Eppure il vento soffia ancora…

Un mese. E’ un mese che tengo fermo il mio blog. Una serie di ragioni, qualcuna personale, qualcuna generale. Una in particolare: l’indecisione su quale argomento trattare. Si, perchè in questo mese ne sono successe di tutti i tipi. Dalla pubblicazione delle spassose intercettazioni che spaziano da “lei è la pupilla, io il culo”  a “pur di salvare il suo culo flaccido“. Tema ricorrente…”il culo”, protagonista centrale del bunga bunga. E, mentre tutti gli italiani venivano distratti dal bunga bunga e dai piccanti dettagli, degni di un feuilleton di basso rango, nel resto della cintura nordafricana e dietro l’angolo, i popoli si ribellavano mettendo in ginocchio i loro dittatori. E, mentre passavano le foto dei “grandi vecchi” (Fede, Mora) accompagnate dalle foto di “grandi giovani” (Minetti, Kharima e tutti gli altri…), gli italiani dovendo fare i conti con i loro miseri salari sceglievano di scendere in piazza accanto alla FIOM il 28 gennaio per cercare di difendere alcuni diritti minimi guadagnati col sudore e le lotte di chi c’è stato prima di noi.

E mentre dalle intercettazioni emergeva un approccio del Popolo delle Libertà con la morale o, più semplicemente con l’etica della politica, veramente drammaticamente spassoso…le donne scendevano in piazza per cercare di ricordare a tutti, politicanti di bassa lega in primis, che essere donna è molto di più che “stare sedute sopra la propria fortuna” (http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/ostellino-donna-sedere-fortuna-puttana-717316/).

E mentre si era costretti a fare tutto ciò, l’Armata Brancaleone (perchè questo sono ormai), composta da tre condottieri come il Cavaliere Berlusconi, la Damigella d’onore Polverini e il Palafreno Alemanno…preparava gli STATI GENERALI da tenersi a Roma il 22 ed il 23 febbraio. A questo punto, la cittadinanza romana non ne ha potuto più e si è data appuntamento per il 19 febbraio a piazza Vittorio alle 15 per andare tutti insieme in Campidoglio. SERENAMENTE. PACATAMENTE. Siamo riusciti a salire fino in Campidoglio ed è stato davevro un momento entusiasmante e preparatorio per la manifetazione che si terrà il 23, sempre a Roma! In questo mese credo di avere partecipato a più di 25 assemblee/incontri/riunioni, almeno una al giorno. Unico denominatore: la crisi!non Ruby, non la transumanza di senatori e deputati che, al cambio di stagione, cambiano pascolo, non le farse di Minzolini. NO! la crisi pura e semplice. Quella che, troppo spesso, viene paventata da Marchionne per recuperare soldi dalle tasche degli operai costringendoli a scegliere se in pausa andare a fare pipì, fumare una sigaretta, o ingollare un panino. Quella che, invece, troppo spesso si dimentica nei decreti Milleproroghe e con la scusa delle “quote rosa”, per esempio, fa regalare tre assessori in più alle città con più di un milione di abitanti. Ma le quote rosa non potevano applicarle prima? al momento di creare le giunte non c’erano già queste donne meritorie di essere inserite al punto di far variare i Regolamenti per poter aumentare il numero degli assessori (dopo che in campagna elettorale si era gridato “via le Province!, snelliamo la Pubblica Amministrazione!”…etc.etc…)?! mah?! i misteri della politica: vieni votato per applicare determinati punti programmatici e vieni acclamato se non lo fai…Io non sarò mai così supina da accettare tutto questo. Non sarò mai tanto cieca o sorda da dover vedere dipinto santo e martire Totò Cuffaro, perchè si è presentato in carcere di sua spontanea volontà…che, poi…tanto spontanea non era. Direi anzi…”spintanea”, spinto, infatti dalla sentenza di condanna della Cassazione che ha ridato fiducia in tanti italiani, come me, nella giustizia italiana. Sono stata contattata da una serie di persone, molte di loro siciliane, perchè ho scelto di andarmi a mangiare dei cannoli davanti il carcere di Rebibbia, il giorno della condanna. Alle 17 ero lì con un paio di amici. Ci siamo fatti le foto al freddo e al gelo. Ci siamo guardati e ci siamo detti poche cose…la più importante è stata…”allora abbiamo davvero speranza!”. Non festeggiavo l’ingresso in carcere di un essere umano, perchè, come qualcuno mi ha ricordato…ogni volta che un uomo entra in carcere è la società che ha perso. Festeggiavo la ritrovata fiducia in parte delle istituzioni, nella giustizia. Festeggiavo la ritrovata speranza di poter cambiare le cose. Io non ho mai smesso di crederci, ma da quando Cuffaro guarda il sole a strisce…beh, mi sento più forte di prima…perchè…”il vento soffia ancora”…vento di cambiamento!

CHI DECIDE…QUANTO VALE UNA VITA?

