccupazione ora è che altri servizi prestati, da un giorno all’altro si ritrovino sfrattati per “cessata locazione”. Se il Sindaco, invece di farsi dettare l’Agenda dal Presidente del Consiglio controllasse queste scadenze…saremmo tutti più contenti!

ALLARME ROSSO SPENDING REVIEW AZIENDE CAPITOLINE!

Eccoci qua!…e come dice il proverbio: i nodi vengono al pettine…Come struttura sindacale, l’USI-Unione Sindacale Italiana, non ha mai abbassato la guardia sui possibili effetti della spending review sulle aziende capitoline. E’ dall’anno scorso che stiamo con il fiato sul collo alle Istituzioni. Il 25 ottobre, a riguardo, avevamo indetto un’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici Zètema proprio in piazza del Campidoglio per sollecitare un incontro con il sindaco Alemanno o con il suo Capo di Gabinetto (non ridete…è una figura istituzionale). L’assemblea molto partecipata aveva fatto si che ci fosse un incontro con il dr. Basile, appunto, Capo di Gabinetto del sindaco Alemanno. Il dr. Basile nell’incontro spiegò che non c’era da stare tranquilli, ma che, trattandosi di un problema di portata nazionale, SICURAMENTE il Governo ci sarebbe dovuto tornare su, sollecitato da tutti gli Enti Locali. Già …Il Governo. Quale? ci potremmo chiedere oggi? il Governo dimissionarioinprorogatioconpiùpoteridiprima “Monti” (non sono parente!) che ha voluto questo decreto per stangare le società partecipate? o l’ipotetico futuro Governo di larghisssssime intese? BAH?! chi può dirlo? Rimane il fatto che allo stato attuale delle cose, viga la “Spending review” che ha la sua bella tabella di marcia…che si conclude il 31/12/2013…con esiti di cui si è già discusso…e che preoccupano lavoratori e lavoratrici…perchè nessun “paracadute” è stato predisposto per la tutela dell’occupazione, dei livelli occupazionali, della qualità dei lavori svolti…etc…Nel caso si venisse a verificare l’extrema ratio dello scioglimento delle società indicate.

Dall’inizio dell’anno la Giunta Capitolina ha prodotto due delibere…la 24 e la 46. La prima affronta il tema in generale. La seconda chiama direttamente in causa la pertinenza lavorativa della società Risorse per Roma, esternalizzando di fatto le attività da essa sv0lte…senza parlare, quindi, dei lavoratori e delle lavoratrici che ad oggi tale Società impiega.

Oggi si è tenuta la Commissione  Speciale per la Valutazione degli effetti della Spending Review sulle aziende Capitoline, cui ho assistito e da cui sono uscita con i capelli dritti…il motivo ve lo faccio spiegare dal comunicato sindacale che ho divulgato nell’Azienda, capitolina, presso cui lavoro anche io: Zètema. Sono una lavoratrice. So cosa significhi difendersi il proprio posto di lavoro. E come me…siamo in tanti che ancora ricordiamo il percorso del Progetto Polis…Abbiamo già vinto una volta!…Sembra che la lotta non finisca mai…ma a me hanno insegnato che bisogna resistere un minuto più del padrone…e anche se “padrone” può sembrare un termine passato di moda…vi invito a guardarvi attorno…e chiedervi come possiamo chiamare quelli che cercano di comandare le nostre vite a bacchetta per rendere le nostre esistenze sempre più precarie e le nostre menti fiaccate dalle pressioni del quotidiano per  costringerci a non alzare la testa… Io vi dico solo una cosa…A SARA’ DURA!

Di seguito comunicato sindacale ai sensi della L.300/70 ex art 25 per affissione e divulgazione.

ALLARME ROSSO SPENDING REVIEW AZIENDE CAPITOLINE!

Care/i colleghe/i, in data odierna si è tenuta la commissione speciale per la Valutazione degli effetti della Spending Review sulle aziende Capitoline, presieduta dall’ on. Ferrari.

