Napolitano non è il mio Presidente

Eccomi! Eccoci! E’ notte… eppure non mi fa strano stare qui davanti a Montecitorio a manifestare disprezzo e vergogni. Ci son quasi abituata: l’ultima volta, poche settimane fa per difendere i lavoratori ALCOA, oggi per tutta l’Italia.
Non accade spesso che, mentre sei a cena, distratto, ti ritrovi a dover scattare dal tavolo, pagare in fretta perché il Presidente della Repubblica, proprio lui che è il “Capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale” (ART.83 della Costituzione Italiana), ha firmato un decreto, in fretta e furia, nottetempo, quasi alla chetichella.
Beppe Grillo lo aveva soprannominato Morfeo, intendendo dire che era un Presidente dormiente. Io trovo che questo soprannome non sia più appropriato o quanto meno superato dagli eventi. La velocità con cui il nostro ringalluzzito Presidente ha firmato un decreto per salvare ESCLUSIVAMENTE le liste PDL di Lazio e Lombardia ha dello spettacolare… e dell’angosciante. Oggi sono al termine della due giorni di piazza che mi sono sparata per tentare di difendere, ancora, tenacemente con tutte le mie forze, questa nostra Costituzione.
Ne ho viste e sentite tante, ma solo una persona o due non hanno perso di vista la reale situazione: siamo tutti bravi a puntare l’indice su questo Governo che ha impacchettato il decreto, ma noi li conosciamo bene, lo sapevamo che lo avrebbero fatto. Per me niente di nuovo. La cosa che, invece, mi fa impazzire di rabbia è l’ENNESIMA FIRMA DEL PRESIDENTE! Vi ricordate per il Lodo Alfano? Il Presidente aveva firmato e io avevo scritto un post anche all’epoca.
Oggi, in Piazza Navona, ho sentito più di una persona (anche dal palco) parlare preoccupata del fatto che il Presidente avesse firmato perché minacciato, perché le parole del ministro La Russa, che ben facevano intendere la possibilità di tumulti di piazza o, addirittura, la visita del Presidente del Consiglio, avessero influito su di lui tanto da costringerlo alla firma. AIUTO! Credo di poter dire con le parole di Tabucchi “un’altra legge vergogna…e Napolitano la firma…una catena di smontaggio della Costituzione. Per me Napolitano non è garante della Costituzione…”. Ebbene, neanche due ore dopo la firma del Presidente, Sonia Alfano, oggi europarlamentare, era già in piazza Montecitorio. Ed io ho potuto ascoltare dal vivo le parole che voi udrete nel video che ho postato. Con Sonia Alfano abbiamo condiviso altri momenti a difesa della Costituzione. Uno su tutti, il 28 gennaio 2009.
Poco più di un anno dopo, il grido di dolore che si alzava da quella piazza, il grido di “RESISTENZA”, lanciato da quella piazza da Salvatore Borsellino, ecco, proprio quel grido si è trasformato in rabbia e sta dilagando. In 100 eravamo nottetempo tra Quirinale e Montecitorio. In più di 1000 poche ore dopo davanti Montecitorio. Nel primo pomeriggio di sabato, abbiamo riempito la piazza del Pantheon. A neanche 24 ore dalla chiamata abbiamo riempito piazza Navona. E non ci fermeremo. Non possiamo farlo. Sabato mattina ho detto dalla scaletta improvvisata a Montecitorio che mi vedevo costretta ad ammettere che questo Governo mi sta insegnando la disobbedienza civile, perché è stato sdoganato un meraviglioso principio di prevalenza del diritto soggettivo. Come riportato dal Fatto di domenica. Mi sono lanciata in una sorta di parallelismo: proverò a prendere l’autobus senza biglietto e, laddove incontrassi il controllore, ovviamente, mi appellerò al mio diritto di viaggiare, prevalente sulla formalità di timbrare il biglietto che potrei sempre timbrare successivamente con decreto interpretativo “salva diritto di viaggiare”.
Io credo ancora nel nostro paese, nel nostro popolo, nella nostra Costituzione ed è per questo che voglio lasciarvi con una meravigliosa poesia di Paul Eluard e pensando alle persone che hanno versato tanto sangue in nome della libertà. Non lascerò che il loro sangue sia stato versato invano.

Sui miei quaderni di scolaro
Sui miei banchi e sugli alberi
Sulla sabbia e sulla neve
Io scrivo il tuo nome

Su tutte le pagine lette

Su tutte le pagine bianche
Pietra sangue carta cenere
Io scrivo il tuo nome

Sulle dorate immagini
Sulle armi dei guerrieri
Sulla corona dei re
Io scrivo il tuo nome

Sulla giungla e sul deserto
Sui nidi sulle ginestre
Sull’eco della mia infanzia
Io scrivo il tuo nome

Sui prodigi della notte
Sul pane bianco dei giorni
Sulle stagioni promesse
Io scrivo il tuo nome

Su tutti i miei squarci d’azzurro
Sullo stagno sole disfatto
Sul lago luna viva
Io scrivo il tuo nome

Sui campi sull’orizzonte
Sulle ali degli uccelli
Sul mulino delle ombre
Io scrivo il tuo nome

Su ogni soffio d’aurora
Sul mare sulle barche
Sulla montagna demente
Io scrivo il tuo nome

Sulla schiuma delle nuvole
Sui sudori dell’uragano
Sulla pioggia fitta e smorta
Io scrivo il tuo nome

Sulle forme scintillanti
Sulle campane dei colori
Sulla verità fisica
Io scrivo il tuo nome

Sui sentieri ridestati

Sulle strade aperte
Sulle piazze dilaganti
Io scrivo il tuo nome

Sul lume che s’accende
Sul lume che si spegne
Sulle mie case raccolte
Io scrivo il tuo nome

Sul frutto spaccato in due
Dello specchio e della mia stanza
Sul mio letto conchiglia vuota
Io scrivo il tuo nome

Sul mio cane goloso e tenero

Sulle sue orecchie ritte
Sulla sua zampa maldestra
Io scrivo il tuo nome

Sul trampolino della mia porta
Sugli oggetti di famiglia
Sull’onda del fuoco benedetto
Io scrivo il tuo nome

Su ogni carne consentita
Sulla fronte dei miei amici
Su ogni mano che si tende
Io scrivo il tuo nome

Sui vetri degli stupori

Sulle labbra intente
Al di sopra del silenzio
Io scrivo il tuo nome

Su ogni mio infranto rifugio
Su ogni mio crollato faro
Sui muri della mia noia
Io scrivo il tuo nome

Sull’assenza che non desidera
Sulla nuda solitudine
Sui sentieri della morte
Io scrivo il tuo nome

Sul rinnovato vigore
Sullo scomparso pericolo
Sulla speranza senza ricordo
Io scrivo il tuo nome

E per la forza di una parola
Io ricomincio la mia vita
Sono nato per conoscerti
Per nominarti
Libertà.

Paul Eluard

4 pensieri su “Napolitano non è il mio Presidente

  1. Sono Fulvio Grimaldi e avrei voluto esserci alla vostra ottima iniziatva a Roma il 12/3, ma purtroppo sono impegnato a Milano con un’altra iniziativa di denuncia dei crimini israeliani in America Latina. Se mi fai avere la tua email e un indirizzo postale, ti vorrei far avere i mkiei documentari sulla Palestina e il Medio Oriente. E’ dalla guerra del 1967 che mi occupo della question. Ciao.

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