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OOH! ERA ORA! GRAZIE SINDACO MARINO!…per avere dimostrato che avevamo ragione noi a denunciare inadempienze ed inefficienze…

sindacoE dopo tanto tempo che non scrivevo più su questa pagina, stavolta non potevo esimermi. UN EVENTO ME LO IMPONE! Come ricorderete, è da settembre 2014 che la Società Roma Multiservizi SPA ha licenziato “48” , tra lavoratori e lavoratrici che si occupavano del verde pubblico (qui, un breve riepilogo )
Da agosto 2014, la vicenda è su tutti i tavoli istituzionali. La notte tra il 6 ed il 7 agosto 2014, fu votata, all’unanimità, una mozione in Assemblea Capitolina che impegnava  il Sindaco e la Giunta “ad avviare, nei confronti del personale di Roma Multiservizi S.p.A., precedentemente impiegato nell’appalto per la manutenzione del verde delle scuole statali, la procedura prevista dalla legge n. 147/2013, art. 1, commi 563, 564, 565 e 566, al fine di ricollocare i lavoratori in esubero, nell’ambito della medesima società ovvero presso altre società controllate da Roma Capitale”.
A settembre, purtroppo, i lavoratori sono stati licenziati (nonostante il Piano di Rientro, nel dettato relativo la “dismissione” della Multiservizi, indichi “l’attenzione rivolta alla salvaguardia dei livelli occupazionali”) e l’8 settembre 2014 il consigliere Gianluca Peciola, capogruppo di SEL in Campidoglio, a riguardo, presentava un’interrogazione. Il testo  interroga “il Sindaco e l’Assessore competente per conoscere i motivi per cui non sia stata applicata la procedura prevista dalla legge 147/2013, in relazione alla ricollocazione dei lavoratori Multiservizi in esubero, presso le altre società controllate da Roma Capitale” (come indicato anche nella sopra citata mozione). Prima di commentare la risposta che il Sindaco ha dato a quest’interrogazione, guarda caso, il 12 marzo scorso…mentre con Augusto Fantini denunciavamo la sua totale assenza in tutta questa storia, durante un’intervista su “Ditelo a Roma Uno” … Ebbene, prima, ci tengo a sottolinare che i licenziati, si sono sentiti dire per parecchio tempo che la mobilità interaziendale prevista dalla Legge 147/2013 FORSE non era applicabile alle partecipate di secondo livello (superfluo dire che non è così)  e che si doveva interpellare l’Avvocatura…E se non fosse stato per una richiesta promossa dal Gruppo Capitolino M5S, visti i ritardi nel farlo da parte dell’Assessore all’Ambiente, oggi non avremmo quel parere e neanche l’ammissione delle colpe che il Sindaco ha involontariamente declamato nella sua risposta. Eh si!…perchè le conclusioni della risposta del Sindaco sono desolanti ed imbarazzanti allo stesso tempo:”…La mozione (del 6/7 agosto 2014 ndr) si limita ad impegnare il Sindaco e la Giunta ad “avviare” […] la procedura prevista dalla legge n. 147/2013; ebbene questo avvio presuppone, necessariamente una corposa istruttoria che prescinde dall’ipotetica fattibilità dell’operazione di per sé consentita – in via teorica- dalla normativa. In sostanza, la riallocazione in altre aziende del personale è influenzata dal verificarsi di tutta una serie di condizioni, specialmente fabbisogni di personale ed esigenze funzionali e organizzative di ciascuna società, concretamente accertate caso per caso ed espressamente imposte dalla stessa legge n. 147/2013.”.
IN VIA TEORICA”???????????? LA LEGGE LO PREVEDE È STATO IL COMUNE DI ROMA (cercatevi i responsabili!) CHE NON HA AVVIATO LE PROCEDURE PREVISTE IN TEMPI UTILI! La normativa è del 2013, i primi avvisi di licenziamento risalgono ad agosto 2013, con relativi periodi di Cassa Integrazione che si sono protratti fino al 2014. A febbraio 2014 c’è stata la conclamazione di quei licenziamenti che sono stati definitivamente imposti a settembre 2014…E IN UN ANNO DI TEMPO L’AMMINISTRAZIONE NON È RIUSCITA AD AVVIARE LA “CORPOSA ISTRUTTORIA”?????? VERGOGNATEVI!!!! Esiste un Dipartimento  precipuamente impegnato sulle “Partecipate”.Ma…Se questo è il modo di “monitorare”, indirizzare, etc. ..Stiamo tutti a rischio (noi che lavoriamo per le municipalizzate)…perchè quelle, poche, tutele previste ”in via teorica” dalle leggi vigenti neanche vengono predisposte!

