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La cultura va in vacanza…?

biblioteche chiuse2A Roma la cultura va in vacanza…già! con il “nuovo” modello deliberato dal CdA dell’ISBCC (Istituzione Biblioteche Centri Culturali) TUTTE le biblioteche di Roma Capitale chiuderanno due settimane ad agosto. Ecco perchè le RSU USI Giorgio Salerno e Francesco Sordi hanno immediatamente scritto alla Direzione dell’Istituzione, per avere chiarimenti. Non era mai accaduto: si facevano le rotazioni per garantire un presidio socio culturale anche nelle zone periferiche della città. Evidentemente una città informata con cittadini consapevoli crea problemi a questa Giunta che ci vorrebbe pecore consenzienti e supine alle scellerate scelte di taglio delle risorse per i servizi essenziali. Anche la scelta (sempre del CdA ISBCC) di aprire le porte al “volontariato” crea un problema serio: l’inserimento dello “sfruttamento a norma di legge”. Eh si, le leggi consentono l’accesso ai volontari, ma altre leggi, prima, ci direbbero di scorrere la graduatoria dei vincitori del concorso per bibliotecario e magari di equiparare i livelli del personale Zètema impegnato (da sempre) a svolgere le medesime mansioni dei loro colleghi  comunali. Come mai queste di leggi non si rispettano? Zètema è una società strumentale, il cui100% di azioni appartiene a Roma Capitale e, proprio, la scorsa settimana ha visto rinnovato il proprio contratto di servizio. Ma davvero possiamo parlare di “rinnovo”? Fino ad oggi non era mai successo che non venisse rinnovato il contratto di servizio per tre anni (utili a garantire il rispetto dei principi di efficacia ed efficienza economica dettati anche dall’autorità Capitolina). Questo rinnovo, invece, è fino a dicembre 2015. Considerato che dal 1 gennaio 2015 eravamo in proroga fino al 31 marzo scorso,  io la chiamerei maxi proroga. Sono molto curiosa di leggere la delibera di giunta relativa tale ” rinnovo” ma sono rassegnata ai tempi pachidermici della burocrazia informatica del sito del Comune: aspetto ancora di vedere pubblicata la delibera di giunta per il rinnovo del contratto di servizio delle biblioteche risalente ad aprile…E intanto…Come RSU/USI ho indetto un’assemblea per tutti i lavoratori e le lavoratrici Zètema che si terrà il 3 giugno dalle ore 13 alle 16 presso la sala riunioni di Civita in piazza Venezia.

Ma cosa dice la relazione del MEF sul bilancio di Roma e delle sue municipalizzate?

In allegato a questo post trovate i files della relazione del MEF sulla tragica situazione del Bilancio di Roma Capitale e delle sue Municipalizzate. Come sapete anche io lavoro per una municipalizzata (Zètema Progetto Cultura) e mi sono resa conto che molti, tra colleghe e colleghi non hanno ancora avuto accesso a questi documenti che, ormai, circolano da metà aprile e sono stati ufficializzati alle sigle sindacali, se non sbaglio, il 18 aprile scorso, appunto.

Per cui, in calce alla comunicazione che ho inviato con l’indizione di un’assemblea plenaria per TUTTO il personale Zètema che si dovrà tenere mercoledì 14 maggio p.v. in piazza del Campidoglio (a partire dalle 9.30 fino alle 12, 30) , ho avvisato di collegarsi al mio blog per scaricare i files. Ritengo che vadano letti con attenzione nonostante l’ampollosità del tecnico-burocratese. Pertanto, invito tutte/i a far propri questi files…e…ne riparleremo in corsa…Perché noi (lavoratori e lavoratrici) non consentiremo di fare cassa sulla nostra pelle!

