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I licenziati dalla Multiservizi occupano Campidoglio e il Sindaco Marino…intanto…

Qualcuno di voi, avrà avuto modo, in passato, di seguire altri licenziamenti effettuati dalla Roma Multiservizi SPA (Società partecipata da AMA al 51%). Ma i “48” licenziamenti in atto, hanno qualcosa di diverso: non dovevano essere proprio avviati. Voi direte “perchè”?…se una società ha degli esuberi…deve tutelarsi in qualche modo. Peccato che questa società veda, appunto attraverso AMA, la partecipazione di Roma Capitale. Al punto che, nel Piano di Rientro concordato con il Governo Renzi, il Sindaco e la sua Giunta abbiano previsto la dismissione totale di Multiservizi, previa la “salvaguardia dei livelli occupazionali” dei dipendenti. Inoltre va tenuto presente che la Legge 147 del 2013 ai commi dal 563 al 568 prevede la “mobilità interaziendale” per il personale eccedente. Poichè i 48 licenziati hanno gridato sin dall’inizio queste anomalie (io stessa ne ho fatto menzione la prima volta l’8 agosto scorso ad un tavolo allargato cui era presente anche l’Assessore all’Ambiente Estella Marino, oltre il coordinatore della maggioranza Capitolina, on. Fabrizio Panecaldo ed i consiglieri d’opposizione On. Alessandro Onorato per la Lista Marchini e l’On. Marcello De Vito del Movimento Cinquestelle). Ebbene, dopo l’anomala procedura di licenziamento avviata con degli sms di preavviso sui telefoni personali che è stata ratificata dalle lettere arrivate il 2 settembre, i lavoratori si sono ribellati. E si sono visti fare una serie di proposte oscene: da iniziali 15 ore a settimana (anche per chi ne faceva 40 e che significano 296 euro al mese…) alle attuali 30 ore per 12 mesi…dopo aver occupato la Sala delle Bandiere, prima e la Sala del Carroccio, poi (in Campidoglio) da martedi scorso a giovedi scorso. In mezzo, il faccia a faccia con il Sindaco Ignazio Marino che, anzichè recepire lo stato gravissimo della situazione (per cui il Segretariato Generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha scritto, chiedendo chiarimenti, al Gabinetto del Sindaco e per cui esiste un’interrogazione depositata in Senato e che ha come prima firmataria la senatrice Monica Casaletto) ha preferito prendersela con i “guardaportone”, Vigili Urbani che si occupano degli ingressi in Campidoglio. Peccato!! Forse dimentica che la strana prassi (che va contro il Regolamento, cosa per cui il Movimento Cinque Stelle Capitolino ha promosso una segnalazione anche alla Prefettura) che vige al momento, è che entrino ad assistere all’Assemblea Capitolina quei cittadini i cui nomi siano stati depositati dai consiglieri comunali all’Ufficio di Presidenza e che abbiano ricevuto il visto dalla stessa Presidenza. Dopodichè, quei nomi, arrivano ai guardaportone che ritirano il documento di identità e consegnano un passi. Per cui, insieme ai licenziati, voglio manifestare la mia solidarietà anche ai guardaportone, vittime, essi stessi, della mancata comunicazione che regna all’interno del Palazzo. Tutto ciò non accadrebbe se un Sindaco non avesse paura dei propri cittadini e lasciasse libero accesso per assistere all’Assemblea Capitolina, come richiesto anche dalla stessa senatrice Casaletto. Chiudo lasciandovi il comunicato fatto girare dai licenziati, una volta abbandonata l’occupazione della Sala del Carroccio, avendo ottenuto l’apertura di un Tavolo Tecnico che speriamo risolva quanto prima questa drammatica situazione. PS: siete tutti invitati alla riunione della Rete Municipalizzate Roma che si terrà mercoledi 15 ottobre, a partire dalle ore 18,30, presso la Camera del Lavoro Autorganizzata Roma sud est – Laboratorio Sociale Quarticciolo via Ostuni 9 – piazza del Quarticciolo.

COMUNICATO: LICENZIATI DELLA MULTISERVIZI LASCIANO L’OCCUPAZIONE DEL CAMPIDOGLIO.

