SIAMO TUTTI NO TAV – SIAMO TUTTI SENZA CASA

Doveva succedere…prima o poi…Dovevo ricominciare a scrivere qui, sul mio blog. Lo faccio riprendendo il comunicato dei Movimenti per il Diritto all’Abitare. Il video che accompagna questo post…la dice lunga su quello che accade in questo Paese: mentre la Cassazione “cassa”…quanto era stato deciso da ben due gradi di giudizio relativamente “l’on.” Marcello Dell’Utri, mentre l’on. Berlusconi vede prescritto il processo Mills, mentre a livello internazionale l’Italia non conta nulla…(basti guardare come siamo trattati dagli Inglesi che fanno i blitz per i fatti loro…anche se ci sono di mezzo degli Italiani o i “Marò” arrestati in India con le diatribe su chi ha fatto in modo che la Nave su cui si trovavano uscisse dalle acque internazionali…esponendoli a tutti i rischi del caso,,,pena di morte inclusa)…Mentre le buste paga di marzo saranno alleggerite dalle addizionali regionali, mentre i piccoli imprenditori continuano a suicidarsi…qualcuno…ancora combatte per qualcosa: lavoro, diritto all’abitare, rispetto della dignità…Termini che saranno presto cancellati dai vocabolari…perchè superflui…Ebbene, mentre accade tutto ciò, chi resiste, il 9 marzo scorso, davanti al CIPE, si è visto arrestare quattro persone. Non aggiungo altro alle immagini ed al comunicato che leggete di seguito…se non la mia personale solidarietà…in questo Paese si sta perdendo di vista l’obiettivo principale: vivere dignitosamente. Siamo tutti presi dalla corsa a fine mese (che ci serve per sopravvivere) che consentiamo a un Monti qualsiasi…(NON SONO SUA PARENTE!) di portarci sull’orlo del tracollo…poi ci spingeremo a vicenda…e faremo spazio a loro: la Casta…Io non ci sto…non mi trascinerete verso il baratro…Ora e sempre Resistenza! Paolo libero! PS: dalle immagini risulta che l’unico esponente politico che è andato a trattare con la questura è il senatore Pedica di Italia dei Valori…non se ne vedono altri…come mai?

“Venerdì 9 Marzo circa 200 precari dei movimenti per il diritto all’abitare hanno messo in atto una protesta pacifica occupando l’androne ed il tratto di strada antistante il CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica), che proprio quel giorno approvava ulteriori finanziamenti a compensazione per la TAV.
1 km di TAV = 1000 case popolari questo era lo slogan della manifestazione con la quale si voleva affermare non solo il principio della solidarietà con i valsusini, ma che la lotta NO TAV, per quello che rappresenta è anche la lotta per i nostri bi–sogni e per i nostri diritti.
Il pestaggio della polizia, il contemporaneo sgombero della tendopoli dello spreco in via Marcello Boglione in VII° Municipio, il successivo tentativo (fallito) di sgombero dell’occupazione di via di casal boccone con l’uso di lacrimogeni e la distruzione totale della struttura da parte dei reparti della celere, l’arresto di 4 attivisti (ora 3 a piede libero ed uno –paolo – agli arresti domiciliari con restrizione totale della possibilità di comunicare), hanno trasformato una protesta simbolica in una vergognosa giornata di repressione delle lotte sociali e del dissenso.
Le responsabilità di quanto accaduto sono chiare e precise. Vanno cercate nelle politiche liberiste ed antipopolari del governo Monti che dopo aver nuovamente massacrato il diritto alla pensione, prosegue ora nella privatizzazione e nella svendita dei beni comuni, in una nuova contro –riforma del mercato del lavoro che rinchiuderà definitivamente le nostre vite in uno stato di precarietà assoluta e permanente. Vanno cercate nel Sindaco di Roma Alemanno che prosegue nelle sue politiche di s–vendita del patrimonio pubblico e dei beni comuni – privatizzando ancora l’acqua ed i servizi pubblici locali, regalando ancora la città agli interessi forti delle banche e dei cementificatori. Vanno cercate nella persona del questore di Roma che, mentre la città cade nelle mani della criminalità organizzata, sceglie di prendersela con chi non può permettersi affitti e mutui da 1000 o 1500 euro al mese, promettendo un escalation di arresti e sgomberi.
Ora è chiaro, oltre all’emergenza legata alla crisi economica c’è n’è un altra. La chiusura di ogni spazio di agibilità sociale e politica, la repressione di chi reclama i propri diritti o semplicemente esprime il proprio dissenso e le proprie idee, come accaduto anche con le condanne e le accuse spropositate addebitate ed inflitte a persone riconosciute o rastrellate a caso durante le grandi manifestazioni di piazza. Per questo crediamo che non solo i movimenti per il diritto all’abitare, ma una città intera, debba mobilitarsi per impedire questa deriva poliziesca e autoritaria.
2,7 miliardi di euro è il costo del solo tunnel TAV della valsusa. Oltre 20 miliardi di euro il costo della intera tratta Torino – Lione (senza contare i finanziamenti per le compensazioni).
Con questi soldi:
Quante casa popolari potrebbero essere realizzate? Quanti Asili Nido? Di quanti ospedali potrebbe essere impedita la chiusura? Quanti centri anti-violenza potrebbero essere finanziati? Quanti luoghi potrebbero essere recuperati e messi a disposizione della cittadinanza? Quanti precari e disoccupati potrebbero ricevere un reddito minimo garantito?
Fermiamo questa folle corsa ai profitti di pochi a danno di tutti. Continuiamo a lottare per il diritto alla casa e all’abitare. Per la difesa dei territori, dei beni comuni, dell’acqua pubblica. Per una cultura libera ed indipendente. Per l’accesso e la libera circolazione dei saperi e delle persone. Per la garanzia di servizi pubblici e di qualità. Per i diritti dei lavoratori e un reddito minimo garantito per disoccupati e precari. Per la libertà di pensiero e di movimento.
Le lotte sociali non si arrestano. I nostri diritti e le nostre idee non si sgomberano.
Un’altra Roma è possibile. Un altro mondo è necessario