E’ anche per vedere rispettati questi diritti minimi e contro gli sciagurati tagli di Bilancio previsti dalla Giunta Marino che giovedi 19 marzo, prossimo, a partire dalle 16, saremo in piazza con le altre realtà Romane per partire in corteo tutti insieme.

Promesse da Marino? NO! DA MARINAIO!

Quanti di voi leggono queste righe sono cittadini Romani?…Ebbene…soprattutto noi Romani, ricordiamo molto bene la campagna elettorale del candidato sindaco senatore Ignazio Marino. Mesi passati a tranquillizzare dipendenti capitolini e delle società municipalizzate che nessun posto di lavoro si sarebbe perduto…Promesse elettorali che, per l’ennesima volta, vengono disattese. Non solo ai dipendenti capitolini è stata riservata la sorpresa tutta agostana (una volta le porcate di agosto venivano fatte passare solo in Parlamento…invece l’ex senatore, oggi sindaco, ha esportato l’usanza anche a Roma) di vedere un contratto “unilaterale” (prego i civilisti di spiegarmi cosa sia un contratto unilaterale, perché a me sembra proprio un ossimoro legale) che, di fatto, cancella un terzo dello stipendio di parte dei dipendenti…Ma ora si parte con i licenziamenti nelle municipalizzate…
La Società Roma Multiservizi S.P.A., nonostante la tenacia con cui alcuni soggetti istituzionali cerchino di dimenticare la partecipazione del Comune di Roma attraverso AMA SPA (ricordiamo, infatti, che il 51% del pacchetto azionario è di AMA…A sua volta 100% Comune di Roma…a voi le conclusioni)… resta una “MUNICIPALIZZATA” del Comune di Roma. Altrimenti, non avrebbbe neanche trovato collocazione nel famoso Piano di Riequilibrio, richiesto dal “Salva Roma”, dove se ne prevede la dismissione.  Ebbene,  dopo che l’8 agosto u.s. si è tenuto un tavolo allargato cui hanno preso parte sigle sindacali confederali ed autorganizzate ed a cui era presente la nuova dirigenza Multiservizi,  ed in rappresentanza della Giunta Capitolina, l’Assessora Estella Marino, oggi ci troviamo di fronte a 51 sms di licenziamento. Già! la nuova frontiera del lavoro: ti avviso con un sms che ti devo licenziare. Che amarezza! E pensare che al tavolo dell’8 agosto, davanti al coordinatore della maggioranza Capitolina, on. Fabrizio Panecaldo e ai consiglieri d’opposizione on. Alessandro Onorato (Lista Marchini) e on. Marcello De Vito (Movimento Cinque Stelle) era stato preso l’impegno di congelare la pratica degli sms. Il testo di quelli inviati ieri è il seguente:”Con riferimento alla procedura di mobilità ex legge 223/91 avviata in data 17 febbraio 2014 ed avente ad oggetto n. 52 dipendenti addetti alla manutenzione delle aree verdi degli edifici ad uso scolastico, Ella compreso, La invitiamo nuovamente  presso la sede aziendale, Mercoledi 27 o Giovedi 28 Agosto 2014, dalle ore 10 alle ore 16, al fine di prospettarle una proposta di ricollocazione volta alla conservazione del posto di lavoro; dovendole ricordare, infine, che, ove take proposta non venga da Ella accettata, l’azienda non potrà in altro modo garantirle la continuità del rapporto di lavoro. ROMAMULTISERVIZI SPA. “. Superfluo dire che i conti non tornano in tutta questa storia…A me, per esempio, sembra strano che i lavoratori cui arriva la proposta di contratti a 15 ore siano gli stessi a cui, ORA,vengono chieste ore di straordinario presso le strutture cimiteriali…Con, ovviamente…aggravi economici per la comunità…essendo lavori in regime di “straordinario”…
Caro sindaco Marino…quanto mi sarebbe piaciuto avessi mantenuto gli impegni presi nei confronti dei lavoratori delle municipalizzate…invece ti sei sperticato in promesse elettorali…da marinaio…Ma sei ancora in tempo: martedi 2 settembre si terrà una commissione Controllo Garanzia e Trasparenza in via delle Vergini, 18 su Roma Multiservizi S.P.A…Fai congelare le procedure di licenziamento e vieni in commissione anche tu a sentire cos’ha da dire la dirigenza di una delle tue municipalizzate…Io ci sarò perchè sono una cittadina che vuole sapere…TU?