Chi decide quanto può valere la vita di un uomo? Cosa fa la differenza tra la vita di un operaio, di un amministratore delegato, di un militare, di un politico?
Certo non decidiamo noi, comuni mortali. Anche perchè per quanto io possa provare ribrezzo per l’attuale Presidente del Consiglio, non potrei mai augurargli, per esempio, la morte come punizione per tutto ciò che fa passare a questo disgraziato Paese. Tutt’altro!Gli augurerei lunga vita!…IN CATENA DI MONTAGGIO PERÒ!in compagnia di quelle consigliere regionali, deputate, europarlamentari, che hanno trasformato l’agone politica in uno squallido bordello di periferia.
Sono atterrita da ciò che leggo sui giornali e ascolto intorno a me. Tema nazionale: il bunga bunga. Il 2 novembre già scrivevo che non mi sarei fatta distrarre dal bunga bunga. Lo ribadisco qui. Ora. Oggi, 18 gennaio, che ha visto morire il caporale Luca Sanna, per il quale non manca il cordoglio del Presidente Napolitano. Dopo che ieri era morto un operaio RFI, travolto da un treno, dopo essere scivolato, mentre faceva la manutenzione dei binari e per il quale non ho trovato parole di cordoglio da parte di Napolitano. Nel 1879, Francesco Crispi, pronunciò queste parole all’Assemblea democratica di Palermo:” L’operaio invalido ha gli stessi diritti del soldato ferito in guerra o indebolito dalla vecchiaia, e sono due militi l’uno e l’altro: il soldato col fucile difende la patria alle frontiere; l’operaio lavorando nelle terre e nelle officine accresce la ricchezza della nazione e la fa prospera e grande”. Passano i secoli…ma questo principio di uguaglianza non viene recepito…Io spero che le vite di Sanna e di Micali…abbiano lo stesso valore…e che non facciano la fine di Roberto Scavo, morto a 21 anni mentre, “grazie” ad un contratto a tempo determinato con Poste Italiane, consegnava lettere con uno scooter. Alla sua vita…è stato dato il valore di 1.725 euro, quelli dell’assegno funerario. Se non mi credete, guardatevi il video!
PS. Nel 1853, sempre Crispi, scriveva:” Chi farà scrollare e cadere quel governo? La nazione, la quale – nè il giorno è lontano – raccogliendo le affrante membra si rizzerà gigante dal sepolcro in cui i despoti l’han rinchiusa, e, dopo aver abbattuti i nemici, darà legge a se stessa.”…E RACCOGLIAMO STÈ STANCHE MEMBRA!

Di nuovo…sulla strada di Beppe Alfano

Come sempre, il ritorno dalla Trinacria è per me una sofferenza. Mi sembra di lasciare una parte di me in terra di Sicilia. Anche stavolta, sono ripartita con la consapevolezza che DEVO tornare. Qualcosa mi riporterà in Sicilia. Lo so. E anche stavolta sono tornata con una quantità enorme di spunti riflessivi. In particolare l’omelia del parroco per la messa dedicata a Beppe Alfano. Quello era il motivo della mia ennesima incursione a Barcellona Pozzo di Gotto (ME): la commemorazione di Beppe Alfano. In una chiesa affollata più dell’anno scorso, il parroco pronuncia la seguente frase: “Beppe Alfano è stato vittima della violenza”. Parole dure, si. In un momento drammatico come quello attuale, ma non stavamo parlando della povera infermiera rumena uccisa da un cazzotto alla fermata metro Anagnina di Roma, o della povera signora Giovanna Reggiani, seviziata e uccisa sempre a Roma… Stiamo parlando di Beppe Alfano: giornalista scomodo, ucciso dalla M A F I A. Certo, la mafia è violenza…La mafia genera violenza…ma allora, sic stantibus rebus, non sarebbe stato più coerente con il messaggio del Signore, dire: “Beppe Alfano è stato vittima della mafia. La mafia genera violenza e va contro il messaggio del Signore”?!
No. Si è ridotta, per me troppo semplicisticamente, la sua morte ad una morte per violenza. E questo mi dispiace davvero. A Barcellona Pozzo di Gotto ci siamo arrivati da tutta Italia per ricordare Beppe Alfano e per stare accanto ai suoi familiari che, ogni anno, rinnovano la tortura di riaprire la cicatrice di una profonda ferita. Mi aspettavo, visto che siamo nel 2011…un passo in avanti della Chiesa locale. Invece…si è comportata esattamente come avrebbe fatto 50 anni fa: negando con un assordante silenzio la verità. Eppure Cristo è verità. Dov’è questo messaggio di verità? è nelle parole di altri parroci, ringraziando Dio: quelli che la mafia la combattono tutti i giorni. Ma non sono tornata da Barcellona Pozzo di Gotto solo con la rabbia per quella frase. Sono tornata con la felicità di vedere una sala stracolma. Persone pronte ad ascoltare e capire. E credo che questa sia la parte bella di quella Sicilia che mi richiama a sè ogni volta che ne riparto.
Conoscere persone come Sonia, Chicco e Fulvio , i tre fratelli Alfano che 18 anni fa hano perso un gran padre. Conoscere Mimma, la loro mamma. Conoscere Salvatore Borsellino, i coniugi Manca ed il loro figlio Gianluca, i coniugi D’Agostino, Piero Campagna, Benny Calasanzio, Monica Iannì e tanti altri a cui i propri cari sono stati strappati a causa della loro rettitudine e del loro amore per la propria terra…Ecco, conoscere tutti loro, lo ritengo un privilegio. Riceverne il loro affetto, un dono. Io spero che questo 2011, porti a tutti loro verità e giustizia…e a noi…la forza per continuare a combattere quella gran “montagna di merda” che è la mafia e che ora vede i suoi migliori rappresentanti…seduti sugli scranni del Parlamento!

Caro Movimento Cinque Stelle…Buon 2011!