SABATO 17 MARZO 2012 ORE 15.00
DA PIAZZA VITTORIO
CORTEO CITTADINO
Invitiamo ad organizzare in questi giorni mobilitazioni diffuse in ogni territorio
Paolo Libero! Tutte e Tutti i Liberi!

MOVIMENTI PER IL DIRITTO ALL’ABITARE

Per adesioni e comunicazioni: abitare@autistici.org

Chi paga per “parentopoli” a Roma? L’innocente per il peccatore!

Un anno fa , preciso, il sindaco Alemanno, distrutto dall’asillo delle istanze che con l’USI e con Rete Comune, portavamo avanti per la stabilizzazione dei lavoratori della Roma Multiservizi in fase di licenziamento, concedeva un incontro in cui raggiungere un accordo definitivo per risolvere l’annoso problema dei “giardinieri” della Multiservizi a fronte di un piano assunzionale che prevedeva 200 posti da giardiniere nel Servizio Giardini del Comune di Roma.
Ebbene…la storia è andata avanti…nell’incontro con il Sindaco, io portai un’istanza in più, quella di Danilo Bartolucci. Danilo è un operatore ambientale che era stato assunto con un contratto a tempo determinato dalla Roma Multiservizi. Peccato che Danilo avesse una particolarità: un’invalidità al 75% per cui lo si sarebbe dovuto assumere attingendo dalle categorie protette per garantirgli i suoi diritti. Invece, l’astuto amministratore delegato per ben due volte (e la seconda solo perchè Danilo Bartolucci denuncia  l’accaduto ai giornali) viene assunto dalla Roma Multiservizi con contratto a tempo, come se fosse un lavoratore “normale”. Il suo contratto è scaduto un anno fa e lui è stato puntualmente licenziato nell’ottobre 2010. Danilo il 18 ottobre 2010, prima che io salissi in Campidoglio per l’incontro con il sindaco Alemanno, venne da me con una lettera. Non era per il sindaco. Era per me. Nella lettera, che io conservo ancora, c’era tutta la sua disperazione per come era stato trattato. Mi chiese, pratocamente,  di fargli da portavoce. Io non sapevo che di lì a poco sarebbe stato licenziato, l’ho scoperto proprio quel pomeriggio…e da allora…ho rotto a tutti. Nell’ordine:
– Sindaco Alemanno che, il 18 ottobre 2010 delega Giorgio Magliocca (arrestato l’11 marzo 2011  con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e che, all’epoca, era nello staff di Alemanno). Il quale Magliocca si fece consegnare da me tutte le carte sanitarie relative Danilo Bartolucci per avviare la verifica per un re inserimento lavorativo  presso l’AMA o altra società del Comune cui le caratteristiche di Danilo sarebbero potute servire (ricordiamoci una cosa: Danilo ha attestati professionali e ama il suo lavoro).
– Giorgio Magliocca (prima dell’arresto), è molto disponibile e mi tiene aggiornata dei suoi colloqui con il dr. Lucarelli (staff sindaco Alemanno), il quale, a sua volta, sta facendo la verifica con Panzironi, amministratore delegato AMA (MA ANCHE…in quel periodo, Presidente della Multiservizi…poi dimessosi da tale carica ed attualmente dimessosi da amministratore delegato AMA, per tornare ad essere il Presidente della Multiservizi…insomma il ping pong delle cariche societarie è lui).
