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Lo strano concetto di “cultura”…in Italia…e la mia personale solidarietà alla collega aggredita per aver compiuto il proprio dovere, denunciando!

Lo strano modo di concepire la cultura…tutto Italiano…Oggi riporto il comunicato che il Sindacato in cui mi trovo da, ormai, quasi 20 anni ha dovuto predisporre per chiarire quanto sta accadendo intorno alla parziale chiusura del Museo della Civiltà Romana, all’Eur.
Mi piacerebbe leggeste anche questo  articolo che ha saputo inquadrare il problema nell’ottica corretta:”…Una scelta miope, frutto di altre scelte miopi. Non parlo ovviamente del lavoro degli Ispettori, che chiedono solo adeguamenti a norme già conosciute ed applicate in tutte le istituzioni museali italiane, private e pubbliche (comprese quelle gestite dalla Sovraintedenza Comunale di Roma). Parlo invece dei costanti tagli occorsi sul sistema museale capitolino negli scorsi anni, che hanno portato ad un aumento del costo dei biglietti di ingresso senza fornire alcun tipo di nuovi servizi specialmente nelle sedi museali decentrate, proprio come quella del Museo della Civiltà Romana. Il Museo doveva essere valorizzato con l’apertura nel 2004 nella stessa sede del Planetario, così non è stato: mentre il Planetario è tirato a lucido, le sale archeologiche si visitano (quelle che non sono già state interdette al pubblico) a luci spente o quasi e senza riscaldamento.” Ed anche la chiosa di quest’articolo è illuminante:”Marguerite Yourcenar scrisse “fondare biblioteche è un po’ come costruire ancora granai pubblici: ammassare riserve contro l’inverno dello spirito” e lo stesso vale per i Musei. Da martedì l’inverno dello spirito sarà ancora un po’ più rigido di quanto non sia già stato in questi anni in Italia ed a Roma: io metto un berretto di lana ed una sciarpa, e continuo ad aspettare la Primavera
 
 
 
 
COMUNICATO RADIO STAMPA – PER PUBBLICAZIONE E DIFFUSIONE, grazie

Roma, 27 gennaio 2014

“Tutelare la salute e la sicurezza di chi lavora, della cittadinanza produce fastidio per chi governa, finchè la salute e la sicurezza non sono

un bene da tutelare ma sono ancora considerati un costo da sopportare” 

In merito all’Esposto segnalazione di Unione Sindacale Italiana per il Museo della Civiltà Romana:

Si precisa che su esposto segnalazione denuncia dell’Unione Sindacale Italiana e della

RSU interna della società Zètema, in materia di salute e sicurezza a tutela di lavoratrici e lavoratori e della cittadinanza che visita i siti museali, l’Ispettorato del lavoro

di Roma ha fatto sopralluoghi al Museo della Civiltà Romana e al Planetario, riscontrando la veridicità e attendibilità di quanto segnalato ed esposto dal

sindacato autoganizzato USI, che aveva in più occasioni fatto anche molte segnalazioni interne in materia ai vertici aziendali e comunali.

Gli Ispettori del lavoro hanno dato al Comune e alle società che gestiscono le attività museali dei termini di prescrizione per lavori di adeguamento e messa a norma, che solo in parte sono

stati iniziati, ma che non hanno risolto nè eliminato i fattori di rischio e pericolo segnalati dall’USI, che è in prima fila sulle iniziative su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

e sui territori, facendo parte sia del “Comitato 5 aprile” di Roma che è nodo locale della RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E SUI TERRITORI.

Al termine della fase preliminare e per garantire una prima fase di messa a norma, la Sovrintendenza capitolina di Roma Capitale e la stessa Zètema hanno predisposto la chiusura

parziale di alcune sale del Museo della Civiltà Romana e altre misure la cui incisività ed effettività sarà costantemente monitorata non solo dagli organismi di vigilanza preposti, ma

dalla stessa Unione Sindacale Italiana, che ritiene la prevenzione, l’attenzione e l’intervento per l’eliminazione dei fattori di rischio e pericolo o almeno la sua sostanziale riduzione

un elemento importante per evitare che si sottovaluti il problema e si debba poi commentare incidenti sul lavoro con feriti, morti sul lavoro o danni agli utenti e alle strutture pubbliche.

