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“Triste è quel discepolo che non avanza il suo maestro”

“Triste è quel discepolo che non avanza il suo maestro”. Queste le parole, prese in prestito a Leonardo Da Vinci  da professori delle mie superiori, a cui devo tanto…e che mi hanno accompagnata sempre. Ma oggi mi trovo a pensare che i discepoli…i ragazzi di oggi…hanno davvero dei pessimi maestri…che non ci vuole molto a superare…in tanti sensi…I nostri studenti Erasmus…sono stati “dimenticati” dal Governo guidato dal mio omonimo…Un piccolo esercito di circa 25mila tra ragazze e ragazzi sparsi per il mondo (perché, ricordiamo… l’Erasmus Mundus   )che non potrá votare alle prossime elezioni se non tornando a casa, a proprie spese, andando, cosí, ad intaccare, oltre le proprie tasche…il proprio programma di studi. L’immaginario collettivo dei progetti Erasmus è che vengano fatti ogni giorno, anzi ogni notte, festini alcoolici con annessi e connessi. E quando mi ritrovo a sentire queste cose…mi si rovescia il fegato. Ho conosciuto tanti studenti Erasmus…e si…: sanno ANCHE divertirsi. Ma ci vogliamo ricordare che gli Erasmus sono legati al programma di studi? non possono divertirsi e basta…devono produrre…risultati. Esami. E poi…sono giovani. Se non potessero divertirsi, la loro vita sarebbe finita prima di iniziare. Non è costringendoli in recinti senza svaghi, che si ottengono adulti maturi. I giovani di oggi…hanno molto più bisogno che in passato di svagarsi…perchè se…poco, poco si fermassero a pensare a che Paese gli stiamo lasciando…dovrebbero piangere dalla mattina alla sera. Mi sono spesso ritrovata a sostenere quanto diceva Giuseppe Gatì …Un altro giovane che credeva davvero si potesse cambiare, in meglio,  questo Paese…e che diceva “Io ho deciso di rimanere qui, perchè non devo essere io ad emigrare per non sporcarmi le mani per cercare un lavoro, ma deve andare via chi questa terra l’ha martoriata“….Però, ora capisco tutti quelli che questa terra la stanno lasciando, sconfortati. Forse l’Italia la potremo difendere davvero…solo vedendo come si vive in altri Paesi, ovviamente quelli “civili”: in cui vengono rispettati i diritti di tutti e difesi anche gli ultimi. Dove si insegna ancora un po’ di umanità…perchè noi Italiani la stiamo perdendo, costrettI a tenere la testa bassa, nel nostro piccolo recinto,  per poter guadagnare dei miseri stipendi che dobbiamo restituire con le tasse, o con le rate per cercare di vivere decentemente…Quello che mi dispiace davvero per questi ragazzi è che molti di loro, sarebbero stati alla prima esperienza di voto. Quel diritto di voto garantito dalla Costituzione…e che loro non potranno applicare. E si devono pure sentir dire…che sarebbe stato incostituzionale un provvedimento del Consiglio dei Ministri . Beh, ragazzi…sapete che c’è?…Beati voi!!!…almeno non vi troverete di fronte al terribile dilemma “chi votare?”…visto che anche il “nuovo che avanza”…lascia poco sperare…Mi sa che tra un po’ verrete raggiunti anche dai vostri genitori, alla ricerca di un lavoro migliore, anzi…di UN lavoro. Io posso solo provare a continuare a sperare…ma come si dice…chi di speranza vive…Disperato muore…Godetevi l’Erasmus…che è meglio! Ah! dimenticavo…scusate se abbiamo speso miliardi di euro in caccia che possono esplodere con un fulmine…forse ora ci sarebbero stati soldi anche per voi…se avessimo evitato questa ennesima figuraccia internazionale…