Eccoci qua: un altro anno se ne va…e non è cambiato niente. Anzi, si, qualcosa è cambiato…IN PEGGIO! E’ passato il “Collegato lavoro” che ha affossato i diritti dei lavoratori guadagnati con anni di lotte. E’ passato il DDL Gelmini che ha, di fatto, cancellato l’art. 9 della Costituzione per cui ” La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica”. Ecco, direi che su queste basi il 2011 inizia davvero sotto incredibili auspici. Ciononostante, mi sento in grado di dire che questi provvedimenti hanno ottenuto lo scopo inverso: se l’idea era quella di “segare le gambe” al movimento studentesco o a quello dei lavoratori, ebbene la manovra non è riuscita. Anzi, stanno riuscendo a compattare le due realtà e, a mio modesto parere, i risultati li cominceremo a vedere proprio da gennaio.
Io vorrei salutarvi con una lettera che invio al Movimento Cinquestelle di Beppe Grillo (ai consiglieri regionali eletti in Piemonte ed Emilia Romagna) e a Beppe Grillo stesso.
Nel 2007 sono stata tra i pionieri che hanno depositato in Cassazione il testo della Proposta di Legge di Iniziativa Popolare che va sotto il nome di “Parlamento Pulito”. L’8 settembre 2007, con il famigerato VDAY, raccogliemmo in un giorno solo, in tutta Italia, 350.000 firme. Nessun’altro è riuscito a fare tanto. E’ stato un primo passo verso la rivoluzione…culturale.
Quelle firme sono rimaste per troppo tempo nei cassetti del Senato. Noi le andammo a consegnare, tutti insieme, il 14 dicembre 2007, direttamente in Senato e ci fu un incontro di Beppe Grillo con Franco Marini, all’ora Presidente del Senato.
Nel 2008, fummo costretti a ricordare che quelle firme erano nei cassetti, presentandoci a Montecitorio con Beppe Grillo “Pittima” a chiedere venisse riscattato il “credito di democrazia”.
La discussione non ripartì velocemente. Poi, c’è voluto un altro anno di sedimentazione nei cassetti. A settembre di quest’anno, poi, ho realizzato, grazie anche agli articoli del Fatto Quotidiano, che la Proposta, in caso di “caduta” del Governo attuale, sarebbe decaduta. Ho, quindi, deciso di tornare a fare io la Pittima, stavolta sotto il Senato, inviando contestuamente una lettera al Presidente Renato Schifani.
Non oso pensare di attribuirmi il merito, però, sarà un caso, il giorno dopo la mia “esibizione”, con un meraviglioso costume rosso ricavato da una tenda, la discussione è ripartita
Ma ora?…ora, secondo me, serve l’aiuto di tutti…