Ho ascoltato con le mie orecchie lo smarrimento della parte politica (on. Ferrari) di fronte allo stallo dell’attività degli uffici preposti.  Dall’inizio dell’anno ad oggi, infatti, Roma Capitale, ha prodotto due delibere:

1) la 24 che riguarda tutte le aziende capitoline ed il cui dettato finale recita quanto segue “La giunta capitolina delibera di demandare l’espletamento dell’analisi tecnica finalizzata all’adozione di un Piano di razionalizzazione delle società e degli altri enti ed organismi di Roma Capitale ai competenti Uffici dell’Amministrazione Capitolina; 2. il Piano di razionalizzazione, da redigere in coerenza con le previsioni dell’articolo 9 del citato Decreto Legge n. 95/2012 e da sottoporre all’approvazione dei competenti organi, dovrà individuare soluzioni organizzative in grado di sviluppare sinergie e integrazioni tra i diversi organismi o, comunque, prevedere la riduzione dei relativi oneri finanziari a carico dell’Amministrazione capitolina almeno nella misura prevista

dalla legge.”

2) la 46 che praticamente esternalizza l’attività di Risorse per Roma.

L’on. Ferrari, presidente della Commissione, ha chiesto di ritirare la delibera 46 e di predisporne una che vada oltre la 24, ritenuta debole ed in qualche modo superata dal parere dell’ANCI che ha “decretato” che l’articolo 9 della “Spending Review”  “non trova applicazione per le società partecipate dagli enti locali”, in quanto le stesse risultano già oggetto di specifiche disposizioni di materia di vincoli, divieti, dismissioni, ecc…”

Ve la faccio breve: se avete pensato, anche solo per un momento che il pericolo della ghigliottina legata alla spending review si fosse allontanata da aziende come Zètema…avete sbagliato!.. E come sapete, l’USI, ha sempre detto di stare in all’erta perché niente era definito e chiaro, nonostante il problema fosse di rilevanza nazionale. E’, quindi, fondamentale, ricominciare a farsi sentire, presso chi di dovere, a cominciare dal “nostro” sindaco, in scadenza. Problema basilare, infatti, è che viviamo un gran momento di instabilità governativa: a livello Nazionale perché il problema della formazione di un Governo è sotto gli occhi di tutti, e, a livello locale…perché siamo a cavallo della fine di un mandato, la relativa campagna elettorale e la futura, nuova, si spera, giunta capitolina.

Pertanto, vi comunico che ho già richiesto un incontro urgente al sindaco ed a tutti gli organismi competenti tecnici e politici e che ho inviato un pre avviso di assemblea sindacale per tutto il personale Zètema, prevista per l’11/4 p.v. a partire dalle 17. A breve arriverà la convocazione ufficiale della segreteria con modalità orarie e luogo di svolgimento. Mi dispiace dovervi amareggiare l’animo dopo l’appena trascorsa festività pasquale che doveva rappresentare la Resurrezione…Ma, per noi lavoratori e lavoratrici…sono risorti solo vecchi problemi a cui sapremo, però, rispondere a dovere…CON LA LOTTA! A SARA’ DURA! A presto per le comunicazioni di data e luogo assemblea. Serenetta Monti (RSU/USI).

Recapiti USI: USI – Unione Sindacale Italiana: tel. 06/70451981; fax 06/77201444; usiait@viriglio.it

Prof. Giuseppe Martelli (Segretario romano intercategoriale): 339/5001537usicons.roma@gmail.com

Serenetta Monti (Dirigente Sindacale/ RSU Zètema): 377/5078494; serenettam@gmail.com

Cambierà…?