Ma cosa dice la relazione del MEF sul bilancio di Roma e delle sue municipalizzate?

In allegato a questo post trovate i files della relazione del MEF sulla tragica situazione del Bilancio di Roma Capitale e delle sue Municipalizzate. Come sapete anche io lavoro per una municipalizzata (Zètema Progetto Cultura) e mi sono resa conto che molti, tra colleghe e colleghi non hanno ancora avuto accesso a questi documenti che, ormai, circolano da metà aprile e sono stati ufficializzati alle sigle sindacali, se non sbaglio, il 18 aprile scorso, appunto.

Per cui, in calce alla comunicazione che ho inviato con l’indizione di un’assemblea plenaria per TUTTO il personale Zètema che si dovrà tenere mercoledì 14 maggio p.v. in piazza del Campidoglio (a partire dalle 9.30 fino alle 12, 30) , ho avvisato di collegarsi al mio blog per scaricare i files. Ritengo che vadano letti con attenzione nonostante l’ampollosità del tecnico-burocratese. Pertanto, invito tutte/i a far propri questi files…e…ne riparleremo in corsa…Perché noi (lavoratori e lavoratrici) non consentiremo di fare cassa sulla nostra pelle!

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La storia si ripete…

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Com’è buffo questo Paese: la storia si ripete e noi, cittadini, non impariamo…Stavolta mi riferisco al “Salva Roma” ter ed alle misure ivi contenute che andranno ad impattare sull’erogazione di servizi fino ad oggi ritenuti pubblici e sulla vita di circa 60000 lavoratori coinvolti(tra dipendenti Capitolini e dipendenti – come me – delle società municipalizzate di Roma Caiptale). Tra il 1997 ed il 2000 ho fatto parte del Coordinamento Nazionale LSU/LPU. Quel coordinamento è  nato grazie allo sforzo di tante persone, di cui, alcune, purtroppo, oggi non ci sono più (il mio pensiero va all’architetto Luigina Cascianelli che ha partecipato attivamente a tutte le lotte che hanno portato alla stabilizzazione dei lavoratori LSU/LPU del “Progetto Polis” del Comune di Roma). Quel coordinamento nacque prima a livello locale in diverse parti d’Italia, poi divenne una realtà Nazionale che arrivò anche ad incontri importanti con le Commissioni parlamentari. A Roma, l’Assemblea dei Lavoratori “Polis” (pil nome lo prese dal progetto di appartenenza iniziato con circa 1000 lavoratori) ha portato avanti una battaglia costante, a volte durissima, contro l’Amministrazione e contro scellerati accordi che Sindacati Confederali andavano siglando alle spalle di tutti noi lavoratori coinvolti. Solo il supporto di una sigla autorganizzata come l’USI Unione Sindacale Italiana, all’epoca, ci ha consentito di resistere: mettendo a disposizione, di noi lavoratori e lavoratrici riuniti un’Assemblea, le loro sedi e i loro strumenti. La loro esperienza sindacale ha consentito di farci raggiungere  la sigla di un accordo che non ha visto repliche nel resto di Italia: 700 assunzioni a tempo indeterminato, suddivise, secondo i termini di legge che lo consentivano, tra le diverse municipalizzate del Comune di Roma e il Comune stesso, laddove le figure professionali corrispondevano. E’ storia questa. Ed io l’ho vissuta tutta in prima persona. Quel Protocollo di Intesa con il Comune di Roma per le assunzioni porta anche la mia firma. E ne vado fiera.