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“Salva Roma” e Assemblea USI Unione Sindacale Italiana a Zètema

Oggi pubblico il comunicato sindacale che ho fatto girare tra i miei colleghi e le mie colleghe, dopo l’approvazione al Senato del decreto “Salva Roma”, con tanto di “emendamento Santini”. Mi sono vista costretta a puntualizzare alcune cose, perché, precedentemente, alcune dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino , avevano tranquillizzato lavoratori e lavoratrici Zetema.
Ebbene, il fatto che un sindaco si impegni a difendere una società, non significa che sia davvero nelle condizioni di farlo. Voglio, infatti, ricordare che Roma Capitale sta sull’orlo del default, che se non viene definitivamente liberato dalla Camera il Decreto Salva Roma con la pioggia di milioni che dovrebbero far respirare la Capitale…il commissariamento e le nuove elezioni sarebbero garantite. Che significa questo a fronte dell’approvazione dell’emendamento Santini?
L’ho spiegato nel mio comunicato…con cui esorto colleghe/i a partecipare all’assemblea dell’USI Unione Sindacale Italiana, di domani 25/2  presso Civita, piazza Venzia, 11, a partire dalle ore 13.
Fermo restando…che se pure il Sindaco riuscisse a “salvare” Zetema…che significa?,..che le altre società partecipate potrebbero chiudere come se niente fosse…per fare cassa?…Direi di no!…Direi che siamo pronti a contrastare questa politica di tagli fatti sempre dal basso…Noi la crisi (la loro!) non la paghiamo!
Ora però vi lascio al discorso che tutti i politici dovrebbero fare…e mettere in pratica…Quello del Presidente dell’Uruguay, PEPE MUJICA, all’Assemblea dell’ONU nel 2012, in Brasile. Buona visione.
 

Comunicato sindacale per affissione e divulgazione ai sensi della L.300/70 ex art. 25.

 “IL MIGLIORE DEI MONDI POSSIBILI?”…L’USI DICE NO!

 In molti si sono sentiti rasserenati dalle dichiarazioni del sindaco Ignazio Marino, relativamente l’importanza di Zètema: “L’attività di Zètema è importantissima in una città come Roma… Per questo faremo tutto quanto possibile a tutela dei lavoratori di Zètema, di concerto con il Consiglio comunale e i sindacati”.

Io no. Perché? Eppure sono una lavoratrice come tutti voi. Ebbene, io credo…e non sono la sola, che i sindaci cambiano e le leggi restano. E le norme nazionali che si stanno approvando non ci aiutano a stare “sereni”. Ieri, 20/2, è passato al Senato il Decreto Salva Roma, al cui interno è stato votato l’emendamento “Santini”, rivisitato più volte, tanto che alla fine è stato votato il “testo 4”. Ebbene io tutte queste rassicurazioni non le vedo. Nel testo approvato leggiamo di misure che prevedono anche “…la dismissione o la messa in liquidazione delle società partecipate che non risultino avere come fine sociale attività di servizio pubblico…ove necessario per proseguire il riequilibrio finanziario del Comune”.

Ecco! Vi state sentendo meglio? Perché non leggiamo che le società partecipate si vendono punto e basta? Io no! Ricordiamoci che il Comune di Roma, oltre il mega debito, deve ancora approvare il Bilancio. Bilancio che, nella Previsione, ha allarmato persino il dr. Ruberti. Il quale ha confermato nell’ultimo tavolo RSU che, se vengono rispettati i tagli previsti nel “previsionale” che si aggirano intorno al 30%, le conseguenze potrebbero essere anche licenziamenti. I conti sono presto fatti: tagliare 30% equivale a circa 2/300 lavoratori. Ma noi sentiamoci tranquilli: l’emendamento Santini è passato in  veste soft! Ora, però, il “Salva Roma”  torna alla Camera dei Deputati …e lì dovremo esserci!

Vi aggiungo anche un’altra chicca: dalla Task force messa su da Cottarelli, arriva, come suggerimento mirato alla spending review, anche un’ipotesi di incentivo per quegli Enti Locali che “liquidino” le società non di pubblico interesse.

E ora? vi sentite tranquilli? Io no! Per questo vi rinnovo l’invito a partecipare all’assemblea di TUTTI/E lavoratori e lavoratrici Zètema, indetta dall’USI Unione Sindacale Italiana per il 25/2 p.v. presso la sala di Civita in Piazza Venezia, 11 dalle ore 13 alle ore 16.

Discuteremo e decideremo INSIEME le future iniziative!

Mi dispiace dirvelo…ma non è come diceva Pangloss nel Candido di Voltaire:”…questo è il migliore dei mondi possibili”. No, non lo è…ma noi possiamo evitare che altri lo rendano anche peggiore!

