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ROMA HA UCCISO IL PRIMO MAGGIO!
Eccolo, il Primo Maggio è arrivato…ma i miei pensieri sono molto confusi. Io festeggerò la FESTA INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI…altri la Beatificazione di Papa Woityla, i miei colleghi di Zètema lavoreranno. Quasi, quasi mi sento in colpa perchè io vado a mangiare le fave ed il pecorino e loro terranno aperti i Musei Civici per questo mega evento. Come ho avuto modo di dire ai miei colleghi (ed all’amministratore delegato…appena riconfermato…)…per me il PRIMO MAGGIO NON SI TOCCA. MA SOPRATTUTTO NON SI VENDE. Invece, purtroppo, questa Giunta di destra, troppo vicina al Vaticano per rappresentare degnamente un cittadino laico, ha estratto dal cilindro un mega finanziamento che ha stuzzicato le povere tasche di chi fatica ad arrivare a fine mese ed ha ucciso il Primo Maggio. Domandone: quanti di voi avrebbero resistito davanti la tentazione di riscuotere, in una giornata sola, un quarto dello stipendio? siate onesti e capirete quanto sia stato facile per questo sindaco solleticare le coscienze e calpestare i diritti di ogni lavoratore di festeggiare la FESTA INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI. Circola persino voce, non c’è alcuna comunicazione ufficiale in merito e certo non è arrivata al tavolo delle RSU, che gli “accessori” che, normalmente, vengono retribuiti con dei buoni da 5.25 euro l’ora (per fare le stesse cose che fa il custode) perl’occasione, saranno pagati 10 euro l’ora…molto distanti dalla mia proposta di essere pagati, ALMENO IL PRIMO MAGGIO, come i colleghi “zetemini”.Ma così è, sigh! Una cosa è certa: il segnale che è partito dal Campidoglio è chiaro: i soldi ci sono…ma per quello che “decidiamo noi…della Giunta”. Quindi…i bambini assistiti dagli AEC, a mensa posono rimanere da soli, le case di riposo comunale che ospitano anziani possono essere chiuse, lavoratori possono essere messi per strada da un giorno all’altro però…si trovano fondi straordinari, in occasione della Beatificazione dei Papa Woytila, per aprire i Musei. Vi sembra normale? Ho colleghi nei Musei che fanno miracoli tutto l’anno per coprire le postazioni visto che c’è una gestione della “coperta corta”, dovuta a decisioni unilaterali dell’azienda, imposte, dice, dalla Sovrintendenza, che hanno portato allo spostamento coatto di lavoratori da musei considerati “piccoli” per non assumere altro personale. Certo, c’è stato di recente un concorso…ma esiste anche una banca dati per dare “lavoro temporaneo”. La banca dei precari, se vogliamo chiamarla con il suo nome…ma sbandierata come grandiosa opportunità. Sta di fatto che a Roma è stato commesso un delitto, con l’ausilio della Beatificazione di Giovanni Paolo II: è stata uccisa la FESTA INTERNAZIONALE DEI LAVORATORI. D’ora in poi il Primo Maggio verrà ricordato per il Papa Beato…ma non potevano farlo l’8 maggio???
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GRAZIE PRESIDENTE NAPOLITANO!
Grazie signor Presidente! si, grazie, davvero. Per non essere venuto o non essersi affacciato neanche con uno straccio di corona, al funerale di Vittorio Arrigoni. Grazie per non essere venuto a Fiumicino ad accogliere la sua salma. Grazie. Ha dimostrato la vera coerenza. Perchè da quello che leggo sui giornali, oggi, anche lei si schiera dalla parte dei bombardamenti sulla Libia . Per carità, solo “obiettivi militari”, però temo hce Lei non abbia ascoltato l’opinione del genreale Tricarico quando parla di “danni collaterali” legati a questi bombardamenti “mirati”, “anche perche’ di obiettivi militari dopo oltre un mese di azioni alleate ne dovrebbero essere rimasti ben pochi”. E poi…sentir parlare di sviluppo naturale quando parliamo di armi che possono distruggere tutto…beh, io non ci trovo niente di naturale. Grazie signor Presidente. Proprio ieri mi ero aggregata a chi, da Facebook, aveva cominciato ad inviarle lettere per capire …Oggi ho capito: il Suo altissimo senso dell’amor di Patria accompagnato da immensa coerenza…non le hanno consentito di accompagnare l’umile bara di un ragazzo, lui si, “morto per la libertà” . Meglio accompagnare il feretro di chi “scelse con tenacia e determinazione di servire la patria in armi “. Meglio… Già…queste le parole che il sindaco di Roma, Alemanno, noto per la sua vicinanza ai valori della Pace e della Tolleranza , Le ha rivolto il giorno dei funerali, di Stato, al termine delle esequie per Alessandro Romani, tenente, caduto in Afghanistan. Su questo stesso blog, feci mia una frase di Francesco Crispi: “L’operaio invalido ha gli stessi diritti del soldato ferito in guerra o indebolito dalla vecchiaia, e sono due militi l’uno e l’altro: il soldato col fucile difende la patria alle frontiere; l’operaio lavorando nelle terre e nelle officine accresce la ricchezza della nazione e la fa prospera e grande”… Ma Crispi, venne prima della nostra Costituzione. Non poteva sapere che l’Italia avrebbe ripudiato la guerra. Lei si. Lei si, lo sa bene! Quella Costituzione l’ha vista nascere, ma, ormai, troppo spesso…dimentica che Lei dovrebbe essere l’ultimo a difenderla…Mi spiace…ma ancora una volta, ritengo che Lei non sia il mio Presidente.