Ora, però, l’applicazione delle norme contenute in quello che da subito ho ribattezzato “l’AMMAZZA ROMA”, mi riportano indietro di anni…a quando, con gli altri LSU/LPU scrivemmo questo documento. Ebbene, questo Paese è buffo…perché…a distanza di anni…basta si cambino i nomi dei protagonisti…ma la realtà delle cose non è cambiata…se non che, all’epoca, a pagare dazio erano i precari…Oggi si è talmente destrutturato il Diritto del Lavoro ed il Diritto AL Lavoro (sancito dalla nostra Costituzione) …che il dazio lo paga anche chi ha avuto un contratto a tempo indeterminato…fino ad oggi, appunto…

Le prime righe di quel documento così recitavano:”Le politiche neo-liberiste del governo D’Alema e dei governi che l’hanno preceduto, imposte dal patto di stabilità che regola la costruzione dell’unione monetaria europea sotto il controllo della banca centrale, portano al degrado delle condizioni di vita e di lavoro di sempre più larghi strati di popolazione.

Le cosiddette politiche per il lavoro si fondano sullo sviluppo della flessibilità del lavoro e dell’adattabilità, cercano cioè di imporre ai salariati, siano essi assunti, in formazione, disoccupati o precari in una delle miriade di forme di lavoro atipiche che vengono fatte proliferare, condizioni di vita e di lavoro degradate a tutto vantaggio degli imprenditori in termini di profitto.

La cosiddetta riforma dello stato sociale, si traduce nel sistematico smantellamento delle tutele e dei servizi ai cittadini ed in primo luogo alle classi subalterne a partire dall’attacco alla scuola, alla sanità ed alla previdenza pubbliche. L’obiettivo, concretizzatosi con il disegno di legge di modifica della 142/90 da parte dell’ANCI e della Confindustria con il quale si vuole imporre agli enti locali l’obbligo di appalto ai privati di tutti i servizi pubblici, è la liquidazione dello stesso concetto di benessere collettivo a vantaggio di una redditività mercantile fondata sul profitto dell’impresa.”

Vi consiglio la lettura del resto…Ma soprattutto vi consiglio di fare in modo di ri organizzare quella stessa Resistenza…che all’epoca consentì la rottura di molte barriere e la stabilizzazione di parecchi lavoratori e lavoratrici. E per farlo dovremo essere uniti! Per noi…e per chi verrà dopo di noi! Siete tutti invitati all’incontro che si terrà martedì 6 maggio p.v. presso la sala del Consiglio Metropolitano in via Giolitti, 231 a Roma – piano rialzato rispetto livello strada. “Loro” insistono…ma noi…RESISTIAMO! …La storia si ripete…ed io c’ero all’epoca…e ci sono ora. E voi?

Salva Roma?…direi proprio di no…

I primi effetti del Salva Roma si sono fatti sentire …con quanto accaduto presso FARMACAP,  con episodi gravi che hanno visto anche l’identificazione da parte della Polizia di RSA dell’USI Unione Sindacale Italiana e di altre sigle che avevano cercato di ottenere chiarimenti all’ormai ex Direttore generale, il 14 marzo scorso, ultimo giorno utile prima del commissariamento attualmente in atto per questa società. Di seguito la nota mandata proprio dall’USI per chiedere un intervento immediato a tutela degli utenti della teleassistenza ed i lavoratori che se ne occupano. Lavoratori che non hanno dato la disponibilità a telefonare a casa degli assistiti per comunicare loro che il servizio dal Primo aprile si sarebbe dovuto interrompere per mancanza di fondi…

OGGETTO: INTERVENTO INTEGRATIVO A NOTA RSA USI Farmacap del 14 marzo 2014, a lettera firmata dal personale del 14/3/2014 (allegate), da parte di SEGR. INTERCATEGORIALE USI, su RICHIESTA SOSPENSIONE TELE SERVIZI AD ANZIANI FRAGILI.

RICHIESTA PROVVEDIMENTI FINALIZZATI A PROSECUZIONE DAL 1° APRILE 2014 SERVIZI ALLA CITTADINANZA, PROSECUZIONE CONTINUITA’ LAVORATIVA E GARANZIA OCCUPAZIONALE PERSONALE UTILIZZATO, CONFERMA DATA 7 APRILE 2014 INCONTRO CON COMMISSARIO STRAORDINARIO DOTT. ALVARO CON SINDACATI E RSA.

RICHIESTA NUOVA CONVOCAZIONE CCCCPP CONGIUNTA PO. SOCIALI E BILANCIO, SU SITUAZIONE AZIENDA SPECIALE COMUNALE FARMACAP.