STAY HUMAN

Non ci riesco. Non riesco a smettere di pensarci. Avrei voluto scrivere su qualcos’altro…ma non ci riesco. Lo squarcio nella mia anima prodotto dalla morte di Vittorio Arrigoni, non si risana. Ed è meglio che non si risani. Perchè non voglio correre il rischio di dimenticare. Non voglio correre il rischio di diventare una persona la cui morte degli altri scivola addosso. Una persona a cui le condizioni di vita degli altri scivolano addosso. No, Non voglio!
Altre volte la stanchezza mi ha colpito…d’altronde con una vita movimentata come la mia, credo sia scontato. Stavolta è diverso. Mi ricordo quando è morto Giuseppe Gatì. Stupore, rabbia. Dubbio che non fosse stato un incidente. Giuseppe era un ragazzo come tanti. O forse no. Giuseppe ha fatto come il bambino che grida “Il re è nudo”: si è presentato ad un incontro pubblico di Vittorio Sgarbi e ha cominciato a gridargli contro, ricordando che era un pregiudicato. Io credo che a noi italiani manchino persone come Giuseppe, come Vittorio. E se ci sono…ce ne rendiamo conto solo quando le perdiamo. Sto versando fiumi di lacrime: ogni volta che ripenso a quel che è successo a Vik Utopia Arrigoni, il mio stomaco si stringe e le lacrime escono incontenibili. Ho avuto anche un momento di scoramento totale durante il suo funerale: ad un amico che si è avvicinato per chiedermi se stesse andando tutto bene, ho risposto: “no. Non va bene. Non lo cambieremo mai questo mondo”. Nello stesso istante in cui mi sono uscite queste parole di bocca…mi sono vergognata di avere solo pensato e poi pronunciato quella frase. Ero lì, a Bulciago, a salutare chi ha creduto fino all’ultimo nella possibilità di rendere questo mondo…un posto bello per tutti, senza distinzioni di razze, religioni, senza confini . E, in qualche modo, stavo tradendo gli insegnamenti di Vittorio. Credo di essermi ripresa abbastanza per partecipare all’appuntamento per il 25 aprile a Porta san Paolo, a Roma.
però…Ora…ora voglio dimenticare che dopo aver seppellito una persona che ha dato la sua vita per gli altri…ho dovuto ascoltare frasi retoriche proprio da quel palco. Che tristezza: due/trecento persone sotto l’acqua, costrette ad ascoltare l’elogio della Resistenza fatto dall’Assessore Gasperini. Assessore alla Cultura per la Giunta Alemanno. Quello stesso Alemanno che non gradisce i profughi di Lampedusa a Roma. Lo stesso Alemanno che ha, praticamente, costretto centinaia di ROM a rifugiarsi dentro una Basilica di Roma per non vedere i propri nuclei famigliari divisi o risarciti con 1000 euro per tornarsene da dove sono venuti …e poi ringrazia la Caritas per essersene fatta carico. fa bene a ringraziare, visto che lui non ne è stato in grado!…io non so a voi…ma il sistema di dividere le famiglie in questo modo mi ricorda qualcosa… Lo stesso Alemanno che continua a trattare come pacchi postali i Rom, dei campi sparpagliati per Roma spostandoli il più lontano dal centro verso fuori, oltre il raccordo anulare…lontano da quei quartieri dove è bene che bambini Rom non si integrino con bambini di Rom..a. Me ne sono andata. Poi, no. Sono tornata. Volevo vedere fin dove arrivava la sagra della retorica. Credo sia davvero ora di smetterla con il dover accettare tutto come se niente fosse.
Vittorio…ho vacillato…io che sono soprannominata “Pitt Bull”. Posso solo immaginare in quanti stiano guardando con schifo intorno  se stessi e con rassegnazione a ciò che riserva il futuro. Eppure…qualcosa dentro di me…ancora urla. Un moto di ribellione che non si sopisce, vuole che anche l’ultimo degli ultimi possa sorridere quando si sveglia al mattino ed affrontare serenamente il nuovo giorno. Ma soprattutto…so che non voglio più vedere soffrire bambini. I bambini, il motore per un futuro migliore. Se supererò i momenti di “scoramento” sarà grazie al tuo esempio…ed a a quello di tutti coloro che portano avanti il sogno di vedere davvero un mondo migliore . Grazie Vittorio, perchè se riuscirò a restare umana…sarà grazie a persone come te.
PS: da questo blog, la mia solidarietà ed il mio affetto vanno alla famiglia Arrigoni perchè sta diventando un esempio da seguire in tutto e per tutto. Per tutti. Grazie.