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“La dignità vale più della vita”

“La dignità vale più della vita”…queste le ultime parole lasciate su un biglietto per i famigliari dal 72enne di Pozzuoli che si è sparato per una cartella esattoriale da quasi 30.000 euro. La dignità vale più della vita. Parole senza senso per questi quattro politicanti avvinghiati alle loro poltrone ed alle loro pensioni d’oro. Gli imprenditori, i lavoratori, i disoccupati, che si sono uccisi in questi ultimi mesi…la frase “la dignità vale più della vita”…se la devono essere ripetuta tante volte prima di decidere. Persone oneste che per una vita si sono spese per la famiglia, per lo Stato…per la Patria…Patria? che Patria è quella che ha un primo articolo della Costituzione che recita che siamo una “Repubblica fondata sul lavoro”…e poi, proprio il lavoro manca? Facile dire aumentiamo l’età pensionabile. Facile dire togliamo l’articolo 18. Facile per chi pronuncia queste parole da dentro una gabbia dorata. Un mondo fatto di pranzi e cene finanziate da chi in pensione non andrà mai o da chi quel noioso posto fisso non lo vedrà mai. E’ colpa della crisi…ci viene ripetuto quotidianamente, ossessivamente…come un mantra. Ma di chi è la colpa? chi deve pagare per questa “crisi”? In una coppia, in un matrimonio la colpa di una crisi può essere da una parte, dall’altra o da tutte e due. Ma se ci si mette seduti e si analizza la situazione…si trova la “colpa”. E magari si trova la soluzione meno dolorosa. Laddove c’è molto amore…addirittura…la “crisi” si supera e si dimentica…Il trauma si supera. Ma questa crisi…invece cos’è? a chi dare la colpa? come risolverla?…Sediamoci…Abbiamo chiesto noi cittadini di investire sempre di più in armamenti bellici,vedi gli F15, quando abbiamo una Costituzione che ha un articolo 11…che ripudia la guerra? Abbiamo chiesto noi cittadini di consentire sprechi economici in consulenze esterne delle pubbliche amministrazioni che hanno portato anche a sentenze di condanna di personaggi come Francesco Rutelli? lo stesso che da co tesoriere…del suo partito…non ha visto gli ammanchi milionari…Anzi…commenta…che siano state azioni…fatte all’insaputa del gruppo dirigente .Abbiamo chiesto noi cittadini di far chiudere ospedali e Pronto soccorsi perchè la spesa sanitaria era arrivata alle stelle…grazie ad esternalizzazioni o “convenzioni”…o appalti esterni …?ma…soprattutto…abbiamo chiesto noi cittadini di venire ricattati dalla banche mondiali? per questo famoso debito pubblico? NO!…per cui…se i colpevoli non siamo noi cittadini…ma perchè proprio noi dobbiamo salvare il culo a quei quattro politicanti che saliti sugli scranni poi si vedono comprate case a loro insaputa …o addirittura gliele ristrutturano a loro insaputa …?!…Persone così “distratte”…è bene che non amministrino la cosa pubblica…e non basta un passo indietro…se dietro non c’è un bel precipizio…No…mi dispiace…da cittadina…non mi sento colpevole di questa crisi…e non capirò mai perchè la dobbiamo pagare noi…cittadini! Non capirò mai i sacrifici umani che stiamo immolando…in nome della dignità. Io non metterei mai in dubbio la dignità di un imprenditore…che ammette che questo Stato gli si sta mangiando le mutande…perchè lo vivo anche da lavoratrice dipendente: lo sento ogni giorno che va
do a lavorare il malcontento che serpeggia. L’angoscia di calcolare l’ennesima trattenuta nella busta paga…che ci scombina il budget per mettere insieme pranzo e cena. . La domanda finale è: perchè ci hanno messo in questa condizione di precarietà generalizzata?…la risposta è semplice…per schiacciarci meglio. E ogni vita che si immola, ogni lavoratore, disoccupato, imprenditore che si suicida…è un prezzo troppo alto che questi quattro politicanti non meritano venga pagato. Io ci spero ancora…io aspetto che l’indignazione…quella vera…cresca…e faccia sentire la sua rabbia dalle piazze…La storia ce lo ha insegnato…se tiri troppo la corda…si stucca.

Al fuoco!