La Unione Sindacale Italiana in sigla USI, legalmente costituita e operante con propria RSA ex art. 19 S.L. nuova formulazione, con la presente sostiene e conferma il contenuto delle note allegate e facenti parte integrante, inoltrate in data 14 marzo 2014 dalla RSA USI interna, nonché dalle dichiarazioni sottoscritte dal personale in servizio presso le attività dei “tele servizi”.

In particolare, oltre alla tutela e salvaguardia occupazionale, salariale e di continuità lavorativa dei dipendenti, che si aggiunge a quella del resto del personale della Farmacap utilizzato nelle farmacie comunali, asilo nido, pulizie e amministrazione, si richiede formalmente la predisposizione di atti e provvedimenti finalizzati a GARANTIRE DAL 1° APRILE 2014, LA CONTINUAZIONE DEI SERVIZI ALLA CITTADINANZA E AGLI ANZIANI FRAGILI, confermando la indisponibilità del personale utilizzato a rendersi complice di una interruzione di servizio pubblico, che sia lesiva e dannosa per il benessere psicofisico e la tutela, svolta in 12 anni di attività, di questa fascia di utenza.

Si richiede ai soggetti istituzionali a vario titolo competenti, di adoperarsi per garantire, nelle more delle procedure di definizione del futuro dell’azienda nel suo complesso, la prosecuzione dei servizi erogati comunque alla cittadinanza, nonché contestualmente, si richiede una nuova convocazione con carattere di urgenza, delle CCCCPP Bilancio e Pol. Sociali aperta a Dirigenti e direttori dei Dipartimenti interessati, Assessorati, dirigenza aziendale e OO.SS. con rispettive RSA, ulteriore e di aggiornamento di quella svolta in data 18/2/2014, per fare il punto della situazione ed evitare contraccolpi negativi che portino ulteriore disagio e danno ai dipendenti dell’azienda e all’utenza beneficiaria dei servizi e attività erogati dalla Farmacap, soggetti che non possono subire conseguenze di atti e condotte, che non hanno certo determinato a creare, per la situazione in atto.

Si richiede inoltre al Dott. Franco Alvaro, n.q. di Commissario straordinario alla Farmacap, di inviare a mezzo fax (per Usi 06 77201444), la formalizzazione delle richieste già avanzate dalle RSA interne, per l’incontro previsto per il giorno 7 Aprile 2014.

Si ringrazia per l’attenzione, si resta in attesa di riscontro e di preciso e possibilmente univoco orientamento di Roma Capitale in merito alla situazione dei servizi di Telesoccorso, Telecompagnia, Telemonitoraggio e di Tele assistenza, nonché degli altri servizi –attività svolti dalla Farmacap, anche in ordine allo sblocco di finanziamenti e coperture economiche per proseguire le attività e i servizi alla cittadinanza, ci si dichiara disponibili al confronto e alla ricerca di tutte le soluzioni possibili, senza però che questo possa comportare ulteriori fattori di disagio, rischio o pericolo all’utenza e a chi lavora per erogare tali servizi-attività. Distinti saluti

Per UNIONE SINDACALE ITALIANA USI e Rsa-Rls Usi interna Farmacap

Prof. Giuseppe Martelli (cell. 339 5001537) Segr. Intercategoriale prov.

Dr. Roberto Martelli (usiait1@virgilio.it) segreteria generale

 

Chissà come andrà oggi…?

Come molte Organizzazioni Sindacali, anche l’USI Unione Sindacale Italiana aveva presentato formale richiesta per un breve intervento durante il Consiglio Straordinario sul “Salva Roma” che si terrà oggi. Per avere contezza dello status di tale richiesta, ieri, lunedi 17/3, ho chiamato l’ufficio di Presidenza dell’Assemblea Capitolina. Mi veniva così passato un funzionario che mi chiariva alcuni aspetti organizzativi per la giornata di oggi, che avrebbero, di fatto, ridotto l’intervento delle sigle sindacali ad uno…Chissà quale?…se oggi consegnassi una busta al notaio potrei scriverci quale sigla…senza che abbia condiviso alcun aspetto con altre sigle che insistono sulla realtà Capitolina e che sono anche presenti all’interno delle varie aziende partecipate…e che, da sempre, portano avanti richieste in dissonanza con le voci confederali. Ebbene…vi lascio alle lettera che ho formalizzato al Presidente, on. Mirko Coratti ed alla quale, ovviamente, ad ora (che scrivo queste righe) non ho avuto riscontro. Auspico, però, che quanto proclamato dal Sindaco Marino relativamente l’apertura agli interventi della cittadinanza non si trasformi nel giochetto dei “soliti amici” cui siamo già avvezzi e cui resisteremo, come sempre…

 

Richiesta chiariment​i su gestione interventi OO.SS. Consiglio Straordina​rio previsto per il 18/3 p.v.