La mia Pasqua con Vik Utopia Arrigoni
Ci hanno portato a pensare che quello che succede in una parte del mondo non ci riguardi fino a che non abbia ripercussioni economiche…la chiamano globalizzazione . Ci hanno portato a credere che non è colpa nostra se un bambino di cinque anni deve lavorare (invece che giocare) con le sue piccole dita per produrre cellulari che sfoggiamo quotidianamente. La chiamano tecnologia. Ci hanno portato a dire che se abbiamo un lavoro in cui siamo sfruttati, vessati e presi a calci in culo…”beh, sempre meglio di niente”.Lo chiamano progresso. Ci hanno portato a credere che se la guerra è lontana dai nostri confini “non è la mia guerra” Questo concetto, però, davvero, non so come chiamarlo. Forse, dipende dal fatto che da quando sono piccola, poichè vivo in uno Stato la cui religione principale è quella cattolica (in cui i precetti fondamentali, insegnati da Gesù suonano alle mie orecchie sintetizzabili in “Pace, Amore, Solidarietà e Fratellanza tra i Popoli”)…al prosciutto sugli occhi che ci fa vedere tutte le guerre lontane, come se non dipendessero ANCHE da noi…NO!, proprio non so dare una definizione!
Posso solo dire che io non voglio la globalizzazione, non voglio la tecnologia, non voglio il progresso…se mi fanno perdere la capacità di “restare umana”. In tanti, ora, abuseremo della frase di Vik Utopia Arrigoni. Non so se sia un bene o un male. Sarebbe un bene…se tutti la sentissero dentro questa frase…non ci si riempissero solo la bocca. Ieri, 20 aprile 2011, gli amici Palestinesi hanno dato l’ennesima lezione di dignità a questo stupido popolo che siamo noi italiani: sono venuti in tantissimi a Fiumicino, ad attendere il rientro della salma di Vik. Il dolore nell’aria, si poteva tagliare con un coltello. La voglia di piangere era più forte della rabbia di averlo perso. Più di un volto era solcato da lacrime silenziose. Io stessa…e anche ora che ci ripenso. Anche ora che sto cercando di condividere con chi mi segue (e per questo vi ringrazio sempre) non trattengo i singhiozzi. Chi non conosceva Vittorio, ha imparato chi fosse in questi giorni. Ha imparato cosa significa “Pace, Amore, Solidarietà e Fratellanza tra i Popoli” ai giorni nostri: significa morire per un’utopia. Vittorio è tornato nel silenzio delle autorità italiane. Nessuno ha avuto il coraggio di presentarsi a Fiumicino, neanche il Presidente della Repubblica, super partes…
Certo, sarebbero stati fischiati…ma il gesto. Il gesto dovevano farlo. E’ morto un italiano. E che italiano! ma no…le autorità è meglio che sfilino quando tornano i soldati morti, quelli delle operazioni di “Peace Keeping”…loro si, veri portatori di Pace, Amore, Solidarietà e Fratellanza tra i Popoli…aiutati da un fucile e da una mina antiuomo prodotta in Italia…
Noi italiani abbiamo capito tutto del messaggio di Amore…disposti a stracciarci le vesti se perde la squadra del cuore…ma pronti a girarci dall’altra parte se qualcuno dice “ho bisogno di aiuto”. Io spero che il messaggio della morte di Vik pian, piano squarci i cuori inariditi dall’illusione di una vita “normale”. Spero che la sua morte sia il virus di questa “Matrix” in cui viviamo quotidianamente. Spero che questo Paese ritrovi la dignità perduta per aiutare se stesso e tutti i popoli in difficoltà. Per ora…io so solo una cosa…Passerò la mia Pasqua con Vik Utopia Arrigoni: andrò ai suoi funerali e voglio pensare che venga mezza Italia…quell’Italia che crede ancora che potremo “restare umani”.