“Carissimi Giovanni (Favia), Andrea (De Franceschi) e Davide (Bono),

mi trovo a scrivervi perchè in voi vedo la naturale prosecuzione di quello che è successo l’8 settembre 2007 in questo paese. Con il primo Vday, i “grillini” (ormai questa etichetta non la scolla più nessuno) hanno dato una lezione di civiltà ad una classe politica vetusta, in alcuni casi cadaverica, come ha più volte sottolineato lo stesso Beppe. Questa lettera è rivolta anche a lui, allo stesso Beppe Grillo: il mentore che ha avuto il colpo di genio del VDAY: il “Vaffanculo Day”.
Credo che nessuno di noi possa dimenticare tutte le emozioni legate a quella giornata. Io le vivevo doppiamente, appartenendo a quei dieci fortunati che hanno apposto la propria firma sul testo depositato in Cassazione. Nessuno dimenticherà mai la fatica, il sudore, l’emozione di scambiarsi telefonate per capire come stesse andando nelle altre città. A Roma , l’appuntamento era dalle 14 in poi a Parco Schuster ed alle 9 di mattina avevamo già persone che volevano firmare per un PARLAMENTO PULITO! Fummo costretti a chiamare i “certificatori” a casa. Corsero. Già, perchè la cosa meravigliosa è stata anche questa: lo spirito di collaborazione di chi, con il proprio lavoro, di cancelliere del Tribunale, dava a noi la possibilità di rendere tutto trasparente, legale. Alle 12 avevamo le file ai gazebo montati di corsa. Quel giorno, solo a Roma, vennero 50.000 persone. E 19.000 furono le firme raccolte. Arrivammo a notte inoltrata con “ER PIOTTA” che chiuse la serata facendoci ballare felici…perchè ormai si era capito che l’obiettivo era stato raggiunto. L’ultimo momento di ansia, fu quello di verifica della raccolta fondi: avevamo debiti ovunque: tutti avevano voluto in qualche modo dare il proprio contributo “sulla fiducia” a questa iniziativa. Ancora ringrazio tutti gli artisti che hanno partecipato gratuitamente. Invece, gadgets, service, catering, tutto era da pagare…e quando constatammo che l’importo raccolto copriva TUTTE le nostre spese, la festa fu completa.
Solo dopo, ci siamo scontrati con la dura realtà degli iter che bloccano i processi di democrazia in questo Paese. Le peripezie per far avviare la discussione sulla NOSTRA proposta di legge, le ho descritte. Ora c’è da considerare cosa sia accaduto recentemente. Non è vero che la discussione non sia ripartita, come sento dire da più parti. E’ vero che quello che è stato detto o fatto fino ad ora non serve a niente ai fini della realizzazione del nostro progetto. Significativa, infatti, la frase con cui riprende la discussione:” Prosegue l’esame, sospeso nella seduta del 22 dicembre 2008″…peccato siamo al 22 settembre 2010!!! un anno e nove mesi dopo l’ultima seduta! Come significativo il fatto che Vizzini (Presidente della Commissione Affari Costituzionali), abbia riaperto la discussione proprio il giorno dopo che ha ricevuto anche il mio sollecito e dopo che il senatore Pedica di IDV abbia evidenziato in Senato la mia presenza in strada…ed abbia ricevuto immediata risposta del Presidente Schifani : “Io ho sollecitato ufficiosamente il presidente della Commissione affari costituzionali Vizzini, il quale oggi mi ha comunicato un dato di cui non so se lei sia a conoscenza, e di cui voglio darle lettura: «Oggi, nell’Ufficio di Presidenza della 1a Commissione si è deliberato di dar luogo alla discussione generale del disegno di legge di iniziativa popolare. Domani ci saranno i primi interventi».Questo è un dato ufficiale che mi è stato comunicato via SMS.”. Fantastico scoprire che esistano vie brevi come gli sms per accelerare gli iter…ma perchè non lo hanno fatto prima?
Vorrei sottolineare come, proprio nella seduta del 22 settembre 2010, alcuni senatori, all’insegna della par condicio, abbiano fatto sfoggio del loro concetto di democrazia: in primis il senatore Ceccanti, PD, di cui cito solo un passaggio, il resto è il caso di leggerlo per conto proprio. Il senatore Ceccanti “ritiene che alcune disposizioni del disegno di legge possano operare in senso radicalmente opposto al fine che ha ispirato l’iniziativa. In particolare, la riproposizione della preferenza sia alla Camera dei deputati che al Senato sembra sottovalutare le conseguenze negative che potrebbero determinarsi soprattutto nelle grandi circoscrizioni elettorali, con particolare riguardo ai rischi di grave inquinamento del voto in ragione delle spese notevolissime occorrenti per sostenere una candidatura”. Insomma, stè preferenze danno fastidio pure alla dirigenza attuale, non solo a D’Alema che fece di tutto per abolirle. E anche per il senatore Pastore PDL, vi cito solo un passaggio, che ritengo divertentissimo alla luce dei vari indagati, concussi, corrotti che sono nelle fila di quella coalizione e che, attualmente, siedono in Parlamento, grazie all’attuale Legge elettorale. Il senatore Pastore dice che “La reintroduzione del voto di preferenza, inoltre, a suo avviso darebbe luogo a fenomeni di corruzione: l’attuale sistema della lista bloccata, per quanto non condivisibile nella sua rigidità, è comunque migliore della proposta avanzata nel testo in esame.”.
A questo punto vi dico che, traccia della possibile discussione su “Parlamento Pulito” la si trova nelle convocazioni della Commissione Affari Costituzionali del 6 ottobre, del 12 ottobre, del 19 ottobre, del 27 ottobre ed in ultimo il 2 novembre.
Di più non posso fare. Manco di strumenti e tempo. Ho un lavoro (ringraziando il Cielo, perchè con l’aria che tira…) che mi serve per arrivare a fine mese e il resto del tempo lo passo in prima linea. Sul mio blog cerco di tenere aggiornati i miei lettori.
Ma voi…voi si che potete fare qualcosa in più. Ora avete strumenti in più ed una carica istituzionale grazie alla quale i giornali non possono tenere nascoste le vostre dichiarazioni. E’ per questo che io chiedo a voi, di organizzare con Beppe Grillo, qualcosa di forte, di eclatante, che consenta a chi ha apposto la propria firma quell’8 settembre 2007 di alzare la voce. Io ho un sogno: tra i firmatari (nel comitato promotore) c’era Silvio Tobia. Uno dei ragazzi del meetup di Roma. Lo abbiamo perso nel 2008 in un incidente stradale. Era un gran persona e ha combattuto tante battaglie con il meetup. Io spero che la nostra Proposta non venga affossata. Io credo ancora che ce la possiamo fare. E se ce la faremo, io vorrei che dedicassimo il nostro successo a Silvio, dando il suo nome alla futura legge “Parlamento Pulito”. Mi piacerebbe passasse alla storia come “Legge Tobia”, non come “Legge Grillo”. Scusa Beppe, so che capirai, perchè tu Silvio lo hai conosciuto. Concludo, augurandovi un buon lavoro. Il 2011 si presenta faticosissimo. Lo so. Ma vi prego. Pensate a quanto vi ho scritto. Con affetto. Serenetta Monti.”

E’ Natale?