La preoccupazione dell’Usi e delle rappresentanze interne nei posti di lavoro è che tale provvedimento per il Museo della Civiltà Romana, sia solo una misura parziale e insufficiente,

che non elimina la questione e dia solo un segnale di facciata che sposta la questione nel tempo, mentre per Usi le questioni relative alla salute di chi lavora, alla sicurezza

per utenti, visitatori e cittadinanza e sicurezza degli edifici come di siti lavorativi e produttivi, necessiti di un intervento pianificato, programmato nel tempo e con attenzione più

alla fase di prevenzione, informazione e formazione per i vari rishci e pericoli, con valutazione dei costi e dei benefici complessivi, piuttosto  che di intervento successivo quando i danni si

sono provocati.

Per l’Unione Sindacale Italiana come per la stessa rete nazionale per la salute e la sicurezza, la salute non è una merce e la sicurezza non può essere considerata un costo da

sopportare, ma sono interessi e beni collettivi da tutelare in modo pieno ed efficace.

L’USI esprime la sua solidarietà alla collega, in servizio presso il Museo della Civiltà Romana e dipendente

di Zètema, associata al sindacato autorganizzato, che venerdì scorso è stata fatta oggetto di intimidazioni e aggressione da parte di funzionarie comunali, che in modo sbagliato e inesatto

l’avevano ritenuta “colpevole” di aver chiesto all’Usi di intervenire segnalando le molte inadempienze in materia di sicurezza e salute sul lavoro, riscontrate poi dai Serizi Ipsettivi del Lavoro

dopo intervento ufficiale del sidnacato autorganizzato.

La lavoratrice ha avuto una prognosi di 5 giorni dal pronto soccorso ospedaliero al quale si è recata, fatto questo che getta una ulteriore

ombra sul fatto che i diritti di chi lavora anche di poter svolgere un lavoro in sicurezza e in condizioni di serenità e salute, sono messi a rischio se si rompe il muro di omertà

e si effettua un adempimento che è dovere di ogni dipendente segnalare quando se ne viene a conoscenza, come è espressamente previsto dalle norme italiane ed europee su sicurezza e salute eni

luoghi di lavoro. La pressione e le attività sindacali anche per la piena tutela su questa materia svolte dall’Unione Sindacale Italiana, proseguiranno come del resto quelle della stessa rete nazionale,

che ha seguito i principali processi e situazioni a livello nazionale (Thyssenkrupp, Umbria Olii, ILVA di Taranto, Eternit, Molfetta, Trani, Ravenna, Cantieri Navali di Palermo, Genova e tanti altri), fino a che

non sarà garantita la piena ed efficace tutela e applicazione delle norme per chi lavora e chi fruisce dei servizi e attività, su sicurezza e salute.

Unione Sindacale Italiana segreteria intercategoriale e mail usiait1@virgilio.it, blog www.unionesindacaleitaliana.blogspot.com                  

IL PROCESSO BREVE NON E’ UNA LEGGE AD PERSONAM!

“Speriamo che alla fine del processo sia fatta giustizia per tutti i morti e che lo Stato riesca a dimostrare di essere vicino alle famiglie…” Queste le mie parole alla fine del video. “Un grande regalo alla mafia”, queste le parole del Procuratore Gratteri (http://www.calabrianotizie.it/2010/08/30/il-procuratore-di-reggio-gratteri-il-processo-breve-e-un-grande-regalo-alla-mafia-e-non-solo-dal-1992-come-legislazione-antimafia-non-e-stato-fatto-piu-nulla-solo-chiacchiere-e-convegni/)…
Alla fine ci siamo arrivati! alla fine si è capito perchè il processo breve NON SAREBBE una legge ad personam. E’ vero. Stavolta è vero: il povero Premier da quanto lo va urlando ai quattro venti? e questi magistrati, queste maledette toghe rosse, insistono che sia una legge vergognosa. Questi cittadini fomentati dai soliti comunisti si permettono pure di andare a tirare le monetine ad un ministro della Patria. Vergogna! davvero non capite lo spirito altruistico ed umanitario di questa norma? davvero non avete capito che in questo modo si salveranno gli assassini della Thyssen, della Eternit, dell’Umbria Olii e tutto il resto (http://neuroniattivi.blogspot.com/2011/02/torino-nuova-udienza-processo.html)…? Vogliamo parlare del processo per Viareggio? o dei processi in piedi sul terremoto dè L’Aquila?? questi poveri imprenditori aggrediti dai famigliari delle vittime hanno trovato in Berlusconi il loro profeta “salvatore”. Lavoratori uccisi dal mancato rispetto delle norme di sicurezza, ma innanzitutto dal mancato rispetto della dignità umana verranno nuovamente uccisi e verrà fatto dei loro cadaveri lo scempio definitvo. Ebbene…sarò cattiva…ma non lo consentirò…Sono una provocatrice? SI! e lo rivendico con orgoglio: voglio provocare l’indignazione nei cittadini da troppo tempo inebetiti davanti le televisioni di Stato e di AntiStato. Voglio provocare la reazione dei neuroni per troppo tempo tenuti sopiti dalla droga di una comunicazione manipolata, di una cultura aggredita e vilipesa quotidianamente e di una destrutturazione sistematica della speranza nel futuro: togli ad una persona i suoi sogni…e l’hai uccisa. Togli ai giovani di oggi la speranza di un Paese migliore…e lo cercheranno altrove. NO! RAGAZZI NON FATELO! Venite! andiamo a cacciarli! Io ci sarò! Il nostro futuro, il nostro Paese…dobbiamo riprenderceli! e non sarà stando a studiare a casa o all’università o nei posti di lavoro, per i più fortunati che un lavoro ce l’hanno…che si potrà farlo! ALLONS ENFANTS…! INDIGNONS-NOUS!…INDIGNIAMOCI!!!