– In tutto ciò, moltio disponibile ed attento alla situazione di Danilo è l’assessore all’ambiente Fabio De Lillo, il quale, in collaborazione con il dr.  Alfredo Mantici, allora vice capo di gabinetto del sindaco con funzioni varie, dalla sicurezza, alle aziende in crisi e relative trattative sindacali varie, mi tiene aggiornata sulle verifiche dei posti riservati alle categorie protette nelle aziende.
Pausa: scoppia parentopoli, l’AMA è nell’occhio del ciclone, diverse poltrone tremano, tanto da far saltare alcuni assessori, tra cui lo stesso  De Lillo che stava seguendo in prima persona il caso di Danilo in collaborazione con il dr. Mantici che, essendo una figura tecnica, non corre rischi di poltrone ed il dialogo resta aperto con lui, nonostante il cambio dell’assessore. Il 13 aprile, però, il dr. Mantici si dimette. Purtroppo.
A gennaio 2011 entra in scena il nuovo assessore all’ambiente, on. Visconti, intanto sono mesi che Danilo è disoccupato e che io passo ore al telefono a rincorrere questo o quell’addetto.
L’assessore Visconti viene subito investito del problema e, anche lui, si rende disponibile…la sua segreteria si attiva…si fanno mandare anche loro i documenti relativi la situazione sanitaria di Danilo…ma…ad un anno di distanza dall’impegno del sindaco Alemanno, dall’impegno dell’ex assessore De Lillo, dall’impegno del nuovo assessore Visconti…Danilo sta pagando la paura che i soggetii politici hanno di dargli un posto. E guardate che Danilo non chiede un favore. Gli Enti Locali e le aziende partecipate, possono attingere direttamente dalle graduatorie delle categorie protette per figure fino ad un certo livello. Attualmente, addirittura, a seguito della recente “Convenzione Provincia di Roma finalizzata all’assunzione di soggetti disabili”, Danilo potrebbe essere assunto direttamente dal Comune di Roma. Io non so più che fare. Ho cercato di agire con quel po’ di spazio e agibilità che mi da la mia sigla sindacale.  Forse rischierò di essere querelata per quel che ho scritto…ma ogni virgola corrisponde al vere ed ho testimoni e scambi di mail a testimoniare il tutto. Mi resta solo tanto sconforto perchè non posso rispondere al telefono a Danilo o a sua madre per dirgli che la situazione è sempre allo stesso punto, dopo un anno che lo stesso sindaco si era impegnato. Io resto una lavoratrice e niente più…ma…Posso provare, però, a chiedere a chi legge questo blog di dare una mano a Danilo: scrivendo due righe, solo poche parole al sindaco di Roma, mettendo il link del mio post : “Sindaco si ricorda di Danilo Bartolucci? https://www.serenettamonti.it/2011/10/29/chi-paga-per-parentopoli-a-roma-linnocente-per-il-peccatore/ “. Le mail a cui inviare queste due righe sono :sindaco@comune.roma.it e segreteriacapodigabinetto@comune.roma.it. L’unica cosa che chiedeva Danilo era di vedere rispettati i suoi diritti…ma si sa…paga sempre l’innocente per il peccatore!