Ieri mattina ho letto su E-Polis, edizione di Roma, la splendida possibilità di assistere alle prove aperte del concertone previsto per oggi che Lorin Maazel avrebbe tenuto alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
Adoro la musica classica e adoro Lorin Maazel, per cui mi sono fiondata. Alle 20.00 ero in fila con centinaia di persone. Alle 20.50 le gentili signorine dell’accoglienza hanno fatto dirigere gli spettatori, melomani, alle poltrone della platea. La galleria sarebbe stata aperta solo dopo aver riempito la platea. E così è avvenuto. Una sala da 2800 persone è stata colmata da persone che non vedevano l’ora di ascoltare Lorin Maazel.
La Presidente della Compagnia per la Musica in Roma ha presentato l’iniziativa “per celebrare il valore della pace, in una data che è ormai entrata nella memoria collettiva”: la tragedia delle Twin Towers.
Ebbene, mentre ero rapita dall’estasi collettiva mi è venuto in mente che per tutta la durata della fila, l’ingresso in sala, i preparativi, l’inizio, in tutto avrò visto solo 2 vigili del fuoco. E allora mi sono allarmata!
E’ da maggio che sollecito il Sindaco di Roma riguardo la sospensione del servizio Antincendio all’interno dell’Auditorium. Decisione unilaterale per la quale, come sindacato, abbiamo chiesto l’intervento di tutti gli organismi preposti. Tanto che tre consiglieri comunali (Gemma Azuni, Andrea Alzetta e Paolo Masini) hanno presentato un’interrogazione urgente, a cui non c’è ancora risposta… e meno male che era urgente!
Ieri sono uscita nella pausa che Lorin Maazel ha effettuato tra il secondo e il terzo movimento della Nona sinfonia di Beethoven. Stavo morendo di caldo. Ho fatto un giretto prima di andarmene e non ho visto altri Vigili del Fuoco rispetto a quelli visti inizialmente e che, comunque, si erano diretti verso un’altra sala (Sinopoli, che ospita 1200 persone) dove iniziava il Festival del Flamenco.
A questo punto la domanda sorge spontanea: ma quanti Vigili del Fuoco sono stati chiamati a vigilare su degli eventi pubblici a cui assistono intorno alle 2000 persone (solo di visitatori) in una sera sola?
Vorrei leggeste tutti nella lettera aperta al Sindaco di Roma, per capire meglio la situazione: il Parco della Musica è una meravigliosa struttura che ospita quotidianamente centinaia di persone che, fino ad aprile di quest’anno, potevano contare sulla presenza h24 di un servizio antincendio pagato dai cittadini stessi (poichè “Musica per Roma”, la Fondazione che gestisce tutto, ha copertura finanziaria del Comune di Roma per il 95% e dalla Camera di Commercio per il restante 5%).
Leggete anhe l’interrogazione promossa dai Consiglieri Comunali: chiedono puntualmente cosa stia succedendo, senza ottenere risposta.
Vi lascio con una certezza: per ora la domanda di quanti Vigili del Fuoco siano stati chiamati per l’evento di ieri sera la metto qui, sul mio blog, ma formalizzerò la stessa richiesta al Comando Provinciale dei VV.FF. di Roma, presentando, contestualmente, denuncia dell’accaduto all’Ispettorato del Ministero del Lavoro… tanto mi conoscono già!
Ho già dato tanto per quel che concerne la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, non amo le morti bianche: le combatto da sempre.

Invisibili

Esprimo la mia solidarietà ai precari della scuola, che oggi hanno tenuto un’assemblea pubblica presso il Provveditorato di Roma, in via Pianciani.
Mai avevo visto un periodo così buio per la nostra scuola. Eppure, il mio percorso di studi è passato attraverso l’Istituto Magistrale, proprio perchè credevo nella missione di insegnante.
Ma ora, cosa è rimasto della figura dell’insegnante? Un’immagine sola: l’insegnante è un precario.
Quanti bambini hanno cambiato in continuazione maestra e quanti ragazzi, nel corso dello stesso anno scolastico, hanno visto la passerella dei professori diversi?
E se i precari in passerella da un istituto all’altro non bastavano, se non bastava l’ansia di ogni fine estate per vedere se erano uscite supplenze, adesso si risolve il problema lasciandoli direttamente per strada.
Pubblico di seguito la proclamazione dello Stato di agitazione del Sindacato cui aderisco. L’U.S.I./AIT- Unione Sindacale Italiana. Come vedete si sta anche preparando lo sciopero del 23 ottobre a riguardo: prepariamoci!

Ps: PdL, stavolta, sta per “Proposta di Legge” e non per qualcos’altro…

“La Unione Sindacale Italiana USI AIT Scuola, ha proclamato il 2 settembre, con nota trasmessa al MIUR, al Coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio, alla Funzione Pubblica e con invio agli Uffici USP, lo STATO DI AGITAZIONE NAZIONALE E LE PROCEDURE PREVISTE DALLA LEGGE 146 DEL 90 E 83 DEL 2000.
Si contestano i tagli alla scuola e all’università, i “licenziamenti” e le perdite occupazionali, di professionalità per decine di migliaia di posti di lavoro tra docenti e non docenti ATA, il PdL Aprea e l’uso massiccio di esternalizzazioni di servizi pubblici, la mancanza di basilari condizioni in materia di salute e di sicurezza per chi lavora nella scuola e per chi fruisce del servizio educativo e scolastico, per la stabilizzazione dei precari e delle precarie e il ritiro dei provvedimenti che stanno dando il colpo di grazia all’istruzione pubblica.
Con questa presa di posizione, che avrà uno dei suoi momenti di lotta con lo sciopero del 23 ottobre indetto da Cobas, RdB Cub, SdL e Confederazione USI AIT, si è voluto fornire uno strumento, assieme a quello dato da altre OO.SS. conflittuali e dei comitati e coordinamenti dei precari, di copertura e tutela delle molteplici azioni e lotte in corso in varie parti d’Italia, di sostegno allo sviluppo di forme autorganizzate e gestite dal basso di mobiliazione dei precari e delle precarie, della forza lavoro in formazione (studenti a partire dal movimento dell’Onda), degli stessi lavoratori e lavoratrici docenti e ATA a tempo indeterminato.
L’Usi Ait nel dare la propria solidarietà e il sostegno alle forme di lotta in corso, auspica la maggiore unità d’azione possibile tra le forze sindacali e politiche conflittuali e il radicamento e consolidamento dei coordinamenti e comitati di lavoratori e lavoratrici della scuola e dell’università, precari e non, per evitare che le singole lotte siano frammentate e isolate o ridotte ad un problema di ordine pubblico.
Segreteria Nazionale della Unione Sindacale Italiana USI AIT Scuola”