Alla c.a. Pres. Assemblea Capitolina, on. Mirko Coratti

 

E p.c.

 

Capi Gruppo Assemblea Capitolina Roma Capitale

USI Unione Sindacale Italiana

 

 

Gentile Presidente,

 

questa mattina ho avuto una breve conversazione telefonica con [omissis], per quanto riguarda le richieste di intervento da parte di strutture sindacali in occasione del Consiglio Straordinario che si terrà domani 18 marzo.

Come altri, anche l’USI Unione Sindacale Italiana ha promosso richiesta ufficiale per un breve intervento in aula. Poiché ho evidenziato al dr. [omissis] che l’USI interveniva anche sul tema del personale Capitolino e delle aziende partecipate, mi veniva risposto che domani (oggi n.d.r.) si tratteranno i temi riguardanti il contenimento della spesa e le proposte per il rilancio. Aggiungendo che, avendo richiesto di intervenire in molti, non tutte le Organizzazioni avrebbero potuto parlare. Anzi, sarebbe intervenuto un solo “sindacalista”. Rappresento a Lei, signor Presidente, il mio rammarico per tale scelta, purtroppo, discriminatoria. Poiché scegliendo un solo rappresentante sindacale (così mi ha accennato il dr. [omissis], senza specificare di quale sigla) che non ha neanche convenuto e concordato  con TUTTE le altre sigle un intervento, egli avrà modo di rappresentare solo in parte determinate richieste. Come USI credevamo che quella di domani (oggi n.d.r.)  fosse un’occasione per l’Assemblea Capitolina di ascoltare diverse voci e diverse proposte delle parti sociali. Quando si parla di “parti sociali”, infatti,  se ne parla al plurale proprio perché realtà eterogenee da rappresentare. Una cosa è certa: qualora domani dovesse intervenire UN solo rappresentante sindacale che non abbia potuto interagire con tutte le sigle, noi compresi, non sarà considerato intervento rappresentativo a 360 gradi. Anzi! Per lavoratrici e lavoratori iscritti all’USI sarà solo l’ennesima dimostrazione che non si vogliono ascoltare quelle voci non allineate e che l’Assemblea Capitolina non vuole rappresentare al Sindaco ed alla cittadinanza tutta la vera situazione in cui verseranno molte realtà allo scadere dei tempi previsti dal “Salva Roma” per il piano di rientro. Le nostre rappresentanze sindacali stanno già interloquendo da mesi su quasi tutte le principali vertenze che coinvolgono circa 62000 persone di forza lavoro impiegata. Sarebbe, pertanto,  auspicabile che il punto di vista della rappresentanza di interessi di chi eroga servizi alla cittadinanza, non venga relegata ad una sola voce, monocorde, nel rispetto della pluralità costituzionalmente garantita.

Auspico ancora in un ripensamento dell’organizzazione della seduta che consenta a tutti un breve intervento. Anche di soli 5 minuti. A nostro parere, non occorre più tempo per descrivere la situazione. Almeno per il nostro segretario. Forse altre sigle hanno bisogno di più tempo per i loro panegirici. La nostra struttura ha l’usanza di far risparmiare tempo a tutti. Certa di un Suo gradito riscontro, porgo cordiali saluti. Serenetta Monti (Responsabile USI coordinamento aziende pubbliche e partecipate)