” Siamo usciti perche’ rispettiamo l’impegno che fino ad oggi hanno mostrato tutti i
consiglieri che supportano la nostra battaglia” A parlare e’ Augusto Fantini
uno dei licenziati che in questi giorni e’ rimasto in Campidoglio . Prosegue ”
Ieri, al termine del Consiglio il Presidente d ‘Aula, ha chiesto ai capigruppo
se  avessero voluto incontrare i lavoratori in occupazione . Ma l’incontro non
ci e’ stato.  In serata  e’ venuta la consigliera Azuni dicendoci che la
prossima settimana verra’ avviato il tavolo tecnico con l’Assessore Estella
Marino che verra’ seguito anche dalla consigliera Tiburzi . In questo primo
passaggio la consigliera Azuni fara’ da intermediario con il dr Fucito. Ci
attendiamo che il nostro reintegro venga effettuato in tempi rapidi, vista
l’unanimita’ di intenti della forze politiche. Aspettiamo anche la risposta del
Gabinetto del Sindaco alla Presidenza del Consiglio dei Ministri sui nostri
licenziamenti. In ultimo, vogliamo ringraziare On. Giorgia Meloni per esserci
venuta a portare la sua solidarieta’ e disponibilita’ e la Senatrice Casaletto,
prima firmataria di un’interrogazione sulla nostra vicenda  : aspettiamo le
risposte dei ministri competenti. in tutto cio’, resta lo sconforto di non aver
ottenuto l’incontro con il Sindaco nonostante lo avesse detto lui in prima
persona .

SEI UN LAVORATRICE/LAVORATORE DI UNA SOCIETA’ IN HOUSE? OCCHIO ALLA SPENDING REVIEW!!!

Scusate l’assenza, dovuta a svariati motivi: tecnici, personali, logistici e altro…ma ora il blog è tornato on line…ed io ne approfitto subito per divulgare quanto sta accadendo, con il Decreto Legge 95/2012 che, proprio oggi, vedrà la Fiducia in Senato, noto come Spending Review. Grazie ai lavoratori di ACI INFORMATICA, ho potuto seguire da vicino l’evoluzione degli emendamenti dell’art. 4 di questo Decreto…che investe decine di migliaia di lavoratori delle Aziende in house (solo nel Lazio più di 3000, basti pensare a società come Zètema, Risorse per Roma e Lazio Service). Non ultimo, un incontro con il capogruppo del PDL al senato, sen. Gasparri, che è sceso tra i lavoratori con il Responsabile dell’ufficio Legislativo del Ministero dell’Economia, dr. Ghinè. Deve ancora essere votato anche l’Ordine del Giorno promosso dal Senatore Pedica di IDV e supportato dal gruppo IDV al Senato che impegna il Governo ” a garantire concrete azioni di tutela dei posti di lavoro interessati…a garantire il mantenimento dei contratti in essere o quelli di provenienza, fermi restando i livelli professionali e relative retribuzioni, a garantire la continuità di servizio nella più piena considerazione di un’utilità pubblica da ritenersi fondamentale per il mantenimento di determinate attività”. Ovviamente, ora vediamo  i partiti che hanno sempre detto di essere “gli amici dei lavoratori”…come si comporteranno in aula…Nel frattempo, pesano le parole del dr. Ghinè che sono state chiarissime:…i servizi strumentali vanno a gara a partire da gennaio 2014. Questo il video a riguardo. Vi allego il volantino del coordinamento che sta venendo su tra lavoratori delle aziende in house. Prossimi appuntamenti: oggi in Senato a partire dalle 14 e mercoledi 1/8 p.v. in piazza Montecitorio a partire dalle ore 12…”A SARA’ DURA”!!!…ma noi non abbiamo paura…!

SEI UN LAVORATRICE/LAVORATORE DI UNA SOCIETA’ IN HOUSE?

OCCHIO ALLA SPENDING REVIEW!!!

La discussione sul decreto noto come “Spending Review” è sempre più confusa rispetto al futuro occupazionale di migliaia di lavoratrici e lavoratori.

Il 30/7 andrà in discussione al Senato la fiducia al testo emendato. Le modifiche apportate all’Art.4, prevedono che i servizi “strumentali” vadano a gara, da gennaio 2014.

Parallelamente non sono state previste formule di salvaguardia occupazionale tali da tutelarne la qualità e i contratti di provenienza.

NULLA E’ PERDUTO! TUTTO SI PUO’ MODIFICARE!

Dopo la votazione della fiducia al Senato, il provvedimento sarà inviato alla Camera dei Deputati, ove sarà possibile formulare ulteriori integrazioni. Per portare le richieste dei lavoratori, affinché queste siano recepite, occorre una massiccia partecipazione al proseguire delle iniziative che hanno visto numerosi lavoratori in piazza, sotto il Senato.