FINE DELLA PAUSA ESTIVA…

Si avvicina la data del 10 settembre…quella della chiamata alla piazza arrivata da Beppe Grillo, come al solito, attraverso il suo blog…
Quasi quasi…sarebbe il caso di dire…S’E’ SVEJATOOOO!!! Era ora! Beppe Grillo si è ricordato che, oltre che scrivere su un blog, bisogna scendere in piazza per reclamare i propri diritti. ERA ORA!!!certo…l’ultima frase del post con cui lancia l’appuntamento è significativa “Non lasciatemi manganellare in solitudine. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.”. Forse gli è venuta in mente perchè il 3 luglio ha percepito in lontananza le manganellate ed i gas dei lacrimogeni, in Val di Susa…contro i No Tav e, forse, ha capito. Io, invece, non so più cosa pensare. Perchè io stessa avevo provato a sollecitare la sua attenzione per una manifestazione di piazza: per difendere e salvare le 350.000 firme (per cui,oggi, chiama l’appuntamento del 10 settembre) che avevamo raccolto con tanto sforzo e sudore in tutta Italia. Infatti, a settembre 2010, avevo inviato a Beppe, ad un componente del suo staff ed ad un altro ragazzo, firmatario della proposta di legge (che prima era anche uno dei componenti lo staff Grillo/Casaleggio) la mail che leggerete di seguito, in cui preannunciavo la mia iniziativa, con tanto di lettera al presidente del Senato, on. Schifani. Non posso lamentarmi dell’esito, visto che sono stata lasciata da sola, nonostante la supplica. Sono stata supportata da una sola persona: Francesca Polici, 20 anni e una grandissima voglia di riprendersi la dignità ed il futuro di questo paese. Io, vestita da pittima con una tenda rossa, risistemata per l’occasione e i celerini a chiedermi il perchè dell’iniziativa. Io non sono stata manganellata…Beppe, neanche tu lo sarai. Apprezzo, però, che ti sia reso conto che, per salvare la NOSTRA proposta di legge…fosse ora di scendere in piazza…Io mi ricordo ancora la tua faccia stupita, quando sei venuto, tu, a fare lo show della pittima a Roma: quando entrammo in piazza Montecitorio e trovammo i lavoratori dell’Eutelia che manifestavano. Ti girasti di scatto verso di me e dicesti:”Questa è opera tua!?”…con faccia preoccupata. E io ti dissi…”Magari”…nel senso che si…fosse stato per me, in quella piazza, quel giorno, oltre i lavoratori, massacrati, Eutelia, ci sarebbero dovuti essere disoccupati e precari di tutte le realtà. Invece eravamo sempre noi: gli stessi habituès. La piazza. La piazza non reagisce come il pubblico che ti vede sul palco. La piazza è una strana bestia. La devi conquistare, nel vero senso della parola. E non è facile. Ci vuole sudore e volontà. Ma, soprattutto, tanta capacità di ascoltarne il respiro. Ed io ho ascoltato anche i celerini quel giorno sotto il Senato, dove mi hai lasciata sola (la prova è persino nei verbali del Senato) a difendere le 350.000 firme. Sola e, forse, ridicola con la tenda rossa addosso. Ma convinta davvero di quel che facevo, tanto che, non solo i celerini non mi hanno manganellata, ma mi hanno ascoltata e si sono indignati, ricordandosi…che…alcuni tra loro…quell’8 settembre del 2007…avevano firmato la NOSTRA proposta di legge.
Beppe, sto decidendo se esserci il 10, sai?! Vorrei tu mi convincessi in altro modo…perchè da qui al 10 a Roma…hai voglia a manifestare dissenso contro le politiche scellerate di questo Governo! Per esempio, il 6, sciopererò, scendendo in piazza…ma non per appoggiare la piattaforma della CGIL…ma perchè come sindacalismo alternativo abbiamo tanti altri punti per cui scendere in piazza il 6…Beppe…io ho bisogno di qualcosa di diverso per tornare davanti a Montecitorio…Anzi…dentro: si…perchè credo che, stavolta, per convincermi…dovrete riuscire ad entrare dentro Montecitorio…ma tutti quanti sarete…e…allora arriverò…Altrimenti…aspetterò….le manifestazioni successive…fino ad ora ne ho fatte abbastanza…la mia assenza non si noterà.

Di seguito la lettera inviata a Beppe Grillo ed al suo staff, citata nel post.