La mia settimana coi lavoratori

Dire che è stata una settimana intensa non rende l’idea. E’ iniziata con la conferenza stampa di presentazione della mia candidatura da indipendende.
E già l’emozione di quella giornata avrebbe steso chiunque! Il giorno dopo sono andata al Processo della Umbria
Olii
, volevo stare vicino a Lorena Coletti. Mercoledi giornata di “solo” lavoro. Giovedi, assemblee sindacali come se piovesse. Riunioni organizzative a seguire. E solidarietà con i lavoratori dell’Eutelia sotto Palazzo
Chigi.
Sono, infatti, fuggita da un incontro cui mi trovavo per raggiungere i lavoratori che avevano giustamente bloccato via del Corso. Mentre ero lì, venivo informata anche sui lavoratori dell’ALCOA che, dopo un po’ di tafferugli con la polizia, hanno, comunque, portato a casa un risultato: il ritiro della Cassaintegrazione.
Sono rimasta il più possibile con i lavoratori, ma dovevo scappare alle 21: avevo una cena con due persone molto importanti: Angelina e Gianluca Manca, la mamma ed il fratello di Attilio Manca, l’urologo trovato morto nella sua casa di Viterbo e sulla cui morte i familiari continuano a pretendere verità, visto che è probabile sia stato ucciso per avere curato (inconsapevolmente) Bernardo Provenzano.
Finita la cena, sono tornata dai lavoratori Eutelia, ancora in via del Corso. Mentre ero lì è scesa la delegazione trattante con gli aggiornamenti degli impegni di Letta. Onestamente, come ho detto a molti dei lavoratori presenti, io avrei mantenuto il presidio fino ache non si fosse portato a casa un reale impegno e non delle semplici indicazioni. Tant’ è che ieri mattina (purtroppo non sono andata perchè avevo un incontro come RSU nella mia azienda), non hanno ricevuto notizie differenti dalla notte trascorsa.
Sempre ieri, si è tenuta la manifestazione “IO SCELGO UN FUTURO DI LEGALITÀ”. organizzata dal Comune di Viterbo in collaborazione con I GRILLI DEL PIGNETO.
Ho raggiunto tardi gli amici, ma in tempo per vedere interventi interessanti che metterò a breve a vostra disposizione, perchè la cosa bella è stata che mentre in una sala (quella dove si teneva la manifestazione) si chiedeva legalità, nella sala accanto si svolgeva un accalorato consiglio comunale…in cui presentava le proprie dimissioni un assessore del Comune di Viterbo, inquisito.
Per fortuna, l’assessore alle politiche giovanili, Daniele Sabatini, pur appartenendo alla stessa coalizione, ha dimostrato di essere diverso volendo organizzare l’iniziativa. Persone come l’assessore Sabatini, dimostrano che il seme del bene, se c’è, non marcisce.
Per chiudere questa settimana, già bella movimentata, oggi pomeriggio sono andata all’incontro sull’amianto che si è tenuto a Tor dè Schiavi e di cui vi avevo già parlato, perchè sarebbe stato occasione per rivedere anche Dante de Angelis, il ferroviere licenziato e reintegrato da poco.
Posso dirmi davvero distrutta, ma felice. Tra mille peripezie, perdendo giorni di ferie (che potrei utilizzare per andarmene alle Terme a rilassarmi), stancandomi da morire, perchè comunque tutti i giorni la mia sveglia suona alle sei, io questa settimana l’ho passata accanto a chi ha bisogno di tutti noi: precari, disoccupati, familiari delle vittime decedute sul lavoro e familiari delle vittime della mafia.
Con molti di loro, ormai, c’è un rapporto di amicizia. Quello che vorrei tutti insieme offrissimo perchè di una cosa sono sicura: il nostro amore verso gli altri è, ormai, legato solo alla convenienza.
Nessuno fa più niente per niente. Invece, solo aiutandoci a vicenda, potremo cambiare DAVVERO le cose in questo paese.