 L’unica battaglia persa è quella che non si combatte!  Serenetta Monti (RSU/USI)

Per info: Serenetta Monti:  serenettam@gmail.com

Giuseppe Martelli : 339/5001537; alex_950@yahoo.it

 
 

https://www.serenettamonti.it

Lo strano concetto di “cultura”…in Italia…e la mia personale solidarietà alla collega aggredita per aver compiuto il proprio dovere, denunciando!

Lo strano modo di concepire la cultura…tutto Italiano…Oggi riporto il comunicato che il Sindacato in cui mi trovo da, ormai, quasi 20 anni ha dovuto predisporre per chiarire quanto sta accadendo intorno alla parziale chiusura del Museo della Civiltà Romana, all’Eur.
Mi piacerebbe leggeste anche questo  articolo che ha saputo inquadrare il problema nell’ottica corretta:”…Una scelta miope, frutto di altre scelte miopi. Non parlo ovviamente del lavoro degli Ispettori, che chiedono solo adeguamenti a norme già conosciute ed applicate in tutte le istituzioni museali italiane, private e pubbliche (comprese quelle gestite dalla Sovraintedenza Comunale di Roma). Parlo invece dei costanti tagli occorsi sul sistema museale capitolino negli scorsi anni, che hanno portato ad un aumento del costo dei biglietti di ingresso senza fornire alcun tipo di nuovi servizi specialmente nelle sedi museali decentrate, proprio come quella del Museo della Civiltà Romana. Il Museo doveva essere valorizzato con l’apertura nel 2004 nella stessa sede del Planetario, così non è stato: mentre il Planetario è tirato a lucido, le sale archeologiche si visitano (quelle che non sono già state interdette al pubblico) a luci spente o quasi e senza riscaldamento.” Ed anche la chiosa di quest’articolo è illuminante:”Marguerite Yourcenar scrisse “fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito” e lo stesso vale per i Musei. Da martedì l’inverno dello spirito sarà ancora un po’ più rigido di quanto non sia già stato in questi anni in Italia ed a Roma: io metto un berretto di lana ed una sciarpa, e continuo ad aspettare la Primavera
 
 
 
 
COMUNICATO RADIO STAMPA – PER PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE, grazie

Roma, 27 gennaio 2014

“Tutelare la salute e la sicurezza di chi lavora, della cittadinanza produce fastidio per chi governa, finchè la salute e la sicurezza non sono

un bene da tutelare ma sono ancora considerati un costo da sopportare” 

In merito all’Esposto segnalazione di Unione Sindacale Italiana per il Museo della Civiltà Romana:

Si precisa che su esposto segnalazione denuncia dell’Unione Sindacale Italiana e della

RSU interna della società Zètema, in materia di salute e sicurezza a tutela di lavoratrici e lavoratori e della cittadinanza che visita i siti museali, l’Ispettorato del lavoro

di Roma ha fatto sopralluoghi al Museo della Civiltà Romana e al Planetario, riscontrando la veridicità e attendibilità di quanto segnalato ed esposto dal

sindacato autoganizzato USI, che aveva in più occasioni fatto anche molte segnalazioni interne in materia ai vertici aziendali e comunali.

Gli Ispettori del lavoro hanno dato al Comune e alle società che gestiscono le attività museali dei termini di prescrizione per lavori di adeguamento e messa a norma, che solo in parte sono

stati iniziati, ma che non hanno risolto nè eliminato i fattori di rischio e pericolo segnalati dall’USI, che è in prima fila sulle iniziative su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

e sui territori, facendo parte sia del “Comitato 5 aprile” di Roma che è nodo locale della RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI TERRITORI.

Al termine della fase preliminare e per garantire una prima fase di messa a norma, la Sovrintendenza capitolina di Roma Capitale e la stessa Zètema hanno predisposto la chiusura

parziale di alcune sale del Museo della Civiltà Romana e altre misure la cui incisività ed effettività sarà costantemente monitorata non solo dagli organismi di vigilanza preposti, ma

dalla stessa Unione Sindacale Italiana, che ritiene la prevenzione, l’attenzione e l’intervento per l’eliminazione dei fattori di rischio e pericolo o almeno la sua sostanziale riduzione

un elemento importante per evitare che si sottovaluti il problema e si debba poi commentare incidenti sul lavoro con feriti, morti sul lavoro o danni agli utenti e alle strutture pubbliche.

