Vorrei la pelle nera

Si, non avete capito male… vorrei essere “abbronzata” come il presidente Obama: mentre negli USA si avanza verso il futuro con balzi giganti riguardo il rispetto dei diritti civili, qui in Italia avvengono cose strane.
L’anno scorso il “bel ragazzo abbronzato” Barak Obama cominciava a far parlare di sé con proposte a sostegno degli omosessuali.
La settimana scorsa, lo stesso presidente ha virato la direzione presa dal presidente Clinton “don’t ask, don’t tell” (non chiedere, non dire): consentiva ai gay di arruolarsi a patto di non dichiarare il proprio orientamento sessuale.
Ora: porte aperte, ingresso libero. Così, i 12000 rispediti a casa per aver fatto outing, sono stati “vendicati“.
E in Italia? In Italia c’è grossa crisi: oggi in Parlamento, grande bagarre per la votazione sulla legge a tutela degli omosessuali, contro l’omofobia.
Ovviamente, non essendo stato ancora digerito il no della Consulta al Lodo Alfano che si appellava all’importanza dell’art.3 della Costituzione, l’UDC invoca il medesimo articolo per affossare una proposta a tutela di una categoria DEBOLE, non già immunizzata come quella dei parlamentari.
E la votazione di oggi ha scoperchiato un pentolone favoloso: pezzi del PD che votano con l’UDC, pezzi di AN che abbracciano la mozione del PD e la sostengono insieme a IDV. Volete la mia conclusione? Non si vedrà luce.
Finchè ci sarà tanta confusione in questo Parlamento i temi seri verranno trattati come le sorprese nelle patatine, di cui si è entusiasti all’inizio e poi si lasciano lì, ammucchiate sui mobili.
Intanto, io mi vado ad abbronzare!

2 pensieri su “Vorrei la pelle nera

  1. Stefano carissimo…se sono diventata così…anche tu hai qualche colpa…perchè sei stato un buon assessore…un compagno d’altri tempi. Ti sei preso tutti gli attacchi che avevo per te ed il tuo “collaboratore”…Porto ancora qualche cicatrice di quel periodo…ma è stata un’esperienza davvero formativa…te compreso:-)…e le tue parole sono un elisir per me. Grazie. Ricambio l’abbraccio fraterno, di cuore.

  2. sei stata “buona profeta”. purtroppo. ormai siamo alla “babele delle lingue”.
    ma pur in circostanze tristi (o meglio, “triste”) come queste, leggerti è un gran piacere e dà una sensazione di aria fresca e pulita. non ti montare la testa, ma sei l’unica che quasi quasi mi fà tornare la voglia di politica (in realtà è come il virus dell’herpes, anche quando non si vede, ce l’hai!).
    un abbraccio fraterno.

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