“Salva Roma” e Assemblea USI Unione Sindacale Italiana a Zètema

Oggi pubblico il comunicato sindacale che ho fatto girare tra i miei colleghi e le mie colleghe, dopo l’approvazione al Senato del decreto “Salva Roma”, con tanto di “emendamento Santini”. Mi sono vista costretta a puntualizzare alcune cose, perché, precedentemente, alcune dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino , avevano tranquillizzato lavoratori e lavoratrici Zetema.
Ebbene, il fatto che un sindaco si impegni a difendere una società, non significa che sia davvero nelle condizioni di farlo. Voglio, infatti, ricordare che Roma Capitale sta sull’orlo del default, che se non viene definitivamente liberato dalla Camera il Decreto Salva Roma con la pioggia di milioni che dovrebbero far respirare la Capitale…il commissariamento e le nuove elezioni sarebbero garantite. Che significa questo a fronte dell’approvazione dell’emendamento Santini?
L’ho spiegato nel mio comunicato…con cui esorto colleghe/i a partecipare all’assemblea dell’USI Unione Sindacale Italiana, di domani 25/2  presso Civita, piazza Venzia, 11, a partire dalle ore 13.
Fermo restando…che se pure il Sindaco riuscisse a “salvare” Zetema…che significa?,..che le altre società partecipate potrebbero chiudere come se niente fosse…per fare cassa?…Direi di no!…Direi che siamo pronti a contrastare questa politica di tagli fatti sempre dal basso…Noi la crisi (la loro!) non la paghiamo!
Ora però vi lascio al discorso che tutti i politici dovrebbero fare…e mettere in pratica…Quello del Presidente dell’Uruguay, PEPE MUJICA, all’Assemblea dell’ONU nel 2012, in Brasile. Buona visione.
 

Comunicato sindacale per affissione e divulgazione ai sensi della L.300/70 ex art. 25.

 “IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI?”…L’USI DICE NO!

 In molti si sono sentiti rasserenati dalle dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino, relativamente l’importanza di Zètema: “L’attività di Zètema è importantissima in una città come Roma… Per questo faremo tutto quanto possibile a tutela dei lavoratori di Zètema, di concerto con il Consiglio comunale e i sindacati”.

Io no. Perché? Eppure sono una lavoratrice come tutti voi. Ebbene, io credo…e non sono la sola, che i sindaci cambiano e le leggi restano. E le norme nazionali che si stanno approvando non ci aiutano a stare “sereni”. Ieri, 20/2, è passato al Senato il Decreto Salva Roma, al cui interno è stato votato l’emendamento “Santini”, rivisitato più volte, tanto che alla fine è stato votato il “testo 4”. Ebbene io tutte queste rassicurazioni non le vedo. Nel testo approvato leggiamo di misure che prevedono anche “…la dismissione o la messa in liquidazione delle società partecipate che non risultino avere come fine sociale attività di servizio pubblico…ove necessario per proseguire il riequilibrio finanziario del Comune”.

Ecco! Vi state sentendo meglio? Perché non leggiamo che le società partecipate si vendono punto e basta? Io no! Ricordiamoci che il Comune di Roma, oltre il mega debito, deve ancora approvare il Bilancio. Bilancio che, nella Previsione, ha allarmato persino il dr. Ruberti. Il quale ha confermato nell’ultimo tavolo RSU che, se vengono rispettati i tagli previsti nel “previsionale” che si aggirano intorno al 30%, le conseguenze potrebbero essere anche licenziamenti. I conti sono presto fatti: tagliare 30% equivale a circa 2/300 lavoratori. Ma noi sentiamoci tranquilli: l’emendamento Santini è passato in  veste soft! Ora, però, il “Salva Roma”  torna alla Camera dei Deputati …e lì dovremo esserci!

Vi aggiungo anche un’altra chicca: dalla Task force messa su da Cottarelli, arriva, come suggerimento mirato alla spending review, anche un’ipotesi di incentivo per quegli Enti Locali che “liquidino” le società non di pubblico interesse.

E ora? vi sentite tranquilli? Io no! Per questo vi rinnovo l’invito a partecipare all’assemblea di TUTTI/E lavoratori e lavoratrici Zètema, indetta dall’USI Unione Sindacale Italiana per il 25/2 p.v. presso la sala di Civita in Piazza Venezia, 11 dalle ore 13 alle ore 16.

Discuteremo e decideremo INSIEME le future iniziative!

Mi dispiace dirvelo…ma non è come diceva Pangloss nel Candido di Voltaire:”…questo è il migliore dei mondi possibili”. No, non lo è…ma noi possiamo evitare che altri lo rendano anche peggiore!

 L’unica battaglia persa è quella che non si combatte!  Serenetta Monti (RSU/USI)

Per info: Serenetta Monti:  serenettam@gmail.com

Giuseppe Martelli : 339/5001537; alex_950@yahoo.it

 
 

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