La preoccupazione dell’Usi e delle rappresentanze interne nei posti di lavoro è che tale provvedimento per il Museo della Civiltà Romana, sia solo una misura parziale e insufficiente,

che non elimina la questione e dia solo un segnale di facciata che sposta la questione nel tempo, mentre per Usi le questioni relative alla salute di chi lavora, alla sicurezza

per utenti, visitatori e cittadinanza e sicurezza degli edifici come di siti lavorativi e produttivi, necessiti di un intervento pianificato, programmato nel tempo e con attenzione più

alla fase di prevenzione, informazione e formazione per i vari rishci e pericoli, con valutazione dei costi e dei benefici complessivi, piuttosto  che di intervento successivo quando i danni si

sono provocati.

Per l’Unione Sindacale Italiana come per la stessa rete nazionale per la salute e la sicurezza, la salute non è una merce e la sicurezza non può essere considerata un costo da

sopportare, ma sono interessi e beni collettivi da tutelare in modo pieno ed efficace.

L’USI esprime la sua solidarietà alla collega, in servizio presso il Museo della Civiltà Romana e dipendente

di Zètema, associata al sindacato autorganizzato, che venerdì scorso è stata fatta oggetto di intimidazioni e aggressione da parte di funzionarie comunali, che in modo sbagliato e inesatto

l’avevano ritenuta “colpevole” di aver chiesto all’Usi di intervenire segnalando le molte inadempienze in materia di sicurezza e salute sul lavoro, riscontrate poi dai Serizi Ipsettivi del Lavoro

dopo intervento ufficiale del sidnacato autorganizzato.

La lavoratrice ha avuto una prognosi di 5 giorni dal pronto soccorso ospedaliero al quale si è recata, fatto questo che getta una ulteriore

ombra sul fatto che i diritti di chi lavora anche di poter svolgere un lavoro in sicurezza e in condizioni di serenità e salute, sono messi a rischio se si rompe il muro di omertà

e si effettua un adempimento che è dovere di ogni dipendente segnalare quando se ne viene a conoscenza, come è espressamente previsto dalle norme italiane ed europee su sicurezza e salute eni

luoghi di lavoro. La pressione e le attività sindacali anche per la piena tutela su questa materia svolte dall’Unione Sindacale Italiana, proseguiranno come del resto quelle della stessa rete nazionale,

che ha seguito i principali processi e situazioni a livello nazionale (Thyssenkrupp, Umbria Olii, ILVA di Taranto, Eternit, Molfetta, Trani, Ravenna, Cantieri Navali di Palermo, Genova e tanti altri), fino a che

non sarà garantita la piena ed efficace tutela e applicazione delle norme per chi lavora e chi fruisce dei servizi e attività, su sicurezza e salute.

Unione Sindacale Italiana segreteria intercategoriale e mail usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com                  

RISPOSTA DI UNA CITTADINA, LAVORATRICE, RSU E DELEGATA USI UNIONE SINDACALE ITALIANA ALLA LETTERA APERTA AI CITTADINI DI MICAELA QUINTAVALLE

Cara Micaela, ho letto la tua lettera aperta…e vorrei risponderti da cittadina, lavoratrice ed RSU dei lavoratori e delle lavoratrici per un sindacato…che ha fatto la storia dell’autoganizzazione e che ben comprende le motivazioni che vi spingono, oggi, a chiedere il sostegno della cittadinanza nella difesa del servizio pubblico.

Noi, come USI Unione Sindacale Italiana…abbiamo già dato: solo in ordine di tempo nella difesa delle biblioteche comunali…Per cui la Giunta Alemanno aveva approvato un taglio di fondi che avrebbe significato la chiusura di quelli che consideriamo dei veri e propri “presidi sociali”, oltre che culturali. Stesso dicasi per le lotte degli ultimi 15 anni che hanno riguardato asili nido, scuole materne, anziani, assistenza domiciliare e servizi sociali: utenti, cittadine/i unite/in con lavoratrici e lavoratori sostenuti dall’USI. Questo nostro passato mi rende fiera di alzare la nostra bandiera. Cosa che ho già fatto quando sono venuta alla manifestazione che è partita dal Colosseo il 20 dicembre 2013 ed in cui ci siamo conosciute. Io stessa sono in prima linea contro le privatizzazioni dal 1997. Per cui la battaglia per la difesa del trasporto pubblico e del miglioramento di tale servizio e delle condizioni di chi ci lavora appartiene al nostro DNA “sindacale”

