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Lazio Regione denuclearizzata

MA PORCA MISERIA!!! Manco la soddisfazione!!! Siamo in corsa per le Regionali del Lazio e uno dei miei punti saldi programmatici è il “NO AL NUCLEARE!”. Durante la conferenza stampa di presentazione della mia candidatura da indipendente in Italia dei Valori, avevo anche auspicato che la Regione Lazio, qualunque sarà il risultato, sia la quinta regione a voler impugnare il decreto per la privatizzazione dell’acqua, ribadendo quindi la mia posizione PER l’acqua pubblica.
Ebbene, speravo di poter partecipare ad una medesima iniziativa riguardo al nucleare e questo scellerato governo, come dissi in conferenza stampa, ha deciso di impugnare le tre leggi regionali di Puiglia, Campania e Basilicata, davanti al Consiglio di Stato. Tra le motivazioni di Scajola leggo “il ritorno al nucleare è un punto fondamentale del programma del governo Berlusconi, indispensabile per garantire la sicurezza energetica, ridurre i costi dell’energia per le famiglie e per le imprese, combattere il cambiamento climatico riducendo le emissioni di gas serra secondo gli impegni presi in ambito europeo”.
MA DE CHE???? Diremmo noi romani!
Il ritorno al nucleare affosserà il paese, ucciderà il nostro habitat e ucciderà noi senza avere risolto realmente nè il problema emergetico nè quello climatico.
Io continuo a guardare alle energie rinnovabili ed il mio impegno sarà sempre in quella direzione.
Il nostro Paese, la nostra Regione in particolare, hanno già pagato in termini di vite umane la corsa al progresso, per l’interesse collettivo.
Io non ci sto. Continuerò nel mio piccolo ad organizzare le difese. E preparare gli affondi. E’ finito il tempo di stare a guardare, è ora che ognuno di noi si rimbocchi le maniche e, anche se “solo” nel proprio piccolo, faccia qualcosa.
Non siamo soli: c’è sempre qualcuno che la pensa come noi, ma non ha il coraggio di alzare la testa. Io credo che chi ha un briciolo di forza in più rispetto ad altri, abbia l’obbligo morale di battersi per se stesso, e per chi non ne ha la forza. Solo così potremo fare qualcosa: tutti insieme!

Acqua: il mio impegno alla regione Lazio

L’acqua è un bene pubblico. L’acqua è la vita. La vita! Non si può dare in gestione ai privati.
Un’azienda che vende un prodotto ha come obiettivo il profitto; una società quotata in borsa ha come suoi referenti gli azionisti, non i propri utenti.
Il decreto Ronchi, approvato con voto di fiducia in Parlamento, impone agli enti locali di vendere la gestione dell’acqua ai privati. Il business dell’acqua in Italia è calcolato in almeno 8 miliardi di euro nei prossimi dieci anni, per la sola gestione. Sarà un disastro.
La legge regionale del Lazio 26/1998 istituisce il Garante del servizio idrico integrato, che produce rapporti semestrali. L’ultimo pubblicato si riferisce al secondo semestre del 2008: 56 pagine piene di tecnicismi e di tabelle illeggibili perché scannerizzate male. Non ci siamo.
Ora facciamo due cose, una la faccio io e una la fate voi. Vi chiedo di mandare tutte le vostre proposte per il monitoraggio e la gestione dei servizi idrici.
Io, come prima cosa, mi impegnerò nel referendum abrogativo di questa legge aberrante. Secondo, mi impegno a rendere pubblici e fruibili tutti i dati relativi alla gestione e ai costi dell’acqua. Inoltre, il Garante, attraverso la segreteria Tecnico Operativa, ha anche i compiti di controllo e determinazione della tariffa idrica e del rispetto dei patti contrattuali da parte del Gestore. Io mi opporrò in ogni modo a qualsiasi aumento delle tariffe idriche.

Continua l’iniziativa “Mail al Parlamento: fate arrestare Cosentino!“. Inserisci il tuo nome e il tuo indirizzo email per inviare il testo alla Giunta per le autorizzazioni della Camera.

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Nicola Cosentino «contribuiva, sin dagli anni ’90 a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista facente capo alle famiglie di Bidognetti e Schiavone (..) Da tale sodalizio Consentino riceveva puntuale sostegno elettorale».
    Non è tollerabile che un simile individuo ricopra il ruolo di Sottosegretario all’economia. Non è tollerabile che, di fronte alla richiesta di arresto, la Camera lo difenda.
    Fate arrestare subito Nicola Cosentino!”

    Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto

    Ancora veleno. Ancora morte. Ancora tumori. Ancora malattie. Ancora la cosapevolezza di non essere cittadini nel senso latino del termine: “civis romanus sum
    A noi, cittadini, sono rimasti solo i doveri e ogni giorno i nostri diritti vengono calpestati. Uno su tutti, il fondamentale: il diritto alla salute!
    La storia di Crotone è solo l’ultima, ennesima ipocrisia di quegli Enti Locali che sanno e tacciono. O peggio, ci guadagnano.
    Civitavecchia: la conversione a carbone della Centrale Enel produce vantaggi per i Comuni limitrofi, ma non per i cittadini che li abitano. Per esempio, devono cambiare le coltivazioni da agricoltura in floricoltura perché i prodotti non potranno essere mangiati.
    Cosa è successo a Crotone? Che non ci interessa dell’ambiente che ci ospita, dei frutti che ci offre e degli spazi che occupiamo, abusivamente, su questo passaggio terreno e senza possibilità di condoni. Ogni nostra azione positiva o negativa ha delle conseguenze, ma noi agiamo senza riflettere.
    E, per l’ennesima volta, gli interessi economici hanno prevalso.
    Per l’ennesima volta, lavoratori hanno lavorato inconsapevolmente o, più semplicemente, costretti dal bisogno, proprio come coloro che per anni hanno manipolato l’amianto, portandosi le fibre in casa e facendo morire anche le mogli che gli lavavano le tute. Anche oggi c’è il bollettino di guerra di situazioni simili.
    Per l’ennesima volta i cittadini sono stati svenduti al miglior offerente, e poco importa se le vittime siano bambini o anziani. L’ambiente è andato. L’acqua è andata. La terra è andata. E gli animali sono andati, perché anche loro sono vissuti in ambienti tossici, come le pecore alla diossina.
    E non voglio immaginare come stiano i nostri poveri animali domestici. Ho intenzione di cominciare a sollecitare dei monitoraggi ambientali a partire dai dati che hanno i veterinari di zone a rischio. Voglio fare al contrario: se delle persone non gliene frega niente, ma non ti fanno accedere ai dati, forse con i dati degli animali ce la posso fare a ricostruire situazioni a rischio! Quando sono stata candidata a sindaco di Roma avevo sottoscritto degli impegni con la LAV: non credo che certi impegni dipendano solo dal fatto di essere candidati ad entrare in politica. Certi impegni fanno parte del quotidiano. Ed io li sento ancora tali. Ognuno di noi dovrebbe attivarsi.
    Io credo solo in una cosa: nel potere che hanno i singoli quando si incazzano e si uniscono.
    Io ho fatto così per tutelare me ed i miei colleghi dallo scellerato datore di lavoro dove sono stata per 5 anni: mi sono incazzata per prima. MI sono presa i loro improperi perché ho fatto denunce ad oltranza, trascinando l’amministratore delegato in Tribunale. Temevano di perdere il lavoro: in pochi avevano capito che stavano rischiando la vita, usando prodotti teratogeni, per gli interessi di uno solo.
    Ho insistito e ce l’ho fatta: non lavoriamo più per lui. Siamo stati tutti ricollocati grazie alla mia tenacia e al sostegno della sigla sindacale cui appartengo.
    Ma in quanti capiranno? In quanti, dopo aver letto queste mie righe, leggerete le schede tecniche dei prodotti che usate sui posti di lavoro? Quanti si chiederanno che sostanze vengono sversate quotidianamente nelle nostre fogne, da chi fa i lavori in città? Quanti smetteranno di buttare lavatrici, televisori, batterie, cellulari o altro senza criterio?
    Tutto ciò che facciamo può contribuire a migliorarci o peggiorarci la vita. Allora, io invito tutti voi alla consapevolezza di ogni vostro, piccolo, apparentemente insignificante, gesto: siete precari e accettate di buttare ovunque i fusti con materiali tossici, ovunque??? Alzate la testa: domani i vostri figli mangeranno i frutti di quella terra contaminata. Sversate veleni nei fiumi? Fermatevi: l’acqua è ovunque, l’acqua va ovunque, quel veleno ritorna sotto forma di un pesce o di qualcos’altro.
    Potrei andare avanti, ma chiuderò con un pensiero a cui tengo tanto:

    “Quando l’ultimo albero sarà stato abbattuto,
    l’ultimo fiume avvelenato,
    l’ultimo pesce pescato,
    vi accorgerete che non si può mangiare il denaro.
    La nostra terra vale più del vostro denaro.
    E durerà per sempre.
    Non verrà distrutta neppure dalle fiamme del fuoco.
    Finchè il sole splenderà e l’acqua scorrerà,
    darà vita a uomini e animali.
    Non si può vendere la vita degli uomini e degli animali;
    è stato il Grande Spirito a porre qui la terra
    e non possiamo venderla
    perchè non ci appartiene.
    Potete contare il vostro denaro
    e potete bruciarlo nel tempo in cui un bisonte piega la testa,
    ma soltanto il Grande Spirito sa contare i granelli di sabbia
    e i fili d’erba della nostra terra.
    Come dono per voi vi diamo tutto quello che abbiamo
    e che potete portare con voi,
    ma la terra mai.”
    Piede di Corvo, Piedineri