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“DEMOCRAZIA 2.0”

La mia, breve, esperienza politica è nata grazie alla Rete. Quando nel 2008 sono stata la candidata sindaco su Roma per una lista antesignana dell’attuale Movimento Cinque Stelle, i cui punti basilari vedevano anche la lotta al Digital divide e la necessità del confronto in Rete del candidato e dell’eventuale eletto. Tale confronto era, ed è, necessario per rendere concreta ed attiva la partecipazione del cittadino alla vita politica.

Oggi, a 5 anni da quell’esperienza, ho l’opportunità di condividere l’appello “Democrazia 2.0”. Siamo alle porte di una battaglia elettorale durissima. Il momento critico del Paese, sicuramente, prevede misure concrete e, probabilmente, tutto ciò che concerne la Rete potrebbe passare in secondo piano. Io non credo si debba consentire. La Rete va difesa e utilizzata per far partecipare tutti e far capire ai politici ed ai partiti che se non intraprendono il sentiero della Trasparenza della Rete, non andranno lontano. L’esperienza della lista civica che mi ha consentito di partecipare alle elezioni del 2008 è stata illuminante in tal senso. Già da prima, per esempio, ero a favore dell’open source. I software liberi potrebbero far risparmiare parecchio a tutte le amministrazioni. Con l’esperienza del 2008, prima, e quella del 2010, poi, come candidata indipendente in Italia dei Valori, queste convinzioni si sono rafforzate. A riguardo ricordo anche un bel dibattito su Radio Radicale dove ho potuto partecipare anche io. La condivisione ed il confronto garantiti dalla Rete tra candidati, eletti e cittadini devono diventare un pilastro portante che deve  aiutarci a costruire quel palazzo di vetro che vorremmo fosse la politica dopo quello che abbiamo vissuto in questi ultimi anni.

Dalla mia esperienza politica ho capito che non sono fatta per la politica, ma resto una sindacalista d’assalto, per l’Unione Sindacale Italiana che sa riconoscere quali sono le battaglie da sostenere come cittadini. E questa la sosterrò e la divulgherò sperando che l’attuale classe politica la faccia propria a dimostrazione che …c’è davvero qualcosa di nuovo che avanza…Buon 2013 a tutti verso una “Democrazia 2.0”. E…Grazie ad Alessandro Gilioli!

Avviso ai partiti e alle liste

DEMOCRAZIA 2.0

Per una campagna elettorale trasparente e per una legislatura aperta alla Rete

I firmatari di questo appello sono convinti che il futuro del Paese passi anche attraverso la Rete e le sue straordinarie potenzialità di democrazia.

Chiediamo quindi a tutti i partiti, le liste e le coalizioni politiche, durante la campagna elettorale e, poi, in caso di elezione dei propri candidati:

1. di pubblicare online l’’elenco di tutte le candidature, offrendo a tutti i candidati una piattaforma web attraverso la quale aprirsi al dialogo e al confronto con i cittadini e presentarsi ai propri elettori con il proprio curriculum, le proprie idee e il proprio programma: massima trasparenza e apertura anche alle critiche dovranno essere irrinunciabili principi ispiratori della campagna elettorale online.

2. di dare pubblicità a tutte le riunioni politiche di vertice in live streaming e successiva archiviazione online, perché chi si candida alla guida del Paese non può e non deve avere niente da nascondere ai cittadini.

3. di garantire che tutti i candidati si impegnino, se eletti, a consultarsi costantemente attraverso strumenti telematici con i propri elettori, rispondendo settimanalmente online a interrogazioni pubbliche in livechat.

4. di impegnarsi nella prossima legislatura perché l’accesso a Internet diventi un diritto fondamentale del cittadino.

5. di impegnarsi perché la Rete sia davvero neutrale e sia vietato ai fornitori di servizi di comunicazione elettronica ogni genere di attività di network management suscettibile di incidere sulla libertà degli utenti di accedere a ogni tipo di contenuto a condizioni tecniche ed economiche non discriminatorie.

6. di impegnarsi perché tutti i dati e le informazioni in possesso delle pubbliche amministrazioni siano resi disponibili online, in tempo reale, in formato aperto e con una licenza che ne autorizzi l’uso da parte di tutti anche per finalità commerciali

7. di impegnarsi perché i tribunali (e tutte le autorità svolgenti funzioni giurisdizionali) rendano accessibili ai cittadini, online e gratuitamente,i testi integrali di tutte le proprie decisioni.

