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Miracoli e Polizia

Che spettacolo! Ci voleva un governo Berlusconi, che in campagna elettorale aveva strombazzato appoggi, sostegni a tutte le forze di Polizia per ottenere una manifestazione UNITARIA!
Un miracolo, come solo lui poteva fare “l’unto del Signore”: ieri a Roma sono arrivati in 40.000 da tutta Italia e di tutte le forze di Polizia. Sindacati di categoria compatti, COCER (dei Carabinieri) compreso: “Per una volta siamo tutti uniti. Da questo governo, che ha avuto anche i nostri voti, abbiamo avuto solo promesse e ora ci troviamo con macchine che fanno schifo, senza soldi per la benzina e caserme in cui non si pagano gli affitti“.
E fossero solo questi i problemi. Ci ricordiamo l’enfasi con cui è stato siglato l’accordo che “concedeva” 160 euro lordi agli addetti ai lavori? A parte rivendersi un risultato che era già previsto dagli stanziamenti del governo Prodi, lo ricordava Minniti, responsabile sicurezza per il PD. Siamo, comunque, ben lontani dagli standard degli stipendi dei colleghi europei.
Io credo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso non siano i reali problemi logistici dovuti alla crisi imperante, ma il fatto che si stia mancando completamente di rispetto a persone, da sempre, sottopagate per tutelare un paese che, nella maggior parte dei casi non ne riconosce neanche l’importanza. Se non quando muoiono sul campo! Anche il ministro Brunetta è stato contestato, per aver, a suo tempo, pronunciato la famosa frase legata ai “poliziotti panzoni“.
Ma qui stiamo parlando di lavoratori sottoposti a stress inenarrabili, soprattutto se devono fare da angeli custodi a certi politici. Certo non ci dovremmo stupire – ma certo nemmeno giustificare – se quattro Carabinieri decidono di arrotondare un misero stipendio con qualche estorsione? Che gli rimane da fare quando l’esempio dall’alto è pessimo?
Invece che premiare chi da sempre difende il cittadino, si concedono finanziamenti per istituire delle ronde che altro non sono che una milizia privata, sovvenzionata da noi cittadini e che nessuno ha mai chiesto.
Da manifestante veterana, io dico: meglio 100 poliziotti in più che 1000 invasati pronti a fare le ronde!
Preferisco rischiare una carica ad una manifestazione, alla luce del sole, che un “par de manganellate de notte” dai nuovi squadristi. Io sto con le Forze di Polizia. Quelle che ancora credono di poter cambiare questo paese, tagliando la testa puzzolente di un pesce che sta marcendo ogni giorno di più!
E se siamo arrivati ad un punto in cui a marciare per difendere i propri diritti sono proprio coloro che devono difendere i diritti di tutti… beh, io credo sia il caso, cari amici, di prepararci a scendere tutti insieme in piazza per cambiare questo Paese.