Uno dei miei film preferiti è “Mio cugino Vincenzo“. Una splendida Marisa Tomei e un meraviglioso Joe Pesci ti fanno passare il tempo tra una risata e l’altra sul tema drammatico della pena di morte (per cui un altro film commovente ed appassionante è “La parola ai giurati“, con Henry Fonda che riesce a far capire alla giuria che non tutto quadra sullo svolgimento del processo, tanto da invocare il ragionevole dubbio) al cui rischio sono esposti due giovani accusati di omicidio. Una commedia che scorre via velocemente e ti da da riflettere su quanto possa essere assurdo decidere sulla vita di qualcuno (tollero l’ergastolo…ma sono ASSOLUTAMENTE contraria alla pena di morte ovunque venga applicata!)…senza poter davvero avere la certezza matematica della colpevolezza. La storia dell’uomo è disseminata di errori giudiziari. Uno su tutti, Sacco e Vanzetti che hanno pagato con la loro vita le loro idee anarchiche. In “Mio cugino Vincenzo”, uno dei due ragazzi accusati, Billy, ha per cugino Vincenzo (Joe Pesci) che si è laureato, in carcere, in giursprudenza e non essendoci possibilità economiche per avvocati altisonanti, è costretto a chiamare in emergenza proprio “lui”… il cugino Vincenzo. Il quale si presenta con un look improponibile, da tamarro americano, accompagnato dalla sua bella ed appariscente fidanzata, Mona Lisa Vito (Marisa Tomei). Una donna che dietro la sua bellezza custodisce acume, carattere, ma soprattutto è un’esperta di macchine e di meccanica. E sarà questa sua preparazione a dare la chiave di volta per l’assoluzione dei due ragazzi. Tutto questo preambolo perchè…la storia si ripete…E la realtà supera la fantasia: come nel caso dei due fucilieri del Reggimento San Marco accusati dal Governo Indiano, e anche dalla Procura di Roma di avere ucciso due pescatori indiani…in acque internazionali. Sin dall’inizio, questa vicenda ha evidenziato la triste debolezza del Governo Italiano che ha sempre tenuto un profilo basso, in un caso in cui…coinvolti due cittadini italiani (prima che militari)…ci si è fatti turlupinare in tutti i modi. Primo su tutti…consentendo l’ingresso in acque indiane dell’Enrica Lexie, la petroliera su cui i due fucilieri del Reggimento San Marco, prestavano servizio di difesa dagli attacchi di pirateria, facendole, quindi abbandonare…le acque internazionali . Vorrei fare una premessa…non trovo corretto che i petrolieri…già danarosi…per usare un eufemismo…a difesa delle loro petroliere, usino i nostri militari…piuttosto che agenzie private…Ma, detto questo…una volta che il danno è fatto almeno difendiamo i nostri connazionali prima che vengano anticipatamente condannati dalle autorità indiane! Sono persino a rischio di pena di morte…prevista in India, per questo tipo di reato. Fino ad oggi è successo di tutto…ma l’ultimo episodio è in linea con il film “Mio cugino Vincenzo”…Se non avesse osservato attentamente i filmati mostrati da TG1 e TG2, il perito giudiziario Luigi Di Stefano (noto per le perizie sul disastro di Ustica), proprio come Marisa Tomei nel film…il nostro Governo avrebbe tranquillamente accettato il falsato documento (http://qn.quotidiano.net/primo_piano/2012/04/19/699550-cosi_hanno_falsificato_documento.shtml) delle autorità indiane? con le incongruenze sin dall’inizio, persino sul calibro dei proiettili, sul tipo di fucile (si assegnato al Reggimento San Marco…ma non in possesso dei due fucilieri sulla Lexie)…ancora stiamo aspettando? Il nostro è veramente il Paese delle Meraviglie…come cittadina italiana…comincio a pensare che sia meglio non affacciarsi all’estero…tutto ci scivola addosso: Sandra Mariani la turista…liberata dopo 14 mesi dal suo rapimento, Franco Lamolinara, ostaggio ucciso in Nigeria, nel blitz delle forze britanniche, la pacifista Rossella Urru, ancora in mano ai rapitori (e un Governo di nuovo caduto in fallo quando sono circolate le voci sulla sua liberazione), Vittorio Arrigoni, volontario e attivista per i diritti umani, ucciso a Ghaza e, in ultimo, i due fucilieri praticamente condannati prima dell’esito delle indagini. Certo che se poi penso…che tanto non ci sono soldi per progettare viaggi all’estero…mi dico…ah beh…”non c’è problema non corro nessun rischio…Tranne…quello di dover pensare a salvarmi direttamente in casa mia”…perchè con lo stupro quotidiano che i nostri diritti stanno subendo…anche stare qui…In Italia…mi spaventa…ma allora…Ci sarà una soluzione per ritrovare una perduta dignità, per ridare speranza a questo povero Paese, a questa povera Patria…e per guardare avanti con più fiducia e rinnovato amore per il nostro territorio?