8. di impegnarsi a fare in modo che il diritto d’autore sia, anche in Rete, uno strumento di promozione della creazione e circolazione dei contenuti artistici, culturali ed informativi e non solo un vincolo e un impedimento.

9. di impegnarsi a garantire che nessun contenuto di carattere informativo possa essere rimosso dallo spazio pubblico telematico o reso inaccessibile in assenza di un ordine dell’’Autorità giudiziaria.

10. di impegnarsi nell’adozione delle politiche di governo aperto che vanno diffondendosi in tutto il mondo creando straordinari benefici in termini di trasparenza ed efficienza dell’attività della pubblica amministrazione e di rafforzamento e consolidamento della democrazia.



Valeria Abate, Video Maker

Alberto Abruzzese, Saggista e mediologo

Paolo Ainio, Imprenditore digitale

Lucia Annunziata, Direttore dell’Huffington Post Italia

Bruno Ballardini,Pubblicitario e scrittore

Giulio Base, Attore e regista

Ernesto Belisario, Avvocato e blogger, si occupa di diritto delle nuove tecnologie e Open Government

Francesco Benetti, Community manager, social media, web & video editor

Giovanni Boccia Artieri, Docente Sociologia dei new media e Internet Studies Università di Urbino Carlo Bo/blogger

Frieda Brioschi, Presidente Wikimedia Italia

Alessandro Capriccioli, blogger e attivista dei Radicali

CarloAlberto Carnevale Maffè, Docente, Bocconi University School of Management

Roberta Carlini, Giornalista

Fabrizio Cattaruzza, Dipendente pubblico, RSU-CGIL

Valerio Ceva Grimaldi, Giornalista, ex vicedirettore quotidiano Terra

Adriano Colafrancesco, Move On Italia

Giampaolo Colletti, Presidente FEMI – Federazione media digitale indipendente

Francesco Colonna, Giornalista

Salvatore Contino, Fotografo

Fiorello Cortiana, Internet Governance Forum Italia

Derrick de Kerckhove, Direttore del Programma McLuhan, docente universitario di Nuovi Media all’Università di Toronto e alla Facoltà di Sociologia dell’Università di Napoli

Ottavio Di Brizzi, Responsabile saggistica Rizzoli e docente Università di Bologna

Arturo Di Corinto, Saggista, psicologo cognitivo e responsabile del laboratorio Open Source alla Sapienza di Roma

Stefano Epifani, Docente di Comunicazione d’Impresa a La Sapienza di Roma

Piero Filotico, Socio cofondatore dell’Associazione La Questione Morale

Francesca Fornario, Giornalista e autrice satirica

Carlo Freccero, Autore televisivo e direttore di Rai4

Alessandro Gilioli, Giornalista e blogger di Piovono Rane

Peter Gomez, Direttore de IlFattoQuotidiano.it

Giuseppe Granieri, Docente all’università di Urbino, autore di ‘Blog generation’, ‘L’umanità accresciuta’ e ‘La società digitale’

Massimo Guastini, Presidente Art director club italiano

Marcello Guerra, Copromotore di Cambiare si può

Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione

Giulia Innocenzi, Giornalista di Servizio Pubblico

La Sora Cesira, Blogger e autrice satirica

Loredana Lipperini, Scrittrice

Vladimir Luxuria, Attrice ed ex deputato

Luigi Manconi, Presidente dell’Associazione A Buon Diritto

Gianfranco Mascia, Esperto di comunicazione on line e attivista

Federico Mello,Giornalista

Claudio Messora, Attivista e blogger di Byoblu

Fabio Mini, Generale a riposo, commentatore di questioni geopolitiche per Limes, La Repubblica e L’Espresso

Serenetta Monti, Attivista e sindacalista RSU-Zètema Unione Sindacale Italiana

Gianluca Neri, Imprenditore digitale e blogger

Luca Nicotra, Agorà digitale e Avaaz

Serena Nono, Artista

Maso Notarianni, Giornalista

Aldo Nove, Scrittore

Vittoria Pagliuca, Attivista Amnesty International, MoveOn Italia e Libera cittadinanza