Ci risiamo. E anche per quest’anno siamo arrivati al Natale. Natale. Dice Wikipedia: “Secondo il calendario liturgico è una solennità di livello pari all’Ascensione e alla Pentecoste, ma inferiore alla Pasqua, la festività cristiana più importante. È comunque la festa più popolarmente sentita tra i cristiani e negli ultimi anni ha assunto anche un significato laico, legato allo scambio di regali, alla famiglia e a figure del folclore come Babbo Natale.”
Nonostante molti non capiscano perchè, io sono cristiana, cattolica. Poco praticante confesso, ma quello è un mio problema con la gerarchia ecclesiastica, non con il messaggio del Cristo. Ecco, il messaggio del Cristo…Credo che non sia quello che ritrovo in chi DEVE a tutti i costi festeggiare il Natale, “perchè è Natale”. E’ già qualche anno che sento questa festività scivolarmi addosso. Gli eventi delle ultime settimane, nel nostro Paese hanno compiuto l’opera finale: non mi interessa festeggiare. Cosa ho da festeggiare? i disoccupati? i precari? i cassintegrati? padri di famiglia che, quotidianamente, abbracciano l’idea del suicidio perchè non ce la fanno più di fronte ad un futuro sempre più incerto per loro ed i loro figli? Già, i figli. Non ne ho, ma se li avessi sarei seriamente preoccupata per il loro futuro. Dopo il DDL Gelmini e le proteste inascoltate di centinaia di migliaia di giovani con cui ho condiviso chilometri di asfalto…davvero non riesco a guardare avanti per loro. Ho tre nipotine, l’ho già raccontato in altri post. E sono davvero amareggiata dal mondo che lascerò loro. No. Non riesco a festeggiare. Non pretendo di portare la Pace nel mondo. Non pretendo di cambiare il Paese in un giorno, però una cosa la chiedo, ai cristiani e non: fermatevi a riflettere, davvero dobbiamo festeggiare…”perchè è Natale?”. Come posso essere felice nel donare il gioco di turno alle mie nipotine, sapendo che migliaia di bambini, oggi, stasera, in Italia, proprio a Roma, non nel Terzo Mondo, non avranno di che sfamarsi? Chi mi conosce, sa che queste frasi non sono retorica. Dopo anni di prima linea, che avrebbero dovuto, quantomeno, creare un scorza…Sto attraversando un periodo per cui non riesco a staccare la spina dalla disperazione altrui che vivo quotidianamente. E provo un dolore immenso nel sentire i nostri giovani dire: “io? andrò all’estero!”. La consapevolezza di un Paese senza futuro, produce il suo invecchiamento…se tutti i giovani vanno a costruirsi un futuro altrove. No, non posso essere felice. E se lo dico sul mio blog, è perchè il blog è, a tutti gli effetti, un diario del quotidiano: il mio quotidiano al servizio degli altri.
L’anno scorso per Natale ho messo un racconto che mi aveva girato via mail un amico che non c’è più. Credo lo riproporrò ogni anno…fino a che non ritroverò il vero senso del Natale, con la consapevolezza che noi tutti, insieme, avremo fatto qualcosa per fare in modo che anche l’ultimo di noi abbia da festeggiare il 25 dicembre. Può sembrare idiota, ma non mi interessa quello che si dirà di me: io dopo le 24, stasera, mi andrò a leggere un libro a Montecitorio, seduta per terra con una candela accesa…La mia veglia laica, nell’attesa che nasca un Paese migliore per tutti la notte di Natale. Nell’attesa di essere scartavetrata via da chi, il 24 notte, lo trascorre lavorando a guardia di un palazzo simbolo, oggi, solo di corruzione e non più di politica. Nonostante tutto quanto scritto sopra, io vi auguro di passare un Buon Natale…però, fatemi un regalo: riflettete anche voi.

La mail del mio amico iniziava così: “E’ vecchia ma è sempre valida…fa ride e questo è quello che conta… e mo’ diteme che nun v’è mai successo!!!”

Ebbene si, stanno pe arriva’ le feste de Natale…sò tutti contenti, sò tutti felici… sò tutti piu’ bboni…invece a me me rode er culo! A Natale te se riempie casa de parenti, zii, zie, cugini, cugine, nipoti,nonni, pro-zii, pro-zie, de tutto, tutta gente che vedi solo pè 2 motivi, le feste o i funerali. Tocca mettese i cartellini sur petto
pè ricordasse i nomi.

Insomma se comincia er 24, dala mattina appena me arzo, mi madre parte cò la tiritera….Scenno, manco me siedo pè fa colazione che parte la lagna… ‘Ricordate che er 24 e’ Vigilia, quindi er 24, PESCE…’ me la guardo ancora ner sonno e je dico ‘A ma’ stò a fà colazione, posso magna’ i biscotti o nel latte ce devo inzuppà la spigola??’ Insomma a casa ce stà n’armata de affamati, gente che pare che nun magna da naa vita, aspetteno er Natale cor veleno, da metà Novembre stanno a insalatine pè nun rovinasse l’appetito, insomma oramai a casa mia non fanno piu’ la spesa ar dettaglio.

L’anno scorso hanno preso 123 mq de mediterraneo e 83 mq de mar baltico…te dico solo che mì nonna stava pè infarinà e frigge er capitan findus, stò cojone stava a passà nello spazio de mare che s’eravamo comprati, lui cò quer cazzo de peschereccio azzurro. C’e’ gente che pè magna’ conosce i peggio trucchi… de solito a cena dopo un par de portate se slacceno la cinta… mì zio l’anno scorso pè frega’ i parenti s’e’ presentato in tuta: cosi’ non comprime e po magna’ de piu’!

La cena score, se finisce de magna’ ed e’ l’ora dii regali… In tutte le famije ce sta quella che vole fa l’istruita, pure che ha fatto pè puzza la seconda elementare… e allora senti mi zia che da il regalo ar marito della sorella e je dice… ‘tieni, un bel CARDIGAN’, che mì zio c’aveva paura fosse un cane da riporto del Caucaso, ha aperto cor terore…Poi cò ‘n sospiro je fa: ‘ah! un majone coi bottoni… m’ero preso nà paura’.