“Ciao a tutti. Vi scrivo perchè, solo leggendo il Fatto, la settimana
scorsa, ho scoperto che la Proposta “PARLAMENTO PULITO” è a rischio
scadenza. Come saprete le campagne elettorali non hanno cambiato il
mio sistema di vita e sono sempre in prima linea. Domenica scorsa ero
a Venezia a seguire la Festa dell’Informazione organizzata da Gava e
dal Meetup…ed ho vissuto a caldo le reazioni all’aggressione subita
per essersi avvicinati al raduno leghista con le bandiere tricolore,
come ho segnalato anche sul mio blog.
Beppe, settimana scorsa, ti avevo cercato e mi hai fatto rispondere
che mi avresti richiamata. Immagino le cose che hai da fare e non mi
aspettavo di essere richiamata presto…nè io voglio essere pressante,
ma non ho potuto aspettare.
I giochi di questa politica mi danno sempre la nausea…e, poichè ho
creduto davvero nella proposta di legge di iniziativa popolare, non
posso stare con le mani in mano.
Ieri, quindi, sono andata alla Questura di Roma e mi sono fatta
rilasciare il nulla osta per un sit- in al Senato per “sollecitare il
Presidente del Senato, on. Schifani, relativamente la mancata
discussione sulla proposta di legge “PARLAMENTO PULITO” le cui 350.000
firme giacciono in Senato”, ti allego il nulla osta.
Inizialmente avevo chiesto solo per me il permesso, poi, ho esteso a
10 persone…nella speranza di reclutare gli altri romani che hanno
messo la loro firma per il deposito in Cassazione. Nonostante non
abbia rapporti con alcuni, non significa che dimentichi che quel
percorso è comune.
Chiederò la presenza dei giornalisti, io andrò vestita da pittima…io
non dimentico… il sit-in è solo di un paio d’ore (dalle 18 alle
20)…tanto per iniziare…L’idea è quella di sostare definitivamente
(terminato l’orario di lavoro) davanti al Senato armata di sacco a
pelo…tanto lì ci sono anche dei portici…neanche serve la
tenda…finchè il clima regge così…e visto che ho superato la prova
dei sampietrini romani dormendo in piazza Montecitorio con i precari
della scuola.
Beppe…non ti dirò che il momento è critico…perchè lo sai…ti dico
che se tu dessi la copertura del tuo blog a questa
iniziativa…avrebbe un senso diverso…io, da parte mia…ti
dico…che sono partita…non mi tiro indietro e non mi fermo. Ho
finito ore di permesso e ferie per andare alle diverse manifestazioni
di quest’anno. L’ho fatto con il cuore e non mi pesa…ma questo
significa che devo cambiare la mia modalità di protesta…e iniziare a
protestare con la mia presenza notturna in piazza…visto che di
giorno lavoro. Vorrà dire che, per l’ennesima volta…sarò una
pioniera…Non mi vergogno di sicuro di dormire in piazza per chiedere
che venga rispettato un diritto. Anche perchè, diciamoci la
verità…mandare a fanculo 350000 firme è vergognoso…soprattutto per
il sudore che abbiamo versato per raccoglierle secondo legge…e non
andando a copiare…E se…questa storia servirà per dire che c’è
bisogno di rafforzare lo strumento della Proposta di Legge di
Iniziativa Popolare…almeno…ne sarà valsa la pena davvero. Conto
sulla risposta di qualcuno di voi. So che Marco non lavora più in
Casaleggio, ma c’era lui con te in Senato, c’è il suo nome accanto al
tuo sul resoconto stenografico della seduta della Commissione in cui
sei intervenuto. Ho ritenuto giusto coinvolgere subito lui. Qualunque
cosa decidiate, a me andrà bene. Io verrò a Cesena per rivedere un po’
di gente. Se ci sarà modo vi saluterò lì. Un abbraccio dalla prima
linea. Elmetto in testa. Serenetta.”

Un altro…ADESSO BASTA!