Piergiorgio Paterlini, Scrittore e blogger

Marco Pierani, Responsabile affari istituzionali di Altroconsumo e blogger

Caterina Policaro,Docente, blogger, esperta di socialnetwork

Matteo Pucciarelli,Giornalista di Repubblica, saggista e blogger

Marco Quaranta, Violinista, attivista MoveOn Italia

Alessandro Robecchi, Autore satirico, scrittore, corsivista de Il Fatto

Ernesto Ruffini, Avvocato tributarista e blogger politico

Giacomo Russo Spena, Giornalista di Micromega

Luca Sappino, Giornalista

Roberto Scano, Presidente IWA (International Webmasters Association)

Tiziano Scarpa, Scrittore

Guido Scorza, Presidente dell’Istituto per le politiche dell’innovazione, Avvocato, Docente universitario e blogger

Elena Stancanelli,Scrittrice

Francesca Terzoni,Avvocato e attivista per i diritti civili

Mattia Toaldo, Ricercatore, University of London

Emanuele Toscano, Sociologo

Gianni Vattimo, Filosofo ed eurodeputato

Loris Viari, Blogger, attivista

Vincenzo Vita,Parlamentare uscente

La causa lo merita

Il 5 dicembre è sta arrivando. Il popolo della Rete si prepara a scendere nella realtà! Ci sono ancora tanti dubbi intorno a questa manifestazione spontanea… ma siamo tutti pronti.
Perchè la causa merita! I dubbi si sviscereranno dopo. Molti li ha sollevati Salvatore Borsellino con il suo post “Palchi e palcoscenici“. Ho respirato l’amara delusione di Borsellino nel capire che se scaletta di interventi ci sarà resterà segreta. D’altronde il comitato lo ha fatto capire in tutti i modi. Ancora non capisco, ma mi adeguo. Perchè la causa lo merita. Ho deciso che parteciperò al No B day, stando in mezzo alle agende rosse, quello, si, un movimento spontaneo che non ha problemi a dire
cosa fa, come lo fa e quando lo fa.
Tutti sapevano che le agende rosse sarebbero scese a Roma il 26 settembre e tutti hanno saputo con anticipo chi sarebbe salito su quel palco. Su Facebook c’è l’evento. E, sempre su facebook, c’è il gruppo il cui fondatore è Salvatore Borsellino “PER UNA NUOVA RESISTENZA“.
Attraverso questo gruppo ho potuto dare anche il mio contributo per la logistica. E le agende rosse si sono date appuntamento in Piazza della Repubblica, lato Basilica Santa Maria degli Angeli, a partire dalle 13: ci sarà un gazebo con le agende rosse e la possibilità di lasciare un biglietto, per chi non potrà partecipare fisicamente, da portare al NATALE DELLE AGENDE ROSSE, l’appuntamento che ci siamo dati per addobbare l’abero di via D’Amelio.
Qui trovate
l’evento su Facebook e questo è sito ufficiale.
Concludo invitandovi a partecipare compatti con le agende rosse… perché la causa lo merita!

La vendetta telecomandata de “Il Giornale”

Sonia Alfano ha detto al Parlamento Europeo, in seduta plenaria, quello che in Europa già tutti sanno, ma che è bene ripetere nelle sedi istituzionali: in Italia, una sola persona è proprietaria o controlla quasi tutta l’informazione e il suo governo, ripetutamente, ha cercato di mettere le mani sulla Rete. Forse, dice Sonia, perché la stampa libera “consentirebbe agli italiani di conoscere le responsabilità dello stesso Berlusconi nelle stragi di mafia del ’92-’93 in cui sono morti Falcone e Borsellino”.
E’ arrivata subito la vendetta trasversale de “Il Giornale”, di proprietà della famiglia del noto corresponsabile di corruzione di giudici, con un articolo di Paola Setti: Sonia sarebbe la responsabile della strage di Messina di settimana scorsa.
Sull’autorità della fonte, sorvoliamo. Voglio però pubblicare la replica di Sonia: facciamole sentire tutto il nostro sostegno, la nostra battaglia è la sua battaglia! Se volete, lasciate i commenti per lei in questo post, glieli farò avere personalmente!