Premesso che le società in house hanno svolto fino ad ora servizi, si strumentali, ma di sicuro essenziali per il buon funzionamento delle pubbliche amministrazioni, riteniamo sia necessario far capire al Governo che la vendita, lo scioglimento o la messa a gara di tali servizi, in maniera troppo rigida, non corrisponderà automaticamente al massimo risparmio (spesa sociale) e alla migliore efficienza degli stessi.

Gli appuntamenti dove sarà necessaria la presenza dei lavoratori tutti per i lavori conclusivi al Senato, dalle ore 14,00 di oggi 30/7/2012, proseguiranno a Montecitorio, in data 1/8/2012 dalle ore 12,00.

Coordinamento lavoratori società in house: Serenetta (RSU/USI ZETEMA) 377/5078494 serenettam@gmail.com o usiait1@virgilio.it; Stefano (RSU/CGIL RISORSE PER ROMA) s.calzetta@rpr-spa.it; Domenico d.pitorri@rpr-spa.it ;

FINE DELLA PAUSA ESTIVA…

Si avvicina la data del 10 settembre…quella della chiamata alla piazza arrivata da Beppe Grillo, come al solito, attraverso il suo blog…
Quasi quasi…sarebbe il caso di dire…S’E’ SVEJATOOOO!!! Era ora! Beppe Grillo si è ricordato che, oltre che scrivere su un blog, bisogna scendere in piazza per reclamare i propri diritti. ERA ORA!!!certo…l’ultima frase del post con cui lancia l’appuntamento è significativa “Non lasciatemi manganellare in solitudine. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.”. Forse gli è venuta in mente perchè il 3 luglio ha percepito in lontananza le manganellate ed i gas dei lacrimogeni, in Val di Susa…contro i No Tav e, forse, ha capito. Io, invece, non so più cosa pensare. Perchè io stessa avevo provato a sollecitare la sua attenzione per una manifestazione di piazza: per difendere e salvare le 350.000 firme (per cui,oggi, chiama l’appuntamento del 10 settembre) che avevamo raccolto con tanto sforzo e sudore in tutta Italia. Infatti, a settembre 2010, avevo inviato a Beppe, ad un componente del suo staff ed ad un altro ragazzo, firmatario della proposta di legge (che prima era anche uno dei componenti lo staff Grillo/Casaleggio) la mail che leggerete di seguito, in cui preannunciavo la mia iniziativa, con tanto di lettera al presidente del Senato, on. Schifani. Non posso lamentarmi dell’esito, visto che sono stata lasciata da sola, nonostante la supplica. Sono stata supportata da una sola persona: Francesca Polici, 20 anni e una grandissima voglia di riprendersi la dignità ed il futuro di questo paese. Io, vestita da pittima con una tenda rossa, risistemata per l’occasione e i celerini a chiedermi il perchè dell’iniziativa. Io non sono stata manganellata…Beppe, neanche tu lo sarai. Apprezzo, però, che ti sia reso conto che, per salvare la NOSTRA proposta di legge…fosse ora di scendere in piazza…Io mi ricordo ancora la tua faccia stupita, quando sei venuto, tu, a fare lo show della pittima a Roma: quando entrammo in piazza Montecitorio e trovammo i lavoratori dell’Eutelia che manifestavano. Ti girasti di scatto verso di me e dicesti:”Questa è opera tua!?”…con faccia preoccupata. E io ti dissi…”Magari”…nel senso che si…fosse stato per me, in quella piazza, quel giorno, oltre i lavoratori, massacrati, Eutelia, ci sarebbero dovuti essere disoccupati e precari di tutte le realtà. Invece eravamo sempre noi: gli stessi habituès. La piazza. La piazza non reagisce come il pubblico che ti vede sul palco. La piazza è una strana bestia. La devi conquistare, nel vero senso della parola. E non è facile. Ci vuole sudore e volontà. Ma, soprattutto, tanta capacità di ascoltarne il respiro. Ed io ho ascoltato anche i celerini quel giorno sotto il Senato, dove mi hai lasciata sola (la prova è persino nei verbali del Senato) a difendere le 350.000 firme. Sola e, forse, ridicola con la tenda rossa addosso. Ma convinta davvero di quel che facevo, tanto che, non solo i celerini non mi hanno manganellata, ma mi hanno ascoltata e si sono indignati, ricordandosi…che…alcuni tra loro…quell’8 settembre del 2007…avevano firmato la NOSTRA proposta di legge.
Beppe, sto decidendo se esserci il 10, sai?! Vorrei tu mi convincessi in altro modo…perchè da qui al 10 a Roma…hai voglia a manifestare dissenso contro le politiche scellerate di questo Governo! Per esempio, il 6, sciopererò, scendendo in piazza…ma non per appoggiare la piattaforma della CGIL…ma perchè come sindacalismo alternativo abbiamo tanti altri punti per cui scendere in piazza il 6…Beppe…io ho bisogno di qualcosa di diverso per tornare davanti a Montecitorio…Anzi…dentro: si…perchè credo che, stavolta, per convincermi…dovrete riuscire ad entrare dentro Montecitorio…ma tutti quanti sarete…e…allora arriverò…Altrimenti…aspetterò….le manifestazioni successive…fino ad ora ne ho fatte abbastanza…la mia assenza non si noterà.