Per l’ennesima volta un militare italiano lascia la pelle in una “missione di pace”. E’ successo oggi . A volte vengo aggredita perchè mi schiero dalla parte di morti…in missione. Non mi interessa. Ritengo che una vita sia importante, sempre. E questi sono ragazzi che partono convinti di aiutare il prossimo. Scelta sbagliata quella di farlo imbracciando un fucile. Ok. Però lo fanno. Gli dicono che vanno in “missione di pace”…C’è chi sta rintanato tutta una vita e se frega del prossimo e se cadesse il cielo si scanserebbe. Io non sono così, anzi, fin troppo presente sulle piazze italiane, comincio a meditare una fuga anche io come il maresciallo “aereonautico”che confessa di non farcela più. Come ho già scritto in altro post , nel 1879, Francesco Crispi, pronunciò queste parole all’Assemblea democratica di Palermo:” L’operaio invalido ha gli stessi diritti del soldato ferito in guerra o indebolito dalla vecchiaia, e sono due militi l’uno e l’altro: il soldato col fucile difende la patria alle frontiere; l’operaio lavorando nelle terre e nelle officine accresce la ricchezza della nazione e la fa prospera e grande”. Oggi più che mai dovremmo riflettere sull’esistenza dell’esercito, delle Forze Armate in genere. Se siamo una società evoluta che ha imparato dagli errori del passato, dalle guerre e dagli orrori che le guerre producono…allora dovremmo pensare ad uno smantellamento generale delle Forze Armate e guardare alla famosa utopia di un mondo in cui siamo tutti uguali e viviamo in pace. Ma non è così, governa il profitto, la vita umana non conta per i grandi del pianeta. Qualcuno ha scritto sul mio profilo Facebook, relativamente la morte di oggi del Primo Caporal Maggiore David Tobini ” dopo il cordoglio votano il rifinanziamento delle missioni,…io provo pena come per tutti i morti sul lavoro, poi tutto il resto è politica”. Ecco, questa la sintesi del mio pensiero…ma aggiungo anche che questa politica mi ha stufata. Ho passato tutte le fasi: astensionismo, ribellione, voto di protesta, impegno in prima persona, mi candido io direttamente, cambio dall’interno…Niente…e comincio a pensare che, se anche fossi stata eletta, non avrei cambiato un tubo. Perchè una persona non può fare tutto. Ma tutti insieme si…solo quando tutti avremo capito che deve regnare solo una cosa su tutte, l’Amore, forse potremo cambiare nel cose…Nel frattempo sarà solo una lotta per la sopravvivenza…ed io non voglio sopravvivere…VOGLIO VIVERE!

ASSESSORE VISCONTI: NIENTE ILLUSIONI! ASSUNZIONI!

A volte mi dicono che sono matta o mi sento Giovanna ‘d’Arco. Altre, più semplicemente…mi fanno  notare (è accaduto recentemente) che non sono conosciuta, nota…Che razza di leader sono? Semplice, non sono una leader. Sono una persona che investe tutta se stessa in ciò in cui crede e cerca di poprtare a  casa dei risultati. Come oggi: la giornata è stata particolarmente intensa. Iniziata presto con i lavoratori della Multiservizi in assemblea presidio dentro l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma…finita, tardi, in Campidoglio, sempre con i lavoratori, dopo un incontro con l’Assessore all’Ambiente, l’amministratore delegato dell’AMA, alcuni consiglieri comunali ed i rappresentanti di Lega Coop. Voi vi starete chiedendo perchè vi racconto tutti i cazzi miei…lo so…in realtà…però…sono anche cazzi vostri: i 59 licenziamenti della Multiservizi spa, riguardano le tasche di tutti noi, cittadini. Si, perchè la Multiservizi rientra tra le municipalizzate, essendo il 49% di capitale privato ed il restante 51 di proprietà AMA, a sua volta di proprietà del Comune…quindi…per la proprietà transitiva…
Sapete cosa succede ora…a 14 ore di distanza dal mio arrivo all’Assessorato…? succede cha da 59 licenziati siamo passati a 32. Non è un miracolo della matematica…ma dell’impegno dei lavoratori: hanno fatto pressione, tanta, aiutati da me, si, lo ammetto…sono corsa io a comprare bombolette e lenzuolo quando ho visto il loro morale sotto i piedi. Chi non starebbe male con un licenziamento sul groppone…di questi tempi? sono io che mi sono messa a fare il pagliaccio leggendogli l’oroscopo nel momento di massima tensione…ma sono sempre io …su cui possono contare…Perchè io non lascerò nessuno a piedi! sono i miei ex colleghi di tante battaglie. Sono lavoratori professionisti…su cui il Comune stesso ha investito parecchi soldi negli ultimi anni…no permetterò vengano svenduti…per le logiche di potere e di assegnazione poltrone…Preparatevi…domani continua la trattativa…alle 11 in Campidoglio…e …io ci sarò! Assessore Visconti…niente illusioni: questi lavoratori devono andare tutti all’AMA…no solo i fortunati, decisi da qualcuno…Siamo pronti a tutto per farvi capire l’importanza della battaglia di onestà, trasparenza e rispetto dei diritti!!

Non impareremo mai…la mia solidarietà ed il mio affetto…ai NO TAV…piango ora…ma resisterò con voi. SEMPRE!