Avrei voluto affidare la giusta risposta solo alla querela, motivo x cui mi limiterò solo ad esporre i fatti e vi prego di far girare questa nota.
Ho lavorato al Dipartimento Regionale della Protezione Civile dal 1 aprile 1999 con la funzione di assistente amministrativo. L’anno successivo ho acquisito il titolo di DIsaster Manager dopo un corso di addestramento durato 1 anno. Successivamente le qualifiche sono state rimodulate e la mia corrisponde a quella di funzionario direttivo. Non sono mai stata assegnata alla provincia di Messina, anzi il mio servizio di assegnazione è quella della provincia di Palermo. Dal 14 luglio 2009 sono in aspettativa per incarico istituzionale. Come sicuramente i “signori” de “il Giornale” non sanno, il Dipartimento conta ben 9 sedi provinciali a capo di ognuna delle quali vi è un dirigente preposto; nel caso del servizio di Messina il dirigente responsabile è l’Ing. Bruno Manfrè, il quale credo non abbia nessuna responsabilità pèer ciò che è accaduto. Il capo del Dipartimento è l’Ing. Salvo Cocina e vi invito a contattarli per chiedere direttamente a loro se avevo responsabilità di varia natura. Non ho mai ricevuto né incarichi né consulenze di studi né per la provincia di Messina, né per altre realtà. Ho formato centinaia di volontari e decine di operatori comunali, ai quali ho sempre fatto ben presente LA TOTALE IRRESPONSABILITà DELLA STRAGRANDE MAGGIORANZA DEI SINDACI SICILIANI. Piangono solo dopo le tragedie. La legge che regola il sistema di Protezione Civile è la l. 225/92 che stabilisce che il sindaco è prima autorità di protezione civile e responsabile della pubblica e privata incolumità. Inoltre, come gli esperti de “il Giornale” non sanno, in Sicilia il sistema di protezione civile è regolato soprattutto dalla legge 14/98 essendo la Sicilia a statuto autonomo. La stessa legge recita: i comuni POSSONO dotarsi del piano di protezione civile…..e il problema è che grazie a quel possono, pochi sindaci vedono ciò come un dovere e se ne fregano visto che nel testo normativo non è prevista l’obbligatorietà della pianificazione. Molti miei colleghi ed alcuni funzionari delle Prefetture siciliane, conoscono bene le lotte che abbiamo fatto come funzionari del Dipartimento per sensibilizzare i sindaci. A volte gli stessi sindaci non rispondono neanche alle richieste fatte per iscritto dal Dipartimento. A questo si aggiunga che io non ho MAI avuto nessun ruolo dirigenziale e il quadro è abbastanza chiaro. I responsabili sono tutte quelle persone che sapevano e hanno fatto finta di nulla per anni. Impiegati comunali, sindaci e politici locali che sono sempre in visita sia al Dipartimento regionale che a quello Nazionale per chiedere soldi…approfittano di alluvioni o incendi per girare come avvoltoi negli uffici e chiedere soldi grazie alle varie dichiarazioni di emergenza o di stato di calamità. Ovviamente utilizzerò questo articolo per querelare la “testata giornalistica Il Giornale”. Chiederò un adeguato risarcimento danni e vincerò la causa. Chiamerò a testimoniare tutti i funzionari del Dipartimento e utilizzerò gli atti in mio possesso per dimostrare che le calunnie del giornale sono solo un metodo, fallito clamorosamente, per screditarmi. Sono consapevole del fatto che i miei continui attacchi al sistema di potere cominciano ad essere problematici, ma non credo riusciranno mai a fermarmi. Potranno usare piombo o tritolo, ma ci saranno centinaia di migliaia di italiani onesti che continueranno a denunciare logiche e poteri mafiosi. Siamo un esercito che cresce quotidianamente e la loro caduta è ormai inarrestabile. Sonia Alfano

Annozero deve partire

Ci stanno provando in ogni modo a bloccare Annozero. Michele Santoro e la sua redazione stanno facendo circolare in Rete gli spot che Rai2 non vuole mandare in onda. Mandatelo a tutti i vostri amici!! Tutti pronti a fare casino se giovedì prossimo ci saranno “problemi”!!!

Cari amici, sono Michele Santoro. Voglio ringraziare tutti voi per aver fatto circolare su Internet gli spot che annunciano il ritorno di Annozero. Grazie a voi questi spot sono diventati un vero e proprio caso mediatico su Youtube e su Facebook con quasi 130mila viste. E le statistiche sono in continua crescita.
Ciò nonostante la Rai insiste a non volerli mandare in onda. Continuate ad aiutare me e il mio gruppo a diffondere il nostro messaggio!
L’appuntamento con Annozero rimane comunque per Giovedì 24 Settembre alle 21.00 su Rai Due.