Io, però, non posso sentire questa chiamata all’unità…per una lotta così importante per tutte/i…accompagnata dall’impossibilità di alzare una bandiera (come indicato nel vostro volantino per l’appuntamento del 20) di cui non mi vergogno…E che tanto da e fa ogni giorno, dal 1912, per tutte/i. Spero che tu e le tue colleghe con i tuoi colleghi, sappiate distinguere le bandiere amiche da quelle che normalmente appoggiano le manovre del padrone e che lasciate lo spazio alla nostra partecipazione con le bandiere. Te lo dico da cittadina. Lavoratrice. RSU e delegata dell’Unione Sindacale Italiana. Attendo fiduciosa un riscontro per promuovere un percorso realmente unitario che sia da sprone ad un coordinamento di tutte le realtà pubbliche e para pubbliche che ruotano intorno agli Enti Locali e/o Statali che rischiano di pagare una crisi prodotta dall’alto. Ma che non debbano vergognarsi delle proprie, antiche origini! Saluti da combattente a combattente. Serenetta Monti, cittadina, lavoratrice, RSU e delegata USI Unione Sindacale Italiana

 

A questo link trovate il testo integrale della lettera aperta…io vi saluto con le parole di Gaber…:”…La libertà non è star sopra un albero non è neanche il volo di un moscone la libertà non è uno spazio libero libertà è partecipazione. “

ALLARME ROSSO SPENDING REVIEW AZIENDE CAPITOLINE!

Eccoci qua!…e come dice il proverbio: i nodi vengono al pettine…Come struttura sindacale, l’USI-Unione Sindacale Italiana, non ha mai abbassato la guardia sui possibili effetti della spending review sulle aziende capitoline. E’ dall’anno scorso che stiamo con il fiato sul collo alle Istituzioni. Il 25 ottobre, a riguardo, avevamo indetto un’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici Zètema proprio in piazza del Campidoglio per sollecitare un incontro con il sindaco Alemanno o con il suo Capo di Gabinetto (non ridete…è una figura istituzionale). L’assemblea molto partecipata aveva fatto si che ci fosse un incontro con il dr. Basile, appunto, Capo di Gabinetto del sindaco Alemanno. Il dr. Basile nell’incontro spiegò che non c’era da stare tranquilli, ma che, trattandosi di un problema di portata nazionale, SICURAMENTE il Governo ci sarebbe dovuto tornare su, sollecitato da tutti gli Enti Locali. Già …Il Governo. Quale? ci potremmo chiedere oggi? il Governo dimissionarioinprorogatioconpiùpoteridiprima “Monti” (non sono parente!) che ha voluto questo decreto per stangare le società partecipate? o l’ipotetico futuro Governo di larghisssssime intese? BAH?! chi può dirlo? Rimane il fatto che allo stato attuale delle cose, viga la “Spending review” che ha la sua bella tabella di marcia…che si conclude il 31/12/2013…con esiti di cui si è già discusso…e che preoccupano lavoratori e lavoratrici…perchè nessun “paracadute” è stato predisposto per la tutela dell’occupazione, dei livelli occupazionali, della qualità dei lavori svolti…etc…Nel caso si venisse a verificare l’extrema ratio dello scioglimento delle società indicate.

Dall’inizio dell’anno la Giunta Capitolina ha prodotto due delibere…la 24 e la 46. La prima affronta il tema in generale. La seconda chiama direttamente in causa la pertinenza lavorativa della società Risorse per Roma, esternalizzando di fatto le attività da essa sv0lte…senza parlare, quindi, dei lavoratori e delle lavoratrici che ad oggi tale Società impiega.

Oggi si è tenuta la Commissione  Speciale per la Valutazione degli effetti della Spending Review sulle aziende Capitoline, cui ho assistito e da cui sono uscita con i capelli dritti…il motivo ve lo faccio spiegare dal comunicato sindacale che ho divulgato nell’Azienda, capitolina, presso cui lavoro anche io: Zètema. Sono una lavoratrice. So cosa significhi difendersi il proprio posto di lavoro. E come me…siamo in tanti che ancora ricordiamo il percorso del Progetto Polis…Abbiamo già vinto una volta!…Sembra che la lotta non finisca mai…ma a me hanno insegnato che bisogna resistere un minuto più del padrone…e anche se “padrone” può sembrare un termine passato di moda…vi invito a guardarvi attorno…e chiedervi come possiamo chiamare quelli che cercano di comandare le nostre vite a bacchetta per rendere le nostre esistenze sempre più precarie e le nostre menti fiaccate dalle pressioni del quotidiano per  costringerci a non alzare la testa… Io vi dico solo una cosa…A SARA’ DURA!