Quel che segue non è il post per il mio blog, ma una nota che ho creato su Facebook sulla scia emotiva di quanto sta accadendo in queste ore in Val di Susa: stiamo vivendo la dimostrazione che la volontà del cittadino non conta! Ci sia destra o sinistra al Governo, quel che conta è il profitto o il progresso…come già avevo scritto qui…Oggi, io sono a lutto: è morta la Costituzione. E’ in atto una vera e propria guerra civile. Non mi straccerò le vesti. Mi rimboccherò le maniche…perchè non è certo questo il Paese che voglio lasciare ai miei figli…se riuscirò ad averne tra una battaglia e l’altra…

“Credo verrà il giorno in cui i celerini si alzeranno le visiere dei loro caschi, lasceranno cadere i manganelli e veraano da questa parte…ho solo paura che quel giorno sia ancora troppo lontano…e, nel frattempo…altri fratelli proveranno il sapore del manganello…e altri poliziotti e carabinieri perderanno il rispetto dei cittadini…

Dalla Baghavad Ghita il Canto del Beato. Capitolo 1) Sul campo di battaglia di Kurukshetra.

26. Arjuna vide allora nei due campi i padri, i nonni, i maestri, gli zii materni, i fratelli, i figli, i nipoti e gli amici, e con loro, il suocero e tanti cui lo legava una profonda benevolenza.

27. Vedendo davanti a sé tutti coloro a cui era unito da legami di amicizia o di parentela, Arjuna, il figlio di Kunti, fu colto da una grande compassione e si rivolse disperato al Signore.

28. Arjuna disse: oh Krishna, nel vedere gli uomini della mia stirpe schierati davanti a me, desiderosi di battersi, sento le mie membra tremare e la bocca seccarsi.

29. Tutto il mio corpo rabbrividisce e i miei capelli si rizzano. Il mio arco, Gandiva, mi scivola dalle mani e la pelle mi brucia.

30. Non posso restare in piedi, la mia mente si smarrisce e vedo solo segni infausti

31. Non vedo che gloria otterremo dall’uccisione della mia stirpe; oh Krishna, oh pastore, come posso desiderare un’eventuale vittoria, il regno o la felicità?

32-35. A che servono i regni, a che serve la felicità, la vita stessa quando coloro per cui desideriamo questi beni si trovano ora su questo campo di battaglia? O Madhusudana, guarda. Tutta la mia famiglia, padri, figli, nonni, zii materni, suoceri, nipoti cognati e anche i miei maestri sono tutti pronti a sacrificare la propria vita e i loro beni, schierati di fronte a me. Come potrei desiderare di ucciderli pur sapendo che altrimenti ucciderebbero me? O sostegno di tutti gli esseri, non sono pronto a combattere contro di loro neanche in cambio dei tre mondi: e che dire di questa terra! Che vantaggio avremo dall’uccisione dei figli di Dhritarastra?

36. Saremo sopraffatti dalla colpa se uccidiamo i nostri avversari. Non è degno di noi uccidere i nostri amici e i figli di Dhritarastra. Che cosa ce ne verrà? Come potremo essere felici dopo aver ucciso la nostra gente?

37-38. O Janardana, se questi uomini accecati dalla cupidigia non vedono niente di male nel distruggere la loro famiglia e nel lottare contro i loro amici, perché noi, che possiamo discernere, dovremmo agire allo stesso modo?

39. Con la distruzione della dinastia crolla l’eterna tradizione familiare, e i discendenti della famiglia rimangono coinvolti in pratiche contrarie alla legge.

40. E se in una famiglia si distrugge la legge, o Krishna, le donne si corrompono e dalla degradazione delle donne, o discendente di Vrishni, si disperde l’ordine delle caste.

41. Con il disordine tra gli uomini si crea una vita d’inferno per la famiglia e per quelli che hanno distrutto le tradizioni familiari. In queste famiglie corrotte si dimenticano gli antenati perché non vengono più offerte le oblazioni d’acqua e di cibo.

42. A causa degli errori di coloro che distruggono la tradizione familiare e danno vita a una prole indesiderata, tutti i progetti di vita in comune e le attività per il benessere della famiglia vanno in rovina.

43. O Krishna, sostegno del popolo, ci è insegnato che per coloro che distruggono le tradizioni familiari è certa una fine infernale

44. Ahimè è grave colpa quella che ci apprestiamo ora a commettere spinti dal desiderio della sovranità!

45. Preferirei morire per mano dei figli di Dhritarashtra, disarmato e senza opporre resistenza, piuttosto che lottare contro di loro.

46. Sanjaya disse: Dopo aver così parlato sul campo di battaglia, Arjuna lascia cadere l’arco e le frecce e si siede sul carro con la mente sconvolta dal dolore.”