Lavoro e dignità

Forse risulterò monotona, ma la battaglia per la sicurezza sul lavoro fa ormai parte del mio dna. E devo ringraziare la mia sigla sindacale che, quotidianamente, mi consente di mantenere alta l’attenzione dei lavoratori, dei precari e dei disoccupati.
Non sempre è vero che il problema è non avere il lavoro: a volte, chi lo ha, per mantenerlo, dimentica il precetto fondamentale di quando veniamo messi al mondo: salvaguardare la vita che ci viene concessa.
E’ il caso di ANTHONY FORSYTHE: giovane morto sui binari, con un contratto di apprendistato. Quel giorno Anthony aveva già lavorato 11 ore, eppure è tornato quando è stato chiamato per un turno extra, perché aveva paura di non vedersi rinnovato il contratto.
Ieri, a Spoleto, nell’aula di Tribunale dove si è svolta l’udienza dell’Umbria Olii, c’era anche la sorella di Anthony, a testimoniare la sua vicinanza ai familiari di quegli operai morti il 25 novembre 2006 nell’esplosione di una cisterna. Sono passati già 3 anni eppure questo processo era ancora alle fasi preliminari. Grazie agli éscamotages messi in atto dalla difesa di Giorgio del Papa, all’epoca dell’esplosione, amministratore unico di Umbria Olii. Giorgio del Papa è riuscito ad essere il precursore di una nuova scuola: nel luglio 2008 è riuscito a scioccare tutti con la sua proposta innovativa: chiese ai familiari delle vittime un rissarcimento di 35 milioni di euro, ritenendosi parte lesa. Ha chiesto anche la ricusazione del magistrato.
Ma, ieri, in aula, qualcosa è successo: ero lì quando il magistrato ha fissato la prossima udienza a brevissima scadenza, il 15 dicembre alle 10,30.
Qualcosa sta cambiando e se non riescono le grandi sigle sindacali a tutelare i lavoratori, mantenendoli in vita, speriamo riesca a difenderli da morti un magistrato a cui stanno tagliando le ali: questo governo, così attento e vicino ai bisogni della gente, ha, infatti approvato il decreto correttivo 106/2009 che favorisce gli imprenditori e vede sempre più svilita la dignità del lavoratore. Pericolosi articoli che vedono l’avallo della firma del Presidente Napolitano, sanciscono la piena libertà degli imprenditori di sfuggire alle proprie responsabilità.
Io non smetterò mai di gridare per chi non ha il coraggio di farlo. E spero saremo sempre di più. Ieri erano in tanti vicini ai familiari di Giuseppe Coletti, Vladimir Thode, Tullio Mottini e Maurizio Manili, morti carbonizzati per portare uno stipendio a casa.
E’ ora di ripensare davvero al lavoro e alla sicurezza sul lavoro. Vi invito tutti a partecipare alla manifestazione nazionale, promossa dalla Rete Nazionale Sicurezza sul Lavoro che si terrà a Torino il 10 dicembre, in coincidenza con l’inizio del processo contro l’Eternit.
E, aspettando il 10 dicembre, siete tutti invitati a partecipare all’iniziativa “PERICOLO AMIANTO” che si terrà il 28 novembre a Roma, a partire dalle 17, 30, presso “CASA DEL POPOLO DI TOR DE’ SCHIAVI”, in via Castelforte, 4. Occasione in cui vedremo la partecipazione di Dante de Angelis, il macchinista licenziato per le sue denunce e recentemente reintegrato dal Tribunale di Roma. L’iniziativa è stata promossa da: Comitato 5 Aprile nodo romano Rete Nazionale Sicurezza sul Lavoro, Casa del Popolo di Tor dè Schiavi, Associazione Giuristi Democratici.