Di seguito comunicato sindacale ai sensi della L.300/70 ex art 25 per affissione e divulgazione.

ALLARME ROSSO SPENDING REVIEW AZIENDE CAPITOLINE!

Care/i colleghe/i, in data odierna si è tenuta la commissione speciale per la Valutazione degli effetti della Spending Review sulle aziende Capitoline, presieduta dall’ on. Ferrari.

Ho ascoltato con le mie orecchie lo smarrimento della parte politica (on. Ferrari) di fronte allo stallo dell’attività degli uffici preposti.  Dall’inizio dell’anno ad oggi, infatti, Roma Capitale, ha prodotto due delibere:

1) la 24 che riguarda tutte le aziende capitoline ed il cui dettato finale recita quanto segue “La giunta capitolina delibera di demandare l’espletamento dell’analisi tecnica finalizzata all’adozione di un Piano di razionalizzazione delle società e degli altri enti ed organismi di Roma Capitale ai competenti Uffici dell’Amministrazione Capitolina; 2. il Piano di razionalizzazione, da redigere in coerenza con le previsioni dell’articolo 9 del citato Decreto Legge n. 95/2012 e da sottoporre all’approvazione dei competenti organi, dovrà individuare soluzioni organizzative in grado di sviluppare sinergie e integrazioni tra i diversi organismi o, comunque, prevedere la riduzione dei relativi oneri finanziari a carico dell’Amministrazione capitolina almeno nella misura prevista

dalla legge.”

2) la 46 che praticamente esternalizza l’attività di Risorse per Roma.

L’on. Ferrari, presidente della Commissione, ha chiesto di ritirare la delibera 46 e di predisporne una che vada oltre la 24, ritenuta debole ed in qualche modo superata dal parere dell’ANCI che ha “decretato” che l’articolo 9 della “Spending Review”  “non trova applicazione per le società partecipate dagli enti locali”, in quanto le stesse risultano già oggetto di specifiche disposizioni di materia di vincoli, divieti, dismissioni, ecc…”

Ve la faccio breve: se avete pensato, anche solo per un momento che il pericolo della ghigliottina legata alla spending review si fosse allontanata da aziende come Zètema…avete sbagliato!.. E come sapete, l’USI, ha sempre detto di stare in all’erta perché niente era definito e chiaro, nonostante il problema fosse di rilevanza nazionale. E’, quindi, fondamentale, ricominciare a farsi sentire, presso chi di dovere, a cominciare dal “nostro” sindaco, in scadenza. Problema basilare, infatti, è che viviamo un gran momento di instabilità governativa: a livello Nazionale perché il problema della formazione di un Governo è sotto gli occhi di tutti, e, a livello locale…perché siamo a cavallo della fine di un mandato, la relativa campagna elettorale e la futura, nuova, si spera, giunta capitolina.

Pertanto, vi comunico che ho già richiesto un incontro urgente al sindaco ed a tutti gli organismi competenti tecnici e politici e che ho inviato un pre avviso di assemblea sindacale per tutto il personale Zètema, prevista per l’11/4 p.v. a partire dalle 17. A breve arriverà la convocazione ufficiale della segreteria con modalità orarie e luogo di svolgimento. Mi dispiace dovervi amareggiare l’animo dopo l’appena trascorsa festività pasquale che doveva rappresentare la Resurrezione…Ma, per noi lavoratori e lavoratrici…sono risorti solo vecchi problemi a cui sapremo, però, rispondere a dovere…CON LA LOTTA! A SARA’ DURA! A presto per le comunicazioni di data e luogo assemblea. Serenetta Monti (RSU/USI).

Recapiti USI: USI – Unione Sindacale Italiana: tel. 06/70451981; fax 06/77201444; usiait@viriglio.it

Prof. Giuseppe Martelli (Segretario romano intercategoriale): 339/5001537usicons.roma@gmail.com

Serenetta Monti (Dirigente Sindacale/ RSU Zètema): 377/5078494; serenettam@gmail.com

SEI UN LAVORATRICE/LAVORATORE DI UNA SOCIETA’ IN HOUSE? OCCHIO ALLA SPENDING REVIEW!!!