Fiuuu! pericolo scampato! Sempre lei e’ quella che fa i regali impegnati ai nipoti, viene e te fa… ‘tieni un bel libro, che la cultura e’importante!’.’A zì, sara’ pure importante ma si me regali ‘I 3 moschettieri’ che c’ho 45 anni, che cazzo de cultura voi che me faccio…’ Ma la cosa piu’ bella, che va contro tutto quello che che viene detto in televisione, sò i regali della nonna. Sò anni che sentimo di che co l’euro tutto e’ aumentato: quelle che erano 5 mila lire, mò nella nostra mente, sò 5 euro… sì, er cazzo che te se frega…Mì nonna me regalava 50 mila lire prima, mò uno se aspetta 50 euro… e invece no!! Te se presenta co un pezzo da 20, un pezzo da 5 e 50, 20 e 10 centesimi… te verrebbe da daje nà sediata. Mì nonna e’ la vera risposta italiana al problema euro!Poi la gente se ne va a casa, ma er peggio deve ancora da venì. Er peggio e’il 25!

La notte io non ce dormo… so’ teso… nervoso… I preparativi per il 25 partono dall’Immacolata. Se riuniscono le donne e se mettono a decide… che famo che non famo… agende cò le ricette, puntate registrate della prova del cuoco… poi alla fine se finisce sempre a magna’ le stesse cose. Te arzi la mattina, entri in cucina, e le vedi lì, manco stessero a sperimenta’ la fusione a freddo. Appena provi a entra’ te fanno ‘CHE VOI?’… ‘niente, che vojo, un bicchiere d’acqua’… ‘NO, mò aspetti…’manco i Vietcong ereno cosi’. Poi pare sempre che e’ successo qualcosa, so tutte co la faccia disperata…
Te spaventi, ce stai male e domandi ‘che e’ successo?’… ‘lascia stà…’ ‘…come lascia sta? Vojo sape’! Ahò, se so cose della famija, c’ho il diritto de sapello’… Te guardano cò la faccia distrutta…e te dicono ‘…la besciamella ha fatto i grumi…’ MA ANNATEVENE A FANCULO VOI E LI GRUMI!

Da 30 anni, er 25 c’ha er menu fisso… e non solo quello. La cosa peggio che po’ succede e’ il doppio tavolo: uno pei grandi e uno pei piccoli. Me dava ar cazzo da ragazzino… ma adesso me fa proprio smadonnà… L’anno scorso se semo ritrovati al tavolo che er piu’ piccolo c’aveva 25 anni… Gente che e’ annata in guerra, gente cò 2 divorzi…pero’ sempre relegata al TAVOLO DEI PICCOLI. L’unica cosa e’ che da 2 anni a sta parte ce danno pure i coltelli. Poi nel mentre che se magna, noti che er fratello de zio, che er 24 c’aveva la tuta, oggi s’e’ presentato co la tunica che ha fregato a un lavavetri al semaforo. Sotto e’ rigorosamente nudo, che le mutande segano! E c’ha la faccia contenta. Hai capito sì che stratega, er Bonaparte del colesterolo! Er pranzo finisce, se contano i superstiti, se sparecchia, se lavano i piatti e poi… poi… se gira a tovaja che da bianca diventa verde… se comincia a gioca’ a carte! E a che se gioca? a sette e mezzo? NO!
Se gioca a BESTIA! Er gioco dell’infamita’, tutti contro tutti. Er tipico momento arriva cò un piatto de na quarantina de euri. Comanda coppe. Te c’hai er 3 secco…. bussi… sei de mano te senti un leone…bussa solo tù nonna. Te dici…. ‘nonna me vò bene, m’ha cresciuto, sto tranquillo…’, cambi 2 carte. Non t’entrano altre briscole ma t’entra un carico. Un po’ de paura ce l’hai, ma ostenti sicurezza. La vecchia non deve intravedere il minimo turbamento in te, sò come i cani… sentono si c’hai paura. Allora parti: lanci er carico a denara. Tù nonna te lo magna col 2 de coppe. Cominci a sudà freddo e te dici ‘no, non ce lo pò ave’, no, non me po’ dì cosi’ sfiga….’ E invece che fa? Cala er COPPONE…. Poi cò lo sguardo finto dispiaciuto te dice: ‘ Bello de nonna tua e’ er gioco…’Butti er 3 smadonnante e lei non contenta butta er 5 a spade, che te c’avevi er 4. Insomma tù nonna t’ha mannato in bestia… ‘cci suaa! A me m’ha fermato mì padre appena in tempo, je la stavo pe da nà lamata…Gia’ me fai i regali pidocchiosi poi te li ripii pure… Poi dici li metti all’ospizio!Comunque, giocando giocando se fa ora de cena e parte la domanda retorica:’qualcuno cena?’ E c’e’ gente che ancora c’ha er coraggio de dì de sì..Poi che vor di’ sta divisione cena-pranzo-cena… Io sò sicuro che l’anno scorso mì zio s’e’ messo a sede er 24 e s’e’ rialzato er 2…Ma alla fine arriva l’ora de salutasse… e la solita manfrina: ‘Se vedemo troppo poco. Tocca organizza’ piu’ spesso…’ Vedi tù nonno che se fa du conti e dice… ‘Aho’ contando che er
Natale vie’ nà volta l’anno, la prossima occasione deve da esse….’ Ed e’ allora che parte un sonoro ‘ANNATEVENE UN PO’ AFFANCULO TUTTI QUANTI!’
Che bello er Natale in famiglia…