Di seguito la lettera inviata a Beppe Grillo ed al suo staff, citata nel post.

“Ciao a tutti. Vi scrivo perchè, solo leggendo il Fatto, la settimana
scorsa, ho scoperto che la Proposta “PARLAMENTO PULITO” è a rischio
scadenza. Come saprete le campagne elettorali non hanno cambiato il
mio sistema di vita e sono sempre in prima linea. Domenica scorsa ero
a Venezia a seguire la Festa dell’Informazione organizzata da Gava e
dal Meetup…ed ho vissuto a caldo le reazioni all’aggressione subita
per essersi avvicinati al raduno leghista con le bandiere tricolore,
come ho segnalato anche sul mio blog.
Beppe, settimana scorsa, ti avevo cercato e mi hai fatto rispondere
che mi avresti richiamata. Immagino le cose che hai da fare e non mi
aspettavo di essere richiamata presto…nè io voglio essere pressante,
ma non ho potuto aspettare.
I giochi di questa politica mi danno sempre la nausea…e, poichè ho
creduto davvero nella proposta di legge di iniziativa popolare, non
posso stare con le mani in mano.
Ieri, quindi, sono andata alla Questura di Roma e mi sono fatta
rilasciare il nulla osta per un sit- in al Senato per “sollecitare il
Presidente del Senato, on. Schifani, relativamente la mancata
discussione sulla proposta di legge “PARLAMENTO PULITO” le cui 350.000
firme giacciono in Senato”, ti allego il nulla osta.
Inizialmente avevo chiesto solo per me il permesso, poi, ho esteso a
10 persone…nella speranza di reclutare gli altri romani che hanno
messo la loro firma per il deposito in Cassazione. Nonostante non
abbia rapporti con alcuni, non significa che dimentichi che quel
percorso è comune.
Chiederò la presenza dei giornalisti, io andrò vestita da pittima…io
non dimentico… il sit-in è solo di un paio d’ore (dalle 18 alle
20)…tanto per iniziare…L’idea è quella di sostare definitivamente
(terminato l’orario di lavoro) davanti al Senato armata di sacco a
pelo…tanto lì ci sono anche dei portici…neanche serve la
tenda…finchè il clima regge così…e visto che ho superato la prova
dei sampietrini romani dormendo in piazza Montecitorio con i precari
della scuola.
Beppe…non ti dirò che il momento è critico…perchè lo sai…ti dico
che se tu dessi la copertura del tuo blog a questa
iniziativa…avrebbe un senso diverso…io, da parte mia…ti
dico…che sono partita…non mi tiro indietro e non mi fermo. Ho
finito ore di permesso e ferie per andare alle diverse manifestazioni
di quest’anno. L’ho fatto con il cuore e non mi pesa…ma questo
significa che devo cambiare la mia modalità di protesta…e iniziare a
protestare con la mia presenza notturna in piazza…visto che di
giorno lavoro. Vorrà dire che, per l’ennesima volta…sarò una
pioniera…Non mi vergogno di sicuro di dormire in piazza per chiedere
che venga rispettato un diritto. Anche perchè, diciamoci la
verità…mandare a fanculo 350000 firme è vergognoso…soprattutto per
il sudore che abbiamo versato per raccoglierle secondo legge…e non
andando a copiare…E se…questa storia servirà per dire che c’è
bisogno di rafforzare lo strumento della Proposta di Legge di
Iniziativa Popolare…almeno…ne sarà valsa la pena davvero. Conto
sulla risposta di qualcuno di voi. So che Marco non lavora più in
Casaleggio, ma c’era lui con te in Senato, c’è il suo nome accanto al
tuo sul resoconto stenografico della seduta della Commissione in cui
sei intervenuto. Ho ritenuto giusto coinvolgere subito lui. Qualunque
cosa decidiate, a me andrà bene. Io verrò a Cesena per rivedere un po’
di gente. Se ci sarà modo vi saluterò lì. Un abbraccio dalla prima
linea. Elmetto in testa. Serenetta.”