Scusate l’assenza, dovuta a svariati motivi: tecnici, personali, logistici e altro…ma ora il blog è tornato on line…ed io ne approfitto subito per divulgare quanto sta accadendo, con il Decreto Legge 95/2012 che, proprio oggi, vedrà la Fiducia in Senato, noto come Spending Review. Grazie ai lavoratori di ACI INFORMATICA, ho potuto seguire da vicino l’evoluzione degli emendamenti dell’art. 4 di questo Decreto…che investe decine di migliaia di lavoratori delle Aziende in house (solo nel Lazio più di 3000, basti pensare a società come Zètema, Risorse per Roma e Lazio Service). Non ultimo, un incontro con il capogruppo del PDL al senato, sen. Gasparri, che è sceso tra i lavoratori con il Responsabile dell’ufficio Legislativo del Ministero dell’Economia, dr. Ghinè. Deve ancora essere votato anche l’Ordine del Giorno promosso dal Senatore Pedica di IDV e supportato dal gruppo IDV al Senato che impegna il Governo ” a garantire concrete azioni di tutela dei posti di lavoro interessati…a garantire il mantenimento dei contratti in essere o quelli di provenienza, fermi restando i livelli professionali e relative retribuzioni, a garantire la continuità di servizio nella più piena considerazione di un’utilità pubblica da ritenersi fondamentale per il mantenimento di determinate attività”. Ovviamente, ora vediamo  i partiti che hanno sempre detto di essere “gli amici dei lavoratori”…come si comporteranno in aula…Nel frattempo, pesano le parole del dr. Ghinè che sono state chiarissime:…i servizi strumentali vanno a gara a partire da gennaio 2014. Questo il video a riguardo. Vi allego il volantino del coordinamento che sta venendo su tra lavoratori delle aziende in house. Prossimi appuntamenti: oggi in Senato a partire dalle 14 e mercoledi 1/8 p.v. in piazza Montecitorio a partire dalle ore 12…”A SARA’ DURA”!!!…ma noi non abbiamo paura…!

SEI UN LAVORATRICE/LAVORATORE DI UNA SOCIETA’ IN HOUSE?

OCCHIO ALLA SPENDING REVIEW!!!

La discussione sul decreto noto come “Spending Review” è sempre più confusa rispetto al futuro occupazionale di migliaia di lavoratrici e lavoratori.

Il 30/7 andrà in discussione al Senato la fiducia al testo emendato. Le modifiche apportate all’Art.4, prevedono che i servizi “strumentali” vadano a gara, da gennaio 2014.

Parallelamente non sono state previste formule di salvaguardia occupazionale tali da tutelarne la qualità e i contratti di provenienza.

NULLA E’ PERDUTO! TUTTO SI PUO’ MODIFICARE!

Dopo la votazione della fiducia al Senato, il provvedimento sarà inviato alla Camera dei Deputati, ove sarà possibile formulare ulteriori integrazioni. Per portare le richieste dei lavoratori, affinché queste siano recepite, occorre una massiccia partecipazione al proseguire delle iniziative che hanno visto numerosi lavoratori in piazza, sotto il Senato.

Premesso che le società in house hanno svolto fino ad ora servizi, si strumentali, ma di sicuro essenziali per il buon funzionamento delle pubbliche amministrazioni, riteniamo sia necessario far capire al Governo che la vendita, lo scioglimento o la messa a gara di tali servizi, in maniera troppo rigida, non corrisponderà automaticamente al massimo risparmio (spesa sociale) e alla migliore efficienza degli stessi.

Gli appuntamenti dove sarà necessaria la presenza dei lavoratori tutti per i lavori conclusivi al Senato, dalle ore 14,00 di oggi 30/7/2012, proseguiranno a Montecitorio, in data 1/8/2012 dalle ore 12,00.

Coordinamento lavoratori società in house: Serenetta (RSU/USI ZETEMA) 377/5078494 serenettam@gmail.com o usiait1@virgilio.it; Stefano (RSU/CGIL RISORSE PER ROMA) s.calzetta@rpr-spa.it; Domenico d.pitorri@rpr-spa.it ;