NON E’ FINITA QUI…

C’ero. Ovviamente c’ero: alla manifestazione di martedi 14 dicembre 2010 che ha visto PERSONE, ESSERI UMANI…non categorie…venire da tutta Italia per dimostrare contro un sistema criminale di corruttele che dovrebbe chiamarsi “Governo”. Votavano la “sfiducia”. Quale? quella dettata da un pezzo di carta depositato da forze dell’opposizione?…o quella che è stata presentata sotto varie forme con le proteste di piazza?
Perchè le due idee di “sfiducia”…non sono proprio uguali. Una, quella ufficiale, vuole vedere smantellato il potere di Berlusconi, che passa anche per strani episodi di piazza …e non si sa cosa si aspetti dopo…l’altra, quella che arriva dal basso e che ha trasformato Roma in un campo di battaglia…ed in realtà…li vuole “TUTTI A CASA!” (come recitava lo slogan dei lavoratori del mondo dello spettacolo scesi in piazza ANCHE ieri). Ieri, in piazza, non c’era molta differenza tra il voto di uno Scilipoti e quello di un Bersani. Perchè?…perchè l’uno ha consentito a Berlusconi di vincere ieri…con un ridicolo scarto che accorcia la cannuccia dell’ossigeno al “nostro” ( lì dentro non grazie al mio voto (http://www.youtube.com/watch?v=jRk85KExQv0))…ma l’altro, Bersani, ha consentito a Berlusconi di rimanere lì, incancrenito sul suo scranno, praticando una strana politica, molto lontana dagli ideali della vecchia sinistra. Ideali che, fino a ieri, addirittura, stavano venendo rappresentati da un Di Pietro, eletto a paladino, estremo difensore della Costituzione (ottenuta sul sangue dei partigiani)…e accoltellato, manco tanto alle spalle, da due dei suoi. Uno dei quali, sempre lui, Scilipoti, aveva già dato ampia dimostrazione di appartenere al mondo degli esseri striscianti. Forse non tutti sanno che l’on. Sonia Alfano, europarlamentare, nonchè Responsabile Nazionale Antimafia dell’IDV e voce fuori dal coro, poichè INDIPENDENTE all’interno del partito, lo aveva frontalmente attaccato ad ottobre. Consiglio Regionale dell’IDV in Sicilia. Ovviamente è stata lasciata sola…oggi è una Cassandra come tante che potrà dire “ve lo avevo detto”…ma che nulla ha potuto fare di fronte un establishment di partito che di pecche ne ha davvero tante. Viste da vicino anche da me. Vengo spesso scambiata per un iscritta IDV poichè mi sono candidata come indipendente alle Regionali e perchè frequento molto da vicino la giovanile di quel partito. Se ho scelto di lavorare, da esterna al partito, con quei giovani, c’è un motivo: l’aver conosciuto, e bene, parecchi dei ragazzi IDV mi ha ridato fiducia. Su di loro conto…ma non so quando riusciranno ad eliminare i vari Razzi e Scilipoti che si sono annidati. oltre che nel Parlamento, anche nelle piccole realtà locali. Io conto su di loro, come conto sui giovani del PD perchè rovescino i loro falsi leaders, come conto, persino, sui giovani del PDL…che hanno avuto il coraggio di urlare contro Dell’Utri dopo la sua condanna, senza essere, ovviamente, ascoltati. E, ora, conto pure sui ragazzi di FLI. Per un motivo molto semplice: quando questi ragazzi escono dalle loro sedi di partito, tornano in aule universitarie o scuole tutti insieme e, quotidianamente, vivono gli stessi problemi. Con punti di vista diversi, si…ma gli stessi, inqualificabili problemi che politiche sbagliate gli hanno lasciato in eredità. E tornano in case dove hanno problemi i loro genitori…per le stesse politiche sbagliate. Perchè se è vero che la Riforma Gelmini sega le gambe agli studenti, il Collegato Lavoro sega le gambe ai genitori di quegli studenti e nega un futuro decente a loro.
C’ero, si, io c’ero martedi 14 dicembre 2010 …e sapete cosa ho fatto? ho scelto di non scendere in piazza con i lavoratori. Sono stata tra loro, tra i giovani, tra gli studenti…perchè per troppo tempo li abbiamo lasciati soli. Oggi, sul Fatto Quotidiano, una frase dell’editoriale di Antonio Padellaro, rende molto bene ciò che sento: “Chiariamo subito. Nessuna indulgenza con chi fracassa, devasta e appicca incendi. Ma qualcosa deve farci riflettere. C’è una rabbia generazionale che sta attraversando l’Europa: Atene, Londra e adesso Roma. Una reazione alle politiche restrittive dei governi che viene da lontano, ma che diventa furiosa davanti alla ottusa indifferenza delle classi dirigenti, concentrate solo sull’autoconservazione del potere”. E aggiungo una frase contenuta nel comunicato stampa degli studenti di Genova in solidarietà ai loro 3 (su 41) compagni arrestati, ieri: “Ieri a lottare nelle strade c’erano gli studenti, c’erano gli operai, i precari e i migranti. C’era chi vuole affossare questo sistema d’ingiustizia e corruzione. I black block non esistono. Esiste il dissenso conflittuale della società, quello che davvero fa paura al potere. Per questo la repressione si è abbattuta con violenza su chi ha lottato. Manganellate, lacrimogeni, armi da fuoco estratte, fermi e arresti”.
La violenza: difficile in giornate come quella di ieri…fermarsi a riflettere su cosa sia giusto o sbagliato. Ecco perchè dico che Padellaro ha sintetizzato le mie sensazioni.
C’ero, si, io c’ero martedi 14 dicembre 2010 …e non ho partecipato agli scontri, ma ero preparata a tornare a casa neanche con una manganellata. Sono 25 anni che sto in piazza, ieri ho rifatto bene i conti. La prima carica l’ho vista e vissuta nell’85. Paradossalmente era una manifestazione per la pace. Salvata grazie ad un cordone di sicurezza che ha creato un corridoio …proprio per uscire da quella piazza del Popolo che ieri ha visto il massacro.
La mia è una storia familiare particolare…e la giornata di ieri…mi ha riportata indietro di tanti anni…ero piccola, ma in casa mia si è respirata ben bene l’aria del ’77…e oltre… oggi…io…però…non ci sto…e, per quanto piccola io possa essere, darò il mio contributo affinchè non si torni a quel clima. Ci siamo passati. Dobbiamo fermare in tempo lo scorrere, il ripetersi di certi eventi. Ecco perchè conto sui ragazzi. Sulla loro, reale volontà di cambiare il Paese contro tutto e contro tutti, ma con la consapevolezza che nessuno ci deve lasciare le penne. Di morti ingiuste ne abbiamo viste troppe…e questa gente…non merita il nostro sangue!
Di video sulla giornata di ieri, sugli scontri, sulla devastazione della città, ce ne sono tanti. Io, oggi, voglio mettere qualcosa che sappia darci la forza per ripartire. Per non smettere mai di credere nel futuro. Per non farci togliere le speranze. Perchè noi…siamo più forti di loro! Noi un cuore lo abbiamo ancora…Ricordiamocelo sempre!…e andiamo avanti…A MUSO DURO!

