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Fuori dalla Rete, tutti nelle piazze!

Che fine ha fatto l’agenda rossa di Paolo Borsellino? Dov’era e con chi Nicola Mancino, il primo luglio del 1992?
Non ci stancheremo di urlare queste domande finché non otterremo risposta. Così come siamo andati ieri e oggi nelle edicole a comprare “Il Fatto Quotidiano”, così sabato prossimo, 26 settembre, dobbiamo trovarci tutti alle ore 14.00 in Piazza Bocca della Verità a Roma per la Marcia delle agende rosse.
Sta cambiando qualcosa, LORO hanno paura e, come hanno detto Sonia Alfano e Luigi de Magistris a Vasto, glielo si legge negli occhi. Noi dobbiamo fare la nostra parte: uscire dalla Rete, mollare la tastiera e scendere in piazza.

Ecco gli appelli di Salvatore Borsellino, Gioacchino Genchi e Sonia Alfano:

Giornali e giornalisti liberi

Oggi è un gran giorno: il migliore dal 22 marzo del 1994, giorno in cui Indro Montanelli fondò “la Voce”. Nel giorno in cui dobbiamo ricordare l’assassinio di Giancarlo Siani, ucciso dalla camorra nel 1985 per le sue inchieste sul clan Nuvoletta, esce il primo numero de “Il Fatto Quotidiano”.
Ritengo che sia una bella giornata perché credo sia nato il giornale di chi ha condiviso le battaglie dei MeetUp di Grillo, organizzato gli incontri con Marco Travaglio, urlato la rabbia di Salvatore Borsellino, creduto nell’elezione di Sonia Alfano e Luigi de Magistris. Non credo che sarà il giornale dei “grillini” né dei “dipietristi”, ma il fondo del direttore Antonio Padellaro, “Linea politica la Costituzione”, mi ha fatto ricordare la raccomandazione di Travaglio al primo incontro nazionale delle Liste Civiche di Beppe Grillo, l’8 marzo a Firenze: “leggete la Costituzione, e saprete cosa fare”.
Oggi, cercando il Fatto in edicola e vedendo che era esaurito non solo a Roma ma in tutta Italia, mi sono resa conto che questo “movimento culturale“, o come si possa chiamare, è sempre più forte. Come quando ho scoperto, l’8 settembre di due anni fa, che il movimento “c’era”. Oggi ho avuto la conferma che è valsa la pena raccogliere firme, organizzare banchetti e incontri, passare le notti in bianco…perchè qualcosa, davvero, sta cambiando, piano piano… lenti… ma inesorabili!