Comincia l’avventura

Strani scherzi gioca l’emozione!
Oggi è stato un grande giorno per me: è stata ufficialmente presentata la mia candidatura, indipendente in Italia dei Valori, come consigliere alla Regione Lazio per le prossime regionali 2010. Eppure, se non avessi rivisto il mio video non mi sarei ricordata cosa ho detto nel mio intervento.
Potrei ripetere a memoria le emozionanti parole d’apertura del senatore Stefano Pedica, che davano l’abbrivio alla mia avventura. Ma non vi avrei mai potuto ripetere quel che ho detto io.
Mi succede sempre: io intervengo. Dove è necessario intervengo. Ma, finito l’intervento, dimentico quel che ho detto. Vorrei farmi spiegare da qualche medico se è una patologia o è normale?! Io l’attribusco all’emozione. Fatto sta che, da oggi, inizia davvero la mia avventura: correre come candidata indipendente in IDV per le prossime Regionali 2010. Ed oggi ho avuto l’onore di vedere presentata la mia candidatura dal Presidente Antonio Di Pietro in persona e da una persona a cui sono affezionata, da ormai due anni: l’attuale europarlamentare Sonia Alfano, anche lei eletta grazie ad una candidatura indipendente. E’ stata una vera sorpresa, invece, la partecipazione ed il sostegno del senatore Pancho Pardi il quale ha voluto ricordare l’episodio in cui mi ha conosciuta.
E’ stata una bella esperienza ricevere tali attestati di stima. Presto vedrete i video integrali.
E’ stato un bel momento, ma d’ora in poi si lavora! Aspetto le vostre proposte. Aspetto mi invitiate: voglio vedere Roma e Provincia in tutta la loro estensione. Nel frattempo continuo a fare quel che mi viene meglio: essere presente dove serve. Domani, infatti, sarò in Umbria a Spoleto: davanti al Tribunale di Spoleto.
Inizia il Processo alla Umbria Olii. Voglio stare vicina ai familiari delle vittime di quella strage.

Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
    Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
    Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

    Licenziato per la nostra sicurezza

    Ricevo e volentieri pubblico il comunicato stampa relativo il presidio, a cui domani parteciperò, a sostegno di Dante De Angelis, macchinista, RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza), la cui unica colpa è stata denunciare ANCHE PUBBLICAMENTE determinate carenze delle Ferrovie dello Stato

    “PRESIDIO 26 OTTOBRE ORE 11 TRIBUNALE LAVORO DI ROMA, VIALE GIULIO CESARE 54, PER SENTENZA DANTE DE ANGELIS RLS FERROVIERE LICENZIATO INGIUSTAMENTE.
    Le situazioni in movimento, le strutture autorganizzate, di base, e gli spazi sociali autogestiti, le lavoratrici e i lavoratori sono chiamati ad esprimere solidarietà attiva a chi come Dante e altri-e, si è esposto pubblicamente per la sicurezza di lavoratori e lavoratrici e la salute e la sicurezza degli utenti dei servizi, ferroviari e non.
    Trasmette comitato 5 aprile – aderente a Rete Nazionale Salute e Sicurezza sul Lavoro”.

    Invito tutti quelli che si dovessero trovare a passare per qualsiasi motivo da viale Giulio Cesare a venirsi ad affacciare al Tribunale, per poter stringere la mano a Dante de Angelis o anche solo a fargli sentire che gli siete grati per quel che ha fatto. Oggigiorno è difficile trovare persone che mettono a rischio il proprio lavoro con tutto ciò che ne cosegue anche per la famiglia, per denunciare diverse situazioni.
    Dante ha fatto il suo dovere di RLS!
    Viviamo in un momento in cui la sicurezza sul lavoro viene messa a dura prova da leggi e leggiucole mirate a ridurre, per esempio, la capacità ispettiva degli organismi competenti (tecnici ASL, Ispettori del Ministero del Lavoro). Le stesse leggi che sminuiscono la figura del RLS.
    Insomma un momento davvero critico in cui non mancano appuntamenti importanti: stiamo aspettando che la Cassazione esca dal suo immobilismo per capire se il 24 novembre ci sarà l’udienza per il processo Umbria Olii, il caso paradossale in cui il datore di lavoro riesce a chiedere 35 milioni di euro alle famiglie delle vittime, come Giuseppe Coletti, la cui sorella Lorena non smette di portare la propria testimonianza in giro per l’Italia e, a riguardo, aveva anche scritto per chiedere anche un incontro al Presidente della Repubblica.
    E poi, il 10 dicembre tutti al TRIBUNALE DI TORINO. Dove si terrà la MANIFESTAZIONE NAZIONALE PROMOSSA DALLA RETE NAZIONALE SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO IN OCCASIONE DELL’UDIENZA DEL PROCESSO “ETERNIT”
    Per adesioni o contatti e mail bastamortesullavoro@gmail.com
    Da lavoratrice invito tutti i lavoratori a non abbassare mai la guardia davanti le situazioni a rischio e di segnalare e denunciare tutti quei momenti che mettono a repentaglio le vostre, LE NOSTRE vite.