LA RIVOLUZIONE… E’ ORA!

Ok, ragioniamo: la “riforma” Gelmini l’hanno fatta passare. Hanno avuto bisogno di militarizzare Roma come fosse il Cile, ma l’hanno fatta passare. Una città che, se fossi stata una turista…avrei abbandonato immediatamente. Mi sono trovata per le vie del centro mentre i ragazzi smobilitavano. Loro…i blindati di Polizia e Carabinieri no. Ho attraversato una via del Corso surreale , venendo costretta a passare, in fila indiana, in mezzo alla “trappola” tesa per impedire un accesso di massa: due blindati accostati l’uno all’altro con il solo spazio per fare passare una persona alla volta. Sono arrivata in piazza Venezia facendo un ridicolo giro del palazzo perche c’era un altro blocco di blindati. Io mi sono vergognata…di essere italiana. Un Paese che si comporta così…non è civile. Un Paese che si comporta così è palesemente in dittatura. Un Paese che promuove i poliziotti dei massacri di Genova 2001 e propone la destituzione di Gioacchino Genchi (http://www.youtube.com/watch?v=MCAe32NqyYc) colpevole di aver fatto a dovere il proprio dovere (passatemi il calembour)…non è un Paese che ha alla base la Costituzione più bella del mondo. Un Paese che lascia che un territorio, come quello dell’aquilano, venga offeso due volte, dal terremoto prima e da un’alluvione poi (eventi assolutamente prevedibili come testimoniano le esperienze di Giampaolo Giuliani, il tecnico che aveva previsto le scosse nel 2009 e Samanta di Persio che nel suo libro Ju Tarramutu raccoglie parecchie testimonianze)…non merita di stare nella Comunità Internazionale.
Io mi chiedo…si mi chiedo…cosa accadrà il 14 dicembre? credo che comunque vada sarà un disastro. Comunque vada gli Italiani avranno perso. Quali scenari? La finanziaria è ormai passata…con tutte le porcate che conosciamo bene nascoste dietro la frase “siamo in crisi”e, quindi, siamo in ginocchio…anzi, per dirla in francese, con le pezze ar culo!
L’ evento della giornata del 14 sarà il futuro di Berlusconi…(e il nostro)…Fiducia si, fiducia no?
La verità?…a me…e credo anche a voi…non cambierà nulla se verrà sfiduciato o no. Perchè, comunque vada…il risultato sarà che lui e quelli dell’Allegra Brigata chiuderanno il 2010, molto in attivo, con più soldi nelle tasche, mentre io e voi faremo i conti su dove “investire” la tredicesima…chi ce l’ha…avendo un’ampia scelta: mutuo? bollette? rate univerità? mense scolastiche?…certo non regali di Natale. Di contro…lo sfiduciarlo…forse…dimostrerà quali forze dell’opposizione hanno ancora qualcosa da dire…certo…per farlo c’è bisogno di FLI…ed anche qui potremmo stare a parlare per ore… E il dopo? ah beh, sul dopo c’è un panorama immenso di possibilità, legato però ad una cosuccia, da niente, la nostra attuale legge elettorale, che tutti dicono di voler cambiare ma che, purtroppo, non ci sarà tempo per cambiare…E, quindi?…vi starete dicendo…che si fa?…risposta…in realtà non lo so…ma una cosa la so: non starò a guardare. Il 14 voglio stare in piazza anche io. Montecitorio? se ci fanno andare lì bene…altrimenti…Dove ci saranno manifestazioni…dovremo starci tutti. E’ finito il momento di stare a guardare. Abbiamo lasciato i nostri figli, i ragazzi, gli studenti a combattere da soli per difendere il proprio futuro…Martedi 14, forse, è il caso di afrci vedere anche noi “grandi” in piazza…STAY TUNED!