PS: Appuntamenti per oggi, di solidarietà con la lotta dei NO TAV:

PISA: Loggia dei Banchi – dale ore 17.00

MILANO: Piaza San Babila – dalle ore 18.00

RIMINI: Piazza Cavour – dalle ore 18.00

ROMA: Piazza Colonna – dalle ore 15.30

GENOVA: Prefettura – IN CORSO

BUSSOLENO: Stazione (blocco ferroviario) – dalle ore 12.00

CHIOMONTE: Municipio – IN CORSO

REGGIO CALABRIA: Piazza Italia lato Prefettura – dalle ore 18.00

CAGLIARI: Piazza Palazzo, Prefettura – IN CORSO

CREMONA: Prefettura – dalle ore 18.30

PINEROLO: Piaza Facta – dalle ore 12.30

BARLETTA: assemblea ore 20 presso collettivo exit

NOVARA: Prefettura – dalle ore 18.00

TRENTO: Palazzo del Governo – dalle ore 17.00

BOLOGNA: Piazza del Nettuno – dalle ore 18.00

NAPOLI: Piazza Plebiscito – dalle ore 18.30

BARI: Piazza Prefettura – dalle ore 20.00

PERUGIA: Piazza Italia – dale ore 18.00

TRIESTE: Piazza della Borsa – dalle 17.30

MASSA: dalle ore 18.00 – LUOGO DA CONFERMARE

LA NO TAV SI MOLTIPLICA!

Sindaco…vogliamo pensare ai lavoratori della Multiservizi?

Il 23 giugno a Roma è successa una cosa vergognosa, di cui non ho trovato traccia sui quotidiani: il Consiglio Comunale che discuteva la delibera 35 si è tenuto a porte chiuse. MA NON SOLO! oltre ad essere “inibito” (questo il termine preciso utilizzato dal funzionario della Questura che cercava di spiegarmi cosa stesse accadendo) dal Presidente Pomarici , l’accesso all’aula consiliare…la piazza del Campidoglio…è stata “inibita” ai cittadini tutti. Un Campidoglio blindato, un sindaco arroccato, non sono un segnale di trasparenza e democrazia. Era già successo, nel 2008: sono partite le denunce. Spero qualcun’altro denunci anche ora…oltre me…
Altre scene graziose, ho potuto vedere dalla transenna alla base dell’ingresso di Sisto IV, quello che fa accedere all’interno del palazzo…che mi fanno ridire con forza: IN PIAZZA CI SI DEVE STARE PER CAPIRE LE DINAMICHE. Raccontate non rendono mai abbastanza…Fatto sta che sono riuscita ad entrare in delegazione all’incontro con l’assessore al Bilancio, LAMANDA grazie all’ospitalità CGIL…unica autorizzata a salire…Ho potuto rappresentare l’urgenza della situazione dei lavoratori Multiservizi, un’altra volta sotto licenziamento con scadenza il 30 giugno p.v. Ho invocato la necessità di convocare SUBITO un tavolo unitario, alla luce della convocazione prevista solo con le sigle confederali per il giorno successivo, 24 giugno, in Campidoglio. Ovviamente l’assessore ha recepito il documento con la richiesta…ma non poteva prendere “decisioni su due piedi”. Mah!?
Con i lavoratori, ci siamo, quindi, dati appuntamento per il giorno successivo in prossimità dell’orario dell’incontro cui avrebbero partecipato solo le sigle confederali…che non era stato esteso alle altre due sigle sindacali firmatarie dell’accordo del 29 settembre 2010, la cui cronaca trovate a partire da qui . Il caso ha voluto che il sindaco Alemanno avesse un incontro con i giornalisti per proporre il proprio aiuto per aiutare trattative per liberare Gilal Shalit Ho pensato di consegnargli a mano le richieste dei lavoratori…ormai non si stupisce più dei miei blitz, però…non da soddisfazione. Il video che posto descrive l’accaduto…MI HA SCAMBIATO PER I COBAS!…E’ un po’ confuso…però ha anche detto..:”sono gli altri sindacati a non volervi…”. Io non lo so…so solo che le convocazioni partono dal Palazzo…non dalle strutture confederali…E, nonostante la scadenza, imminente, del 30 all’USI e a Rete Comune convocazione non è pervenuta nonostante la disponibilità ata anceh per incontri di sabato e di domenica. PS. Grazie a chi mi ha recapitato il video.